L'ultima fine di settimana l'ho trascorsa, con la nobile arte dei passi argentini, in una città del Veneto.
Non proprio una maratona, perché su due giorni, sabato e domenica, non c'è stato il venerdì sera. Posto splendido, luce e aria buona, praticamente in un cortile interno di un palazzo del centro storico, restaurato e adibito a museo. Fresco e l'aria di primavera che girava, che meraviglia rispetto a tante topaie mefitiche! In mezzo alla città, colle persone che passavano, curiose: il tango esercita un discreto fascino, sui non addetti, devo dire: nelle milonghe in luoghi chiusi non ce ne si accorge ma quando c'è la presenza del pubblico, anche se a margine, ecco che la curiosità/attrazione diventa evidente.
Ero arruginito dopo un mese e rotti quasi senza tango, domenica molto meno cesso di sabato, ero un tricheco, sabato!
Che bello tornare felici sulle ali del tango!
Ballo con donne ed entro in qualche confidenza con l'altra metà del mondo: ogni tanghero, ogni tanghera conosce molto bene il livello di incredibile e subitanea intimità nella quale trascina una tanda ben riuscita!
Così pensavo a queste donne, alcune sole, che girano per eventi, emancipate, con una qualche poesia, grazia in corpo, molte belle, libere, potenti.
Con una tanghera umbra, _iucci, proprio col fascino di una bella quarantacinquenne, sono precipitato in una conversazione via via sempre più seduttiva. Conosco i modi della seduzione: ad un punto siamo arrivati a baciarci cogli occhi, ci toccavamo sempre piu' spesso, mani, braccia, cosce.
E' così facile. Poi ho tirato bruscamente il freno a mano. Sul suo lato non voglio creare illusioni e di giocare con anime e sentimenti, sono anime, menti, emozioni, non solo begli occhi, viso, piedi e mani curate come ogni tanghera che si deve, un seno che a a tratti si appoggia al tuo torso, un sedere. No, non sono solo quello.
Amo tanto la mia Rosa Canina e, non voglio introdurre ingressi ed uscite emozionali, energetiche che non possono non incidere sul nostro amore. Quella della ineluttabilità di certe tresche è una grandissima cazzata: è ampiamente sufficiente volere NON inoltrarsi nei sentieri dell'eros, non chiedere numeri, non messaggiarsi, non scriversi, non rivedersi, non passare dal flirtare alla seduzione, poi segue la trombazione e tutto diventa molto difficile. Così, ad un certo punto, ho tirato il freno a mano e dallo stare seduti vicini, una mezz'ora, sono tornato a ballare, a fare altro.
Riflettevo su di voi donne del tango, belle, affascinanti e ora, come me, rose con qualche petalo che inizia ad appassire.
Non poche donne del tango, sono senza figli e, per l'età non ne possono più avere: da una parte della conversazione con _icucci l'ho percepito, questo vuoto biologico-esistenziale, da come mi raccontava, con entusiasmo, della zietà affettuosa, intensa con un nipote prima bebè ora bambino.
Ritorniamo alla solita demenziale, assurda narrazione sinistrante "la cultura è tutto" Un bel par di cazzi!
La cultura, come scritto mille volte in queste pagine, è solo un finissimo strato di vernice fragile sul resto che è natura. Ora insorgeranno femministe, le ancelle del politicamente corretto, le talebane del progresso le oltranziste dell’ideologia del progresso senza-se-e-senza-ma [correzione qui]: ne ho viste talmente tante di donne, nel tango, con 'sta sofferenza latente dell'essere senza figli, che ormai la realtà è del tutto evidente.
Così, profondamente, percepisco un velo di tristezza, di inquietudine su queste rose che, data l'età, hanno qualche petalo che inizia ad appassire. Inquietudine che abbraccia queste anime con le quali, a volte, diventiamo uno di due, sulla gioia di qualche vals o tango, nell'ebbrezza, estemporanea, di aver sconfitto tempo e morte.
La gioia, passata la musica, quando arrivano il silenzio e la stanchezza, si fa notte, lascia il posto anche alla malinconia.
Anche questo è il tango, ciò per cui ti amo, tango.
—–
8 ore fa
comunque, il ballo ne ha sfasciate di coppie e solo NOI del partito degli under 70.000 abbiamo nel programma la soluzione definitiva legalizzando il poliamore, grazie al quale i mortidifame possono soddisfare i loro istinti senza creare drammi per mancanza di soldi, col poliamore poi anche i costi logistici suddivisi scendono di molto
RispondiElimina:)
EliminaMesser Fracatz, non è affatto necessario andare a ballare per "sfasciare le coppie". Il principio di sfasciamento può iniziare al lavoro, in treno, al supermercato, a ritirare i figlioli a scuola, etc. .
Il poliamore non è affatto una cosa semplice. Inoltre introduce interazioni n * (n-1) che sono complicate da gestire.
Insomma sempre sul pezzo aman, massimo rispetto per l'età e i problemi di salute alle gambe di qualche anno fa
RispondiEliminaMah, in questo caso solo una conversazione molto seduttiva, troncata quando mi sono reso conto che... stava diventando troppo seduttiva.
EliminaNulla a che fare con quanto tentato con esisti assai incerti e raccontato di là.
Anka sbilenka riparata a dicembre 2023, ora come se fosse nuova!
Ma siete ancora qui, signor Anonimo! Anni che non c'è nulla che vi possa interessare.
Sareste da premiare per la vostra costanza.
@Fracaz
RispondiEliminaLa legalizzazione del poliamore sfascia famiglia e rovina dei figli che corrono dallo psicologo per eliminare un guasto avvenuto nel motore che li ha generati.Certo che ce ne sono di attori e attrici in giro,recitano la parte della fedeltà e poi a correre ai ripari a danno avvenuto per il loro egoismo fottuto .
Motivazioni simili mi sostengono nella granitica ostilità concettuale, filosofica, emotiva contro le costellazioni arcobalenghe.
EliminaDei fottuti egoismi a discapito dei prodotti "bimbi" acquistati e fatti fabbricare da qualche utero di fattrice subumana affittata.
Non riesco a mettere a fuoco il contenuto dei dodici piatti. Che sono, caramelle?
RispondiEliminaG
Caramelle e frutta.
EliminaHai fatto bene a tirare il freno a mano.
RispondiEliminaMeglio evitare di invischiarsi in queste situazioni che poi, alla fine, intaccano spesso il sentimento che si vive a casa. E questa dichiarazione di amarla tanto, credimi, si sente proprio che è vera.
Gentile Katrina
EliminaPenso che siano situazioni insalubri. Io non sono mai riuscito a vivere l'eros sportivamente, come una sana e del tutto indipendente buona attività sportiva genitale. Da quel poco che conobbi di _icucci, anch'ella mi sembrava una persona simile.
Siamo ai limiti: accettarli, com-prenderli è liberatorio. E pure benefico. Poi, come diceva Mr KeySmasher, ho frequentato e adottato un altro tabù della contemporaneità: la rinuncia.
Avrei causato problemi alla mia relazione, problemi a _icucci.
Devo dire ora, con Rosa Canina, ogni giorno il "ti voglio bene!" è più forte.
Purtroppo la libido ne soffre non poco.
Dopo tanto tempo con una persona è difficile mantenere alte forme di sessualità. Una volta qualcuno mi disse: non ci si riesce più, ci sembrerebbe un incesto. Si diventa fratelli, sorelle, amici intimi. L'uno il prolungamento dell'altro.
Elimina"[correzione di Igor Giussani]" Come si permette questo Igor Giussani di farle correzioni e perché ha ceduto a questa pretesa di politicamente corretto?
RispondiEliminaAttenzione, qui, passaggio importante.
EliminaIl signor Giussani, nel proprio commento, aveva usato la tecnica retorica di parlare in interposta persona
"come reagirebbe se qualcuno, leggendo..."
Lasciamo perdere questo dettaglio: egli aveva notato una incongruenza nel definire le femministe come talebane. E aveva perfettamente ragione: femminismo e talebanesimo sono ideologicamente antitetici, due religioni fondamentalistiche che se potessero, si eliminerebbero l'un l'altra.
Allora: o mi metto nella faziosità partigiana "l'ha detto quello dell'altra parte, fanculo, anzi, se possibile gli faccio questoquelloepurequellaltro" e nego la validità della correzione, oppure, poiché io mi considero su un piano etico superiore, d'onore, ammetto la correttezza della correzione, la giustezza, e la faccio mia, come stimolo per migliorare e per essere un po' meglio di quanto ero prima.
Un piccolo "kaizen" personale.
L'ho ringraziato sinceramente (anche se ho percepito che egli non mi crede).
Le parole di Giussani sono corrette, in assoluto: accostare talebanismo e femminismo è una caricatura (caricaturale), un'iperbole bislacca dovuta alla mia emotività.
Questo è proprio il meccanismo del politicamente corretto: distorcere il linguaggio, i comportamenti che non piacciono della realtà, costruire una forzatura, un'adulterazione, una ipocrisia nella quale gli aspetti negletti siano stato artatamente eliminati.
Ed è proprio ciò che io detesto.
Guardavo di tanto questo articolo aspettando il momento in cui qualcuno, grazie alla sua bella trovata di scrivere 'correzione di Igor Giussani', mi avrebbe accusato di essere un cagazzo alfiere del politically correct che rompe le balle agli altri. Nella sua risposta, si è guardato bene dallo spiegare che quello che ha cominciato a questionare sulle parole è stato LEI contro di me, e che io solo a quel punto ho preso questo esempio tra i tanti del suo blog per dimostrare da quale pulpito venisse la predica sulle disquisizione linguistiche (altro che tecnica retorica!). Lei è libero di chiamare le femministe talebane ma anche necrofile, ecc. Può usare tutto il linguaggio emotivo e caricaturale che vuole sul suo blog, non mi sono mai sognato e mai mi sognerò di 'correggerle' nulla. Se le piace di più la definizione che le ho dato io la usi pure ma elimini ogni riferimento alla mia persona. Se davvero si vuole porre su di un piano etico superiore, allora lei per primo non può permettere che mi venga attribuita un'intenzione che non ho mai avuto.
EliminaRimetto tre collegamenti
Elimina1 - all'intera pagina "L’opzione Luigi Filippo";
2 - al vostro commento correttivo (se non sopportate il correttivo, fate finta che non esista, si tratta di una osservazione che corregge una mia vaccata, un'espressione storta, sbagliata e ne propone una corretta, precisa);
3 - non posso aggiungere un collegamento all'inizio della discussione, il mio commento "29 April 2025 at 17:42" in quanto Apocalittismo.it non espone i permalink della piattaforma WP sulla quale esso gira.
Chi interessato alla faccenda potrà leggere il tutto e farsi un'idea.
La mia critica era sull'utilizzo secondo il conformismo che vige a sinistra, per indicare come "fascistoide" il comportamento dell'esecutivo israeliano, caratterizzato sì da un forte nazionalismo ma che è lontano, molto, dal fascismo, per tempi, luoghi, religione, storia, etc. .
Poiché ritengo fondamentale e la ricchezza e la precisione del linguaggio - In principio era il Verbo! - ho apprezzato la Vostra osservazione e fatta mia.
Le nostre società liquefatte peggiorano di giorno in giorno perché nessuno contribuisce al miglioramento con proposte, correzioni, aggiustamenti, etc. .
E' diventato una sorta di tabù.
Ma quante persone si prenderanno lo sbattimento di fare tutto questo lavoro tra lettura di pezzi di altri blog e spulciare tra i commenti di Apocalottimismo e qui? Si fermeranno alla frase nel post e capiranno che Igor Giussani le muove correzioni nel nome del politicamente corretto (mentre invece si stava solo difendendo da delle accuse). Quindi ribadisco: per piacere, può usare l'espressione che meglio le aggrada eliminando ogni riferimento alla mia persona? Non le sto chiedendo di eliminare un commento legittimamente negativo su di me, in quel caso sarei un fascistacomunistaislamistacaccamerdadiavolo. Se davvero è sincero e si trattava di un apprezzamento e non di una strategia per dare una rappresentazione distorta di me, non dovrebbe essere un problema. Curioso davvero che, tutte le volte che lei ha pensato di farmi trasalire, in realtà sono rimasto indifferente o mi ha mosso al limite qualche sorriso, mentre questa presunta carineria verso di me mi ha fatto davvero girare le balle.
EliminaEssere citato come correttore vi ha contrariato, impaurito.
EliminaMah.
Ho esaudito la vs. richiesta.
Si 'contrariare' è la parola giusta (forse un po' eufemistica) quando mi vengono attribuiti comportamenti che non mi sono mai neanche sognato. 'Impaurito' invece direi che si addice decisamente a lei, visto il suo nascondersi dietro a un nickname.
EliminaOsservo che il gesto accomodante non ha meritato neppure un grazie.
EliminaPeraltro devo ancora riflettere su questa concessione (non e' un atto dovuto!) che va a strapazzare alcuni principi etici che reputo importanti.
Non iniziamo di nuovo ad affermare il falso, ovvero che non si tratta di una correzione/modifica suggerita/aggiustamento concettuale o come diavolo preferite chiamarlo che ci impiego due secondi a riprendere a spiegarvi di cosa si tratta.
Ancora con 'sta menata del nickname: come gia' scritto di la', il valore di verita' di un'affermazione e' indipendente dal fatto che lo abbia scritto Tizio o Caio.
In matematica non eleva una proposizione teorema perche' l'ha detto Matteo Verdi!
Sul fatto del nascondersi dietro a un nick gliela menerò per tutto la vita: mi spiace, ma così come io sono costretto a prendermi la responsabilità di quanto scrivo fino a rischiare di perdere la faccia e la credibilità per sempre, lei accetti che le si rinfacci di avere comportamenti provocatori fino ad augurare la morte altrui nascondendosi. Per il resto i fatti parlano da soli: LEI è venuto a dirmi che dovevo cambiare parole, io semplicemente mi sono difeso facendo notare che la predica veniva dalla persona più sbagliata possibile. Io ho più volte letto dei suoi post (anche perché c'è stato in passato qualcuno che credeva che fossi io a nascondermi dietro a UnUomoInCammino, pensi un po') e tanti erano pieni di espressioni caricaturali e fuorvianti, ma non mi sono mai sognato di commentare "questa parola non va bene deve scrivere così". E anche questa volta sono intervenuto non perché abbia espresso un'opinione negativa ma legittima su di me, bensì un comportamento che non è mai avvenuto. Se davvero mi aveva apprezzato, avrebbe subito accettato di rimuovere il riferimento fuorviante a me senza tutti questi problemi. Poi se vuole tornare sulla sua decisione agisca come vuole, ma lo farò anche io. Adesso per me la questione è chiusa qua.
EliminaFinite ferie e influenza, poco tempo per il diario e per continuare la discussione.
EliminaIl fatto che sorridere che certe persone passino a miglior vita non è oggetto della nostra discussione. Come vedete potete esprimere contrarietà.
L'aver specificato una forma corretta "oltranziste..." al posto di "talebano..." è un fatto, anche se, per Vs. motivi che non conosco, lo negate.
Il fatto che, come insegnante, viviate una legittima e corretta correzione alla sorte di un problema certamente non vi mette in buona luce.
Il fatto che desideri che certe persone ...
EliminaQuanto leggo alcuni commenti sui vostri blog mi rendo conto della deriva a cui siamo giunti .Forse la piazza virtuale amplifica maggiormente il concetto di immediatezza,velocizza processi di contrasti e attriti tra persone, senza scomodare la riflessione e il buon senso.
RispondiEliminaQui ci riduciamo sempre a difendere una soggettività che diventa l'oggettività di tutti ,mai qualcuno che si scusa ammettendo di aver frainteso ,malinteso,ognuno rimane sulla propria posizione .E cosa c'entra questo con il politicamente corretto se moralmente già falliamo nelle interazioni ?Ha senso ?Boh
Discussioni accese son sempre avvenute. Nulla di nuovo. Quando esse accadono in presenza, spesso, all'aumentare dell'intensità, vedono lo scontro oltrepassare il livello verbale.
EliminaDai comunque ho apprezzato il ritornare di entrambi sull'argomento ,si può non essere d'accordo e avere vedute differenti,ma perlomeno un chiarimento civile che ci faccia ricredere un po tutti sulle interazioni, è auspicabile non credete?
Elimina— Ancora con 'sta menata del nickname: come gia' scritto di la', il valore di verita' di un'affermazione e' indipendente dal fatto che lo abbia scritto Tizio o Caio.
Purtroppo si fatica a far comprendere anche solo in via generale(non solo in questo specifico caso) l'importanza di questa affermazione di Unuomoincammino.Credo sia una questione di consapevolezza e responsabilità verso una verità del chi si è nel profondo persone anonime,con nickname e con identità anagrafica.Ripeto sempre che metterci la faccia non è garanzia di comportamenti lodevoli come l'anonimia non è garanzia di comportamenti riprovevoli.È unicamente una questione di "verità" di cui ha ben scritto uomo.
Vi ringrazio e vi saluto con la speranza di rileggervi più spesso in toni pacati
Se nel 1948 Tex Willer, il ranger del Texas, lottava per la giustizia con la sua Colt e il suo inseparabile cavallo, oggi, nel 2025, arriva "Fracatz", il Tex Willer del futuro! E no, non ha bisogno di cavallo o di sceriffi, basta un balcone ben posizionato e una buona connessione Wi-Fi. Fracatz è un eroe moderno, l'unico in grado di sparare contro i banditi... direttamente dalla finestra di casa sua. Offro pizza e birra a chi mi dice chi è fracatz...prima che si spari sulle palle.
RispondiEliminaG
Concordo con te sig.G
EliminaFracatz è il prezzemolo del web ,lo trovi ovunque e non puoi confonderlo con altri ortaggi tra bobboli,mortidifame e patito (la r è volutamente omessa)degli under 70.000.
Se la canta e se la suona da solo in un italiano tutto suo ...e vabbè bisogna rispettare le diversità se no mi tocca dare ragione perfino al nostro uomo incammino,a meno che non è pure fracatz un fan della sinistra modernista.
Per quanto riguarda il Sig. Giussani le riflessione che porti sul tavolo è senza dubbio interessante e merita attenzione, ma credo che bisogna essere consapevoli che le sfide di oggi richiedono ben altro che il recupero di vecchie soluzioni riformiste. La società è cambiata e cambiare “quasi niente” potrebbe non essere sufficiente. Anzi, non è sufficiente...fuori tempo!
RispondiEliminaG
EliminaMmh, questo commento non mi è affatto chiaro.
EliminaTi passerò più tardi la risposta che stavo elaborando per Giussani, salvata sugli appunti, ma è priva dei commenti vostri e delle modifiche che dovevo fare. Mi sono fermato perché pensavo fosse tutto finito e, sinceramente, non ho più voglia di tornarci su… sono concentrato sul conclave.
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EliminaSe da un lato sono d'accordo nel considerare Luigi Filippo come esempio di un’elite che ha cercato di mediare tra la stabilità dell'ordine sociale e il bisogno di cambiamento, non posso fare a meno di notare quanto sia complessa e problematica la sua proposta. Non si può ignorare che la sua monarchia borghese, pur evitando il ritorno all'assolutismo, sia finita per alienarsi anche le stesse classi popolari. Non basta un atteggiamento di moderazione per consolidare un sistema se questo non affronta le disuguaglianze strutturali che lo definiscono. I governi di Luigi Filippo non riuscirono ad andare oltre un certo limite, incapaci di dare risposte concrete ai problemi di industrializzazione, di diritti civili e di partecipazione politica. Nel collegare il suo regno ai contesti moderni, come quello degli Stati Uniti o della Russia, trovo che il paragone sia interessante, ma a tratti riduttivo. Sì, ci sono dei paralleli con i rischi di forze reazionarie, come quelle di Trump o di Putin, ma l’analogia non tiene conto della profondità delle sfide che affrontiamo oggi. I "Carlo X del nostro tempo" sono figure che, al contrario di Luigi Filippo, non sembrano disposte a mediare, ma piuttosto cercano di ricostruire sistemi autoritari a spese della democrazia. In queste circostanze, una "opzione Luigi Filippo" sarebbe forse troppo fragile per sopportare l'urto di forze populiste che non cercano compromessi. Inoltre, il fatto che Luigi Filippo fosse in grado di guadagnarsi la fiducia delle élite e delle masse inizialmente non significa che questa fiducia sia rimasta salda durante tutto il suo regno. Il "re cittadino" che fu inizialmente accolto con simpatia dai ceti medi e popolari si trovò presto a fronteggiare una crescente opposizione, non solo a causa dei suoi errori politici, ma anche perché la sua visione riformista risultava limitata dalle stesse strutture di potere che cercava di mantenere. La sua opposizione a qualsiasi forma di radicalismo e la sua diffidenza verso il movimento operaio, che cresceva in Francia, lo resero incapace di rispondere alle esigenze di una società in rapida evoluzione.
Il parallelo con le attuali dinamiche politiche è certamente valido, ma io credo che le elite di oggi non abbiano le stesse possibilità di manovra che aveva Luigi Filippo. Le sfide sono diverse e la polarizzazione delle società moderne non lascia molto spazio per mediazioni efficaci. La difficoltà di trovare una via riformista credibile è oggi ancora più marcata: troppe forze radicali minano la fiducia nelle istituzioni tradizionali, e le elite sono troppo impegnate a difendere i propri privilegi per avviare cambiamenti autentici.
Infine, ritengo che oggi la questione non sia solo quella di fermare il "disastro" con un cambiamento che cambierà quasi tutto, ma che resti ancorato a un sistema preesistente, ma di riflettere su quale modello politico ed economico possa davvero rispondere alle sfide del nostro tempo. Il rischio di un "Luigi Filippo" moderno è che possa diventare una figura che media tra le forze politiche per il mantenimento di un sistema che non è più in grado di rappresentare le reali esigenze della società.
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
EliminaPerché non avete commentato un Apocalittimismo? Cosa c'entra coi contenuti di questa pagina!?
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