giovedì 1 maggio 2014

Scelgo

Io mi ricordo delle "maratone" in alcuni grandi eventi goa (nel gergo si dice party) in cui la transe elettronica durava per alcuni giorni e intorno ci vivevi, si drogavano, dormivamo, facevamo la cacca, la doccia, si mangiava, ti pungevano le zanzare, c'era la gioia dei fiotti di dio in te, sbocciavano amori fugacei, le casse 140 BPM della psytrance.  e le separazioni repentine.
Poi ci sono anche le maratone del tango. Milonga aperte per due o tre giorni continuativamente, in genere in occasione di feste e ponti. Ieri eravamo là, ad una maratona di tango. C'è un'atmosfera interessante, a metà tra quella di una milonga e quella di un festival.
Mi ero svegliato la mattina alle cinque e tre quarti, fatto tardi al lavoro, arrivato lì verso le ventitre, senza una pausa per un relax. Un po' un peccato. Andati via _zzz, le sue due amiche ed io alle cinque. Alla fine ha proprio preso il sopravvento la stanchezza. Ventitre ore di seguito, a vivere la vita, come se non volessimo perderne nulla.
Ma T. è esigente. Non puoi quando sei così stanco. Perché sono movimenti sottili, è prendersi cura di lei, assecondarla, interpretare, arrivare a quell'equilibrio altissimo e profondo, infinitesimo e fragile, è sentire il suo cuore che batte, proporre, inventare, farla divertire.
Quando sei così stanco non va. Penso di aver ballato a neppure metà delle mie possibilità.
Oggi _ara (la mia compagna di studi tornata ieri dal Brasile), _lia e _elo sarebbero tornati là. Volevano che andassi con loro. Abbiamo camminato, dopo le nostre parole, sai _zzz che noi abbiamo la fortuna di osservare questo mondo, di pensare come vivere bene lasciandolo meglio di come lo abbiamo trovato. C'era il prato di maggio, il sole che a tratti usciva caldo.
Avevamo parlato della difficoltà di decidere, di discernere, che l'abbiamo scacciata per anni inquinando le menti col “Più tutto per tutti!' rendendole inette.
Sentivamo la pesantezza della stanchezza diffusa.
Ascoltare il corpo, ascoltare la mente. T. ti chiama ma tu lo sai, che non ballerai bene.
Ero in treno, verso casa, con gli occhi che si chiudevano.
Buonanotte ore della mia vita che vi ho vissuto così intensamente. Sono felice, ho ascoltato, ho scelto e domani sera, forse saremo ancora insieme, abbracciati ad una donna che sorride, a proporle, ad ascoltarla, sulle note di un vals. 
Ora vado a dormire. Che bello scegliere! Domani da un amico che vive tra Bologna, la sua villa  in Chianti e Cambridge. Buonanotte.


17 commenti:

  1. Affascinante questo mondo parallelo del tango.
    Bello scegliere, a volte. Altre volte preferisco che sia un non meglio definito "destino" a scegliere per me...

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  2. In effetti è forse illusione la nostra idea di scelta. Mi immagino su un nastro di sushi col destino a pasteggiare. Gli faccio l'occhiolino truccato da ghiotta pietanza. A volte mi schifa, capita anche che voglia assaggiare, più spesso manco mi vede, ed io rifaccio il giro. Fino a scadenza. Chi è che sceglie?

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  3. x Wannabe Figa:
    Le persone che ballano tango in Italia sono poche. In alcune province c'e' poca o nulla vita tanghera. Queste occasioni permettono a coloro che vivono in zone a bassa o nulla "tanghità" di poter abbuffarsi spostandosi un po'. Spesso ci sono camper fuori (anche se questa volta non ne ho visti).
    Bisogna star bene a galla nella corrente del destino.

    x franco battaglia:
    Sì, c'e' una parte impescrutabile che ci condiziona.
    Ma la qualità della tua vita è fatta in gran parte dalle piccole e meno piccole tue scelte. Un po'come la salute, si cura con una buona alimentazione fisica e mentale, con il movimento fisico, con la bellezza, con la Natura, in anni.
    Carino il quadretto metafisico che hai dipinto.
    Noi scegliamo per quanto possiamo scegliere (che non è tutto ma sia pur molto).

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  4. Bello a volte lasciarsi trascinare dalle ore, rendendoti perfettamente conto che il tempo è l'ultima cosa che conta in quel momento. Del resto sei un uomo in cammina, mangi la strada e la vita. Buena suerte

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  5. Questa si chiama "fame di vita", un po' come se volessi recuperare gli anni passati nei binari stretti della coppia tra tira e molla e litigate estenuanti...e' comprensibile tutto questo. Forse dovresti essere meno severo con te stesso sulle tue "prestazioni" di tango, non siamo robot ma esseri umani ed' e' normalissimo non rendere come si vuole quando si e' stanchi da una giornata di lavoro e impegni. Take it easy, Man. :)

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  6. Woodstock era per rompere il vecchio sistema della comunicazione, la Milonga è il mondo di chi non vuole arrendersi...quel mondo presente che cammina con la testa voltata all'indietro; sul piano strettamente concettuale...ma riferendosi allo svuotamento delle relazioni umane odierne, certamente la Milonga rappresenta un ripristino delle stesse, penso ???

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  7. il concetto di maratona è trasversale: musica, ballo, sport, divertimento. occhio che non hai più l'età però ! :-)

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  8. x Sarah:
    Benvenuta. Da che parti sbuchi? :)
    Il tango è il ballo del camminare (non è una battuta) e con esso... cammini.
    Verrò a leggere qualcosa di te.

    x Spirita Libera:
    Diciamo che stare in coppia mi seda. Litigate estenuanti no, talvolta ma non sempre, forse alla fine... Il problema delle coppie, almeno di quelle che ho vissuto, è che dopo la fase di innamoramento in cui vale l'ampliamento esistenziale di entrambi, si va in fase di restringimento all'intersezione degli interessi comuni.
    In quanto alla stanchezza non era un giudizio (severo) nei miei confronti. Era una serena constatazione. Sulla soglia dei tre anni di tango conosco le montagne russe cui esso ti sottopone. Sorridi, sai che tutto passa, cambia, va e ritorna.

    x Daoist:
    Flora la chiama "arte relazionale". Ci son altre definizioni brevi come "Il tango è abbraccio", "È infinite possibilità", ciascuna ne sottolinea un aspetto. Non so se si possa connotarlo sociologicamente così direttamente. Certamente con la sua dipendenza indotta reca anche un potenziale liberatorio (fu a lungo bandito dal regime in Argentina). Essendo anche assai "tantrico" svuota le relazioni dalle sovrastrutture, tende ad andare al nucleo. Ma questo svuotare non è arricchire?! :)

    x Francesco:
    Non ho fatto una maratona milonghera ma di vita. Il tango è assai meno fisico della psytrance (non é una danza di transe) ma richiede (molto più) ascolto, percezione, adattamento, freschezza di mente e d'anima.

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    1. Ho fatto il militare a Bologna ed è stato un periodo esaltante fuori dalla caserma; è come si dice - rimane nel cuore questa città laica, trasgessiva senza essere invadente, ecc.

      Certo il tango è sicuramente tantrico come altri balli che nascono in America Latina; se con il termine tantrico si intende realizzare la trilogia mente-corpo-spirito che come ben sai non si limita al solo sesso, sarebbe in tal caso molto limitativo e frustrante, non ti pare? E proprio perchè fai cenno al "vuoto", penso Si che il ballo, può avere nella sua essenza, momenti di arricchimento, se chi lo pratica lo fa nella piena spontaneità, semplicità, distaccato dal momento estetico ecc.

      Per dirla col Tao: Agire senza Agire (wu-wei). Buon fine settimana.

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  9. Ho l'età per diventare tanghero. Si dice che se sei giovane puoi diventare un eccellente ballerino di tango, ma ci vogliono anni ed età per diventare un buon tanghero.

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  10. mi hai fatto ricordare Pistoia Blues.

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  11. Ma sai che mica ti ci facevo, da evento goa?

    Oppure sì...

    ;)

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  12. x Daoist:
    La citta' e' molto cambiata. Dicono che il periodo d'oro fini' all'epoca del sindaco Zangheri, nel 1983. Io non ho avuto la fortuna di conoscere quella citta', arrivai assai piu' tardi.
    Noo, tango e sesso sono due cose assai distinte.

    x Sara:
    Non la conosco quella manifestazione.

    x Baol:
    Ehssi', anche se son passati un po' di anni da quegli anni.
    Tu?

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  13. Capisco la passione per l'elettronica... :)
    Ma in Italia si sono tenuti dei goaparty?
    E comunque, sei proprio snobbo e figo. :)

    Ho letto anche gli altri post.

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  14. A me_mi piace eccedere, dallo strumentale all'elettronica. Sono invece assai poco incline all'elettrico.
    > Ma in Italia si sono tenuti dei goaparty?
    Non ho capito se la domanda è retorica qualcosa tipo
    "ho vissuto i grandi goaparty in giro per il mondo negli anni d'oro e non sono certo la robaccia che esiste ora" oppure da intepretarsi letteralmente.
    1° caso: come molti tangheri si lamentano che non ci sono più le milonga di una volta,, quando bazzicai i goa nella prima metà degli anni 2000 molto goani si lamentavano che non c'erano più le feste di una volta.
    2* caso: qui https://www.goabase.net/party/?saAtt[country]=Italy ad esempio.
    Detto da una snobba e figa mi fa molto piacere! :)
    Hai visto che poi ho risposto alle tue domande su che fine avessero fatto le magliette!?
    Buondì

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    1. No, non era una domanda retorica, non volevo fare la spocchiosa. Non ho mai partecipato ad un goa, ricordo di averne sentito parlare da ragazzina e ricordo pure che avevo letto qualcosa a riguardo e sul fatto che si svolgevano quasi esclusivamente all'estero e all'esterno. E' stata una domanda senza messaggi nascosti.
      Sì, ho letto il post sulle magliette, avrei voluto aggiungere un commento simpatico legato ad un'esperienza personale, ma mi sembrava un po' fuori luogo visto il tipo di commenti che ti hanno lasciato...veramente fuori luogo.
      E che cazzo!

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    2. Ero talmente infojato che aprii pure un forum che fu, per un po', frequentatissimo. Anzi, fu il forum "colto" di quel movimento.
      Sì, alcuni raduni goa (cerco di evitare il termine inglese party) furono e sono all'estero.
      Non ti autocensurare, dai! Così mi fai curioso sulla tua esperienza personale...

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