domenica 13 maggio 2018

Baccelli pisellacei - 2

(Baccelli pisellacei)

Ho sgranato quattro chili abbondanti di piselli. A me piacciono questi lavori manuali che io trovo rilassanti: muovo le mani, spengo la mente, attivo il corpo e i suoi sensi, le sue capacità.
UnBipedinone mi chiese, da quella volta, di ripetere il piatto, per molto tempo. Ma i piselli... arrivano una volta all'anno. Memore della squisitezza ma anche del problema fibre dell'altra volta, una sorta di paradiso gustativo -inferno tattile in bocca, acquistai ... il passaverdure del quale ero sprovvisto.
Ieri al micro mercatino dal contadino, ne ho presi una cassetta, oltre quattro chili.
I baccelli sono considerati scarti: costo, quindi, 0 (zero) euro.
Questa volta, una volta preparati li ho passati con il passaverdura. Zio cotica, un lavoro che non finiva più!! Direi che, prima di pranzo e poi, la parte rimanente, il pomeriggio, avrò lavorato a 'sta crema di baccelli di piselli almeno tre ore. Direi per una otto/nove di porzioni risultanti, il resto finirà in congelatore.
La cucina povera era straordinariamente intensa  di lavoro e fatica. E lo è ancora.
Immaginate, in un ristorante o in una trattoria, quanto dovrebbe far pagare un piatto di questa delizia.
Inaffrontabile.
A meno di avere passione e una domenica, a casa, col proprio bipede.
Nel suo periodo talebanico di "non mangio aglio e cipolla [per le fritelline]" me ne aveva chiesta mezza porzione, poi ha triplicato.
Lo ha preferito persino all'eccellente brasato al barbera che seguiva.
Poreti - siori tri a sero.

20 commenti:

  1. Qui le fave le cucinano con il baccello.
    Ho provato, sono buone! Però uno deve prenderle quando non sono troppo mature.

    Non sapevo che si mangiassero i baccelli dei piselli!

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    1. 'spetta, Nuvoletta.
      Io provai (v. pagina precedente) a mangiare i baccelli dei piselli tentando di frullarli.
      Come scritto, un paradiso gustativo e un inferno tattile di fibre in bocca.
      Col passaverdure (e un lavoro pazzesco) si ottiene un risultato eccellente.
      Conosco una famiglia di origine pugliese che utilizzai baccelli delle fave per fare una sorta di squisita parmigiana.

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    2. La cucina povera lavora con quel che ha. Vero.
      Proprio per questo si ingegnava.
      Uno dei piatti più famosi è il caciucco, livornese: zuppa con ciò che era rimasto.
      Richede lavoro in quanto ciascun degli.ingredienti di mare (pesci, crostacei, molluschi) ha tempi di cottura specifici, precisi.
      In altre parole devi essere lì (a lavorare 'sto caciucco) e non fai altro.
      Passare i baccelli col passaverdura richiede un fracco di lavoro.
      Molto lavoro, oggi, significa piatti dal costo elevato.
      Per questo motivo non li trovi in esercizi di livello basso e media.
      Un filetto al pepe verde, che costa infinite volte di più dato che il cost di baccelli è zero, è diffuso negli esercizi di quel livello.

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    3. Le nutrie saranno simili (gastronomicamente) a lepre e coniglio che sono carni eccellenti.
      Il coniglio viene snobbato anche perché cibo povero.
      Il "tonno di coniglio" è ina delizia piemontese, altro piatto che richiede molti perizia e lavoro.

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    4. Le bucce, tutte le bucce, si mangiano quando non c'è altro.
      No. Se invece di far maturare le fave per farne i lupini le stacchi molto prima, quando i "fagiolini" dentro sono piccoli e i baccelli belli teneri, allora ti puoi permettere il lusso di mangiarti i baccelli insieme alle fave (vedi alla voce "tegoline" o "fagiolini"). Ci sono vari legumi che si mangiano come le tegoline, anche se hanno il baccello più grosso. Il trucco è prenderli quando sono giovani. Le tegoline (W il Veneto) mica le sgrani! Mangi anche il baccello.

      Altra roba che ho notato qui. Qui, si mangiano i "çagla", che sono la frutta ancora verde, tipo prugne, albicocche, pesche, pesche noci, raccolte ancora quando non sono mature. Quando ancora il nocciolo interno è tenero, e si mastica facilmente. Io pensavo "che barbarie" e invece... sono buone! Sono belle croccanti, inveente acidine. Ma sono buonissime! Credo lo facciano perché, qui, di frutta ne hanno da buttare via. Quindi, parte della frutta si permettono di mangiarla anzitempo, che è buona comunque.

      Comunque, per me la cucina di ogni giorno deve essere: salutare, veloce da preparare, nutriente. Non ho gran che di tempo, per cui, praticamente nessuna preparazione elaborata. Solo roba essenziale, e buona. Ultimamente faccio fatica a stare dietro a tutto, ma, almeno, i bambini non protestano, e mangiano grosso modo quello che trovano.

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    5. > Da noi vivono lungo i canali che come sai sono collettori fognari

      Sì, c'è questo problema.
      Direi che è il problema per il pesce d'acqua dolce (gatto e siluro, ad esempio), per i crostacei (il gambero di fiume nostrano che sta sparendo per inquinamento e perché sopraffatto dallo xeno gambero della Louisiana che nelle "acquacce" vive benissimo) e... per le nutrie.
      Salubrità di queste carni? Direi molto bassa.

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    6. > figurati se i marinai sulla barca o le loro mogli coi figli al collo

      Il caciucco si faceva con i resti del venduto.
      Quindi a mercato svolto. Quindi a casa, direi.
      Le mogli coi figli al collo... probabilmente c'erano più donne in casa, nelle famiglie "patriarcali" e alcune di queste si occupavano della cucina.

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    7. > Le tegoline (W il Veneto)
      In altre zone (W la Lombardia) vengono chiamate "cornetti". :)

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    8. I cornetti me li coltivo e me li mangio pure io che sono Piemontese, con baccello e tutto il resto. Inoltre mangio pure la buccia dell'uva, quella delle pesche, quella delle albicocche, quella delle prugne... per dire. Le patate, quando sono fresche, le faccio a pezzi e le lesso o le friggo con tanto di buccia (fritta è buonissima, e quella lessata viene via più sottile della carta). I rapanelli (qualcuno li chiama ravanelli) li mangio con la buccia; ho anche provato a metterne le foglie nella minestra, e sono buone. Le carote le trito intere, mai mi sognerei di sbucciarle. Né sbuccio i pomodori o i peperoni.

      Tutta roba che in quattro e quattr'otto passa dall'orto al mio pancino, il più delle volte senza stare a lavorarla più di tanto (spesso cruda, bell'e viva). E mi fa tanto bene, Solexis permettendo, che a quelli la mia salute sta a cuore come non mai.

      P.S. Nel frattempo mi sono venute in mente altre cose che mangio senza sbucciare, ma non importa -- mica è un'enciclopedia, questa!

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    9. I Veneti mangiano le bucce? Bella scoperta, mangiano anche i gatti e finiti i gatti mangiano i topi.

      I Veneti mangiano le tegoline. I medio-orientali (ma anche i mittel-europei) mangiano altri legumi col baccello.

      I Veneti non mangiano i gatti! (beh, forse a Vicenza...)
      E i Veneti non mangiano topi! Ma che roba è??? Oh, vedi di stare calmino!!!

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    10. Grandissimo, Messer Pigiatasti.
      Allora, sulla buccia ci sono due questioni principali:
      o - in essa si concentrano sia vitamine e oligoelementi ma anche i veleni usati nell'agricoltura chimica
      o - le masse scimmiottano i "signori" e - lo osservi nei templi della liquidità della GDO - scartano parti sempre più rilevanti dei prodotti.

      Hai fatto alcuni esempi di azioni intelligenti che corrispondono a sprechi privi di senso.
      Certo che le foglie dei rapanelli sono bione: nella misticanza ci stanno benissimo. Perché burttarle? Diciamo che sono fragili e deperibili rispetto alla parte radicale, quindi utilizzabili solo in vicinanza della raccolta.
      Per quanto riguarda la Solexis, ignoro cosa sia, cosa faccia, etc. (dovrei leggere un po' quanto hai collegato) e non ho capito bene la tua frase.
      Intendi che quelli inquinano? O fanno medicinali che se tu rimarrai in salute non riusciranno a venderti?

      Buondì

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    11. Nuvoletta. Lorenzo utilizza una base di fatti, oggettiva e poi le usa a mo' dio randello, iperbolicamente.
      A me_mi piace un sacco quando fa così. :)
      Del resto, sul 95% delle cose che martella, deve fare un lavoro quasi impossibile, ovvero quello di smontare cataste intere di fregnacce, fanfdaluche, cazzate e falsi che ci sono state inculcate in lustri di deculturazione del polilticamente corretto marxista, ugualista, dirittista, progressista, radical liberal chic, etc. .
      Quando si è la fame si mangia tutto.
      Non ha alcun senso alcun giudizio morale da salotto.

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    12. Intendo che a due km da casa mia c'è (anche) uno stabilimento chimico impressionante almeno per dimensioni. Per una ragione che sicuramente non c'entra niente con quello stabilimento e con gli altri, nei pozzi nei dintorni "si dice" che si rilevi abbondanza di metalli pesanti (cromo) e di solventi che, ovviamente, non si sa da dove arrivino.

      Sulla discarica consortile che sta a settecento metri da casa mia, le amministrazioni locali hanno pensato bene di installare una profusione di pannelli solari a terra; i maligni, in piena malafede, vanno in giro a vociferare che sia per rendere difficile procedere ai carotaggi che venivano promessi e smentiti a senso alternato dalle amministrazioni policrome che si sono succedute negli anni. Quelle stesse linguacce maligne e seminatrici d'odio arrivano a ipotizzare che in quella discarica, insieme ai RSU, potrebbero essere caduti casualmente dei rifiuti tossici provenienti da qualche non-si-sa-dove.

      Illazioni, perché niente è dimostrato. Invece è risaputo e dimostrato dagli Enti certificatori che dagli anni '70 ad oggi la qualità dell'ambiente è molto migliorata.

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  2. Scopro ora (dizionario Treccani) che baccello è con la ci doppia.
    Oh, che erroraccio!
    Provo a correggere.

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  3. Ma tu pensa, non sapevo che si mangiassero i baccelli dei piselli. Credevo che fossero destinati al secchio dell'umido o al pastone dei maiali. E invece... eh!
    Eh!
    Ciao Uo'
    :)

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    1. Beh, considerato la quantità di lavoro che richiedono in cucina, nonostante la prelibatezza di ciò che si ottiene, probabile che nella quasi totalità dei casi i baccelli non vengano utilizzati.
      Certo che un maiale che mangia 'ste cose buone diventa... molto buono! :)

      Ciao bellezza

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  4. Ma dove li trovi i piselli ora? Qua è la stagione delle fave!

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    1. Mmh, in effetti c'erano anche le fave.
      Alcuni ortaggi (come le zucchine) hanno passato parte del tempo in serra. Dovrei chiedere, in effetti è un poco presto.
      Il contadino in questione NON è del gas, né biologico, solo a km pochi.

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    2. Se non ti assicura di non mettere pesticidi, come fai a fidarti?
      Comunque, io non mi fiderei. Ci buttano tutto per poter raccogliere.
      In questo caso, i baccelli non li mangerei mai, per il fatto che ti mangi il pesticida.

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