Fine settimana con mio figlio.
In casa quasi sempre, vuoi per i compiti, gli orari, il tempo. Anche vero che avevo preso il ritmo della lentezza. A caccia di cibo per i monti, poi a dilettarmi in cucina con ricette di ingredienti poco usuali: crema di porri, trippa alla lombarda, poi i cardi con salsiccia alla molisana, il risotto di zucca ieri sera.
Siamo usciti solo in pomeriggio, a fare legna e poi tagliare quella che c'era lì prima a seccare. Una respirata di selvatico.
Il fuoco ci ha fatto compagnia anche ieri, piace anche a lui un sacco e mi ha dato una mano appunto con la legna. A volte quando sono sotto pressione è sufficiente chidergli una mano e l'aiuto viene, magari solo con qualche borbottio.
Mio figlio cresce e mi rendo conto che non è più un bimbo e neppure un bambino. E' un ragazzo. Bella l'intesa fatta di risa, di domande ma anche di silenzi. Ecco, il fatto che ora entri in adolescenza a volte lo porta ad atteggiamenti yang, quasi fastidiosi, te ne accorgi quando sei stanco (da queste parti si dice che è la braga) Ma è la sua natura di maschio sulla via di diventare uomo. E' sulle mie spalle ancora a volte, camminiamo insieme. Spero che il selvatico e il contatto intimo con Madre Natura diventino sua parte vitale.
(via baroccoandino)
sono stato anche io con mia figlia, ma ti dirò che mi ha fatto abbastanza girare i coglioni....
RispondiEliminaMh.
RispondiEliminaIniziano a diventare piccoli adulti, il carattere è più definito, sono persone che iniziano a caratterizzarsi più nettamente.
E ciò comporta,umananmente, anche avere dei difetti oppure... evindenziare dei nostri.