domenica 10 dicembre 2017

Capricci e mestizia

Mamma sta meglio e ha fatto già alcuni primi passi.
Vedo mio fratello (vive in casa coi miei) che affronta le bizze di mio papà che a volte ha proprio dei capricci, dell'impuntarsi su cose assurde. Ecco, capricci è abbastanza preciso, come termine.
Gli ho accennato allo scazzo avuto con mamma; gli dicevo, parlando dei capricci - a volte pesanti - di papà, che sono persone che sono state abituate, sono cresciute e sopravvissute, in tempo di guerra quando erano bimbi, ad asprezze per noi impensabili.
Sono stati temprati.
Sono di granito, non di sbobba mollacciona, come succede ora nella liquidità.
Questo ha pro ma anche contro; anche i capricci diventano... di granito.
Ho le polveri bagnate con mia madre. Sono gentile e cerco di essere caro ma non ho trasporto.
Sì, col granito si sono fatte cattedrali e ponti millenari.
Però, ritrovarsi, un giorno, un guanciale in granito sul letto...
Anche mestizia, ora, è preciso.


11 commenti:

  1. Mi ha fatto molto piacere leggere i tuoi comenti ai miei post. Io sono un cattolico radicale ma non nel senso di bigottismo. Questo non mi impedisce di apprezzare chi è diverso da me e sa parlare del suo mondo in maniere splendida.
    Il tuo tango è misterioso e di rara bellezza.

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    1. Io sono radicale. Perché le radici sono ciò da cui tutto parte, gli alberi ma anche i problemi.
      Una persona intelligente non può non essere radicale. Perché economia, efficacia ed efficienza, nel vivere una vita degna, non possono che richiedere di andare alla radice delle cose. Baloccarsi con i trasformismi delle foglie e degli orpelli esterni della realtà non solo non è un andare all'essenza delle cose ma è un teatrino farsesco, una presa in giro di se stessi e degli altri.

      Francamente io non riesco a rapportarmi con i religiosi: quando si va alla radice dei problemi essi sfuggono nelle loro credenze metafisiche, crolla l'ultimo e unico punto di comunicazione che sono il manifestarsi della realtà, secondo scienza e conoscenza.
      Ecco perché riesco ad apprezzare molte posizioni di un amico anarchico, sia pur marxisata: egli, con il suo passato razionalista, si rende conto dei limiti del proprio credo e cerca di stemperarlo.
      Non solo non riesco a entrare in comunicazione con i religiosi, devoti cattolici, comunisti, crescitisti, cattocomunisti, vegani, progressisti, tecnoteisti, ma arrivo a punte di disprezzo infinito per le loro ottusità che tentano di negare la realtà.
      Poi bisogna convivere. Lo spazio aiuta e non odiarsi, Gus.

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    2. Per me non è questione di spazio. La persona con cui mi relaziono è il mio prossimo e anche se ha idee diverse dalla mie vado alla ricerca della sua umanità.
      Alla radice della mia religione c'è l'errore che in teologia viene chiamato "peccato". Il peccato è fare del male a se stessi o agli altri. Se tu scopi la moglie di un altro fai del male a quell'uomo. Se tu fai un furto, una falsa testimonianza, fai del male agli altri.L'assassinio, lo stupro, lo schiavismo, il razzismo hanno l'identica matrice. Violenza insensata.

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  2. Solo questo...leggo sempre i tuoi post e per evitare inutili polemiche che non servono a nessuno, soprattutto quando si attorcigliano su se tesse e andando spesso a parare che nulla hanno a che fare con quello che posti...allora da tempo ho deciso di fare a meno di insulti, stronzate distribuite a piene mani ecc.
    Ma vengo a questo post che mi ha dato spunto per risponderti: I tuoi genitori sono simili a tutti i genitori che hanno vissuto le contraddizioni del fascismo e di ciò che è seguito sino ad oggi...E mi commuove quando descrivi di loro come di persone forgiate nel fuoco della quotidianità priva di intellettualismo spicciolo e nauseante. I conflitti nella coppia, qualsiasi sia le loro età hanno sempre un filo che non si romperà mai; proprio in virtù dell'esperienza che hanno accumulato nella vita di coppia: sacrifici, lavoro, figli ecc.

    Ecco volevo solo farti tanti auguri da estendere anche a LORO.

    Per il resto uso una metafora mercantilista e fisiocratica: PASSA GUARDA E NON TI CURAR DI LORO, IL MONDO VA DA SE'.

    Buona domenica e al prossimo post umanizzante.

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    1. Voglio molto bene a mio papà, persona colta e brillante, libero pensatore, amante di Leopardi e Schopenauer, di Nietzsche, Leonardo, Gandhi e Lanza del Vasto, della musica classica e del canto, alpinista, paracadutista, biciclista, che mi ha insegnato la passione per le cose fatte bene, ad essere radicale, a distinguermi, a cercare di essere mente e corpo, l'amore per le cose fatte bene, il disprezzo per la mediocrità, il valore della rinuncia e di Sparta, l'osservare ciò che c'è di giusto, buono e di marcio nelle persone, nelle idee mandando al diavolo fazioni, sette, partiti,confraternite, parrocchie.
      Mia mamma è stata dolcezza e cure, spirito pratico e calarsi nella realtà, mediazione e presa di coscienza dei limiti, del vivere comunitario e famigliare, dedizione, equità.
      Papà cittadino innamorato della campagna, mamma di origini rurali cittadina convinta, figlia di un contadino socialista che ha sempre tenuto alta la testa e che finiva in gattabuia perché non si omologava al pensiero unico impartito dal podestà, e di un'ostetrica "intellighenzia" e persona di riferimento per due intere comunità, quella italiana e quella tirolese, a pochi km, annessa a forza al Regno d'Italia. Nei masi suditirolesi si ricordano ancora di lei, la Hebame, la Comare come dicevano di qui, erborista sopraffina anche se, forse, più per necessità che affinità.
      Mi sono sempre chiesto come abbiano potuto stare insieme e superare mille mila difficoltà, mio papà e mia mamma. Ha un ché di sacro questo, di un sacro-fatto,

      Ascolto (li ho anche riportate, a volte, come in questa pagina) la loro testimonianza di durezze impensabili, di povertà, di fame.
      Sono stati abituati al sacri-ficio semplicemente perché non era possibile fare altrimenti, l'alternativa alla respons-ablità era la morte.

      Daoist, io sono molto arrabbiato, con cuore, mente e anima, per la catastrofe che la sinistra sta accuratamente preparando da lustri e per l'ignobile tradimento, il falso e il disprezzo della realtà coi quali hanno inquinato la mente di centinaia di milioni di persone. La sinistra è il più colossale, perfido e sottile disegno di violenza alla Natura, di disprezzo dell'ecologia, di orribile artificializzazione e perversione.
      Rispetto a questi crimini, tutto il resto è nulla.

      Buoma domenica, Daoistaccio.

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    2. Sono in sintonia con quello che descrivi di tuo padre e tua mamma, persone che vanno oltre l'età e oltre le banalità quotidiane...di quello che tu descrivi di provare per loro è semplicemente quello che un figlio può e dice con onestà di lui e delle sue scelte, mostra se ce ne fosse bisogno, semplicemente la saldezza degli insegnamenti ricevuti da LORO. Sulle considerazioni politiche sulla sinistra, mi trovi d'accordo. Io non mi colloca, attualmente, in nessun schieramento...trovo stimolante le proposte di F.d'Italia quando spiega il concetto di Patriota-Patriottismo, nella visione di essi scaturita dal loro congresso; e comunque bisognerà vedere in concreto quanta acqua scorrerà in questa direzione. Oggi i loro modo di dire può essere accettabile...poi starò a vedere...Detto questo, prima di augurarti una saggia settimana, ho bisogno di dirti che per quanto mi riguarda "Il Passato non macina più...qualunque esso sia stato, e l'ideologia ha spazio unicamente nelle riflessioni sul presente". Avrò modo di discutere dal mio blog (prima o poi) sul rapporto Marxismo di K.Marx e Leninismo sulla dittatura del proletariato nell'ex URSS, nonché del Maoismo e la situazione oggi in Cina".

      Ciao e buona settimana

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  3. La spiegazione è che sono semplicemente anziani.
    Ho il mio nonno materno fare capricci prima di spegnersi, adesso è il turno dell'altro nonno.

    L'età, semplicemente

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    1. c'era un refuso da smart

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    2. Pippa
      I capricci dei veci. Si torna bambini, no!?, senza esserlo più.

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  4. Mio padre i capricci li faceva anche da giovane, figurati da anziano. Ora che non c'è più mi mancano anche quelli. Le contraddizioni della vita.
    Che dice tuo fratello degli scazzi con mamma?

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    1. >  Ora che non c'è più mi mancano anche quelli.
      Silvia, è la riflessione che facci spesso, quando penso al cozzo con la mamma.
      Io ho una capacità di rinuncia anche troppo sviluppata e sarebbe assurdo che io non la esercitassi ora, sulla questione della casa, con lei.
      Ora, voglio mettermi sul suo piano oppure essere migliore? Ho sempre pensato e continuo a pensarlo che nulla si può pretendere, che l'eredità è un problema perché non è frutto del proprio lavoro. Mai capito come si possano rovinare le famiglie per questioni ereditarie, fino a odi e spaccature incredibili, Quindi, ho pensato che posso rinunciare anche alla casa del paesello.
      Ci vorrò un po' di tempo e questo aprirò nuove porte. La rinuncia è uno dei più straordinari fattori di libertà. Molta della mia felicità quotidiana è frutto di rinunce.
      A mio fratello ho detto tutto in poco. Abbiamo avuto momenti felici, in queste ore.
      Cosa può dire? La casa è di mamma e che ella faccia cosa ritiene giusto.

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