martedì 26 novembre 2013

Stelle d'avvento - 2

(Stelle d'avvento)
  • Non fare i moralisti con il freddo degli altri.

  • Credo che l'intensità dell'opposizione aumenterà da ora fino ad un picco in Europa e negli Stati Uniti intorno al secondo decennio del XXI secolo e poi sfocerà inevitabilmente in qualche forma di rivoluzione. Questo è inevitabile, perché il vecchio sistema non cederà spontaneamente. Dovrà essere costretto con la forza - da qualsiasi tipo di azione che la gente intraprenderà, e aiutato da fattori come le nuove tecnologie per il web. Questo cambiamento potrebbe verificarsi attraverso pacifiche discussioni nei parlamenti ma non andrà così.

    Guerra intergenerazionale per l'equità
    Karl Wagner
    p. 67
    2052 - Rapporto al Club di Roma, Jorgen Randers


Stamani -3 al marconi, penso che su ci saranno stati -5 o -6.
Cielo terso, molto gelo. La cosa strana è che la flora è ancora in principio di autunno, solo da qualche giorno alcuni alberi hanno iniziato ad avere le foglie gialle. Autunno inesistente o tardo estivo. Se dovesse venire una nevicata ora farebbe macelli o, come dicono qua, farebbe legna.
Arrivo in stazione, treno annunciato prima con 10', poi con 15', poi con 10', arrivato con 18' di ritardo (all'arrivo aumentati a 21'). Carrozza ancora con riscaldamento non funzionante.
Così cercavo un po' di costi previsti sulle grandi opere inutili e nefaste, ad esempio 24-61G€ TAV Brennero, o 1.3G€ per l'autostrada Cispadana, 0.1G€ per il PeopleMover. Finisco su una pagina di Coopsette e leggo l'esibizione tronfia del campionario delle peggiori devastazioni di edilizia infrastrutturale del paese per opere inutili e deleterie. Tornerò su questa antipolitica pro edilizia e contro i trasporti.
Ora, riceverò i cazziatoni scandalizzati ma la prossima volta tu che ti scandalizzi, vieni con me in stazione, con -5 o -6, attendi in piedi il treno in ritardo per mancata manutenzione dei pochi soldi destinati alle inutili devastazioni altrove e poi, solo poi, dopo che avrai vissuto tutti i disastri di queste antipolitiche, mi potrai cazziare e sono certo che non lo farai, quando, ancora una volta, io auspicherò con razionale e lucido rancore per la violenza subita un'azione punitiva contro le classi pseudo dirigenti di questo paese altamente ecologica e morale. Accanirsi con i celerini è accanirsi con altri poracci "proletari" (si diceva una volta). Punire i saccheggiatori responsabili, per quanto pseudo legitimizzati da 'sta sorta di democrazia di minchia . Non sarà nella legalità ma è altamente morale oltre che lecito.
Là dove finiscono risorse e potere là ci sono i mandanti responsabili.




15 commenti:

  1. Sabato avevo alla mia destra un treno svizzero e alla sinistra un treno italiano, non ti dico la tristezza del paragone :-(

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  2. statisticamente una rivoluzione prima o poi ci sarà, così come nel lungo periodo saremo tutti morti

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    1. Perché io sono favorevole non solo eticamente alla politica del pareggio di bilancio?
      Perché è l'unico modo per togliere l'anestesia consumista a il_bobbolo e stimolarlo a controllare coloro che hanno delegato a governare. Controllare e anche punire (e non intendo certo con la farsa del voto in cabina elettorale tra fintacoalizionedigoverno e la fintacolaizioneopposizione in questo sistema a correità duale).
      il_bobbolo d'altra parte deve responsabilizzarsi: prima o poi dovrà capire che il sistema anestetizzante basato sul traffico su gomma non è sostenibile e quindi, per definizione, cesserà o si ridurra a strette elite.
      Come assicurare almeno la mobilità di persone e di merci necessaria? Con una POLITICA dei trasporti ben diversa dal ciarpame antipolitico che gli italiani hanno giulivamente e stupidamente espresso, votato e vissuto (ricordi gli scazzi tremendi con quella autossicodipendente di A-Woman? mi basta ricordarlo per essere contento di non starci più insieme).
      Karl Wagner, che lavora anche per il Club di Roma, non parla di prima o poi ma parla di secondo decennio del XXI secolo e quindi non è una tautologia come la tua.

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  3. In Svizzera c'è cultura ferroviaria di massa.
    C'è una politica dei trasporti da lustri.
    Ci sono risultati.

    In Italia semplicemente continuiamo a sperperare denari per l'aumento del traffico su gomma e per l'edilizia infrastrutturale.

    Ogni popola ha l'a(nti)politica dei trasporti che si merita.

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  4. La storia del TAV in Italia è fatta di denaro pubblico depredato dalle collusioni tra grandi costruttori, banche, partiti, organizzazioni illegali. Ecco perché si continua a spingere per realizzare opere che servono solo al 7% dei viaggiatori in ferrovia.
    [...]
    La realizzazione delle singole linee TAV è stata affidata a trattativa privata a pochi contraenti generali (grandi imprese nazionali, non solo di costruzione) che per i singoli cantieri hanno usato i normali contratti di appalto: e questo è stato un altro filone di sprechi, di abusi e di infiltrazioni mafiose [e cooperative, NdUUiC] che fa storia a sé, fonte di enormi sovracosti per la collettività e di enormi profitti per i privati.
    Finite le opere ed entrate in esercizio le prime linee, i ricavi non sono bastati a TAV SpA e Infrastrutture SPA per restituire i capitali presi in prestito ed i relativi interessi; le società si sono estinte, i debiti sono rimasti alle Ferrovie e allo Stato garante. Nel 2007, per esempio, a fronte di un costo di circa 90 miliardi di Euro per il programma TAV avviato nel 1991 il debito pubblico accertato è stato di circa 13 miliardi.
    Questo meccanismo, troppo impresentabile, è entrato in crisi. Ma la politica delle “opere grandi”, distruttive e non condivise prosegue. L’ingegneria finanziaria si è organizzata per trovare nuovi strumenti che consentano lavori pubblici “in condizioni di deficit di bilancio”.

    6
    Alla fine degli anni 1990 questa quota è poi salita al 50% a seguito di un contratto di programma tra
    Stato e Ferrovie dello Stato con corrispondente riduzione della quota di finanziamento privato.


    Cap. 2 Aumenta il debito pubblico
    p. 7 - 8
    Il progetto TAV dal Brennero a Verona
    LE 10 RAGIONI DEL NO
    LE CONSEGUENZE IN TRENTINO
    http://www.notavbrennero.eu/images/stories/TAV_BRENNERO_DOCUMENTI/TAV_Brennero_Documenti_generali/2012-04-24_NO_TAV_Brennero_Le_10_ragioni_del_no.pdf

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  5. Se ci pensi c'è una sua logica, per cui non credo nell'incapacità delle dirigenze, mentre credo assai in un assai intenzionale, colpevolissimo dolo.
    1. Spingi l'auto come sogno di libertà.
    2. Quando tutti, cedendo alle lusinghe, hanno l'auto, saboti silenziosamente i mezzi pubblici.
    3. Contestualmente riorganizzi lavoro e altre attività essenziali in modo da rendere ineludibile l'uso dell'auto. 4. Nessuno protesta, perché l'auto è lì e tanto vale usarla anche per necessità.
    5. L'auto, ormai trasformata in "obbligo", cessa d'essere un piacere e si dimostra una triste imposizione.
    6. A quel punto la tassi sempre più selvaggiamente trasformandola in mezzo di drenaggio della ricchezza.
    7. Chi cerca di sottrarsi alla manovra constata che non ci sono alternative realisticamente praticabili. E' in gabbia e deve soggiacere alla mungitura.

    Aggiungo che il processo descritto è arrivato al rusultato in progetto per quel che riguarda la mobilità fisica, ma è in corso d'opera un progetto assolutamente sovrapponibile che riguarda le tecnologie informatiche. E non credo proprio di spararla grossa.

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    1. C'è una compresenza di vari fattori
      o - ostilità culturale rispetto a beni e servizi comuni o - ostilità al sistema ferroviario
      o - programmazione dell'immaginario delle masse a scopo di lucro e di potere
      o - incapacità di osservare la realtà e di intraprendere razionalmente delle azioni che ne possano mitigare o risolvere i problemi
      o - disegno di sfruttamento di massa e attitudine al transfer/delega e deresponsabilizzazione che inibiscono strategie di contrasto allo sfruttamento
      o - feticismo automobilistico e credenze varie associate all'auto
      o - problema della rana nell'acqua fredda che viene via via riscaldata sempre più

      Un compagno del gas diceva: la rivoluzione si fa andando in bici e mangiando poca carne.
      (in realtà ci sono anche alcune altre chicche ma cito il pensiero originale).

      Ora, pensa se da domani diciamo 45M di persone iniziassero a studiare la questione della mobilità sostenibile ed edonistica. A vedere cosa succede in alcuni dei paesi migliori. A pedalare, a pagare un po' di più il treno per pagare assai meno di auto...
      Insomma, è proprio l'essenza della politica che manca: proporre delle soluzioni che comportino un aumento della qualità di vita della maggior parte della popolazione a medio e lungo termine.
      E ovvio che alcuni avrebbero prospettive e condizioni peggiorate (sono coloro che ora traggono vantaggio dal sistema attuale).

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    2. Cito un esempio per tutti.

      Nelle vecchie tenute agricole della Lomellina è sempre presente uno stanzone gigantesco, solitamente sopra ai locali di servizio per il deposito dei macchinari, che un tempo veniva adibito a camerata di dormitorio per file e file di persone. Il personale avventizio veniva alloggiato da chi lo impiegava (sfruttava?), e l'ovvietà della cosa era talmente introiettata da condizionare anche l'architettura.

      Possiamo paragonare le mondine di allora ai precari di oggi? Secondo me, a livello concettuale, sì. Ebbene, vedi se ti riesce di trovare un'agenzia interinale che disponga di locali per alloggiare i precari...

      In modo semplicistico e banale, lo ammetto, questo dà la misura di come oggi si dia per scontato che tutti, ovvero ciascuno, provvedano alla mobilità in modo individuale e a proprie spese.

      Un esempio solo, per non dilungarmi inutilmente. Sai quanti ne potremmo trovare!!! :(

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    3. Francesco (quello con cui, se ho capito bene spesso non sei d'accordo) parla di una mancante morale pubblica.
      Qui nel Bolognese fino agli anni 60 e forse anche qualcosa dopo gli edifici condominiali venivano costruiti con una sala comune. Capisci cosa significa? Sì, lo so che lo capisci. :)
      Ora gli speculatori edilizi stringono le stanze a cubicoli, si appropriano delle migliori aree e sono ostili alle aree verdi e comuni.
      Se avessimo adottato nei secoli passati l'antipolitica attuale, il 90% del patrimonio artistico, estetico, urbanistico che sono le piazze semplicemente non esisterebbe.

      Cosa puoi ottenere di meglio da una massa di neoricchi ostili ai mezzi pubblici governati da dirigenti che rispondono agli interessi dei cementificatori (la diarrea urbanistica attuale non potrebbe esistere e non esisterà senza auto)? Gli interessi dei cementificatori penso siano stati ancora peggiori in termini di efficacia di quelli del settore automobilistico.

      Miscela molto efficace direi.
      E poiché il paese è messo troppo bene l'applicazione della terapia prosegue giulivamente.

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  6. ..Le ferrovie sono sostenibili e vanno mantenute a specchio , il traffico su gomma no; ergo il pubblico non dovrebbe più investire un centesimo in bus e corriere; al momento fra i reati da punire in maniera definitiva ed all'istante metterei l'uccisione dell'orso marsicano, forse del lupo italico, ed il furto di rame anche dalle ferrovie.La rivoluzione del popolo è già iniziata, ma il suo obiettivo è il popolo stesso.Il cancro è il pubblico dei servizi alla persona ( I loro operatori)..Notiziole come il comune di Roma sull'orlo del commissariamento, rivolte a Genova contro la privatizzazione della società locale di autobus, Ryan Air che offre i propri aerei ad Alitalia per continuare il servizio...Poi non voglio tediarvi oltre perchè la notizia che l'età media delle primipare italiane è passata da 32 a 35 in 5 anni ve l'ho già data...IL pubblico dei servizi alla persona deve ridursi di un terzo come monte risorse impiegate entro 1 anno e mezzo se fra 10 anni vogliamo spostarci con il treno invece che a piedi.

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    1. Spostarsi a piedi non è male, se si è sani. In definitiva i piedi li abbiamo per quello. Il problema è che per potersi spostare realisticamente a piedi bisognerebbe ripensare in modo radicale l'organizzazione della società. In altre parole, occorrerebbe fare in modo che il necessario e anche un po' di superfluo siano interamente... a portata di piedi. Un tempo era così, poi c'è stato il cosiddetto "progresso"...

      Non credo che sarebbe impossibile ricondurre la situazione a un livello "pedonabile", se non fosse per il fatto che siamo stipati come sardine in una scatola troppo piccola per contenerci tutti. Senza trasporti sulle lunghe distanze, la fame (quella vera, ovvero la mancanza di nutrienti a sufficienza per restare in vita) sarebbe un problema concreto per una bella quantità di noi, non certo una fantasia delle mie. Per ridurre la quantità delle sardine il primo passettino potrebbe essere rivedere l'atteggiamento nei confronti delle migrazioni. Poi decidersi finalmente a riconoscere che una bassa natalità non è un male, anzi. Evitando di buttare le nostre energie in sonore stronzate potremmo perfino scoprire che non sarà necessario ammazzare i vecchietti (particolare non secondario: a breve saremo vecchietti pure noi che scriviamo qui).

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    2. x Francesco:
      > Le ferrovie sono sostenibili e vanno mantenute a specchio , il traffico su gomma no

      Pochi sanno che un treno AV consuma per passeggero ca. il doppio dell'energia necessaria per una bicicletta, se si va su convogli a media velocità ancora meno.
      Tutto 'sta cazzata delle auto elettriche che NESSUNO dice non saranno assolutamente sostenibili (guai a toccare il feticcio dell'auto!).
      Esiste già una rete di treni a trazione elettrica, nonostante tutti i tentativi fatti per smantellarla, tagliarla, sopprimerla, anoressizzarla.

      I furti di rame.
      Qui c'è la mappa dei furti di rame in ambito ferroviario per regione.

      Sull'età media delle primipare, dal punto di vista ecologico, sai che non sono d'accordo con te, Francesco. Fortunatamente le donne italiane si sono emancipate da inquinamenti religiosi e culturali e sono arrivati all'eccellente tasso di 1.2 figli per donna che garantisce una decrescita demografica molto buona. Ciò è dovuto anche al fatto che le donne italiane fanno il primo figlio più tardi e ciò comporta un restringimento della "finestra" riproduttiva.
      Bracconaggio... problema antico quello. Pene draconiane, taglie, delazioni. Un mio amico che lavora nella Polizia Provinciale ne ha pigliati di recente due ai quali facevano la posta da mesi. Pensa che non avevano neppure il porto d'armi. Qui hanno "beccato" tempo addietro un assessore bracconiere di un comune al confine con la Toscana che aveva abbattuto dei mufloni. Pensa che razza di gentaglia abbiamo addirittura nelle giunte.
      Aggiungo che per i contadini la presenza di questa fauna è una jattura. Purtroppo essi sono stati privati della gestione degli ungulati che "pascolano" sui loro raccolti distruggendoli poiché il diritto prevede che la fauna sia di proprietà dello stato (questo cambio radicale di filosofia del diritto rispetto alle norme pre repubblicane è stata una sciagura per i contadini).

      > IL pubblico dei servizi alla persona deve ridursi
      Scriveco da Gaia Baracetti:

      "Numerosi autori (adesso sto studiando il rapporto al Club di Roma di J. Randers) sottolineano che se vogliamo garantirci una qualche possibilità di transizione è indispensabile aumentare gli investimenti per sistemi, processi, mezzi efficienti e sostenibili e visto che le risorse (procapite) disponibili sono in diminuzione ciò comporterà una diminuzione per le spese correnti per consumi, tenori di vita, servizi, welfare (“invenzione” del progressimo e del capitalismo industrialisti) etc. con un impegno necessario per tutti."

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    3. x MrKeySmasher:
      > Spostarsi a piedi non è male, se si è sani. In definitiva i piedi li abbiamo per quello.

      Ahahah
      Siamo pieni di persone diversamente paraplegiche che semplicemente non riescono neppure più a camminare oltre qualche decina di metri., andrebbero in auto pure dentro il cesso o nella chiesa.
      Il mio istruttore diceva, appunto, che se fermi il corpo fermi la mente, pensa alla dinamica mentale di queste persone. Prossima allo zero.

      > bisognerebbe ripensare in modo radicale l'organizzazione della società
      La devastazione edilizia del paese è stata proprio permessa dal tumore viario (stradale) e dalla distruzione dei trasporti pubblici.
      Antipolitica urbanistica e antipolitica trasportistica sono da molto tempo a braccetto, cofattori della crisi grave che il paese vive.
      C'è un articolo molto interessante e inequivocabile di Gaia Baracetti (io la conobbi virtualmente proprio per quello) che illumina sulle relazioni tra devastazione edilizia e auto.

      In quanto al PROBLEMA della violenza delle immigrazioni di massa, sai come la penso.

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    4. ..Parlavo di età media delle primipare, non di tasso di fecondità..Una età media oltre i 30 anni è biologicamente sconveniente, ergo le donne devono rimanere ignoranti, farsi tappare le tube dopo il primo parto, non curarsi degli anziani anche familiari...(Scherzo ma nemmeno troppo)

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    5. C'è una forta correlazione tra tassi elevati di crescita demografica e età bassa (a volte patologicamente bassa) delle primipare.
      Dovrei recuperare alcuni paperi.
      In molti paesi maschilisti e ad alta prolificità siamo quasi alla pedofilia nei confronti delle vittime, bambine madri.
      Del resto l'inquinamento islamico contiene nei suoi testi numerosi passaggi nei quali maometto è un pedofilo (con i criteri di giudizio attuali qui in Italia).

      Supponiamo pure che si arrivi all'ideale di un figlio (o anche meno) per donna.
      Se esse diventano primipare a 20 anni invece che a 33, a parità di altre condizioni, abbiamo per nucleo familiare (uomo donna e figli*) che per 10 anni in più esso è di tre persone invece con due.
      Quindi anche nella condizione ideale di tassi di riproduzione necessari per la decrescita demografica (dai quale molta parte del mondo è drammaticamente lontana) esiste un maggior lasso di tempo in cui ... c'è più popolazione.

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