venerdì 22 luglio 2016

Ginostra - 5

(Ginostra - 4)

Ginostra è stato il nostro viaggio "luna di miele", anche se_mlero mi aveva già organizzato la sorpresa sul Sebino (*).
Abbiamo fatto l'amore per ore, nel caldo, fino a infradiciare il letto, colla ventola che faceva saltare l'impianto, non andava, e noi che non riuscivamo quasi neppure a prenderci, dal sudore, eravamo due anguille impazzite che si torcevano, sguisciando, bagnate. Ad un certo punto toglievo il profilattico e la inculavo, ci perdevamo in quello, nulla più tra di noi due. Poi ci alzavamo, barcollanti, con le gambe che non ci reggevano, l'inferno bianco e blu sulla terrazza.
Donna risata mezza tombata, motteggiava un ex collega. Il ridere apre. Ridiamo molto, ci prendiamo in giro, diciamo delle cose cattivissime e poi ridiamo. Poi facciamo l'amore.
Avevamo imparato a mettere la sveglia alle sei e mezza prima e poi alle sei. La mattina è meravigliosa e fresca. Ci alzavamo, colazione e poi a camminare, andare in qualche caletta con una ventina di minuti a piedi. Le carte e le guide riportavano anche di più ma siamo entrambi degli ottimi camminatori, i tempi si riducevano anche di un terzo o più.
Alle Secche di Lazzaro, abbiamo fatto l'amore dietro uno scoglio, presa da dietro, guardavamo l'unico bagnante più in là, ci fermavamo un po' quando passava una barca.
Giovedì, giorno in cui il mare era già a forza sei, ci siamo recati, camminando alti sulla scogliera, più sotto era molto pericoloso per ovvie ragioni, alla "caletta della grotta" (**). Un paio d'ore ad osservare la furia parossistica del mare, arrivavano treni di onde alte tre o quattro metri e impazzivano di rabbia contro le colate barocche di andesite nera, coi tonfi cupi, colpi di maglio sordi dell'aria compressa dalle onde negli anfratti, a sentire il freddo, il brivido, in certi punti nella scogliera da cui uscivano soffioni di aria (relativamente) gelida, aria costretta con violenza dalle onde a seguire qualche ritorto passaggio presente nei cumuli lavici. Lì abbiamo fatto l'amore col mare, con la spuma che ci raggiungeva, con gli estremi dei lembi di acqua marina bianca che cercava di portare via il mondo. I giorni prima ci eravamo immersi, nudi, come sempre a Ginostra, in quella piscina di blu con dentro migliaia di pesci, molluschi, crostacei, il rosa delle meduse, il rosa antico dei "licheni", il rosso dei pomidoro di mare, i colori iridescenti del tordo fischietto (vriola), il nero delle castagnole (monacelle) e dell'andesite, gli arancioni di mini anemoni, l'argenteo delle alici e dei cefali, il giallo, bianco e nero delle occhiate.e dei saraghi, le zebrature degli sciarrani.
Domenica, il primo giorno, stravolti dalla bellezza, ci siamo alzati, ci siamo messi eleganti (secondo i nostri gusti) e siamo andati alla messa delle dieci e mezza, nella piccola chiesa di San Vincenzo. La bellezza della Madre aveva portato a celebrarla. Ci stringevamo le mani tormentate quando ascoltavamo certe cose orribili: una santa chiesa cattolica, amare col cuore, colla mente [il corpo omesso, ovviamente]... Vabbè. Il prete però è stato in gamba, aveva una notevole capacità empatica, nella lettura, nel sermone. Quella bellezza ci aveva riportati a messa, dopo lustri, non ricordo neppure quanti. Ci voltavamo e, oltre alla porta aperta, c'era il mare blu infinito.

Lì a fare l'amore col tutto.

(_mlero - ***)

33 commenti:

  1. Non l'ho raccontata, collo scampato pericolo della passerella galleggiane tra Sulzano e Peschiera, la bolgia infernale di babbei di massa nella quale si era impecoronata pur'ella, avendo poi discernimento di fuggirne (i miei fendenti ideologici poca cosa erano rispetto a quel rito masochistico gregario e alle vessazioni che imponeva).

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  2. L'orsone che nuota (nudo, ovviamente) nella caletta "della grotta" (sotto il Timpone, verso Punta delli Chiappi), un'architettura barocca di andesite nera. Mare e Iddu si compenetrano in centinaia di piscine acquario cristalline con le forme più bizzarre create dall'incontro tra la lava e l'acqua marina.

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  3. Nella foto, la piscinetta in cui sguazzo con la maschera, è delimitata da un primo scoglio di andesitge nera. La caletta della grotta è quella che segue, a sua volta delimitata (in senso della profondità dell'immagine, ovvero a nord-ovest-nord) dal piccolo promontoriio lavico (sotto cui c'è la grotta) in secondo e ultimo piano.

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  4. Nella foto, la piscinetta in cui sguazzo con la maschera, è delimitata da un primo scoglio di andesite nera. La caletta della grotta è quella che segue, a sua volta delimitata (in senso della profondità dell'immagine, ovvero a nord-nord-ovest) dal piccolo promontorio lavico (sotto cui c'è la grotta) in secondo e ultimo piano.

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  5. Beh, però, se vai alla messa è ovvio che dicono cose come "una, santa, chiesa cattolica" etc...

    Per il resto: personalmente l'essere sudata fradicia mi infastidisce molto in genere, ma in particolare in certe situazioni...
    Almeno in mare c'era fresco?

    Ginostra deve essere proprio un posto affascinante, ma confesso che la tua descrizione (da cui risalta il caldo, l'esigua estensione dell'isola, e il vulcano) mi mette addosso una sensazione di claustrofobia.

    Al momento qui (a casa di mia madre) pare stia tornando l'afa, e se avessi le montagne vicino penso che me ne starei in montagna sempre, per andarmene in giro per sentieri e cime.

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    1. La claustrofobia in un posto così "aperto", infinito...
      Probabilmente è una fobia su un piano simbolico che può essere quasi paradossale.
      Buoni giorni in Italia, Nuvola. In Turchia tira una brutta aria...

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    2. Diciamo, mi sono immaginata lo scenario dalla descrizione e mi sono sentita così. Non so se sarebbe la stessa cosa esserci...
      Per esempio, ho letto "L'isola dei senza colore" e devo dire che ho avuto la stessa sensazione di "claustrofobia"/prigionia. Pensare di essere bloccata su un'isoletta nel pacifico in cui le risorse sono scarse, e dove l'isola più vicina sta a 1000-2000 km da dove sono.

      Non so da cosa dipenda esattamente questa sensazione. Forse dal fatto che, via terra, ho la convinzione di poter andare grosso modo dove voglio senza dovermi affidare a mezzi che non so nemmeno lontanamente governare... (cosa che comunque non è vera, nemmeno via terra)

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    3. Ciascuno ha proprie vulnerabilità, bulutn.

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  6. Leggendo questo post penso che hai avuto la fortuna di vivere dei giorni in pienezza compketa... Eros, spiritualitá, natura selvaggia, stupore, grande bellezza di madre natura e di Donna. Insomma...tanta tanta vita. Gli antichi greci descrivevano il tempo in due modi: chronos e kairos. Il primo, il tempo della vitavm di ogni giorno, fatto di doveri, scadenze, incombenze... il secondo, il tempo del sogno, dell'amore e della meraviglia. Voi avete vissuto una bellissima settimana di Kairos. :)

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    1. Kairos esiste perché c'è chronos e viceversa.
      Mi piace passare dall'uno all'altro.

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  7. Madonna mia Uo', ma metti un filtro quando scrivi di queste cose, ho corso il rischio di sboccare pure il pranzo della prima comunione.
    E che cazzo.

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    1. quoto il commento di Clorinda, non c'entra essere bigotte, direi più un senso di pudore e rispetto per la compagna, in primis, invece in secondo, è la scrittura di Uomo, che entrando in particolari anche tecnici, più che come vorrebbe far credere, di essere senza moralismi, al contrario,appare in tutta la sua miseria di becero maschilista.
      Alla fine devo dare ragione a Lorenzo, è così contraddittorio in tutte le cose ch fa e dice, che niente sembra vero!

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    2. Clorinda, ho accennato ad alcune questioni erotiche. Mi dispiace che questo ti abbia causato problemi. Come( post) punk pensavo tu fossi meno impressionante.

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    3. Esse, ho capito che non ti sia affatto piaciuta 'sta pagina.
      L'accusa di maschilismo mi fa sorridere.

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    4. > meno impressionante
      -> meno impressionabile
      Scusate le distorsioni dovute al furbofono

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    5. Vai tranquillo Uomo, non mi hai causato alcun problema. E poi ho sempre detto di essere una persona emotiva e infatti ti ho raccontato l'emozione che mi hai suscitato.
      E ti devo dire ancora un'altra cosa, quando ho letto "ho accennato", mi sono cappottata dalle risate. È così: riesci sempre a farmi ridere. Alla fine ti devo pure ringraziare.

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  8. ma perchè il preservativo? rischia di rimanere incinta? no, lo dico, perchè dato che con l'inculata lo si toglieva.....

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    1. cioè, questa cosa proprio mi incuriosisce....

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    2. no, questa cosa ti fa capire come è retrogrado uomo, che di AIDS e malattie sessualmente trasmissibili non sa un cazzo, oltre che di igiene...ed a questo punto, pure sta donna.
      Oppure era tutta una costruzione, apparentemente causale del discorso, per farvi sbavare, perché lui oh! ha finalmente una donna e non deve neanche " chiedere mai" ...

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    3. Francesco, il sesso anale è più sicuro per quanto riguarda il rischio di concepimento.

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    4. Esse, io negli ultimi tre anni ?! mese più sicuro o meno- non ho avuto alcun rapporto o contatto sessuale (qualche bacio a parte). _mlero ha avuto diversi partner in quel tempo.
      Ho messo a rischio soprattutto me stesso.
      Tendi a "sparare" spesso.

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    5. cioè, ma stai con una donna giovane allora?

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    6. certo io " sparo" ...speriamo che sia così.Se non conosci le " le basi" per un " sano" rapporto sessuale, che dirti? augurati che sia come tu credi.

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    7. però a 'sto giro io non lo massacrerei

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    8. Esse, a volte ti fumi un toscano anche se non è salutari farlo spesso.

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    9. ma no uuic, tu sei vittima del tuo personaggio, non avercela con ella

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