sabato 16 giugno 2018

Sul lavoro del tango

Gustavo Naveira e Giselle Anne sono da queste parti. Sono nel novero dei migliori tangheri e, Gustavo è considerato il capostipite di una trasformazione del tango. Non solo tecnicamente, per aver spinto il tango dall'espressione popolare all'arte coreutica, con la ricerca di nuovi limiti, della sintesi ed evoluzione della tecnica, ma anche per aver apologizzato e sottolineato un cambiamento del ruolo della donna, da bambolina-pupa seguidora ad un ruolo attivo nella creazione estetica a due. Ieri, in milonga, sono stati applaudi calorosamente e pure io li ho ringraziati, anche solo così, per quello che hanno fatto e fanno per il tango.
Queste stelle hanno il ruolo, nel tango, che hanno le stelle delle lirica per i melomani: dolce vita, conferenze, ricevono fiori, impartiscono lezioni, tengono laboratori, lavorano nel cinema, frequentano ambienti colti, sono osannati, girano il mondo.
Li vedevo seduti, con intorno tutti gli appassionati e la immancabile sia pur piccola schiera di "cerca VIP" e pensavo : ma non si romperanno profondamente, non si stuferanno sempre con 'sto tango tango tango e poi la sera ancora lavoro, in milonga, tango, tango... !?
Quando vennero Zotto e la Guspero a Bologna per il loro spettacolo Tango Raices, finito quello, la sera, andarono in milonga (la stessa di ieri). Ecco, se io fossi loro, dopo, me ne sarei andato a fare due passi per lo scrigno di bellezza che è il centro di questa città e delle altre italiane, a perdermi per piazze belle di secoli, di vicoletti e chiese e palazzi e bellezza grande.
In realtà è... lavoro. Essi lavorano. Spero almeno che le loro ore lavorate siano meno delle nostre, che si godano la vita di giorno.

Nicoletta Manni e Roberto Bolle hanno invece, fatto una sorpresa, a Milano, ad un gruppo di tangheri che, per la settimana On Dance, si erano ritrovati in Galleria Vittorio Emanuele.
E per gioia ed entusiasmo dei tangheromani presenti, hanno improvvisato una piccola danza-tango.
Altre stelle quelle della  danza classica, qui. E questo testimonia una certa vicinanza, una convergenza tra danza classica e tango (con passaggio frequente di professionisti della prima al secondo, forse anche solo per vil pecunia diranno le malelingue): io stesso conosco un bravo ballerino di classica che è passato al tango e che mi raccontava una certa fatica della metamorfosi estroversione → introspezione.
Infatti: anche Roberto Bolle manifesta... una certa rigidità (e.g. [16"- 22"]) e la camminata a ritroso /(il tango delle donne, quanti mesi o anni di studio richiede!) di Nicoletta Manni, in punta sulle scarpette ([9" - 12"]) è "rigida", un po' a scatti. Insomma, anche le stelle della danza classica hanno da studiare, nel tango, non è gratis neppure per loro.
Chissà se Roberto Bolle e Nicoletta Manni non lo abbiano fatto per divertirsi, improvvisando.


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