Le ultime vicende, in Nuova Zelanda, qui, evidenziano, ancora una volta, a quale disastro, a quale catastrofe, i cattolici, le sinistre mondialisti stanno lavorando da lustri, ovvero la realizzazione di inferni multiculturali che esplodono con frequenza sempre maggiore.
La finzione, la narrazione pomposa della integrazione svelate nella loro palese e stridente falsità.
La storia di secoli di eccidi, guerre, genocidi dovuti alle migrazioni di massa abolita dal nuovo furore oscurantista del politicamente corretto sìglobal.
Franceschini, Frantoianni trombonano i loro sermoni scadenti come predicatori invasati salafiti di Bagdad o anabattisti dell'Oklahoma su follie dei porti aperti e dopo poche ora un senegalese reinscatolato come "italiano" tenta di incenerire una cinquantina di piccoli bastardi europei. Era ben integrato, chissà cosa faranno i paria di seconda, terza, ennesima generazione, di queste nefaste società-macedonia frantumate.
Lo squallore è estremo.
L'abolizione dell'osservazione della realtà da parte dei fedeli ancora più inquietante. A Radio3 sentivo stamani una kompagna ascoltatora che, negli interventi della rassegna stampa, segnalava la cittadinanza [per gli immigrati] come un diritto (?) e non come un premio o una pena (nel caso di revoca). Lo xeno incendiario (gli stranieri in genere) avrebbero il diritto, senza_se_e_senza_ma, alla cittadinanza. La logica al rogo, come il resto: si afferma il diritto ad una 'anza' negandone, contemporaneamente, la semantica, il significato proprio rendendola universale, indistinta, ugualizzata, automatica.
La decorazione barocca del garantismo dirittista anch'esso feroce, oltre il ragionevole, per cui un tale con precedenti per reati sessuali e ubriachezza alla guida è stato reso autista di autobus per bambini.
Il sistema di leggi mentaloidi, cervellotiche e la loro tessitura multistrato incrociata favoriscono le patologie invece di contrastrarle.
Lavorare alla diffusione del male e farlo con la tronfia orgoglionità del politicamente corretto.
La xenofobia diventa una nuova virtù, un primo segno di difesa immunitaria. E' necessario guardare alle castalie che governano e dirigono la necrosi e la catechesi di massa che la sostiene come Il Problema.
la mia generazione
16 minuti fa
La libera circolazione delle armi da fuoco peggiora la situazione ... quanti cristi puoi ammazzare, nell'unità di tempo, con un fucile militare e quanti con un coltello ?
RispondiEliminaComunque, i regolamenti di conti tra le bande di giovani gioiosamente integrati nella tanto più civile Londra, mi vennero raccontati da un italiano che viveva là in una palazzina squattata, e che, quindi, non aveva certo lo stomaco leggero ... però aveva paura.
Proibiscono la vendita di coltelli in bottega ?
C'è sempre la vendita on-line, e per pochi euri puoi anche metterti in tasca l'ineffabile [ coltello-carta di credito ].
Che, ricordo un articolo del Carlino, è un successone anche qui nella “Italia”.
Lorenzo, la tua analisi e' assai precisa e lucida.
RispondiEliminaHanno portato i conflitti da tradizionali, internazionali ad asimmetrici, intranazionali.
Gli orgoglioni progressisti masosadici e le loro critiche isteriche sui razzismi e altre minkiate del genere non accettano che le persone non vogliono vivere in una guerra civile, non vogliono regredire ai balcani, alla Siria, alle benlieue.
'sti mentecatti la menano da mane a sera col fatto dei "diritti ad una vita migliore" per i migranti ma, essendo dei razzisti fenomenali, non accennano minimamente ai "diritti" (il loro linguaggio) degli autoctoni a vivere decentemente, a non finire in una guerra continua, sotto casa, in autobus.