Due considerazioni.
1 Teoria
Non sono ancora così distaccato e sereno come vorrei. Perché mi devo ingrugnire così quando è
lontana 1000 km? Mi fa paura essere solo? ho bisogno di sua approvazione? di unità con lei? Perché sono bisognoso della sua medaglia, del sentirla vicina quando si va nelle discussioni appassionate con altri? Se fossi sereno, stabile, non così dipendente, osserverei con magnanimità e distacco le sue intemperanze. Amore mio, io sono fatto così, mi dispiace che ciò ti turbi tanto, hai il tuo cammino da compiere. Sto mendicando invece di essere imperatore.
2 Pratica
Nella pratica sono umano e parecchio difettoso. Dal punto di vista polemico sono in una situazione perdente. Non ho alcuna né sul lavoro né altrove che mi chiami civettuosamente, amabilmente, che sia la concretezza morbida tiepida e profumata della libertà sicura, vissuta e non proclamata. Non ho una _prpa.
Nei momenti in cui mi dice "Sì sì, vedrai" oppure "Sì, ci metto il giusto in questa relazione, vivo giorno per giorno", avrei la stabilità ed il radicamento di dirle: arrivederci, ci sentiamo tra quattro settimane, se nel frattempo ti sarà venuta voglia di vivere al massimo con me.
Perché, in definitiva, io cosa voglio?
Io voglio l'Amore fatto di contrasti ma anche di unione ed intimità. Costi quel che costi, non mi interessa la morale dei percorsi, tutto giustifica il risultato. L'amore con A-Woman.
E' il fine che mi interessa, di potermi sentire uno con A-Woman, specie nella sessualità che è la base di tutto, riottenere l'integrità tra pensiero ed azioni, tra spirito e comportamento. Mi manda fuori di melone che lei venga sepolta da una frana di macigni di vergogna ed imbarazzo per ciò che abbiamo tentato di discutere, di provarci ad uscire dai merdosi schemi cazzo mentalmorali che continuano a dissociarci noi e tutti quanti, vittime di questa pretaglia mefistofelica e del suo operato criminale di secoli.
Passare dalla libertà proclamata a quella vissuta: Io dovrei imparare cosa significa avere una simpatia vicina, una simpatia colla quale puoi finire a letto, se vuoi, in qualche ora. Distrarre la pressione da A-Woman, potrer arrivare ad amarla con distacco e sano, bastardissimo, stimolo.
Poterle rispondere, non di testa, ma di corpo: sì sì, vedrai.
Perché finché io sono lì, giorno dopo giorno, a controllarmi, a sforzarmi di mettere da parte, a impegnarmi ad essere paziente, propositivo, disponibile, a invitarla ogni due secondi a mettere sé stessa al centro del proprio mondo, invece di usare parole come pugnali per attaccare me e ciò che faccio io. Finché c'è quella insicurezza nelle parole e la sicurezza nei fatti, nelle attenzioni e negli abbracci e carezze colle quali la riporto a me, ogni volta, finché ci sono, sono lì, non cambio di una virgola né io né lei. Anzi, stiamo andando indietro.
Cosa voglio?
Amore, libertà, passione e, infine, integrità: essere integri tra comportamenti e pensieri, vissuto, spirito, anima e corpo. L'Amore integro con A-Woman.
Ora si tratta di trovare una molteplicità di vie efficaci. Qualsiasi via purché efficace.