giovedì 15 febbraio 2018

Meditazione alla gioia

Martedì sera, mentre ero tornato al diario, sbirciavo, di tanto in tanto qualcosa sul voitubo. Così ero capitato sul 'sto video. Domenica, alla Barriolonga a Reggio Emilia, ero regredito ai primi due o tre anni. Il luogo nuovo, la tensione prima di entrare, i fiotti di adrenalina, il batticuore a mille, le prime tande teso come una corda di violino. F A N T A S T I C O! La passione, le emozioni  in un galoppo che travolge ogni cosa, razio, abitudini, distacco. Abbraccio, musica, creazione estetica inutile,/novità, che fantastica dinamite!
Così guardavo questi magiari, ritrovarsi in un non luogo (una “piazza”, una zona larga in un – probabilmente – centro commerciale) e ricreare questa fantasmagoria.
A me non entusiasmano le illegal (incontri di tango in luoghi insoliti, non in milonga) perché la milonga non solo è un luogo strumentalmente predisposto, un luogo simbolico ovvero tempio in cui si svolge questa liturgia coreutica, ma è anche un organismo sociale, un superindividuo (credo di aver trovato questo termine negli studi sul tantra) ovvero una sovramente, una sovraanima nella quale emozioni e la potenza moltiplicativa del coreus, del gruppo armonico, sono una dimensione, una realtà moltiplicativa.
Ho visto e mi sono commosso: era l'evocazione dell'incanto, ormai incastonato nel nucleo più profondo della mia anima. Mentre scrivevo e leggevo, 'ho messo in sottofondo, prima la Cumparsita, il tango (uruguaiano) suonato dal vivo, il pezzo più famoso e poi  quel vals che adoro (dovrei cercare, ora non ho tempo) . Non penso che sia un caso, sul Danubio, tra Vienna e Budapest, il valzer è nelle anime, come le acque placide del grande fiume della civile Mitteleuropa.
Osservavo, in questo documentario inconsapevole, la curiosità dei profani, la fascinazione che subivano, l'avvicinarsi curioso. Poi i sorrisi di alcune coppie, anche principianti, al termine del vals (anche il piacere dell'esibire questa cultura del corpo, lo spirito elitario della piccola comunità di adepti, altro ancora, quasi sicuramente), il manifestarsi esteriore del ballo emotivo interiore, della meditazione alla gioia.
Ecco, questa è una testimonianza, inconsapevole, appunto, di questo mosaico estetico che è il tango, una miscela di spezie, colori ed emozioni che affascina, che rapisce.
Ascoltavo, in sottofondo, la musica e meditavo, mi immergevo pavlovianamente nella gioia.

Nessun commento:

Posta un commento

Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.