mercoledì 5 febbraio 2014

Predico male razzolo bene

  • Smettila di farti le canne, walker!
    (commento)

'sta nota di Silvia mi ha fatto tornare a questa pagina che avevo spippolato un po' di tempo fa.
Macché canne. Se c'è un problema grande nella mia vita, ora, è l'assenza grave perché completa di vizi. Vivo una sorta di vita ascetica casa - lavoro - tango (la milonga è la mia ecclesia) - famiglia (col bipede), qualcosa di Natura, gli acquisti ecoequobiolocali, movimento in bici, una vita morigerata.
Sono al paradosso: da una parte apologizzo l'ecologia della molteplicità dei vizi, d'altra parte li ho persi tutti, quelli piacevoli, quelli dei sensi, la lussuria, la pigrizia, la gola, l'ozio. Predico male e razzzolo bene. E' orribile, è tremendo. Meno male che mi rimane almeno un po' di superbia nelle polemiche, un po' di sana vis polemica proprio. Non voglio diventare un padrepio di minchia.

Qualche giorno fa in treno eravamo finiti a parlare di dipendenze, etc. poi anche di perversioni.
Un gasista cattolico (non troppo allineato): Le perversioni sono la deviazione dal canonico (o qualcosa del genere).
UUiC: Le perversioni sono ciò che causa danno.

La solita zuffa morale vs. etica. Io propendo abbondantemente per la seconda (anche se è impossibile vivere senza una qualche dose della prima) e osservo spesso allibito la stupidità estrema a cui arrivano le morali e i moralisti.
Qualche giorno si rinvigorì la polemica sull'abolizione o meno dei reati inerenti la canapa (perché la chiamano tutti cannabis?). Per la nostra stupida morale farsi una canna o venderti un pallino di porra è reato, la stupidità estrema fatta legge, poi bisogna sbolognare gli indulti camuffati da altro (grazie a M5S che vigilano sulla questione) per svuotare le carceri anche stupidamente riempite.
L'alcol è la droga in assoluto più pericolosa (alcuni anni fa lo vidi in testa ad una lista di pericolosità, in un poliambulatorio che funzionava a ore anche come SERT). Altre classifiche lo posizionano tra le droghe più pericolose. Di recente è stato ribadito ciò che è ovvio: la canapa è meno pericolosa dell'alcol che è la droga più pericolosa. Il nostro diritto che è un diritto morale e quindi storto, non etico, ignora l'alcol e proibisce i cannabinoidi. E' stupido. Un po' come la maggior parte delle sciocchezze che ingombrano parlamento e dirigenza del paese invece della Politica.

Tempo fa sottolineai che i reati contro le persone molto più gravi dei reati ambientali. In realtà nella logica antropocentrica i reati ambientali dovrebbero essere molto più gravi dei reati contro la persona perché causano molte vittime a medio-lungo termine. Ma non è così, la stupidità del diritto storto morale ha pene ridicole per i reati ambientali. Insomma il nostro diritto è molto storto.

E io non mi drogo né di alcol né di canne, non più di triangoli o di sesso di gruppo, di pasti immoralmente luculliani. Mi drogo tango ma non tanto come vorrei. Predico male e razzolo bene.
Ohddio, è così terribilmente noioso, sano, virtuoso, tutto ciò.




18 commenti:

  1. mi stai diventando un asceta? :-)

    comunque, sì: l'alcol è una dipendenza ben più conclamata dell'assunzione delle sostanza stupefacenti.

    è che passa in sordina sta cosa, anzi.

    un ubriacone (termine coccoloso per non dire alcolizzato) lo si guarda col sorrisetto (magari di scherno, soffermandoti sul giro vita abbondantemente segnato da bevute croniche)... mentre il fumatore di canna.. "oddio".. come si terrorizzano le persone.

    la vita è una sola: pensavo proprio oggi, che bene o male, ora, non mi posso lamentare e al cimitero ci voglio andare con tutti i miei peccati/difetti, ben vissuti.

    perché finché vivo godo, poi sono eterna.

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  2. sei tra i più vecchi della mia cerchia bloggeristica, ci scriviamo da sette anni, dal lontano 2007

    in sintesi ti dico che non ho mai conosciuto una persona così organicamente incoerente in vita mia. ma sei anche una delle persone più autentiche. un tempo pensavo fossi un pò pallaro, adesso so che n on è così

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  3. Hai il vizio di godere nel pensare alla imminente, necessaria riduzione della pura massa del biota umano...Non è da poco...Abbiamo invece il vizio, chi più chi meno, di non pensare abbastanza ai danni agli ecosistemi causati dalla nostra morale dei diritti individuali.

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  4. x En Joy:
    Diventando un ascenta? Ma diocane sì!
    Io sto inziando a sperimentare su di me stesso la PNL, ovvero gli effetti di un pensiero ecologico prolungato nel tempo.
    Godere intelligentemente è molto ecologico!
    Sozzetta, dacci dentro pure per me, così facciamo 'na media decente, in due.

    x Francesco:
    Francesco, anche tu sempre nei miei pensieri, nelle mie affinità diverse da anni.
    Incoerente? Forse sono coerente nella mia utopia di conciliare ciò che (apparentemente? sarà utopia? o solo realtà ancora non compiutasi) è inconciliabile.
    Non ho mai scritto palle, mi sono mai inventato nulla.
    A volte forse ho omesso qualcosa, ma non posso scrivere tutto. MI capita spesso "Questo lo scrivo" e poi per mille ragioni non succede.
    Non puoi ... realizzare una mappa in scala 1:1.
    Anche tu sei una persona schietta. E questo è raro.
    Per cui, consolati, rimani uno dei pilastri della mia topologia del diario.

    x Francesco:
    Guarda, Francersco, 'sta cosa della sciagura della crescita demografica mi fa meditare a livello filosofico, metafisico.
    E' un atto caratterizzato da una formazione (imprinting) biologico pesantissima che ci sta porta al collasso di specie. Pare solo un ciclo di un immane processo di evoluzione bioogica, quello in cui i parassiti si sviluppano fino al punto di annientare ciò da cui dipendono per estinguersi.
    Difficile non pensare alle riflessioni precise e disincantate di Lyiotard sul post modernismo come causa della Fine.
    Ma anche questo non è nuovo, la questione della insotenibilità, dei grandi crolli a Babele, della hybris è vecchia come il mondo.
    Detto ciò, aiutatemi a diventare un po' vizioso! ;)

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  5. hai bestemmiato
    m'hai dato della sozzetta
    ... dio se mi hai fatto sorridere :-)

    godere ecologico... dai non so, se ne sarei capace: però alla fine l'importante è godere no?
    :-)

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  6. Va bene il vivere sano, in tutti i sensi (come regola). Ma sono fondamentali le eccezioni. E quindi i vizi, del corpo, dei sensi, della testa.

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  7. Ma tu sei meraviglioso perchè sei così!
    Predicare male e razzolare bene è figo, non noioso! A fare il contrario, son tutti bravi ;-)

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  8. Allora dovresti sforzarti per invertire la tendenza.
    Prova a parlare meglio e a razzolare peggio.
    Se no sai che noia!

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  9. x En Joy:
    Sozzissima sozzetta! :)
    Il piacere, la bellezza sono ecologici. Come tutte le cose se "vissuti" intelligentemente. Non pensi?

    x Francesco:
    :)

    x John Barish:
    Da sempre io dico che la trasgressione esalta l'ecologia, porta al rispetto e alla comprensione dei limiti. Solo che c'è qualche cosa che non torna. Non ho più trasgressioni.

    x la Rossa:
    Mah.
    Mi chiedo se la mia viziosità stia accumulandosi o se sia sparita, rattrappita.
    I bravi sono noiosi.

    x Mia Euridice:
    Sì, che noja! >:/

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  10. Non hai bisogno di vizi: bastano i difetti.

    Sto scherzando, ma mica troppo XD

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  11. Forse quello che tu riteini "vizio" come lussuria, ozio, gola ecc...sono solo alcune cose piacevoli della vita che ci si puo' concedere di tanto in tanto, senza esagerare....non so...io ho i trigliceridi alti ma ogni tanto una pizzona ai formaggi me la magno. tanto prima o poi si deve morire comunque..no?
    Secondo me la vita che fai non e' male: hai interessi, passioni., un lavor (che di 'sti tempi, e' tanto)...forse manca quel po' di batticuore, che riesci a provare nei tuoi "tre minuti" alla milonga. Ma prima o poi arrivera' anche quello, vedrai.

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  12. x Alahambra:
    Ma, tu che segui un po' le cose cristiane, teologiche: i difetti non sono, in definitiva, dei vizi?

    x Spirito Libero:
    Io penso che per alcuni vizi devi anche essere più giovane, altrimenti essi ti diminuiscono la vitalità, ti appesantiscono. Anche se, devo dire, non sono mai stato così in forma. Quando stavo in coppia accumulavo un po' di chili, sempre poca roba, ma non ero asciutto, direi quasi perfetto come ora.
    Sì, sono felice spesso e la mia vita è piacevole ed intensa, anche se ora assorbita in buona parte dal tango.
    Buondì!

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  13. Se la regola non e' confermata dalle eccezione perde la sua credibilita.' semplice meccanismo della necessaria presenza dell'uno per conferma dell'altro. E allora si che diventa noioso. Ma non credo sia il tuo caso. Pertanto uruguayzzati ance tu. Inizia a farti le canne walker e chiamami quando lo fai !

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  14. Eheh, saggia Mira.
    Ti lovo!
    Uruguuayzzarsi... :)

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  15. Essere asceta significa provare la privazione e finire per accorgersi che, entro certi limiti, non fa poi quella gran paura. Al più, uno potrebbe preoccuparsi per quello che c'è oltre, perché con l'ascetismo hai provato quel po' di sofferente continenza e ti sei spinto fin dove ti riesce d'arrivare senza vero dolore. Ma... quando arriverà la spallata che ti spingerà al di là di quel limite, sarai in grado di sopportarlo? Questo intimorisce.

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  16. Involontariamente asceta, MrKeySmasher.
    Io non attribuisco un valore all'essere asceta che non sia esserlo temporaneamente, fino a calarsi di nuovo anima e corpo, nei sensi, nel vizio, nell'abbondanza, nel piacere.
    E' una sorta di apologia della vita ciclica della quale, l'ascetismo (involontario) è temporaneo.
    Fa parte di un disegno di edonismo ricercato.
    Certo che c'è una parte di soglie che possono essere spostate senza troppo impegno. Poi, oltre inizia il dolore, più dolore. Questo intimorisce.

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  17. Sì, e chi non ha provato a passare per le piccole privazioni volontarie dell'ascetismo non sa cosa possano essere le altre, quelle grandi. L'ascetismo è il mezzo per sapere, in merito alla privazione, quanto basta per aver paura della propria ignoranza. Chi non ha mai provato a privarsi di nulla, non ha paura perché non è consapevole di ciò di cui non ha idea.

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