giovedì 9 febbraio 2017

L'impiantone

Così ieri sono andato, con alcuni gasisti e vecchi fondatori della ex lista civica, in un angolo della provincia dove era organizzato un incontro su...
Stavo sbuffando oggi, perché speravo in un po' di inverno, di bianco che permetta di fare la prima ciaspolata, questo fine settimana. Allora, qualcosa  domani, poi sabato temperature alte, dai cinque ai dodici gradi. NON si va che non c'è cosa più cagosa di ciaspolare sotto lo squagliarsi della neve sugli alberi o nell'acquapappa. Quest'anno, ANCHE quest'anno temo, non ci saranno le condizioni per una sola ciaspolata.
Insomma, siamo andati su... per un'allerta perché alcuni dementi vorrebbero utilizzare - quasi li reclamano come già propri - dei soldi pubblici per fare... nuovi impianti a fune e... sentite sentite, visto che ci sono problemi di assai peggiorata ventosità in crinale, un altro dei cambiamenti climatici, e il nuovo impianto non potrà arrivare in cima, di fare pure un traforo per portare gli sciatori dal versante toscano a quello emiliano.
Siamo al luna park alpino, al centro commerciale di quota, con i tubi, i saliscendi, poi le strade, ci mettiamo pure l'outlet.
Follia.
E follia con soldi pubblici.
Io ho rivisto la divisione netta tra un gruppo di montanari molto determinati a favore (indisciplinati, hanno fatto gazzarra tutta la sera) e una serie di amanti della montagna, di ambientalisti, ecologisti di varia natura e associazioni, da quelle sinistre ad altre, come CAI e WWF, alcuni dei quali cittadini inorriditi dal questo progetto demenziale. Ultimamente mi trovo a disagio con non pochi di questi.

Io considero sempre più ogni intervento di sperpero dio soldi pubblici quando siamo nella merda fino al collo per un debito che cresce senza limiti, una totale  follia. Ora torna zio Spread a sistemarci per benino.

Ci sono milioni di persone che vivono nei miti più assurdi. Non si rendono conto che sono anni che non c'è neve e che il piccolo comprensorio sciistico è, da anni, in pesante deficit. Ecco, in una situazione così pensare di "fare economia" con sistemi per lo sci è demenziale. Solo dei cretini potrebbero pensare di mettere paccate di milioni in un progetto così. Ovviamente milioni pubblici.

La visione è ancora quella, del turismificio marinaro romagnolo, di un "turismo" fatto di autostrade che ti portano fino dentro al rifugio ristorante di quota (dove ti fanno forse un panino con prosciutto dello spaccaprezzi tedesco etc.), di buchi, tunnel, che tra strutture e infrastutture non rimane altro.
Sentivo di vari episodi di turisti anche stranieri che chiedevano sentieri, accompagnatori, guide, qualche servizio, su un turimo di cammino, di conoscenza. Nulla. E qui ci sono vie francigene, alberi monumentali, vie romane, la GEA, il Sentiero Italia, pievi... tanta roba. Tutto buttato nel cesso perché si deve fare solo l'impiantone che verrà usato dieci giorni all'anno (forse), poi la galleria, poi ci mettiamo un rifugio con ristorante e poi pure la strada per... la montagna democratica, no!?
Si pensa alla grande struttura che faccia girare l'economia. Siamo ancora lì, alla infatuazione Sì TAx in Val di Susa, le infrastrutture per portare di qui e poi riportare di là. Cosa!? Perché? E' il l turismo mordi e fuggi in mare romagnolo, 'na miseria assicurata.

C'è questa distanza tra città e rurale, C'è. Ieri sera però c'erano alcuni cittadini sensati che hanno a cuore le sorti di luoghi di pregio e pure le genti che le abitano. Così le proposte per iniziare a virare verso un turismo più regolare e con continuità, che non sia i (presunti) millemilamilioni in tre giorni di neve e poiuncazz per altri trecentotrenta giorni erano sensate. Ma i montanari sì impiantone erano caparbiamente incazzosamente fanaticamente a favore,senza se e senza ma, della macchina di goldberg, l'impiantone a fune sopra erba secca.

I dati climatici in Appennino sono orribili. Questo obbliga anche le genti di montagna a cambiare.

17 commenti:

  1. Commenti (risposte ai) domani che ora sono cotto.
    Buonanotte a tutti.

    RispondiElimina
  2. Sperpero di soldi pubblici? L'unico sperpero maggiore capace di influenzare positivamente o negativamente il debito pubblico solo le inutili spese della politica, nulla è più grave di ciò

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quando c'e' distruzione della Natura, del paesaggio, e' molto piu' grave.

      Elimina
  3. Considera anche che ogni cosa che si aggiunge necessita di manutenzione e che quella manutenzione non verrà fatta per mancanza di fondi. Senza contare che a forza di aggiungere a un certo punto non è proprio più possibile manutenere, un po' come capita a quelle persone che riempiono "a tappo" la casa di cianfrusaglie e poi non riescono più a fare seriamente le pulizie...

    Homo sapiens... bah.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Parrebbe che la regione, gia' ora, metta 500k euro ogni anno per tenere in vita quel comprensorio quasi ex-sciistico.
      Ad un certo punto non e' impianti sciistici (ad elevati costi fissi) non sono piu' sostenibili per un piccolo dettaglio: non c'e' piu' neve.
      Solo un dettaglio, eh!

      Elimina
  4. Scusa col turismo minimalista chi ci guadagna? E' l'impiantone che smuove soldoni, dal deficit pubblico alle tasche del privato ovviamente. Come lo stadio a Roma, una cubatura folle: 14% stadio, 86% allegra cementificazione a scopo di immenso lucro. E io pago (mitico Totò)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Capisco e approvo il senso del tuo commento, ma faccio il finto tonto e ti rispondo che col turismo minimalista ci guadagnano i turisti, i piccoli operatori, le aree interessate. Sono piccoli "guadagni diffusi" che durano nel tempo e che permettono passi indietro se necessari. Sono gli investimenti della formichina, quella sulle spalle della quale alla fine della fiera da sempre grava il "baraccone", l'asino tra le stanghe del carretto. E' che l'asino alle volte lascia che i soliti furbetti lo convincano d'essere un cavallo purosangue, e lì cominciano le grane.

      Elimina
    2. Tornero'sulla questione del nuovo stadio a Roma.
      Gia'.
      E per altri commwenti. Or devo andare.

      Elimina
    3. > piccoli "guadagni diffusi" che durano nel tempo
      > e che permettono passi indietro se necessari. Sono gli investimenti della formichina,

      Piccoli
      Guadagni diffusi che durano nel
      Tempo

      Questa saggezza e' antitetica all'ingordigia del tutto (?, molto poco, direi) e subito, che produce miseria nel tempo.

      Grazie Messer Pigiatasti per questo pensiero di valore!

      Elimina
  5. L'impiantone o della cattedrale nel deserto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ancora, se nn si riduce la scala al locale, con una sorta di autarchia che responsabilizzi le persone e i politici ai quali delegano l'amministrazione della cosa pubblica, non se ne esce.
      Purtroppo, quesdta cosa razionale e' come la descrescita, una pura utopia.

      Ora lo stato e'un calderone in cui le tasse per una cosa sono usate per tutt'altro o contro quella cosa. Si pensi alle accise pro rinnovabili che sono diventate sostegno alle centrali ad olio pesante o agli inceneritori (le assimibilabili).
      Ecco, abbiamo questo stato che, in buona parte, utilizza i soldi dei cittadini contro di loro. Spesso col plauso giulivo degli stessi.
      Mah.

      Elimina
    2. > Fino a quando gli Italiani [...] non diranno "no grazie", non cambierà mai niente.

      E' la cosa che stavo pensando per il caso, paradigmatico, del "nuovo" stadio a Roma (che segue il caso ancora peggiore del "nuovo" stadio a Torino, anche in questo caso i vertici hanno dato il peggior esempio possibile).
      Devo tornare su 'sta cosa dello stadio a Roma.

      Elimina
  6. I soldi sono uno solo dei problemi in questo non sense.
    I soldi sono convenzioni, sono unita' che rappresentano beni fisici, risorse che qui si va a distruggere con giuliva e tronfia stupidita'.
    I grandi problemi sono sempre fatti da piu' problemi. Pure quelli medi.
    Distruzione delle risorse piu' preziose, capitalismo citronesco, incultura del debito e del deficit, artificializzazione.

    RispondiElimina
  7. Siamo d'accordo.
    Pero', io che sono poveraccio e non posso prendere l'elicottero e l'aere per farmi il fine settimana lungo in Alaska, sono un miserabile alpinista nostrano, a me_mi tolgono la montagna per farci un lunapark o un outlet appenninico.
    A questo punto il problema e, che oltra a farlo con le mie tasse da schiavo del fioscogelbainps_gioiosaaccoglienzaobbligatoria lo fanno anche contro di me.
    Inculata doppia? No grazie!

    RispondiElimina
  8. Io sono ancora piu' pessimista, Lorenzo.
    La questi0one e' che come specie, la nostra etologia, non ha cognizione del rischio se non immediato. Cosi'si privilegiano quasi sempre le scelte che a medio e lungo termine sono peggiori se nn nefaste.
    Abbiamo questa caratterizzazione evolutiva.
    Bel casino.
    Solo che ora la combinazione tecnologia & diosponiilita' di energia ci porta a fare scelta le conseguenze delle quali sono molto piu' grandi in modulo, in intensita'.

    Il cattocomunismo e' poi un rivestire ideologicamente questa pulsione al tutto e subito. Quando Esopo scrisse la Cicala e la formica, non c'erano ancora ne' il cristianesimo / cattolicita' ne la loro derivazione marxista e comunista.

    RispondiElimina

Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.