martedì 4 marzo 2014

300

L'ho preso in biblioteca, lo vediamo?
Solo che avendogli rispostato l'allenamento della pedata dal giovedì al mercoledì, UnBipede arriva a casa più tardi e la nostra frequentazione si accorcia. Così lo abbiamo visto (il quasi tutto che rimaneva) sabato sera.
Abbiamo una società che si è debosciata e che è intrinsecamente debosciante. Anche io mercoledì avevo ceduto ed ero andato a prenderlo in stazione in auto. La pioggia, le pare di sua madre, oggettivamente il poco tempo tiranneggiante...
Eppure siamo rimasti lì in due fagocitati dalla spartanità, dalle gesta di quei trecento. Fotografia al limite del bianco nero e sovraccaricatura fumettistica hanno richiesto qualche tempo prima di essere apprezzati. Ma questi sono dettagli tecnici che non mi interessano più di tanto, non poche persone criticarono il dito invece che soffermarsi sulla Luna, quando parlai de Il Gladiatore.
L'epica di Leonida e della sua spartana e fiera moglie, la regina Gorgo, che arriva con fierezza estrema a demolire il proprio ego per essere chiavata come una schiava dal poteritico corrotto che le promette di agire per salvare il marito in guerra (Lena Headey la trovo bellissima nello stile del tempo/pellicola) affascina perché ci rammentano l'ecologia dell'onore e della fierezza, dell'Etica (di sovente assai aspra e politicamente scorretta) della Natura: la rupe tarpea era tra i fattori di eccellenza ebbe una eccezione truffaldina che portò alla disfatta i trecento.
Le barbarie dell'eccellenza! Mi ricorda non poco il pattern del marcio della putrefazione con modi raffinati, corruttori e dei metodi rudi che si oppongono ad essi che scandalizzano, additati come brutali. Ciò che succede nel mondo è da sempre così, la cultura greca capì tutto migliaia di anni fa.
300 rafforza la percezione della senescenza di questo mondo, la percezione dell'impossibile convivenza di mitezza ed ecologia, di etica e morale, di politica e poteritica, di modi benefici e di modi "per bene".
La cosa buffa è l'inversione finale dei giudizi sulla colonna sonora, un rock basato su energici giri di chitarra, nei passaggi cruciali. UnBipedinone abbastanza rockofilo scontento e che avrebbe desiderato musica "epica", UnPapà rockofobico che aveva molto apprezzato la sottolineature di durissime chitarre ai fendenti di combattimenti epici.
Una storia con pathos, onore e, apparentemente, politicamente scorrettissima.


23 commenti:

  1. Scritto di fretta e un po' bislacco.
    Vabbè.

    RispondiElimina
  2. "Scritto di fretta e un po' bislacco.
    Vabbè."
    Si... pure, ed io che ogni volta che ti leggo devo metter mano al vocabolario o ricordami semplicemente cosa vuol dire scrivere in italiano. ;)
    Il film.
    Bello (o almeno io lo considero tale), è uno di quei film che una volta finito mi ha lasciato qualcosa (così valuto i film io... siano essi orror, commedie, azione...ecc.ecc). Bella la fotografia, verosimile la "crudità" e la musica.... vabbè apprezzata al 100%.
    Uscendo dalla sala ricordo ancora il commento che feci con una amica: se urlava "Questa è Romaaaaaa" sarebbe stato perfetto.

    RispondiElimina
  3. Beh, ci sono alcuni neologismi come poteritica (ho modifiato la pagina: alla prima occorrenza ora ho associato il rimando alla definizione
    ) che devono essere almeno intuiti.
    A me è piaciuta proprio quella che De Benoist chiama la "morale dell'onore", ovvero essere fedeli a degli ideali, alle norme che da essi derivano, anche contro l'interesse personale e/o estemporaneo.
    Sparta era... più spartana di Roma.
    Ecco, Il Gladiatore (Massimo Decimo Meridio) era spartano, non era corrotto come Comodo (Terone o Serse, che erano "romani").

    RispondiElimina
  4. aggiungo alla lista dei film da vedere ;-)

    RispondiElimina
  5. Vedrei più prossima la perfezione se avesse gridato: "Questa è Mortaraaaaaaaaa!". Mi sarei accontentato anche di "Questo è Premosello Chiovendaaaaaaaaa!".

    RispondiElimina
  6. (il commento precedente era indirizzato a Boh, solo che per qualche ragione è finito in fondo, distaccato dal suo destinatario.

    RispondiElimina
  7. UUIC, io l'ho visto, 300, ma non l'ho apprezzato. A mio avviso è troppo retorico per essere credibile, ma anche solo coinvolgente. Lo definirei un fumettone.

    RispondiElimina
  8. l'ho visto. non credo meriti la sufficienza. mi pare che uscì "the watcher" in contemporanea, stesso genere ed autore. altra roba

    RispondiElimina
  9. x Charlie Brown:
    È una pellicola di azione con una bella storia e uno stile "fumettistico". A me è piaciuto, non è un capolavoro del cinema.
    Deve anche piacere il genere che io conosco poco. Il Gladiatore a parte è il mio bipede che propone: Troy, Alessandro (si intitolava così?) ora 300. Mi dirai se ti sarà garbato.

    x MrKeySmaher:
    Seguendo il diario di Sara venni a conoscenza della cazzutissima resistenza degli Apuani contro Roma, abbiamo le nostre Sparta indomite!
    Sì, fumettone. È una sua caratterizzazione. Anche retorico. Devo controllare la produzione. I merikani ci mettono sempre un sacco di moralismo in questi lavori che, oer natura, tendono già al retorico.

    x Francesco:
    Stesso genere, The Watcher?
    Se sì potrei proporlo al bipede. Ora vado a gugglarlo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. no, genere diverso. tra l'altro the watcher è cruentissimo, è stato pure VM14.

      Elimina
    2. Visto parte de il promo.
      Non penso che mi interessi.

      Elimina
    3. scusa il refuso, si tratta di The Watchmen, non The Watcher

      comunque pensavo fosse di frank Miller, invece di Moore.

      il regista è lo stesso di 300, quindi il grande Zack Snyder

      http://it.wikipedia.org/wiki/Watchmen_%28film%29

      Elimina
    4. no, è un'altra cosa, the watcher è una cagata, the watchmen un capolavoro

      Elimina
    5. Ho visto il promo di Watchmen.
      Si vede lo stile "fumettistico" di Zack Snyder.

      Elimina
    6. Davvero hai trovato Watchman un capolavoro? L'ho visto diverse volte, ma non mi ha entusiasmato devo dire... E sì che quel genere è proprio quello che piace a me.

      Elimina
    7. capolavoro assoluto. il finale poi è fantastico

      Elimina
  10. 300 mi è piaciuto parecchio, per la scelta di regia che lo rende assolutamente adeguato al fumetto di Miller da cui è tratto, pur senza arrivare alla precisione realizzata per Sin City, tratta dall'omonimo fumetto del medesimo autore.
    Alcune scelte di regia, il rallentare alcune azioni, il chiaro scuoro, io bianco e nero e soprattutto la colonna sonora lo rendono per me perfetto.
    Poi beh, io vedo un film così e lo prendo esattamente per quello che è, ovvero una cosa leggera da guardare con i pop corn esaltandosi per le scene (telefonatissime) di orgoglio epico.

    RispondiElimina
  11. Zio peto, Alahambra ed io siamo d'accordo.
    C'è da preoccuparsi?
    ;)

    RispondiElimina
  12. Io non sono più (da quando ho iniziato ad essere posseduto da T.) un assiduo cinefilo. Vi leggo e imparo qualcosa.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dovresti leggerti i relativi fumetti, più che guardare i film. Al solito, sono infinitamente migliori: V per Vendetta, Watchman, Il Corvo, 300.
      Tranne Sin City, perchè il film è l'esatta trasposizione del fumetto, tavola per tavola.

      Elimina
    2. I fumetti non è che mi entusiasmino...

      Elimina

Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.