Osservo lo squallore di questa marmaglia obesa e ingorda di mestieranti del potere, di parassiti capitalisti ingombranti, la bruttezza indicibile che ha degradato e fatto scempio di gran parte di Gaia, effetto reale, fisico del capitalismo e del suo corollario, il modernismo, la disperazione della mancanza del senso del vivere degno - se vogliamo porre da parte per qualche momento la dimensione spirituale dell'esistenza - degradato al più meschino, infimo soldi potere ingozzarsi. Forse quest'ultimo è il peccato morale peggiore, aver fatto credo il viver come bruti, averlo reso propellente del vivere.
Nel cantare di Soledad Bravo c'è l'amore profondo per Il Comandante che pagò con la propria vita l'utopia di un mondo migliore. Mi commuove sempre molto questo canto.
Mi trovo ancora una volta d'accordo con Massimo Fini e il suo articolo Gli intellettuali sono più corrotti dei politici pubblicato su Il Fatto di sabato 6 u.s.
RispondiElimina"Non esiste più nella nostra struttura sociale un’elite, intellettuale, culturale e morale, quella che Giorgio Bocca, quando credeva ancora in questo Paese, chiamava ‘la società degli eccellenti’ in grado di far da filtro almeno alle sguaiataggini più sfacciate."