giovedì 4 aprile 2019

Enostra? Banca (dis)etica?No grazie

Nella prima metà di gennaio ho ricevuto una busta da parte di SNEL che mi avvisava di essere il mio nuovo fornitore di energia elettrica. Sono cascato dalle nuvole. Cazzo vogliono questi che ho il mio fornitore etico di energia 100% rinnovabile? Una mail poi una chiamata, ho scoperto che il mio fornitore, Clean Power Energia, che scelsi colla rete GAS dopo opportune valutazioni, aveva cessato la forniture.
Dunque non solo ora prendo energia da dei carbonisti, ma la pago addirittura di più.
Ho scoperto che Ènostra si vanta, di avere, come clienti, il peggio dei razzisti anti, dei democratici anti, dei controrivoluzionari, razzisti anti, fascisti anti, da Radio Popolare all'ARCI, a Radio Onda d'urto, i provocatori di migrazioni, come Emmaus che sostiene Mediterranea, etc. . Al gota degli "anti"mancano solo gli scafisti giuridici dell'ASGI, la Open Society Foundation.

Un po' come banca Etica che è "ovviamente orgogliosa" di finanziare le ONG scafiste. Ovvio, Già.
Nell'ovvio i cultori del pensiero acritico, dogmatico, fondamentalista, sguazzano bene.

Nel frattempo a Bruxelles si lavora alacremente ai piani contro le genti europee per imporre il Global Compact ai paesi che tentano di resistere.

Qualcuno può baloccarsi col pensiero che tutto ciò sia del tutto casuale.


14 commenti:

  1. L'energia più ecologica è quella che non ti serve. Parsimonia. Dal centro, a 360° (come scoprire l'acqua calda, ben oltre il punto di ebollizione).

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  2. E ancora una volta torniamo alla rinuncia come mezzo risolutivo delle ingerenze dall'alto (o dal basso, o dai lati, che è [quasi] lo stesso): niente sesso, niente concepimenti (con tutto quel che ne consegue). Poi ne riparliamo. In un mondo malato, anche il sesso è un'arma, no?

    Per chi non ce la fa proprio (capisco i giovani, poveracci, schiavi delle proprie pulsioni) ci sono i mercenari, curando però con la massima attenzioni di essere sconosciuti e inconoscibili ai loro occhi (NON andate in auto agli incontri, NON abbiate su di voi segni di troppo esplicito riconoscimento, NON portate con voi documenti d'identità).

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    1. > Qui ci vendono l'idea che NON CI SONO REGOLE, vedi UCoso coi racconti della nonna levatrice e Sodoma e Gomorra nel Trentino.

      Lorenzo, quando la realtà non ti piace, la neghi.
      Forse sei tu che tenti di negare realtà che esistevano.
      Non c'è nulla di meglio, per favorire un problema, che negare che esista.
      Le regole non c'erano?
      Le regole ci sono proprio perché ci sono fenomeni che sfuggerebbero ad esse ed è meglio regolare.
      Non è che se tu poni la regola il fenomeno che essa disciplina, ordina, reprime sparisca. Non funziona così.

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    2. Nota
      Mia nonna era ostetrica anche per i comuni sudtirolesi/ di lingua tedesca che, in tempo di fascismo, erano stati accorpati e messi sotto la giurisdizione dei confinanti comuni di lingua italiana.
      I problemi di incesto li osservo' in alcuni masi chiusi sudtirolesi, mi racconta mia madre, non in quelli trentini.

      Comunque le zone depresse non mancano neppure in molte zone d'Italia, alcune zone del foggiano, in polesine, etc.
      Quando mi interessavo di tarantismo, sapevo che alcuni rituali terapeutici del Salento avvenivano proprio per curare depressioni gravi che avevano cause varie (dalla respirazione di spore di segale cornuta, denutrizione, fase gia' paradepressive mestruali, etc.).

      Il principio ordinatore era ferreo: la pressione morale era estrema.
      Mia nonna andava in chiesa velata e velate erano molte donne fuori di casa.
      Le prediche erano quasi quotidiane.
      C'era una forte separazione tra i sessi, le feste di ballo nelle giornate di festa viste come "peccaminose" e deprecate da gran parte delle persone osservanti.
      Le donne che rimanevano gravide fiori dal matrimonio erano considerate quasi delle puttane.
      Dovrei recuperare quel passaggio di canto alpino nel quale si disprezza colei che si era concessa.

      Mancava il principio ordinatore!?!?
      Lorenzo, yuhuuu, puoi scendere dal pero!? Grazie.

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    3. > I problemi di incesto li osservo' in alcuni masi chiusi sudtirolesi, mi racconta mia madre, non in quelli trentini.

      -> I problemi di incesto li osservo' in alcuni masi chiusi sudtirolesi, mi racconta mia madre, non in zona trentina.

      A differenza dell@Alto Adige rurale, nella quale la popolazine vive in edifici sparsi, ciascono circondato dalla propria area agricola e forestale, in Trentino la distribuzione della popolazione e' in nuclei abitati coesi, non esistono "masi" trentini se non come eccezioni.
      Chiedo scusa, scritto di fretta.

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  3. Che Sistema ridicolo ... obbligati a studiare un totalitarismo anziché un altro ...

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  4. Pazzesco, Uomo.
    Capisco il senso di sporco che ti prende in certe situazioni.

    ===

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  5. Non possono che ottenere l'effetto contrario.
    Non c'è nulla di meglio per sviluppare una resistenza all'ortodossia di rinforzarla con queste omeopatie per somministratori cretini.
    Se si sta sviluppando un buon pensiero non allineato è solo un bene.
    Meglio i fascisti che i fascisti anti.

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  6. I ragazzi che vale la pena "guardare" non sono quelli che bighellonano sulle panchine. E' che quelli non li vedi, perché sono in qualche altrove irraggiungibile dallo sguardo, affacendati assai.

    P.S. Per "resistere", in situazioni come quella attuale, è pressoché inevitabile dover violare anche pesantemente le regole - come conciliare questo stato di cose assiomatico con l'elogio della regola che ho letto poco fa?

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  7. > Gli incesti nei tuguri del Trentino di cent'anni fa

    > UCoso è convinto che nell'antichità l'ideale fosse l'orgia

    Quante cazzate iperboliche che hai scritto.
    Mai scritto che fossero ideali.
    Questo sara' nella tua testa antagonista.
    Ho scritto che c'erano. Che e' diverso.
    Le cose le puoi scrivere anche complete, le mezze verita' non sono granche'.
    Da sempre sottolineo che una vita degna ha autodisciplina e trasgressione saltuaria.
    E' la stessa differenza che c'e' tra il pasto di Natale o nozze o Pasqua e la merenda delle 10. Supposto che tu la conosca.

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  8. Purtroppo non ho tempo, ora, per altri commenti.

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  9. Visto solo in parte, non riesco apiu' di tanto a lavorare e ascoltare cose di un certo spessore.
    Parte di quelle cose erano ben descritte da Bagnai in "Il tramonto dell'Euro": mercatismo, moneta unica come modo monetario con le quali economie forti indeboliscono economie meno forti o distruggono quelle deboli (cicli di Minsky / Frenkel), etc. .
    Ho notato anche dell'ostilita' al pareggio di bilancio/austerita'. Si passa subito, come pecco' Bagnai, alla demagogia del "diritto a piu' trippa per tutti, stampiamo le lirette".
    Devo dire che ne avro' ascoltato, e non bene, un terzo circa.

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  10. Il limite ha senso solo se tu ti avvicini e, talvolta, lo passi.
    Cosi' e' per i confini. Non avrebbero senso se non ci fosse nessuno che ha necessita' di passare da una nazione ad un'altra.
    Il confine di casa tua e' l'uscio/portoncino di casa, proprio perche' devi regolare chi passa e chi non deve/non dovrebbe passare.
    L'auto disciplina e il discernimento sono merce rara, lo so.
    Non puoi vivere ne nella incoerenza totale, ne' nelal coerenza totale. Questo fatto non riesci ad accettarlo.

    I limiti hanno un senso, certo.
    Del resto una volta che poni dei limiti, esistono frotte di piccole menti scadenti che iniziano a volerlo violare solo perche' esiste (e' la tragsressione per scemi che io indico come antagonista).
    Sono tutti fatti che puoi osservare frequentemente.

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