giovedì 7 luglio 2016

Quasi quasi prendo il treno

  • Allora io quasi quasi prendo il treno e vengo vengo da te.
    Ma il treno dei desideri nei miei pensieri all'incontrario va.
    Paolo Conte
Per la prima volta ieri, _mlero è salita all'ameno paesello in treno. Con qualche disguido visto che, uscito dall'ufficio ho trovato la gomma anteriore della bici a terra. Proprio ieri. Portata dal bicimeccanico, risolto il problema foratura, ella ha dovuto attendermi in stazione quasi mezz'ora, abbiamo preso il treno successivo.
Stamani siamo partiti insieme, io verso la città, ella verso Venezia. Ero strastufa di viaggiare... Persone che non sono autossicodipendenti o che lo sono poco dopo un po' si accorgono del tributo, non solo economico, che Il Feticcio richiede loro. Così  stamani abbiamo parlato, ci siamo stropicciati un po' e poi ha potuto lavorare. L'ho punzecchiata su alcune cose, sulle autossicodipendenze delle ex e ha risposto in modo quasi manesco, con i suoi pizzicotti fisici. Non mi devi mettere nel mucchio del tuo harem!! ha risposto un po stizzita. L'ho presa ancora in giro, con la vocina scema "Io non prendo il treno mica come le altre". Ridevamo come scemi, era arrabbiata e rideva.
Abbiamo un po' smadonnato  alla stazioncina dell'ameno paesello: il "nuovo" collegamento della macchina emettitrice è talmente lento che, spesso, la procedura di vendita s'interrompe (va in time-out). Le dico: la prossima volta lo acquisteremo la sera prima. Qualche minuto saliti sul treno, passa l'annuncio che dal primo agosto, i biglietti emessi varranno solo in giornata di emissione (dopo che i biglietti chilometrici sono stati eliminati). Stavo per iniziare a bestemmiare. Chiedo info al controllore e mi dice che la decisione è stata presa per... diminuire l'evasione.
L'evasione che è in buona parte dovuta ai "doni ricchezze e gioiose opportunità multiculturali" che non solo viaggiano senza pagare il biglietto ma che riservano anche gradevoli trattamenti fisioterapici e chirurgici ai controllori.
Ecco la nocenza che avanza, il degrado senza limiti che arriva con l'invasione, le norme che si fanno più vessatorie e cattive per quei fessi che le rispettano, come se di nostra cacca non ne avessimo già abbastanza.
Il buon senso all'incontrario va.

(_mlero, *)

22 commenti:

  1. Foto giuntami via mail da _mlero: io scrivevo questa pagina, ella era quasi arrivata, col regionale, a Venezia.

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    1. ma di dove cazzo è? cioè, dove vive?

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    2. Trovo "di dove cazzo" un po' sguaiato, Francesco. Come mai?

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    3. mi è uscita così, non c'era inetnzione scusa

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    4. In principio è il Verbo.
      Se quello è storto, malato, lebbroso, tutto il resto sara' storto, malato, marcio.

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  2. Arrivate a Settembre se va bene.

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  3. Ooohh, ma come si permette di darti dell'islamico?
    Ooohh, ma gli harem appartengono alla cultura degli invasori?
    Uomo?

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    1. La Longobarda è una donna con le contro ovaje ed estremamente attenta e fiera della propria autonomia.
      Diciamo che è piuttosto critica rispetto alla roba islamica.
      Direi che per lei, harem, è un modo per indicare, con disprezzo, l'abrutimento di donne a gruppo di femmine funzionali allo svuotamento dei testicoli del maschio del quale sono oggetto di proprietà.
      Il ragionamento dovrebbe qualcosa del genere, Clorindaccia.

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    2. Ci sono anche uomini occidentali che hanno harem di donne alle quali, ad intervalli piu'o meno regolari, si rivolgono per svuotare i gioielli di famiglia. Il mio ex troyfriend A. ne é un fulgido esempio. 😕

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    3. Non sopporto molto, ultimamente, le affermazioni di ugualismo.
      Le culture NON sono affatto uguali e ci sono zone del mondo in cui il grado di asservimento delle femmine a oggetti di proprieta' di un maschio per la produzione di figli è straordinariamente diffusa.
      Quando scriverai dall'Arabia Saudita reclusa in casa o quando sarai a rischio di venire bruciata o lapidata viva, ne riparleremo di quanto siano "machisti" gli uomini italiani.
      La statistica e la cultura NON sono opinioni.

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  4. Non quando serve - nel qual caso non avrei troppo da obiettare - ma quando gli fa comodo perché l'alternativa non gli piace di praticarla.

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  5. Appunto Lorenzo, ragion per cui utilizzo le parole per il loro significato, ciascuna con il suo proprio significato che arriva ad esprimere il concetto che desidero.

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  6. Cosa desidero esprimere qui o cosa desidero in generale? No perché cambia parecchio :P

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  7. Leggo una molte stupidaggini, quasi foste due comari a parlare su un ballatoio.
    Io ho fatto delle scelte di vita per abitare vicino ad una linea ferroviaria e non dover usare mezzi privati per cio' che per mlte persone sono venti o dieci spostamenti alla settimana.
    Alahambra continua a ripetere le sue punzecchiate che risultano fuori luogo per motivazioni e cognizione di causa.
    Lorenzo, mite pastorella e' una frase colorita ma sciocca: questa settimana ho usato l'auto una volta per andare al tango, andata e ritorno, 60km. Mi sembra un uso accorto dell'auto. Sto in ufficio senza aria condizionata, mi limito in molte cose, SENZA essere un ecologista RADICALE come ho chiarito piu' volte, etc. etc.
    "Mite pastorella" o "l'alternativa non gli piace di praticarla" sono slogan.

    P.S.
    Definire vive una rude pastorella o "alternativa" e poi vediamo un po'. fate un po' di misure della vostra impronta ecologica. E poi ne parliamo un po'.

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  8. io stasera sono andato al cinema. in auto, cinque minuti da casa, forse sette dai. con i mezzi, trenta minuti. tempo buttato, quello sarebbe stato.

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  9. Qui desidero esprimere il mio vivo dissenso per la fuffa e le pose di Uomo che non ha idea di ciò che è un comportamento lineare rispetto a ciò che lui stesso afferma. Di più, non ha idea di ciò che è un pensiero lineare, il che è pure peggio. Vedi Lorenzo qui tu sei inviso a molti per il tuo modo (discutibile invero) di esprimerti e rivolgerti agli altri, ma per quello che mi riguarda quello che dici è perfettamente coerente. Parti da alcuni presupposti e sviluppi i tuoi ragionamenti, quelli su cui hai costruito il tuo sistema di credenze e valori, in modo logico. I tuoi sillogismi filano via lisci, condivisi o meno che siano. Motivo per cui con te si ha la chiarezza di un pensiero. Con Uomo no, perché non c'è una cosa una che faccia o dica con la lucidità sufficiente ad essere non dico serio ma quantomeno credibile. Quindi quando sono maramalda come dici tu desidero evidenziare a chi ha la bontà di leggermi proprio questo.
    Esempio ulteriore, se ce ne fosse bisogno: prende la macchina una volta per il tango. L'ovvia alternativa che non gli va di praticare è non andare al tango (che non è precisamente una necessità e quindi non serve in senso stretto).
    In generale te lo dico in un altro momento. A proposito, ti devo una risposta riguardo i famosi tuoi postulati che non trovo giusti.

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  10. Alahambra, puoi dissentire finché vuoi. io mi concentrerei su Alahambra e sulla sua vita che, per te, dovrebbero essere più importanti. Quando ci saranno dati per fare misure e paragoni, per imparare o criticare o migliorare vicendevolmente, se ne riparla.
    E' del tutto ovvio che non essendo un ecologista radicale utilizzi l'auto una volta per andare in milonga per il tango. Ci sono persone molto più spartane di me, puoi andare a leggere i loro diari (ad esempio quello di Gaia) ed encomiarle.

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  11. Lorenzo, come ho già scritto, o uno è perfetto o morto, o è incoerente.
    Sull'asse orizzontale, se mettiamo la coerenza tra zero ed uno, io sono già molto contento di esserlo a 0.7 o 0.8.

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  12. Francesco: il problema è la scala.
    E all'interno della scala, dei grandi numeri, prima viene il problema delle abitudini, delle cose fatte quotidianamente, POI quello delle cose una - tantum.

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  13. apparire incoerenti o discutibili sono aggettivi che vorrei mai nessuno mi attribuisse. mai. preferirei essere accusato di furto e devastazione, per dire. peggio ancora se poi si esce con una precettistica morale, e ogni tanto questo a uuic capita. a me interessano i comportamenti anzi i fatti. sapete, per dire, che verso gli extracomunitari non ho pregiudizi. ma questa mattina ho notato una cosa che mi ha dato fastidio. e al costo di fare tre telefonate l'ho segnalato alle forze dell'ordine come ho scritto da me. perchè quello conta, il comportamento degli individui e i singoli accadimenti insomma.
    tornando a bomba sulla parzialissima incoerenza di uuic, io non so fino a che punto sia giusto attribuirgli un numero tra 0 a 1.
    io sicuramente uso l'auto più di lui. ma ho un auto euro 5 o euro 6 o non so che euro sia. lui per tanto tempo ha avuto un'auto vecchia. è probabile che a livello di inquinamento 100 km suoi a livello di emissioni equivalgano a 1000 km miei. questa cosa conta o non conta? ma lo dico senza dare un giudizio di valore. lo dico come un fatto.
    il disagio che oggettivamente anche il più efficiente dei mezzi pubblici comporta, a questa cosa vogliono dare o non dare un costo? banalizzando, il costringerti a stare sulla 90/91 ti obbliga a fare una doccia in più, e quindi a utilizzare di più la caldaia a casa
    insomma, le cose sono sempre articolate, anzi articolatissime

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