mercoledì 18 novembre 2020

Anche la culicidofobia?

Le zanze tigre - grazie a Dio! - con la diminuzione delle temperature se ne sono andate a inizio novembre. Rimangono le nostrane. Sono alcune mattine che intorno alle cinque ce n'è una che viene a mangiare dall'orsone. Mi sveglio e poi non riesco più ad addormentarmi.
I predicatori Zan e Scalfarotto avranno reso reato anche la culicidofobia? Sarà un femminicidio acccopparle?

34 commenti:

  1. col freddo si accasano. si nutrono, si affiliano, hanno lo stesso tuo sangue, come puoi pensare di accopparle, sarebbe patricidio

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  2. Ricordo con affetto e ammirazione per lo sceneggiatore una frase da "Mosquito Coast" nella quale il protagonista, un momento prima di "freddare" con un basso e crudele stratagemma i malavitosi che tiranneggiano la sua famiglia, schiaccia una zanzara sul proprio collo e dice al figlio sconvolto per la crudeltà manifestata dal padre: "Non aver pietà per quegli uomini, come non ne hai per quest'insetto - il sangue che vedi non è il suo, è il mio".

    Fantastico. Molto ispirato. Film da riscoprire. La scena descrive un sentimento da praticare a piene mani in questi tempi di putredine diffusa.

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    1. Sarebbe una gran bella soddisfazione!
      Bisogna romprese questa asimmetria scema del politicamente corretto secondo la quale si dovrebbe solo amare (l'odio non dovrebbe esistere) e tornare alla pulita e schietta realta' nella quale possono esistere solo entrambi i moti d'animo.

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  3. pagherei per riavere le buone vecchie gentili zanzare di un tempo, quelle che ti tormentavano SOLO di notte.
    qui si sono estinte: restano solo quelle tigrate (meraviglie della globalizzazione), attive da maggio a novembre a quasi tutte le ore del giorno, con picchi tormentosi alla fine del pomeriggio e in certe giornate afose.
    nell'orto vi è un allevamento intensivo: quando sono in forma (loro, le belve) capita spesso di farne fuori 3-5 alla volta dandosi una manata sul polpaccio.

    Lorenz

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    1. Concordo in tutto, tranne il periodo. Da me qualche tigre c'è sempre.

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    1. Sotto le tegole di una parte del tetto di casa mia c'è una colonia di pipistrelli relativamente numerosa (lo si intuisce dalla quantità di sterco che "rilasciano"), ma le zanzare prosperano come non mai. Non certo a fine novembre, mese nel quale del resto neppure i pipistrelli circolano per l'aere. Per ora, almeno, che fino a ieri l'altro avevamo dodici gradi di temperatura minima, che è uno sproposito.

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    2. Trappole costruite cosi:
      1. tagliare una bottiglia di plastica a 1/3, infilare la parte sopra dentro la parte sotto in maniera che il buco faccia da entrata.
      2. riempire la parte sotto con acqua tiepida, zucchero e lievito di birra, mescolare, questo dovrebbe produrre la fermentazione e attirare le zanzare.
      3. le zanzare entrano dal buco e non riescono ad uscire.

      Comunque, è risaputo che le zanzare hanno bisogno di acqua stagnante per la fase larvale. Non ci sono zanzare nel deserto. In città i punti da bonificare sono i pozzetti di raccolta dell'acqua piovana, i vasi, le cisterne, eccetera. Fuori città qualsiasi luogo dove si raccoglie acqua che non defluisce. I Comuni di solito provvedono ad un paio di disinfestazioni durante l'anno.

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    3. dal tramonto fino all'alba i pipistrelli frequentano regolarmente il mio spazio.
      mi sono fatto l'idea che caccino troppo in alto (li vedo scendere al massimo fino a 1-2 m per impensierire la z. tigre, la quale ama infrattarsi nell'erba e nei cespugli bassi (come le piante dell'orto...)
      riguardo l'acqua stagnante, certo: io sto attento, per quanto possibile, ma attorno ci sono molte case ed evidentemente da qualche parte z. tigre trova tutta quella che le serve (gliene basta poca)

      Lorenz

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    4. Dove Rosa Canina tiene le arnie, non c'e' alcun accumulo di acqua. Anzi, in estate, quel prato e' proprio secco, al limite dell'arido come puo' essere in molti prati italiani in estate.
      Ebbene, le merdose zanzare tigre ci sono lo stesso.
      :(

      I pipistrelli li vedo volare dal tramonto in poi, quando le zanzare tigre non sono attive. Quindi... i pipistrelli non riescono ad essere antagoisti efficaci per quelle xenozanzare. Inoltre, Lorenz, ci sarebbe anche la questione dell'altezza del loro volo rispetto a quella entro cui le zanzare tigre vivono.

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    5. Belin ma Lorenzo non è che ha scambiato dei tarponi per pipistrelli?

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    6. @Sara: tarponi??? parola a me sconosciuta

      @UUiC: è quello che ho scritto anche io. I pipistrelli volano troppo alto rispetto a z. tigre. Inoltre è vero che per riprodursi questa specie sembra avere bisogno di pochissima acqua. Ricordo il sahariano luglio 2015, la fatica di tenere in vita l'orto con gli annaffiatoi tra eserciti di z. inferocite e per nulla preoccupate dalla siccità ... maledette.
      Lorenz

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    7. Sara, Lorenz e Lorenzo al quale riferisci sono persone diverse, da quanto mi risulta.
      Tamponi? cosa sono?)

      Purtroppo è proprio così, zanzare anche in posti secchi.

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    8. Il furbofono ha distorto tarponi in tamponi.

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    9. Dice l'uccellino che quel tale Lorenzo abbia le idee abbastanza chiare, improbabile che scambi qualcosa per qualcosa d'altro. Riguardo i pipistrelli, sono baggianate perché mangiano qualsiasi insetto, non mirano specificamente alle zanzare. Se io fossi un pipistrello preferirei mangiare un insetto grosso che vale lo sforzo del mio volo incerto, piuttosto che una zanzarina che mi costa una fatica immensa per scendere e risalire. Poi un pipistrello solo più di tanto non può fare. Viceversa, non solo le zanzare si riproducono a milioni ma ne basta una per attaccarti la malaria. Torno a dire, l'unica cosa sensata da fare è bonificare le acque ferme dove le zanzare trascorrono la loro fase larvale. Non esiste "poca acqua" perché le larve si alimentano mangiando altri organismi che vivono nella stessa acqua, quindi poca acqua, poco mangiare, poche larve. Se ci sono tante zanzare significa che c'è tanta acqua ferma ad una certa distanza dal luogo in oggetto. Può essere anche qualche chilometro perché le zanzare volano. In alternativa, si può anche irrorare il giardino di insetticida, non so se ne esistano di selettivi. Non è diverso dai trattamenti che tutti i contadini fanno sulle piante e poi ti raccontano che sono "eco" perché invece dei lacci di plastica usano quelli in fibra naturale. Anzi, già che ci siamo, è probabile che sia il contadino ad alimentare le zanzare con le sue cisterne.

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    10. Un mio cugggggino che abitava a Genova aveva, in cima a un palazzo di otto piani, un terrazzo con una piccola cisterna per la raccolta dell'acqua piovana (un paio di metri cubi o poco più) nella quale allignavano e si riproducevano frotte di zzzzzzanzzzzzare. Ha risolto il problema con tre pesci rossi, che se la spassavano alla grande mangiando OGNI larva che osasse nascere nella vasca. Molto più efficiente rispetto ai pipistrelli, ma con lo svantaggio di aver bisogno assoluta della permanenza ininterrotta di una quantità d'acqua sufficiente al sostentamento (non puoi certo mettere dei pesci rossi in un sottovaso!).

      In passato, nelle risaie si tenevano dei pesci "multifunzione": mangiavano parte delle malerbe, mangiavano certi insetti e... si mangiavano a fine stagione, quando le risaie venivano svuotate. In genere erano carpe e tinche, qualcuno riusciva a "tirar su" anche qualche barbo. Non certo pesci pregiati, ma animali resistenti alle alte temperature e alla bassa ossigenazione. Non resistenti agli agenti chimici, però -- oggigiorno, una carpa o una tinca sopravviverebbero in una risaia meno di una settimana, prima di morire avvelenate.

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    11. Si', messer Pigiatasti: un tempo le risaie erano popolate di pesci che tenevano a bada gli insetti.
      Non pochi piatti a base di riso erano abbinati a carpe, a rane, etc. .

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  5. Pochissime noie, quest'anno, nello spicchio di 051 in cui abito io ... le ho contate sulle dita di una mano.

    ===

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    1. Ieri (dopo una robusta gelata della notte di sabato su domenica) Rosa Canina ha accoppato una delle nostrane.
      Lenta ma... ancora viva.

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    2. Come suggede nel caso di qualsiasi specie nociva (incluse le varietà umane quando non si trovano nel loro habitat), liberarsi di un individuo prima della stagione riproduttiva equivale a liberarsi di intere generazioni successive. E' un buon risultato, vale la pena.

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    3. Le specie nocive sono, molto spesso, assai fertili, prolifiche. :(

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  6. Scalfarotto mi è simpatico q.b ma le zanzare no e allora le uccido, se posso.
    Ciao fulvio

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    1. Un fanatico che disegna leggi contro certe emozioni e opinioni e' un pericolo assai grave per una societa' civile.
      Di questi invasati moralisticheggianti con le loro pulsioni sadiche, se solo potessi, ne farei a meno.

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    2. Io ho già scritto la mia opinione: noi femministe con la clava siamo contrarie.

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    3. Una legge così dispotica, folle, per cui quando ti entrerà uno col banano e rossetto nel bagnovdelle femmine perché in quel giorno si sentirà "femmina" tu non potrai lamentarti, giustamente, in modo razzifascisti discriminatorio, blablabbla.

      Però, cara, tu hai conferito la tua delega politica a PD/LEU/+Europa?
      Sono partiti la cui peristalsi produce 'sta cacca progressista e molta altra.

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    4. siccome li sordi sò finiti da un pezzo, allora loro pè giustificà la loro esistenza se limitano a legiferà cazzate in genere pè ostacolà chi ha voglia de lavorà.
      ner caso in quistione vedrai che obbligheranno gli esercenti ad aumentà er numero dei bagni, dai 3 attuali ai 6 o 7 pè accuntentà tutte le possibili fantasie der genere umano

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    5. No, fracatz.
      Non e' questione di quattrini, finiti o meno, da ottenere come stipendo per legiferare robaccia.
      Questi sono i nuovi predicatori, i nuovi zeloti e farisei, che fanno a gara a essere piu' ortodossi e ad applicare le loro psicosi, le loro demenze alla tua vita, per il "tuo bene" e quello del mondo nuovo.
      Gli zeloti religiosi sono sempre i piu' pericolosi.

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  7. Dalle mie parti chiamiamo tarponi i topi grossi.

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    1. Dalle tue parti non sapete che si chiamano "ratti" e non sono animali autoctoni, sono stati importati dall'Asia in due diverse occasioni, nei dintorni del Medioevo. Il "ratto nero" si chiama anche "ratto dei tetti" perché nidifica nelle costruzioni e il "ratto grigio" o "pantegana" che vive nei pressi dei corsi d'acqua, quindi nelle città colonizza tutte le tubazioni sotterranee e i giardinetti col laghetto. E' facile vederli che nuotano. In entrambi i casi, i ratti mangiano letteralmente qualsiasi cosa, viva o morta. Presumo che la loro preda d'elezione siano gli uccelli che nidificano rispettivamente sui tetti e sulle rive dei corsi d'acqua, più ovviamente tutti gli insetti ed altri animali che gli capitano a tiro.

      Il "topo" è un animale grande la metà di un ratto e di solito lo trovi nei campi dove vive di insetti, vermi e granaglie, una volta colonizzava i granai da cui l'utilità dei gatti. Per la cronaca, in montagna dove ci sono alberi come il castagno o il faggio o il nocciolo, c'è anche il ghiro, che è un incrocio tra lo scoiattolo e il topo. Normalmente nidifica negli anfratti e negli alberi cavi ma gli piace anche nidificare dentro le costruzioni tipo le baite non abitate.

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    2. Dunque tarponi dalle tue parti sta per ratti.
      Signor Nessuno, leggo in wikipedia del ghiro (immagino abbiate voluto intendere "via di mezzo" piu' che "incrocio"):

      "era allevato, con altre bestiole, in vivario, per essere poi degustato come antipasto. Esistono varie ricette tradizionali come il ghiro arrosto alla brianzola in Lombardia".

      Insomma, si mangiava il ghiro un po' come il coniglio... :)

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    3. Ma dai? Ammetti che ci stai prendendo in ghiro.

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