lunedì 16 novembre 2020

L'esattore e la gremolada

  • Gli intenditori che apprezzano il midollo si servono di un'apposita forchettina, chiamata "esattore", per estrarlo più facilmente dall'osso.

Con il confinamento casalingo è aumentato il tempo a disposizione, ho ripreso a studiare un po' di cucina. Con Rosa Canina ci siamo fatti delle grasse risate leggendo quel passaggio, sul volume 7 della enciclopedia de La Cucina Italiana, sulla scheda degli ossibuchi con gremolada. La metafora, assai cruenta, utilizzata come sostantivo per quella piccola posata, rende molto chiaramente la percezione del fisco. Il fatto che sia diventata lessico indica che il problema è antico.

Superlativi, con la gremolada a coronarne la gradevolezza con quel sentore di scorza di limone (prezzemolo e aglio) a pulire il palato, nonostante non avessimo preparato il classico risotto alla milanese accompagnandoli invece con una polenta grigia (Marano 7/9, e grano saraceno 2/9) e delle melanzane al funghetto.

Noi che abbiamo trattenute alla fonte tasse e previdenza, su cui grava il 95% dell'Irpef, in effetti siamo il midollo per uno stato che continua a usare le ns. risorse contro di noi. "Tratti in salvo dalle unità navali delle Fiamme gialle e della Guardia costiera". Già, col nostro midollo prima, le nostre vite su treni e quartieri da incubo poi.

Oggi dovrebbe arrivare la nuova ciccia montanara bio "semibrada" prenotata col GAS. Chissà se riusciremo a ritirarla.

12 commenti:

  1. Per prima cosa guarda questo video educativo almeno dieci volte di seguito.

    A proposito del "midollo", ovviamente ripeti una menzogna. Le trattenute in busta non le paghi tu ma l'azienda per cui lavori, per la quale il tuo stipendio è un valore "lordo" e non "netto". Dovresti chiedere l'abolizione di questo sistema, che nel contratto che tu stipuli con l'azienda sia indicato il "lordo", che ti venga dato in mano il "lordo" e che poi tu faccia la tua dichiarazione dei redditi e paghi le tasse sulla base dei redditi dichiarati e quello che ti rimane in mano è il "netto".

    Alla azienda non cambia niente, costeresti sempre lo stesso "lordo".

    Cambierebbe per quelli che si frappongono tra te e l'azienda e che determinano il contratto-non-contratto, perché è una finzione in cui due parti si vincolano reciprocamente in un dare-avere ma in realtà le parti sono almeno tre e una impone un "pizzo mafioso" alle altre due. Non si tratta dello "Stato", espressione che ormai veramente non ha nessun significato, si tratta di un apparato parassitario che ha dei mandanti e dei sottoposti, ai primi risponde per via delle direttive (vedi "Europa", "Mercati", eccetera) e ai secondi deve garantire il pappone in cambio della fedeltà canina (vedi "giustizia sociale", stipendiucci, pensioncine).

    In questo meccanismo circense, la cosa più incredibile sono i contributi pensionistici. Prova a dire "voglio pensarci da me alla mia pensione, ridatemi indietro i miei versamenti". E' un po' come lo "abbonamento" alla RAI, prova a dire "non voglio abbonarmi alla RAI ma a Pincopalla". Guardati attorno, quelli che ti dicono "si hai ragione, siamo midollo" in realtà godono nello stare al calduccio in questo brodo fumante che è il liquame fognario e si imbizzarriscono solo quando gli capita un evento traumatico, tipo il licenziamento. Allora ti dicono "io pensavo, io credevo...". Tutti quelli che ritengono, illudendosi, di essere protetti dagli eventi traumatici, fanno qualsiasi cosa per mantenere fermo il liquame fognario, a qualsiasi costo, qualsiasi cosa capiti sopra le loro teste o sotto i loro piedi.

    Prova a dire ad un "dipendente", per non parlare del "dipendente pubblico", "oggi la Borsa ha perso il 4%". Ti risponderà "e allora? a me che mi frega". Idem adesso, "sto a casa a fare lo smartuorking" e Bella Ciao dalla finestra. Se poi c'è bisogno di liquidi, facile, una bella "patrimoniale". Ancora "a me che mi frega".

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    1. "Le trattenute in busta non le paghi tu ma l'azienda per cui lavori, per la quale il tuo stipendio è un valore "lordo" e non "netto"."

      Allo stesso modo, le tasse e le imposte che gravano su artigiani, professionisti e simili gravano in realtà sui loro clienti. Gravano sempre sull'ultimo anello della catena, giacché gli altri trovano sempre un modo per "rifarsi".

      Non facciamo come i capponi di Renzo, dài.

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    2. L'unica tassa che grava sul consumatore finale è l'iva.
      Come al solito piace sparare parole a caso, disturbando l'acqua solo per vedere allargare i cerchi.

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    3. Santa pazienza.

      La contrattazione tra un artigiano e il cliente non assomiglia a quella tra azienda e dipendente ma casomai a quella tra azienda e consulente. Nel caso del dipendente la differenza sta nel ruolo di intermediazione che viene assunto dal sindacato come braccio armato dei partiti e quindi nell'inquadramento "collettivo" del contratto, che poi è quello che determina l'essere "collettivo" delle trattenute.

      Il contratto collettivo praticamente serve a rimuovere il rapporto diretto tra azienda e singolo dipendente e a sostituirlo appunto con il rapporto mediato per cui l'azienda tratta con una intera "classe". In origine serviva per equilibrare il rapporto tra le parti, col tempo ha finito per ottenere il risultato opposto, ovvero che è il "collettivo" a sciacciare l'azienda come controparte contrattuale. Certo, l'azienda ha sempre la scelta di non produrre in Italia quindi non assumere e non pagare nessuno, che è esattamente quello che è successo. La FIAT/FCA produce le Panda in Polonia per non pagare operai italiani e tasse italiane.

      In sostanza l'azienda non paga le tasse, paga il pizzo allo Stato o più precisamente ai partiti, solo per potere esistere e lavorare. Per ogni dipendente, un certo pizzo.

      Concettualmente è del tutto diverso da una imposta sul reddito del "lavoratore" o più correttamente del cittadino. Cosi come i contributi pensionistici non hanno nessuna relazione con le modalità e l'ammontare della pensione, cosi come l'abbonamento al servizio RAI è in realtà una tassa di possesso sulla TV come il bollo degli autoveicoli.

      Circa lo "scaricare", i negozi soccombono alla concorrenza dei centri commerciali e i centri commerciali soccombono alla concorrenza dell'e-commerce. Un meteorite si scarica sul tuo culo in funzione delle leggi delle fisica invece i costi diretti e indiretti di una certa attività non si scaricano sul tuo culo perché non esiste una legge che ti obbliga all'acquisto (differentemente dalle imposte). Se tu provassi a lavorare come consulente ti imbatteresti nel fatto che il cliente ti chiede un preventivo e lo confronta con altri preventivi. Se non c'è una ragione particolare per scegliere i tuoi servizi, sceglierà quello che costa meno. In determinate condizioni, c'è gente che presenta offerte sottocosto pur di lavorare e pagare almeno una parte dei propri costi, piuttosto che non lavorare e non pagare niente.

      Invertendo l'equazione, se le aziende pagassero i dipendenti un compenso "lordo" e quindi si trovassero nella stessa condizione dei consulenti, in certe condizioni potrebbero andare dalla azienda che offre il migliore contratto, per esempio oltre l'ammontare "lordo" del compenso, l'azienda potrebbe includere nel contratto dei "benefit" come l'assicurazione sanitaria, la casa, la mobilità, eccetera. Una cosa che non si può fare ovviamente quando il contratto è "collettivo". Che non è un caso, serve ad evitare che due dipedenti per la stessa mansione abbiano due contratti diversi e due aziende nello stesso "settore" due contratti diversi.

      Si, certo che l'azienda ti può dare dei benefit anche adesso, solo che lo deve fare nella parte "netta" del compenso, perché le trattenute NON SONO SOGGETTE A CONTRATTAZIONE COL DIPENDENTE. Allo stesso tempo il dipendente non si può lamentare con lo Stato (cioè coi sindacati/partiti) perché non ha nessun modo di correlare le trattenute coi servizi che in teoria dovrebbero pagare. Un po' come nessuno riesce correlare le accise che compongono le tariffe della elettricità o del gas col servizio del gestore.

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    4. Un'altra cosa ovvia.
      Se l'azienda può chiudere e andare a produrre dove costa meno, l'artigiano che non riesce a scaricare i costi sui clienti può chiudere bottega e scaricarli sul meccanismo del "reddito universale" secondo cui nessuno fa l'artigiano per mangiare, lo fa solo per assecondare le proprie passioni e esercitare la propria creatività. E' una variante della collettivizzazione marxista in cui il "collettivo", tramite la gestione dei "mezzi di produzione" da ad ognuno secondo i suoi bisogni. In entrambi i casi la premessa di partenza è l'esproprio, cioè si fa la famosa "cassa comune" e poi si divide. Al secondo giro, che nel nostro caso siamo già al giro "n" dato che ognuno ha 40 mila euro di debito, si evita accuratamente di dire come vengono prodotte le risorse che consentono di pagare il "reddito universale" o di dare a ciascuno secondo i suoi bisogni. Anzi, oltre a non dire come vengono prodotte le risorse, si evita anche di dire chi e come stabilisce a quanto ammonta il "reddito universale" e quali sono i bisogni di ognuno che vanno soddisfatti. Non è difficile da capire, è molto più facile distribuire meno che produrre più risorse, quindi il "reddito universale" si traduce immediatamente ne "quel tanto che basta per non morire di fame".

      Vabè. Certe cose le impari con l'esperienza. Cosi come la naja mi è servita a capire come funziona la Amministrazione Pubblica, lavorare in ufficio mi è servito per capire come funziona una azienda e come funziona il rapporto tra azienda e dipendenti e tra questi e lo "Stato-non-Stato".

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    5. Il video confezionato in brillante gradevolezza per palati grossolani e' un coacervo di contraddizioni e luoghi comuni del luogo comune "politicamente corretto".
      Si nega il razzismo e lo si promuove con l'africanitudine. la negritudine.
      Voi siete razzisti perche' non ci lasciate spazio e noi siamo fighi e ce lo prenderemo.
      L'europa che ha saputo combattere l'odio.
      Ovviamente non poteva mancare il riferimento alla diversità ugalizzata dell'omosessualità.

      Ovviamente chi spinge? Il Corriere della globalizzazione della Sera.
      Cercando con Google si arriva a Citta' Nuova (la distopia è quella del Mondo Nuovo).
      Leggere qui cosa riporta gugol

      "Il Gruppo Città Nuova nasce negli anni Cinquanta per diffondere una cultura legata ai valori del dialogo e dell'inclusione, in vista dell'edificazione di una società ... "

      Signor Nessuno, e' il lavaggio del cervello applicato in scala industriale, l'omologazione della banalizzazione al peggio.
      Ecco, come dicevo, per capire qualcosa avviene dietro questo palcoscenico, bisognerebbe andare alle persone, enti, organizzazione che finanziano questa omologazione.

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    6. > una menzogna. Le trattenute in busta non le paghi tu ma l'azienda per cui lavori, per la quale il tuo stipendio è un valore "lordo" e non "netto".

      Do per scontato che ogni persona con un minimo di raziocinio e' a conoscenza delle differenza tra costo per l'azienda (comprendente fisco e previdenza) e netto ricevuto dal lavoratore.
      Non ho tempo per rispiegare tutto dalla rava alla fava.

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    7. Alahambra

      > L'unica tassa che grava sul consumatore finale è l'iva.

      Purtroppo... sarebbe bello se fosse così.
      Sono molte le cose che gravano sul consumatore finale. Ricordo, in ordine sparso
      o - costi sistemici
      o - costi dei cartelli/monopoli di fatto (e.g. v. costi pedaggi autostradali, loro dinamica negli ultimi vent'anni da quando il kompagno D'Alema le ha svendute ai kompagni Benetton)
      o - costi pubblicitari (molto piu' rilevanti di quanto non si creda)
      o - ...

      Insomma, c'e' anche l'IVA.

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    8. Coso, tutti "sanno" che il sole sorge a oriente e tramonta a occidente.
      Ci sono voluti millenni per addivenire alla conclusione che si tratta di un movimento apparente perché in realtà è la Terra che, avendo una forma di sferoide, gira su se stessa attorno ad un asse. C'è voluto ancora di più per concludere che le stagioni dipendono dalla combinazione del fatto che la terra gira anche attorno al sole, del fatto che orbita è ellittica e del fatto che l'asse di rotazione della Terra è inclinato rispetto al piano orbitale. Per inciso, nel 2020 ci sono ancora dei "terrapiattisti".

      Gli aspetti economici della società come sai sono interpretati alla luce della dottrina cattolica e della dottrina marxista. Per cui, inevitabilmente, quando la gente parla del rapporto tra il prestatore d'opera e il committente si finisce sempre per tirare in ballo il demonio tentatore oppure il conflitto di classe, annesso plusvalore. Come dico e ridico, è molto meglio un manigoldo che un predicatore.

      L'azienda sarebbe solo felice di darti in mano il tuo compenso lordo. Tu avresti tutto l'interesse a pagare le imposte sul reddito e pagare i servizi di cui usufruisci. Peccato che, come ho scritto, sia tu che l'azienda siete taglieggiati da un racket mafioso che vi obbliga, mano armata, a sottostare alle "regole". Sarebbe interessante fare una ricerca antropologica o sociologica per capire quanti Italiani compartecipano a questa gestione mafiosa e quanti invece cercano di tirarsene il più possibile fuori. Che però si proponga l'ennesima inversione da "1984" per cui i peggiori sono additati ad esempio di virtù, per me è intollerabile.

      Il discorso dell'IVA, bisogna considerare le due cose immorali di questa imposta. La prima è ovvia, l'IVA è indipendente dal reddito, ricchi e poveri pagano la stessa imposta, che ovviamente incide in maniera proporzionalmente diversa. La seconda è solo poco meno ovvia, l'IVA è una imposta su tutti i consumi, certo, possono esserci aliquote diverse per le Ferrari e il pane, però mentre come dicevo nessuno è costretto a comprare una Ferrari, tutti devono comprare il pane. Da questo ragionamento procede un'altra menzogna colossale e catastrofica, la cosiddetta "lotta all'evasione fiscale" non mira a recuperare gettito dalle imposte su grandi ricchezze ma a recuperare gettito dalle richezze detenute dal contribuente più facile da aggredire perché non può sottrarsi, le famiglie. La "evasione fiscale" che si va a recuperare è quella della fattura dell'idraulico che ti ripara il cesso, quindi ancora l'IVA (per l'idraulico, reddito non dichiarato), non quella di chi ha i certificati al portatore di società anonime con sede a Panama o in Lussemburgo.

      Siccome era un po' risaputa, invecchiata, la storia di espropriare la Borghesia per distribuire al Proletariato, anche nella forma della "lotta all'evasione" per pagare gli Statali, si è pensata la novità del "Reddito Universale". Novità per modo di dire perché è una roba di dugentanni fa, sempre la stessa ribollita. Sono sempre gli stessi genii del "lavorare meno, lavorare tutti", per cui una azienda dovrebbe pagare "n" persone che a turno facciano il lavoro di una ma non per uno stipendio di 1/n, a Fantasilandia l'azienda deve pagare 1*n. Superato comunque, cosi come "fanno i lavori che gli Italiani non vogliono fare", dalla Globalizzazione per cui niente barriere e quindi niente obblighi. Se non ancora peggio, obblighi alla rovescia.

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    9. Visto che siamo in periodo e in argomento, aggiungo una cosa che tutti "sanno" ma in realtà non sanno. Gli Americani sono fissati con le armi, idealmente vorrebbero avere un carro armato in garage. Prima delle elezioni o in occasione della epidemia c'è stato il boom dell'acquisto di armi e munizioni. Vado a spiegare la ragione.

      In origine gli USA si fondano su un presupposto, fondare una società radicalmente diversa dalle società europee coeve, dove chi paga le tasse ha giocoforza la piena cittadinanza. Dato che nelle società europee, fino dalla antichità, il monopolio della forza armata era detenuto dalle aristocrazie e serviva per imporre corvee e tasse ai non-aristocratici, era necessario ABOLIRE il monopolio della forza armata e quindi ABOLIRE l'idea dell'esercito "nazionale", che prima della Rivoluzione francese era necessariamente un esercito monarchico, apparteneva al Re, cosi come tutto, la terra e i beni sopra e sotto, appartenevano al Re. Al posto dell'esercito reale ci poteva essere solo una milizia popolare e quindi bisognava garantire nella Costituzione non solo il diritto ma il dovere del cittadino di portare le armi. Qualsiasi arma, in qualsiasi forma e quantità.

      L'America "rivoluzionaria" precede la Francia rivoluzionaria. Di seguito, per ragioni molteplici, collegate sia alla logistica che alla necessità della "unione" di imporsi sulle spinte centrifughe dei singoli Stati, per non parlare della natura eterogenea di una non-Nazione di immigrati, tanto che il secondo passaggio costituente degli USA è una catastrofica guerra civile, il concetto della milizia popolare viene sottoposto a molteplici compromessi, cosi come il principio sottostante della tassazione come funzione della rappresentanza. Tuttavia, in nuce, il fatto rimane.

      La conseguenza, invertendo l'equazione un'altra volta, la vediamo in Italia in questi giorni, in cui l'Esercito per la strada non serve a difendere l'Italia da una invasione che invece è voluta e facilitata in ogni modo, serve a tiranneggiare gli Italiani fino al punto di tenerli chiusi in casa sotto minaccia delle armi, come durante l'occupazione militare tedesca. Un evento che allora era percepito come eccezionale da tutte le parti in causa e che oggi invece è la "nuova normalità". Le "regole" della aristocrazia ci vengono imposte con le armi. Che è la ragione per cui i fuggiaschi delle Americhe vedevano la necessità di tutelarsi contro esattamente la nostra situazione garantendo ad ognuno la sua spingarda.

      Gli Italiani però sono per la maggior parte servi, per natura e per educazione.

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  2. Tante parole, troppe. Sembra d'essere nel sottopasso di una stazione... "La mano è più veloce dell'occhio... dov'è il pisellino? Hai perso, molla il grano".

    Continuiamo pure a "incapponirci", che ci fa un gran bene.

    P.S. Se i dipendenti non servono all'imprenditore, che per di più ci perde sempre e comunque (a suo dire), che ne faccia a meno e finita lì. E' la prova del nove.

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    1. Poverino.

      Ti sei perso il passaggio per cui l'imprenditore, termine ridicolo che rimanda a tutta un repertorio "Briatore-Millionaire" quando le aziende di solito sono società con una proprietà e un management distinti, non è obbligato a "fare a meno" del dipendente, tanto meno oggi.

      Quello che deve fare è collocare la produzione in un posto dove il "costo del lavoro" è basso e la qualità del lavoro sufficiente. Quindi si sceglie i dipendenti che gli conviene assumere, non quelli che tu gli vorresti imporre secondo antica letteratura.

      E' la ragione per cui in Italia, che dal Medioevo è terra di manifatture, non si fabbrica più un cazzo e anche la ragione per cui i "marchi" sono tutti di proprietà straniera, che ovviamente li svuota e li ricolloca altrove, mantenendo solo il "nome".

      E' anche la ragione per cui l'arruffapopolo contemporaneo non ti promette più il "lavoro" ma il "reddito". Quando promettevano il "lavoro" poi dovevano mettere in piedi degli scenari di cartapesta come l'IRI, le Poste o le Ferrovie, le imprese con finalità sociali. Invece col "reddito" devono solo darti una tessera e un PIN.

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