- Inventata l’aggressione dei No Tav
Indagato l’ex autista del pm
Troppe contraddizioni nel racconto, ex carabiniere finisce sotto inchiesta
(corriere.it)
La tossicodipendenza del sistema dalla grandi opere nocive, ad alta intensità di capitale e bassa di lavoro, ecocide (nel senso di distruzione di economia e di ecologia) è ragionevole per il vertice, il lemon capitalism che si nutre a spese del resto della piramide. Esso dovrebbe incontrare ampia resistenza da parte della quasi totalità del volume che lo subisce. Invece...
Lo stato che invece di essere politico,
funzionale all'utilità della polis su scala temporale congrua, in una
sovversione de facto diventa funzionale a ristretti gruppi di
portatori di interessi e nocivo alla maggioranza, compresi i babbei, tonti e creduloni che condizionati dalla propaganda, indulgono alla severità con il sistema immunitario e si sdilinquono per virus e parassiti. Immaginate, in grande, con la
moltiplicazione della grande scala l'esempio di medici corrotti che
somministrano farmaci (veleni) e operazioni
pesanti a pazienti che non ne hanno bisogno a... loro spese.
Poiché essi si rendono conto che la
posizione non è sostenibile con il paradigma-feticcio della
(pseudo)democrazia (quale? con quale caratterizzazione geografica? su
quale scala temporale?) segue il falso ideologico. Il feticcio
democratico è funzionale alla perpetuazione del sistema
citrocapitalistico. Il falso ideologico è il primo problema
nella giustificazione delle grandi distruzioni, così lampante, stridente nella evidente fallimentarietà dei bilanci complessivi. Expo 2015 è solo uno di queste colossali puttanate, colossali frodi ideologiche con cui non solo si deprimono le resistenze dei parassitati ma li si porta nel tempio a prostrarsi ai propri aguzzini.
Poi l'applicazione asimmetrica, parziale delle leggi dello stato solo contro le presunte illegalità dei resistenti ignorando la violazioni sistematica delle leggi da parte dello stato e dei criminali che spingono per le Grandi Distruzioni. Insomma, ancora, in grande scala, il Grande Delinquente Naturale, il secondo più grande criminale della storia repubblica, condannato a una ridicola pena quattro ore la settimana e scippatori o rapinatori da strapazzo in carcere per anni.
Quando fallisce ogni argomento razionale, c’è sempre il valore simbolico. La grande opera serve per “creare un simbolo per il paese”, un “punto di rottura”, “un fulcro su cui catalizzare le energie di rinnovamento”, per “realizzare un sogno che vada al di là dell’ordinario”. Se questa è la giustificazione, allora il costo dell’opera e i suoi benefici diventano secondari, e questo è sempre pericoloso: basta invocare l’“effetto sogno” per giustificare qualsiasi cosa, e per tacciare gli oppositori di “volare basso”.
Ma quando si rinuncia ad ogni considerazione razionale di costi e benefici per la collettività, il rischio è che, passata la sbornia retorica, i simboli di ieri divengano delle zavorre, o addirittura degli incubi.
Ma quando si rinuncia ad ogni considerazione razionale di costi e benefici per la collettività, il rischio è che, passata la sbornia retorica, i simboli di ieri divengano delle zavorre, o addirittura degli incubi.
Poi l'applicazione asimmetrica, parziale delle leggi dello stato solo contro le presunte illegalità dei resistenti ignorando la violazioni sistematica delle leggi da parte dello stato e dei criminali che spingono per le Grandi Distruzioni. Insomma, ancora, in grande scala, il Grande Delinquente Naturale, il secondo più grande criminale della storia repubblica, condannato a una ridicola pena quattro ore la settimana e scippatori o rapinatori da strapazzo in carcere per anni.
E' ovvio che la massima resistenza a
tutto ciò è doverosa.
Quindi non so come pensare all'ennesimo falso, al baobao lupo cattivo scaricato addosso ai resistenti valsusini. A me sarebbe piaciuto che non fosse stato così. Vorrei sempre che la donna che sta
per essere stuprata, sorrida un po' , finga di assecondare e poi... 'spetta, allargo meglio le gambe, fammi appoggiare qui. Si allunga, arriva alla borsetta e
sempre con sorriso,
estrae , improvvisamente la propria Magnum 357 e la somministri al
bruto. Pistola contro pistolino. Non succede quanto dovrebbe purtroppo.
E' stato comunque lo stato, attraverso un altro dei suoi servitori, a scoprire la cosa. E siccome non e' il primo caso di sbirro che finge un'aggressione terroristica (vedi caso Belpietro) ho l'impressione che le motivazioni siano più' spicciole, ovvero fottere una indennita' o risarcimento allo stato medesimo.
RispondiEliminaQuesto è solo un dettaglio di un quadro complessivo patologico.
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