Devozione popolare, un povero Cristo tra una legnaia e l'abbeveratoio per le bestie. Materiali poveri e fiori, legni scuriti e scavati dal sole. Eppure trovo grazia e bellezza straordinarie in questo angolino minore, tra i masi tirolesi.
Cattivi maestri.
1 ora fa
Infatti è bellissimo.
RispondiEliminaPoi dio è ovunque...per chi ci crede.
Un saluto
Qui hanno questi legni di abete scuriti e scavati dal sole e queste deflagrazione di fiori.
EliminaQui anche qualche pietra, tirata via dai campi vicini.
Sì, divino direi.
che strano che non se lo siano arrubbato, non sarà mica in plastica?
RispondiEliminaMe mi manda fuori di testa il fatto che non esistano materiali artificiali come alluminio anodizzato, ceramiche industriali, plastica.
EliminaPovero Cristo di legno.
Usavano il cirmolo per le sculture.
Con un'adeguata imprimitura, rinfrescata ogni estate, quel crocefisso può durare generazioni.
Eliminaha più senso, religioso e artistico, questo semplice crocifisso che non l'intera basilica di san.Pietro.
RispondiEliminamassimolegnani
Signor Legnani, sono sempre segni dell'opera, della fede. Pure io preferisco le piccole cappelle, i piccoli oratori, le piccole pievi isolate in campagna.
EliminaForse Carlo esagera un po' ... tuttavia tendo a pensarla come Uomo.
EliminaUn angolo bellissimo, che certamente avrei fotografato anche io.
RispondiEliminaCi eravamo volutamente persi salendo dalla valle fino alla fine della strada, trovando quei modi molto vivi, colle bestie, gli orti, i fiori, le legnaie.
EliminaAlcuni scorci avrebbero potuto essere del XIX o del XVII secolo, penso.
In Italia è cristiano pure un ateo
RispondiEliminaSalve, Francesco. Eccovi a fare capolino.
EliminaDiciamo che quel pezzetto di Alpi Retiche sono un pezzo di Austria annesso all'Italia nel 1918.
Son proprio tirolesi in tutto, lì.
Dice bene Francesco ...
Eliminaa metà.
C'è un retaggio culturale cristiano cui nessun italiano può dirsi estraneo ...
tuttavia, quei territori sono stati uno strappo assurdo di terre mai italiane, deciso da Regno Unito e Francia al termine della IGM.
E intanto l'Istria, la Dalmazia ...
Arte, lingua, festività, la cultura sono intrise di usi e influenze cristiane (e, in minor parte, giudaici), in Europa.
EliminaLe guerre determinano il potere (la sua assenza/perdita) su un territorio. Ora abbiamo I deficienti no-border che credono nelle loro fetecchie al contrario. A me piace pensare a una koinè europea, ad una nazione europea che possa difendersi dal tumore islamico.
Secondo me il luogo è perfetto e il crocefisso di legno fa la guardia a due elementi importanti:
RispondiEliminaL'acqua e la legna.
Ci sono, a pochi passi, anche le mucche, ciò di quanto più importante per quel tipo di fattorie di montagna.
EliminaCome a volerci comunicare che Lui esiste in mezzo alla semplicità e fa parte di una Natura non modificata e non contaminata.Ecco perché chi lo cerca in altro non lo trova .
RispondiEliminaPerché lo hai fotografato UUiC?
La natura è molto modificata dall'opera dell'uomo lassù.
Elimina1 - i boschi sono diventati abetaie (le latifoglie, di legno più pregiato, venivano tagliate, crescevano più lentamente del peccio)
2 - prati e pascoli, lavoro molto faticoso di secoli, ingentiliscono la natura qui altrimenti in forma solo boschiva.
L'opera dell'uomo può anche conciliarsi con quella della natura, quando in scala ridotta, artigianale, quasi intarsiata direi.
Fotografai quel crocefisso, i fiori, il contesto, perché oggettivamente molto bello.
Grazie per la esauriente risposta.
EliminaConcordo su quell'opera dell'uomo che può conciliarsi con quella della natura senza però sovrastarla.
Splendido.
RispondiElimina===
Bravi il falegname, lo scultore, la floricoltrice.
EliminaCristo in mezzo ai gerani, come se fosse un soprammobile da giardino: crocifisso scolpito con intensità, coperto da un tetto rustico che sembra più fatto per riparare il barbecue che un’icona sacra, e sotto la panca, pronta non per la preghiera ma per la merenda all’ombra. Pietre ordinate come una rotonda condominiale, petunie rosa e bianche che fanno da cornice allegra al dolore del Golgota. Un altare trasformato in fioriera, un luogo di passione ridotto a scenografia da giardino d’infanzia, dove il sacro non convive col profano: ci affoga dentro, annegato tra gerani e rustic chic.
RispondiEliminaCi vorrebbe un critico d'arte per sputarvi ad entrambi gli occhi. Ridicoli...
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