venerdì 15 settembre 2017

Ore perfette, no?!

Sera liscia, sapida , tiepida, serena, perfetta. Cenetta con zuppa di pesce - ridevo e le davo della bella e sexy cuochessa - poi mi ha portato alla prima lezione primi passi nella sua città, organizzata dall'associazione artistica della quale è socia. Io ero piallato, catatonico dopo la giornata di duro lavorosenzaunattimoperrespirare. Stavo in disparte ma poi mi hanno convolto. Osservavo i movimenti goffi sfociati, in un'ora e venti, in gioia, sorrisi, eccitazione. Visioni, remote, di ciò che chiam(av)o "sprazzi di tango". All'inizio la rozzezza sublima in una sorgente cristallina e impetuosa di emozioni. Uh, che meraviglia!
Prima notte in quella città gioiello deserta, qualche minuto e sprofondare in un buon sonno ristoratore.
La matina sono arrivati i nostri gloriosi movimenti birbini poi diventati voluttà. Anche se non amo le sveltine quasi lo è diventata che il tempo correva e il treno poi fugge.
Mentre andavo a piedi in stazione percepivo una non così sottile inquietudine.
Ore perfette, no?! Cosa c'è, orsone, che non va?!

5 commenti:

  1. Risposte
    1. Ho appena definito le etichette per questa pagina.
      Lì c'è la ragione dell'inquietudine, ritengo.

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    2. Malvetta blu bella, ma tu esisti ancora!?
      :)

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    3. Certo. Se vuoi vai al mio blog e verifica tu stesso (dove sono).. a proposito di inquietudine :)

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  2. L'inquietudine riguarda il lavoro, Lorenzo.

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Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.