lunedì 8 aprile 2019

Congresso di Verona

Osservavo stranito, nel congresso di Verona,  le posizioni radicali dei restauratori di famiglie che non ci sono più. Io non sono per nulla d'accordo con loro su aborto, contraccezione, emancipazione delle donne. Vedo assai positivamente che una donna si possa realizzare anche oltre l'essere madre.
Non sono per nulla d'accordo sulle famiglie numerose, il miglior modo per immiserire se stessi e la società cui si appartiene e riempire di altri miliardi di locuste mandibolatrici 'sto povero pianeta. Le società dei merdosi islamici barbuti che i sinistranti ci stanno incistando a forza rappresentano proprio gli antipodi che tali devono rimanere. Nono sono per nulla d'accordo che lo stato entri nei letti e nelle culle delle famiglie, meno interventi ci sono dello stato e meglio è e famiglia e relazioni e riproduzione non fanno eccezione.
Sì alla lotta senza quartiere all'abominio della fabbricazione di bambini da utilizzare come capricci per costellazioni assurde di wxyzsessuali, per il diritto dei piccoli ad avere una madre e un padre. E' incredibile come questo crimine che va oltre ogni disumanizzazione venga spacciato per progresso.
Non ho molto di più da aggiungere a quanto scritto qui.
Osservavo il furore dei poracci svalvolati arcobalenici e il loro livore contro quelli che osano avere un pensiero diverso, il gergo artificiale, gli slogan decrepiti di cinquantun'anni. La vacuità dei loro pensieri storti, malati, desta in loro il demone dell'assolutismo, della repressione senza se e senza ma di ciò che non si conforma e il terrore, in loro, che qualcuno possa essere solido nel testimoniare un pensiero diverso. Perché non vi rilassate? Saranno le persone a decidere, con il proprio arbitrio, cosa fare, non il vostro furore ideologico inscatolato in confezioni multicolor.
Leggevo, da qualche parte, di un professore di una uni inglese che è stato espulso perché il consesso politicamente corretto accademico che si basa si baserebbe sulla tolleranza e l'inclusione non può avere, in sé, persone così. Non c'è molto da aggiungere, è semplice osservare il collasso della logica e il fatto che ciò avvenga in una istituzione del sapere e della conoscenza, per mettersi le mani nei capelli e considerare tutto ciò un pericolo grave per la nostra civiltà.
Una società nella quale ciò che non è pensiero ortodosso viene bandito e demonizzato e assalito squadristicamente è profondamente malata.

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