martedì 24 gennaio 2017

Rigopiano, la crescita... sì sì.

Domenica ero andato a guardare la carta e, mi sembrava in una posizione infelice. Ma io sono solo un po' alpinista, solo poco montanaro e ... mah, intuisco ma sto zitto.  Poi ho letto di alcune vicissitudini urbanistiche. Oggi di due geologi che spiegano ciò che avevo intuito. Osservo, su Il Giornale, commenti coloriti o, assenza di commenti. B. fece con due condoni a condonare tutto ma il PD fa peggio (andate a leggere la colonna Morassut Masseroli...) anche un betoniere ex pentastellato espulso subito cacciato a pedate da Grillo. - Io sono per il tritolo sugli abusivismi, non per il condono. Sarebbe educativo, nessuno si sognerebbe di costruire alcunché per poi vedersi centinaia o milioni di euro buttati giù con la dinamite i pochi minuti.
Mauro Corona, stamani, a Radio 24 parlava con saggezza di montanaro: costruito nel posto sbagliato.  Come parte di Erto nuova. Semplicemente, non c'è spazio per tutta la Erto nuova in sicurezza, le ultime case sono nel letto della valanga che venne giù e verrà giù. E così sapete quanti altri alberghi ci sono, nei monti italiani?
La crescita.
La crescita è ben evidenziata nell'immagine a corredo.
Cresce il deficit ecologico, cresce il metabolismo economico risorse non rinnovabili  -> rifiuti non biodegradabili, cresce la distruzione dei luoghi naturali, della biosfera, cresce l'inquinamento, cresce il consumo di territorio che è una delle risorse più preziose proprio perché in somma zero con la biocapacità (vedi problemino quiz da 3a elementare qui). Cresce la popolazione, più alberghi, più grandi, anche in posti oggettivamente pericolosi che non bisogna essere grandi alpinisti o geni per capire che non si costruisce lì, al centro di un impluvio. Certo, il conoide garantisce un poco di spazio e in costa, protetta, non ci si sta... Non ci si sta, appunto!
Oltre ai ritorni decrescenti della complessità  e al cialtronismo ebete, inetto indotto dalla struttura (urbana, tecnologica)  questo è un altro patatrac della crescita. Se tu stipi un territorio, specie se con rischio latente certamente non basso (rischio montano, idrogeologico, sismico, valanghivo, etc.) le probabilità che avvengano catastrofi aumenta. Se il Vesuvio fosse nel Sahara, una sua eruzione parossistica passerebbe qualche giorno all'attenzione dei solo appassionati. Già, la costipazione campana...

Da un rifugio piccolo e spartano per montanari, a sicurezza intrinseca, passiva (dimensioni ridotte e salutari limiti impiantistici, strutturali ne limitavano la stagione di utilizzo) ad una struttura sei volte? sette? otto volte? più grande e complessa.

La crescita in sistemi economici maturi è solo crescita dovuta alla popolazione. E' il problema e la crescita demografica in territori sovrappopolati come la scatola di sardina italica è il problema nel problema.
E non fingete di ignorare che la popolazione italiana è in sensibile e dolce decrescita e che questa maledetta, tumorale, nefasta ripresa della crescita demografica è SOLO dovuta a questa merdosa invasione migratoria imposta ai territorio da neosoviet transnazionali e, peggio nel peggio, di comunità patologicamente prolifiche come quella islamica. Già , con quella infame della Aspesi che proponeva di spargere 'sti invasori in Appennino che allahluridomaiale la strafulmini.

I grandi problemi hanno sempre molteplici cause. Quelle che più rifiutate e vi sforzate di ignorare, quelle politicamente più scorrette sono le principali. Andare alla radice dei problemi.



34 commenti:

  1. peccato che appena un politico locale prova timidamente ad abbattere le case abusive il tritolo lo usano contro la sua macchina

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    1. Sì, Francesco.
      Credo che uno dei casi peggiori (o più eclatanti) sia stato anche recente, nella valle dei templi, ad Agrigento. Addirittura il vescovo a difendere quella che, di fatto, è una villettopoli di seconde case.

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  2. Infatti io sono per il tritolo, ma non contro gli abusivismi. Contro gli abusivisti.

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    1. Iniziare con gli abusivismi.
      Poi, come per tutti i reati, progressione della pena, come nel diritto statunitense: alla prima violazione pena, alla seconda pena pesante, alla terza violazione entri in cella e la chiave viene buttata via.

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  3. Ecomostro!ma poi il buon senso delle persone, dei villeggianti intendo, quelli che vogliono il paradiso con la piscina riscaldata in mezzo al monte!

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    1. Beh, un ecomostro lo è anche in ragione della sua bruttura. La piscina riscaldata, idem. Poi non e'che si può fare tutto cio'che ci piace. Non e'che è sempre colpa dello Stato se i soccorsi non arrivano. Uno se lo deve porre il problema.

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    2. Lorenzo: "Attorno a me per decine di chilometri c'è solo strade e cemento, fabbriche, inceneritori, discariche, pensa se mi può sembrare una "bruttura" un albergo in mezzo ai monti."

      Eh, ma te che vuoi? Il posto dove vivi è quello dove si deve produrre, fare mercato, e tu sei niente più che uno tra i tanti attrezzi che servono a quello. Poi, magari e se stai buonino buonino, ti concedono pure di poter mettere insieme ricchezza a sufficienza per andare quattro giorni l'anno nel resort tra i monti, giusto per ricordarti quanto poco vali, quanto male vivi, e per tenerti con la bava alla bocca affinché tu senta impetuoso il desiderio di spingere più forte intorno alla macina, così i giorni di "bella vita" magari diventano sei. Se ti impunti e non lo fai, qualcuno più sfigato e meno scafato di te è già pronto per sostituirti, comprato al mercato delle vacche globale. Ovviamente, se ti impunti sei pure retrogrado, razzista, populista, bla, bla...

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    3. La frase di Renzi che hai citato sarebbe perfetta nei Baci Perugina. Ti mangi il cioccolatino e butti nel cesso il bigliettino. Senza troppi pensieri, tanto non significa nulla. Volendocisi mettere, io e te potremmo riempire volumi con non-sensi dello stesso tenore. In quattro e quattr'otto. Guitto maledetto. (Renzi)

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    4. Non ho tempo per rispondere al sarcasmo di Lorenzo.
      Non è che non siamo capaci di intendere, non reagiamo meccanicamente all'input, certamente tu appena intravedi qualcosa che sia vagamente attinente con alcune tematiche care agli ambientalisti reagisci come un toro infuriato davanti al drappo rosso del torero.

      Tu vivi in una delle zone più brutte del mondo (non è più brutta di altre croste tumorali ma è la più estesa in Italia) che è esattamente il risultato di una crescita idiota che ha distrutto, per sempre, proprio l'ambiente (e una sua parte verde non artificiale) nel boom tumore che continua dal secolo scorso.

      Come ex lombardo conosco bene l'orribile a cui ti riferisci. Sono proprio gli abbienti diventati proprio distruggendo e rendendo un incubo il territorio in cui vivono a scappare, ogni fine settimana, a centinaia di migliaia, dalla costipazione lombarda "ambrosiana".

      E cos' a Roma, a Napoli.
      Rovinare e rendere orribili, morti i territorio nei quali si vive, in milioni e sempre di più e poi, aumentare e pompare la richiesta di natura in posti una volta ameni, ora un po' meno o già immerdati (vedere la Liguria per piemontesi o milanesi, il turismificio romagnolo, la Versilia per la costipazione LU - PT - PO - FI etc.).

      Umani ecocidi di massa, "per andare quattro giorni l'anno nel resort tra i monti, giusto per... ".

      I politicastri devono ragionare per slogan e cippettii per idioti perché questo è veloce e gradito dai più.

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    5. > solo per una botta di culo la frana ha coinvolto solo una casa e dei capannoni, senza seppellire nessuno.

      Così porti solo acqua al mio mulino.
      La Valtellina o la Valsassina sono... troppo popolate. Le espansioni edilizie (come a Erto nuova, citato in questa pagina) vanno a interessare zone idrogeologicamente critiche: on c'è spazio altrove.
      Gli italiani come me sollevano obiezioni a molti fatti. Ad esempio la crescita.

      Osservare qui lo sdilinquimento koglione dei crescitisti-sostituzionisti-mondialisti de La Repubblica per un +8.5% di popolazione in provincia di Latina dovuta all'invasione.
      Solo dei mentecatti potrebbero proporre come positivo l'assalto ad una scialuppa già stracarica da parte di moltitudini.
      E meno male che questa sarebbe l'intellighenzia del paese!
      Già, la crescita senza se e senza ma. Senza obiezioni.

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    6. A parte il fatto che in Italia di milioni di persone non ce se sono 50 ma oltre 60 (quanti oltre? chissà... quanti sono quelli non registrati?), è più che opportuno risottolineare alcune cose già ampiamente note:

      1. la crescita della popolazione dimorante sul territorio italiano, allo stato attuale, è esclusivamente dovuta all'arrivo di forestieri, invitati e/o non.
      2. la popolazione nativa è in calo, non certo vertiginoso ma già concretamente rilevabile.
      3. in assenza d'arrivo di forestieri, il calo della popolazione complessivamente dimorante sul territorio italiano sarebbe spontaneo e totalmente incruento.
      4. la "accoglienza" non è una prescrizione medica, non è ineluttabile, nonostante quel che ci viene raccontato non è doverosa e assai probabilmente non è neppure un fenomeno spontaneo -- è la conseguenza delle scelte intenzionali, arbitrarie ed operative di chi, anziché svolgere il (teoricamente previsto) ruolo di rappresentante, svolge il ruolo di comandante, di dictator.
      5. anche in assenza di calo della popolazione complessivamente dimorante sul territorio italiano potrebbe essere un compromesso temporaneo almeno l'interruzione immediata della sua crescita.

      "Ottimizzare" può voler dire tante cose. In inverno, chiudere la porta quando c'è corrente è un modo per migliorare la confortevolezza d'un ambiente senza dover bruciare interi giacimenti di gas. Vale anche in questo caso, anche se la corrente non è una corrente d'aria e quelli che vengono bruciati siamo noi e il nostro territorio, non i giacimenti di gas.

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    7. Senza retorica, non è una posa: penso spesso al tuo problema di vista e... mi incazzo! Amaramente, mi incazzo. Nessuno dovrebbe incorrere in un'ordalia come la perdita della vista.

      In merito all'esempio della dieta, parti da un presupposto errato: il "peso forma" dell'Italia non è quello attuale, quello attuale è la forma patologica. Pensa alla situazione "nostrana" come penseresti alla situazione di un poveraccio che, perso il controllo della propria salute per chissà quale ragione, si ritrova a pesare 400 kg (se non sei impressionabile, fai una ricerca su YouTube con la chiave "fattest man in the world").

      La situazione fisiologica della popolazione fisicamente dimorante sul territorio italiano in tempi storici si attesta sulla decina di milioni di persone, a volte poco più, a volte poco meno.

      Anche l'assunto per il quale un'Italia con cinque milioni di persone mostrerebbe uno scenario post-atomico non è necessariamente realistico. La Nuova Zelanda, ad esempio, ha un territorio per molti versi comparabile col nostro e ha una popolazione che s'aggira attualmente sui quattro milioni di persone. Hanno elettricità, acqua corrente in casa, negozi, medicine e ospedali... tutto. Più tante cose che da noi sono un ricordo o neppure più quello (dal che deriva la convinzione dello scenario post-atomico). Certo è che una dieta non può essere un digiuno forzato d'un anno neanche per il più obeso degli obesi: il processo di dimagrimento va amministrato con attenzione. Più saggio sarebbe stato evitare l'ingrasso, ma le generazioni che ci hanno preceduto, incoscienti, han visto la cosa diversamente e le dirigenze di sempre, criminali, han sfruttato la cosa nel peggiore dei modi.

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    8. Dimenticavo: sai che non credo alla possibilità che la classe dirigenziale sia inconsapevole o incapace. Fanno quel che fanno nella più completa determinazione d'intenti. Il che rende il loro operato ancor più odioso.

      Dirigente: s.m. persona dalle ottime capacità e dalle pessime intenzioni.

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    9. La riduzion della popolazione alla quota sostenibile può avvenire (e starebbe avvenendo senza lo tsunami migratorio) sfruttanto al curva esponenziale a base minore di uno.
      E' il rientro dolce, quello di un bambino per donna che in cinque o sei generazioni riporterebbe ad uno stato sensato.

      Certamente c'è la pressione forsennata dei paesi subtropicale, islamici, nei quali, in poco tempo, la popolazione è decuplicata. Ma io, lo sapete, sono per la resposabilizzazione dei territori e per respigere e rimpatriare, in tutti i modo possibili, queste genie tumorali ultraprolifiche (vedere, ad esempio, il caso paradigmatico dell'invaditrice Kyenge e del suo caro paparino).

      L'esempio della Nuova Zelanda, o dell'Australia che sono paesi ad alta qualità di vita e che sono, per il momento, ancora in attivo biologico, sono pertinenti.

      L'osservazione di Lorenzo è pertinente: l'Italia è sovrappopolata perché... era ricca di risorse, con un clima eccellente, eccetera eccetera.
      E' quella che in ecologia si definische come legge della massima potenza: una specie occupa sempre tutto lo spazio che la biocapacità consente e poi.. tracolla perché ovviamente non può superarla se non per brevi e limitati periodi.

      Ora abbiamo conoscenze (non serve tornare dei trogloditi, vedere, appunto, Norvegia, Nuova Zelanda, etc.), abbiamo tecnica ed energia ma ... mamchiamo di volontà anche solo di affrontare, di riconoscere il problema: è ciò che Jared Diamond indica come anacronismi morali, culturali.
      Il sostegno autodistruttivo all'invasione di massa, per di più da parte di acerrimi nemici storici, come gli islamici, ne è il segno più evidente.

      L'articolo fanatico, demente, de La Repubblica è proprio il segno della follia e di una follia che si traveste di moralismo. Zeloti invasati (idioti è pleonastico) con la supponenza di essere superiori, di insegnare, di catechizzare la loro follia.

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    10. Nn ricordo se su Rai Radio 1 o Radio24 ieri, nella celebrazione acritica, fanatica della crescita per la crescita, ad un certo punto intervistano un "economista" (non ricordo il nome) che con forte enfasi ribadisce che

      per rilanciare la crescita per uscire dalla crisi del debito è necessario, auspicabile utilizzare tutto il deficit che risulterà necessario.

      Siamo più o meno ad un medico che per consolare un diabietico dalle crisi di iperglicemia gli somministra un tot di caramelle e dolciumi.

      Siamo a castalie di cazzoni cialtroni invasati nei loro assurdi fondamentalismi dissociati dalla realtà.

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    11. Lorenzo, non aggiungo altro perché noto che nel tuo rispondermi hai giusto ripreso la maggior parte dei concetti che ho puntualizzato. Dunque, come fai a continuare a sembrare persuaso che le conclusioni siano diverse? Rileggi con meno spirito di contraddizione e soffermati più sulle similitudini che sulle differenze. Una cura è possibile, nell'ottica d'un'amministrazione intelligente i cui tempi siano comparabili a quelli che hanno portato all'eccesso attuale ma con un processo inverso. L'importante sarebbe cominciare. Invece, sappiamo cosa sta succedendo. Il che, vista la piena consapevolezza da parte dirigenziale è una schifezza genocida nonostante i proclami di alto spirito umanitario dei carnefici.

      Ah, postilla: del colore dei carnefici non mi importa nulla, perché come i camaleonti hanno già indossato qualsiasi casacca immaginabile senza che la sostanza cambiasse d'una virgola.

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    12. Anch'io, infatti quel che ho scritto si può fare eccome. Solo che chi ha in mano il manico del coltello vuole fare altro, e fa altro.

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    13. Lorenzo: "partire dal presupposto che ad un certo punto si riesca a ridurre la popolazione italiana di nove decimi, ma anche della metà o di un terzo, nel giro di un paio di generazioni"

      Questa volta sei tu che perdi qualche passaggio appena importante: vai indietro e cerca il punto nel quale avrei parlato di tempi d'un paio di generazioni, quindi indicamelo con precisione.

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  4. Uomo io ho letto che nel 36 vi fu nel posto un'analogo accadimento. Ho sentito dire da alcuni cazzari in tv che li' non era mai accaduta una valanga...ok, son passati 80 anni ma in quei luoghi le memorie di certi eventi si tramandano di padre in figlio. E si....bastava vedere una cartina della zona per capire che la costruzione sorgeva alla fine di un canalone, dove per giunta vi e' una pericolosa strettoia...il posto piu' sbagliato in assoluto per costruire. Penso all'ex sindaco che ha dato il permesso di ampliare la struttura (suppongo ben foraggiato da chi aveva interesse). Ora quello stesso sindaco piange un fratello.
    Una bella crescita del cazzo, si.

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    1. Due generazioni e si perde la memoria.
      La crescita è concausa del disastro. Certamente.

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  5. Beh si è capito che datosi che chi allerta i soccorsi non ci crede, chi autorizza certe costruzioni è un minorato, noi che andiamo a villeggiare tocca informarci su queste cose per poterci regolare se ne vale la pena. Io davvero non riesco a trovare parole per questo paese.

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    1. Conoscendo un po' la_ggente essa è piena di cretini, come disse la tizia.
      C'è gente che va al pronto soccorso perché ha mal di testa un po' più forte. Oppure che chiama l'elicottero del SA per tornare a valle perché è stanca (successo anche questo).
      Un buon operatore DEVE vagliare le richieste di emergenza e dare priorità. Questa attività è soggetta ad errori.
      Se in situazione di carico eccessivo, la qualitù diminuisce, gli errori aumentano.

      Il problema è che in quel luogo si è passati da uno spartano piccolo rifugio probabilmente chiuso d'inverno a una struttura pesante, enorme.
      Pare costruita pure su demanio pubblica e poi sanata.
      Già, i famosi condoni alla B. oppure le deroghe secondo il PD. Stiamo freschi!

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    2. Tu eri negli Alpini e quel corpo (si dice così?) è sempre stato il fiore all'occhiello dell'esercito, anche per la sua fortissima connotazione solidaristica.

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  6. Interrompo il lavoro matto.
    Non mi ricordo se l'ho già scritto (penso di sì, dovrei cercare ma non ho tempo).
    Se io vincessi un tot di milionate di euro a robe tipo Super Enalotto, io farei esattamente la stessa roba.
    Comprerei un tot di campi e aree intorno a me, già edificate (demolirei e rinaturalizzerei) e ancora agricole (terreni se buoni da mantenere agricoli, altrimenti da pascolo o rimboschire).
    Proprio per evitare la speculazione.

    L'articolo di Salviamo il Paesaggio , letto di fretta, propone di alimentare il fondo con un 5 per mille. Io aderirei subito.

    L'idea è eccellente. Il metodo? Dovrei leggere con calma per dire qualcosa.

    Forse perché ho letto di fretta ma mi sfugge la relazione con Poste o MPS.

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  7. Perdi il senso a livello nazionale.
    Se in Italia ci fosse un decimo della popolazione, ci sarebbe MOLTO meno di un decimo della domanda di turismo in posti ancora un po' naturali.
    Perché oltre alla diminuzione della domanda, aumenterebbe molto la qualità della vita e meno gente fuggirebbe dalle orribili ed enormi distopie artificiali nelle quali vive e che aumenta.

    Inoltre:
    alcuni rifugi hanno avuto problemi con valanghe, ma, ancora, in genere NON si costruiscono rifugi in zone esposte.
    A meno che il mercato non pompi una richiesta di turismo alpino.
    Poi, come dicevo, un conto è un rifugio spartano, un contro un albergo, un conto un albergo a quattro stelle, con piscina etc. .
    Una crescita elefantiaca che è stata spazzata via.
    Appunto!

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  8. Che cretinate scrivi?
    Le tue ideuzze su cosa io possa pensare sono tue proiezioni.
    Io ho scritto che se avessi quei denari (non certo "se mi mettessi ad ideare un banca, un sistema di ingegneria finanziario basata sul nulla).

    Infatti ho scritto che c'è un'idea e un metodo.
    Solo che ancora, tu non capisci più nulla, basta che una cosa sia scritta su un luogo che ti pare rossastro e non capisci più nulla.

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  9. Aggiungo che non c'è granché di kompagnistico nel proporre di accentrare in un unico possessore una grande quantità di edifcii, aree e terreni per rinaturalizzarli e sottrarli a speculazioni e quindi "agli altri".
    Anzi, in un certo senso è la ricostituzione di un latifondo (e qui si va in direzione della destra vera, quella dei proprietari terrieri).

    Certo cher hai delle strane ideuzze, per la testa, Lorenzo.

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  10. > Il rifugio spartano
    è chiuso da metà settembre a maggio,come la stragrande maggioranza dei rifugi alpini.

    > e non dell'intera area metropolitana di Roma con quasi tre milioni di abitanti?
    Perché nella loro ortodossia progressista e crescitista vennero indottrinati dal kompagno maestro Friedrich Engels al dogma che i progressi tecnici avrebbero consentito di superare ogni limite fisico.

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  11. Omicidi, stragi, uccisioni di massa,ogni cosa che possa diminuire il numero degli homo ha... una valenza ecologica assoluta. Per quanto paradossale e' proprio cosi'.
    E'logica pura: se ci sono troppi esemplari di Homo ecocida, la diminuzione del numero non e' che una diminuzione del problema.
    Il suicidio, nell'ottica di cio' che diminuisce il numero di ecocidi, non fa eccezione.
    Diciamo che io mi sono riprodotto una volta, ho contribuito a diminuire del 50% in una sola volta il problema. Diciamo che mi sento abbastanza a posto, come ecologista.

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  12. Io penso che sia anche giusto mantenere un'economia in montagna. Ma questo non può prescindere dal rispetto della montagna.

    1 - L'edificio è stato costruito su demanio pubblico (qui non ci sono molte giustificazioni se non quella di voler costruire un grande edificio senza se e senza ma, a prescindere addirittura dal non essere proprietari di parte del terreno necessario!!).

    2 - L'oblio ha portato a dimenticare che quel luogo fu interessato da valanghe anche in passato.
    In metereologia è noto l'effetto Adriatico in termini di accumuli: un paese abbruzzese deteneva il record mondiale di accumulo in un unico episodio nevoso (durato alcuni giorni).
    Quindi rischio latente trascurato.
    Altro che sfortuna!

    3 - turismo residenziale, di benessere / termale e non alpinistico.
    La maggior parte della clientela conosceva quello splendido luogo proprio come spa.
    Significa, appunto, un turismo che in caso di nevicate, probabilmente, è ancora meno preparato per gestire situazioni a-normali. Ho visto il video di una discesa dal Rigopiano in condizioni "probitive". Accumuli dall'ultimo passaggio di alcune decine di cm.: 30? 40? qualcosa del genere.
    In realtà, io stesso affrontati accumuli del genere (anche fino a 30cm, 40cm di fresca su strada). Con una pala in auto, giuste calzature, una buona conduzine con catene di qualità, guanti puoi superare accumuli addirittura superiori, con un po' di lavoro. Io superai accumuli sensibili operfino durante la settimana, per andare in milonga. Sono situazioni che per "montanaro" / "alpinista" sono ordinarie (bisogna saper montare catene, saper condurre un veicolo con 30cm o 40 che non capita tutti i giorni, etc.) ma che non lo sono affatto per coloro che non sono abituati.
    Questa presenza di tante persone "bloccate" è stata conseguenza dalle dimensioni dell'albergo e dal fatto che esso era una spa e non un rifugio.

    In questa pagina c'è il riferimento ad una enorme valanga che colpì gli stabili di un maso del Tirolo meridionale. Quindi è vero che anche luoghi costruiti con accortezza possono essere inficiati.
    Ma siamo in contesti nei quali, storicamente - la memoria degli avi a te cara e citata anche da Mauro Corona - era perentoria ed efficace nell'impedire di costruire in certi luoghi.
    Poi, come dicono alcuni geologi, è arrivata la hybris del calcestruzzo armato e, anche in Austria, in Tirolo, nelle nostre Alpi si è costruito dove NON si dovrebbe costruire.

    Insomma, un grande problema ha sempre molteplici cause.
    Il rispetto per la montagna significa, come stabilisce da tempo Mountain Wilderness che non la infrasrutturizza con funivie per turisti che salgono sul ghiacciaio in infradito, non le si stradizza per masse che arrivano con SUV senza catene perché tanto c'ho er quattro per quattro (il corrispondente dei ferri da stiro in mare, trattori di gente che ha molti denari e scarse o nulle conoscenze marinare) eccetera.

    Infine, masse di inurbati-artifializzati con reddito producono una pressione di richiesta economica che spinge a costruire i Rigopiano dove c'era un piccolo rifugio per alpinisti.
    Crescita demografica che significa crescita della richiesta economica che significa più costruzioni in montagna anche in luoghi rischiosi.

    > I rifugi sono chiusi o aperti a discrezione del gestore.

    No
    Molti rifugi, in molte valli alpine, sono chiusi e perché non ci sarebbe un turismo ma anche per il fatto che le vie di accesso sono a rischio di valanghe.
    Nelle alpi lombarde, trentine, ad esempio nelle quali è necessario mantenere collegamenti con i cusotid/guardiani di alcune dighe, sono stati realizzati impianti a fune proprio perché il percorso a terra è proibitivo causa valanghe. In quelle valli ci sono rifugi che sono chiusi.
    In genere i rifugi invernali aperti sono quelli di supporto al turismo dello sci alpino, non quello dell'alpinismo.

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  13. "Domenica ero andato a guardare la carta e, mi sembrava in una posizione infelice. Ma io sono solo un po' alpinista, solo poco montanaro e ... mah, intuisco ma sto zitto. "

    L'ho pensato anche io sai...

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    1. La questione è che, tradizionalmente, in montagna, specie da una certa quota in su, NON si costruisce negli impluvi, nelle "concavità", ma "di dosso", in "convessità", proprio per evitare queste valanghe la cui frequenza, a volte, è talmente bassa da portare, nei tempi di ricorrenza, all'oblio.

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    2. Sì. C'è da dire che sulle convessità incorri nel rischio forte delle frane e dei crolli. Morale: in montagna, specie da una certa quota in su (meglio: specie da una certa pendenza in su) è meglio non costruire alcunché ed essere perennemente "di passaggio". Però, vuoi mettere i soldini che finisci per perdere? Ah, ma è per la valorizzazione territoriale, mica cazzi!

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  14. Sempre su quanto sia evidente la legge di Tainter (rendimenti decrescenti) in questo caso e l'antiecologia della complessità anche in questo disastro leggere qui:


    Fax, dogane, appalti e codicilli
    Così a Rigopiano noi ricercatori abbiamo lottato con la burocrazia

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Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.