Ero lì, all'ingresso, con _ias, uno dei miei maestri,in una pausa tra le mie tande. Passano gli anni e lo amo questo tango. Sono passato dall'ammirazione del neofita a sentirlo come amico, come uno della cricca, scherziamo un po', parliamo, ci confrontiamo. Ora ho la mia esperienza, le mie idee, è un confronto, non più uno dell'Olimpo.
Il tango mi strapazza, ogni tanto prendo accelerazioni a 10G, abbracciato con femminetifacciogirarelatesta con l'arte in corpo, suonano e muovono il loro corpo come poetesse di anime inquiete, occhi e sorrisi in corpi venere. E' entrare in una centrifuga delle tentazioni, si esce con la testa che gira, sballottati. Del resto stare con una donna comporta delle scelte. E' l'eterna lotta tra istinto e cultura. Così era successo con _rta due settimane fa, mi aveva applicato la sua centrifuga, con il suo sorriso e il "Prendimi e conducimi via con te", anche parole suadenti. Mi aveva sbalestrato un bel po'.
Venerdì è riapparsa: ricordate _zia la tanghera?, dopo alcuni anni che non la vedevo. Era così eccessiva e scostante, passava da mille milonghe al mese a zero per tre mesi. A me piacciono gli estremisti, devo dire.
Due tande insieme.
Poche parole, che io non sono un grande chiaccherone e anch'ella non è mai stata troppo loquace.
Sorrideva alla fine :- Sei diventato bravissimo!
In effetti ci eravamo trovati bene.
Due anni o tre che non ballavamo, così si sentono le differenze. Era malmostosa, critica, si lamentava dei ballerini, all'inizio, quando andavamo in città insieme.
Un po' alla volta...
Mi ha fatto piacere.
Mi mancano solo dieci o dodici anni, penso.
Avevo dimenticato la tua abitudine di troncare i nomi :)
RispondiEliminaBuona serata
P.
Eccoti, Pippa.
EliminaCome stai?
Bene. Inghiottita da una piatta routine, ma bene
EliminaAbbraccio