mercoledì 26 marzo 2014

Ggpms

Lunedì, alla scuola stabile di tango, nei brani che chiudono una lezione e aprono quella successiva, hanno suonato un... valzer di Strauss. Sì, un valzer viennese vero e proprio, non un tango vals.
E allora, abbiamo danzato tango vals il valzer viennese.
S T R E P I T O S O. Una bomba atomica!
Uno dei crucci è che da quando ballo il tango vals non riesco più a ballare il valzer.
Però tutto sommato... E come se uno si corrucciasse perché non riesce più ad aprire il pacchetto di cracker quando basta aprire la porta, e sulla tavola di porcellane di calle e ranuncoli bianchi, e con le posate d'argento, già fremono perché il banchetto artusiano è pronto e da servire. Basta aprire la porta.

Lunedì a _ara, la mia compagna di studio a Bologna e a me, ci hanno detto in milonga al TPO siamo stati notati, domenica, abbiamo (separatamente) ballato bene e ci hanno riportato questi gradevoli pettegolezzi di terzi. Grande, Grandissima, Porca Maialissima Soddisfazione.

Ieri sono andato da Flora. Mi ero dimenticato di metter su la sveglia e così, ho dormito quasi due ore, invece che alle 21:30 mi sono svegliato alle 22. Beh, uscire un po' più riposati dà una marcia in più. Ad una certo punto, come cortina Claudio Coppola, il TJ ospite, ha messo su un pezzo di Carosone (v. sotto). Così ci siamo messi a ballare quel pezzo buffo, un po' popolare un po' jazzato a mo' di milonga, scherzavamo danzando. Divertimento puro, strepitoso pure quello.

Alla fine, ho ballato con una principiante. Mi sono riproposto di tornare sistematicamente a questo impegno etico. E ben tre tanda di seguito. E' stupefacente come si possa, col tempo, acquisire un affiatamento del tutto inesistente in principio. Ballare con le principianti è molto impegnativo: obbliga a movimenti chiari, puliti, un po' più enfatizzati e ad un ascolto attento, al recupero dagli errori, una volta di più a mettere lei al centro dell'attenzione, a farla stare bene.
E' impegnativo anche per me che sono solo un poco meno principiante. Ma offre scenari di piacere insoliti. Insomma, _ria in tre tanda ha avuto quasi una trasformazione. Dall'incertezza, dalla tensione (aveva il braccio destro proprio teso e rigido) ad una certa fluidità, ad un certo ritmo sulla musica. E il piacere era evidente, per me che conducevo, per lei che imparava a lasciarsi andare.
Era carina, aveva delle bellissime zizze di gomma forti e piuttosto voluminose che premeva contro di me. Anche il suo sorriso, poi, brillava sempre più verso di me. Altra grande, grandissima, porca maialissima soddisfazione.
Pensava fossi io a farla divertire, a passarle il morbo, e invece era solo T. che iniziava a possederla.



7 commenti:

  1. Affondi sempre più nella passione del Tango :)

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  2. Come sapevo, più prosegui nel tango, più esso ti affascina.
    Ad ogni passo in avanti corrispondono nuovi scenari, nuove difficoltà e ti rendi conto che sei indietro, servono altri passi in avanti.
    E poi c'è quella dimensione, l'arte relazionale, come dice Flora, che è un mondo nel mondo.
    Come si potrebbe non affondare tra le sua braccia? :)

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  3. la canzone di Carosone me la ricordo in discoteca, ma con altro significato, chissà come si sentiva furbo il dj.

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  4. Ridacchiava sotto i baffi.
    Vedeva che ce la stavamo spassando.
    Ha resistito a fatica ad una richiesta acclamante di bis.
    Altro significato... invece che orecchiarla dovre... "tradurla" visto che per me il napoletano è assai ostico, mai capito quasi un tubo dei dialetti campani, a partire dalle pellicole con Troisi.
    Dovrei recuperarne i testi.
    "Pigliate 'na pastiglia!", Carosone, ti piace(va)no?

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  5. Tutto ciò che lusinga il nostro ego e soddisfa i nostri sensi non può che farci bene....

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  6. Ma se una mi si attacca tette sul petto io so gia' che non riesco a ballare....

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  7. x John Barish:
    C'avevo l'ego che si era gonfiato come 'na mongolfiera, lunedì, quando ascoltavo le parole dell'assistente della scuola.
    A volte sorrido, ci sono gratificazioni morali, riconoscimenti che mi fanno godere oltre ogni limite.
    Un po' come un semplice, breve commento di un grande scienziato in questo diario.
    Cose un po' strane, cose così.

    x Francesco:
    Ahahah
    Dovresti darmi qualche lezione, Francesco.
    Che 'sto un po' troppo tra le nuvole, ultimamente.
    :)

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