giovedì 10 ottobre 2019

Le due, i due

Ho una vicina con suo figlio (cosa metto qui? La lista di termini dispregiativi sarebbe lunga e comunque insufficiente).
Non ricordo se io abbia scritto qui qualcosa sulle nefandezze di questi. Sono tra le persone le cose più efficaci nell'alimentare la mia misantropia.
Insomma questi abbietti hanno anche una sorta di area verde che si indicherebbe come giardino se non fosse diventata il disgustoso coacervo di rifiuti, oggetti, resti di alberi fatti morire, plasticame, pezzi di pentole, etc. .
In questa area orribile cosa ha fatto l'indegna e il suo bamboccione fancazzista? Hanno segato due piccole e rigogliose querce (rovere) che in qualche anno avevano raggiunto i 2m di altezza e un tronco di una dozzina di cm di diametro.
La loro pigra e rozza  sciatteria s'è di colpo trasformata in attività. In realtà essa si è ridestata in corso d'opera: hanno lasciato un moncherino di tronco alto un metro, solo una delle due, l'altra l'hanno segata a 30cm di altezza. Sono riusciti a fare in malo e sciatto modo persino questo piccolo scempio. In effetti l'area disordinata e maltenuta che avevano reealizzata non poteva essere esibita appieno nel suo fulgido squallore.
Mi trattengo dallo scrivere i miei pensieri di disprezzo e intolleranza per i due problemi. Ma perché non sono rimasti a a galleggiare nella loro indicibile pigrizia sciatta?

29 commenti:

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    1. Persone che hanno un'innata propensione per il peggio e per imporlo al prossimo.

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  2. Persone e cose del genere li definisco "attentati alla vista" (chiaro, poi, che sono attentati alla decenza, all'intelligenza, ecc.) Sono colpi duri e l'istinto sarebbe quello di spedirli fuori dal sistema solare, lontani da tutto ciò che deve essere curato, preservato e, se modificato, con coscienza ed attenzione (leggasi anche rispetto ambientale e dell'ecosistema). Almeno andarci vicino. Ma esseri del genere ignorano questi concetti o, più probabilmente, se ne sbattono altamente. Tutto nella norma.

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  3. Credo verrò a piantare qualcosa che a me piace nella tua proprietà, così, perché a me piace.

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    1. Alahambra, le due piccole querce erano cresciute spontaneamente: vicino c'e' una (da me molto amata) grande quercia due ghiande della quale erano diventato le due giovani e rigogliose roverelle.
      Queste due merde, tra l'altro, non sanno neppure che due piante cosi', nei vivai, sono estremente care.
      Insomma, si sono trovate, gratis, nel loro giardino, anche un tot di bigliettoni da centoeuri.
      La loro pigrizia cialtrona si e' improvvisamente destata per segarle. Ovviamente non hanno messo in ordine il loro puttanaio. No, quello no. Si sono destati solo per segare alla carlona le due giovani querce.

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    2. È il loro giardino? Tagliano le quercie a loro piacimento, guarda un po'.
      Come al solito rispondi a caso e non cogli quel che ti vien detto.
      Frantuma tasti mi sa che chi deve rileggere sei tu. E non solo questo eh.

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    3. > Credo verrò a piantare qualcosa che a me piace nella tua proprietà, così, perché a me piace.

      Io non sono andato a piantare delle querce nella loro proprieta'.
      Il tuo primo commento e' assurdo.
      Da un commento assurdo puoi poi ne arriva un'altro, il secondo

      > È il loro giardino? Tagliano le quercie a loro piacimento, guarda un po'.

      Puoi pensare di rigirare la frittata in una discussione senza ne capo ne coda.

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    4. Aggiungo pure che, mettendola sul piano che proponi, della liberta', allora c'e' pure la mia liberta' di osservare e criticare. Cosa dovrei fare? Cucirmi la bocca?
      E' arrivata la maestrina con la lezioncina cretina del venerdi'.

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    5. Alhahahahambrahh, "rileggi", perché la tua risposta ("Credo verrò a piantare qualcosa che a me piace nella tua proprietà, così, perché a me piace.") non è coerente con quel che hai letto. Dal che intuisco che probabilmente non hai compreso quel che UUIC ha scritto -- stando al suo post, cosa avrebbe piantato a casa d'altri?

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    6. Siete proprio limitati.
      Uomo sentenzia su quanto degli estranei fanno nella loro proprietà, da cui mi atrovo il diritto di fare altrettanto nella sua.
      Mamma mia quanto eRA difficile, oh cavolo ci voleva uno con il Qi di Leonardo.

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    10. Arrogo.
      Anzi, ve la spiego più chiara che altrimenti vi perdete un'altra volta.
      Mi arrogo il diritto di decidere su altrui proprietà, in base al mio solo personale gusto, cosa deve o nonndeve starci.
      Ecco bambini, spiegato anche a voi.

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    11. Scusami, Alahambra, ma più che di gusto personale parlerei di buonsenso e civiltà. Fare di un giardino una sorta di discarica è civile? Tralasciando lo schifo che si trasmetti a chi vi passa davanti. Siamo nel paleolitico? Nell'anarchia completa? Da lì a cagare davanti a casa non ci passa molto. In quanto al massacro dei due giovani alberi piange il cuore. Chiaro che sulla loro proprietà possono farlo ma ciò non toglie che in certe persone (per esempio Uomo o me o MrKey magari ed altri ancora) tutto questo faccia schifo, rabbia e tristezza. Credo che Uomo abbia soltanto voluto esprimere questo. A me vicini del genere darebbero fastidio. Si può scriverne? Si può esprimere la propria opinione?
      Saluti

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    12. Tutto si può Malva. E si dimostra esattamente quel che si è. Tutti quanti in fila.

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    13. Halhahahhhhaaaambrhaaahhhhh, dalle mie parti si è usi esortare chi profferisce stupidaggini con un bel "ma và' scua'l mar". Ecco, incamminati.

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    14. Alahambra, di solito fai interventi ragionevoli, questo mi sembra rissoso e basta.
      Comunque io sono un nessuno. Fai come ti pare, o quasi.

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    15. È rissoso Io, non ho alcuna intenzione di nascondermi dietro ad un dito.
      Lo è perché detesto con tutta me stessa l'ipocrisia della maggior parte della gente che vien qui e l'irragionevolezza del post e dei successivi commenti.
      È insopportabile il modo in cui si rivolge ai suoi vicini che hanno l'atroce colpa di non pensarla come lui e che osano gestire la loro proprietà (la loro, non quella comune o quella altrui) come meglio desiderano senza chiedere a sua maestà se questo offende il suo senso estetico.
      Tutto questo senza considerare che a quel che dice Uomo bisogna far la tara come ben sappiamo.
      Quindi sì, è rissoso: dopo anni di tentativi di comunicazione che hanno avuto come unico risultato cambi di discorso, provocazioni personali ed inasprimenti inutili mi va benissimo di scegliere la modalità "se mi volete capire bene, altrimenti chissene" e mi libero dell'onere di cercare una mediazione nella mio modo di esprimermi per farmi comprendere.
      Siamo tutti dei nessuno ed è perfetto così. Il problema è che qualche nessuno pensa di essere sua maestà.
      Grazie della tua critica comunque, hai ragione come vedi.

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    16. Alahambra, se potessi io trasferirei i due "non perfetti" a pochi passi dalla tua abitazione, come "cari vicini" e poi mi metterei ad osservare, ad osservare.
      :)

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    17. AlaCosa, questa gente vive nel mondo ovattato della provincia, l'ho detto e lo ripeto.

      Quando ero bambino uscivo di casa e giocavo nella aiola tra il mio palazzo e la strada. Ogni tanto qualche signora apriva la finestra e scuoteva la tovaglia, facendo piovere sulle nostre teste bucce di patata, ossi di pollo, qualsiasi cosa. L'alternativa era andare nello spazio tra due palazzi dove c'era una specie di piccola discarica ma li ogni tanto piovevano di sotto intere suppellettili, un giorno un intero divano. La fortuna, se cosi vogliamo dire, era che a quel tempo pochissimi avevano un cane quindi la merda pioveva solo dall'alto.

      Io gli manderei i miei vicini attuali, gente che al primo sguardo storto gli direbbe il proverbiale "spaco botilia, amazo familia".

      Per inciso, il Camminante ci ha raccontato che lui si introduce senza problemi nella proprietà altrui ogni volta che si reputa titolato a farlo. Una delle sue convinzioni, derivanti dalla anti-morale, è che le "regole" devono essere draconiane per gli altri, in modo da fare spazio ai suoi compromessi.

      Fa tanto Capalbio.
      Giriamo sempre attorno allo stesso ombrellone.

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    18. Ecco altre chiacchere.
      Il vivere in provincia non e' affatto casuale, una fortuna o altro ma il risultato di una scelta.
      Considerando le tue sparate, John, si capisce che anche a te vivere nella merdosa conurbazione tumorale antropica non fa bene.
      Ecco, manderei anche a te i due vicini abbietti come cari vicini in modo che vi possano donare una sorta di troiaio discarica che possa gratificarvi quotidianamente.


      > introduce senza problemi nella proprietà altrui ogni volta che si reputa titolato a farlo


      Sull'entrare nella proprieta' era un semplice vagare per boschi abbandonati da decenni e raccogliere legna di risulta a terra.
      Tu puoi scrivere tutte le cretinate che vuoi e anche attribuirle a me. Non avrai meglio da fare.

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    19. Facciamo cosi.

      Tu continua a pensare che qualsiasi cosa non sia imbullonata a terra e/o non sia sorvegliata da una guardia sia "abbandonata" quindi possa "raccogliere".

      Continua anche a pensare che raccogliere la roba di altri senza averne bisogno ma solo per un vezzo sia una cosa di cui vantarsi. Un po' come il tuo amico qui che si vanta di non usare il sapone, perché nella sua testa è una mollezza "moderna".

      Io continuo a pensare che non si entri in casa d'altri, che asportare qualsiasi cosa sia un furto e che farlo per sfizio sia una delle tante abitudini italiane di cui ci si lamenta solo quando sono gli altri a farne sfoggio, altrimenti è cosa buona e giusta.

      A proposito di vivere in provincia. Che sia una scelta o una necessità non fa differenza. Quello che cambia è la percezione della "realtà". La tua percezione è come quella di quelli che hanno la casa a Capalbio e mandano i finti "rifugiati" a vivere attorno casa mia perché non vogliono il casino attorno alle loro case di campagna. Te vuoi solo le comodità e i lussi, i cervi che bramiscono nella notte con la luna, per esempio vuoi che un treno vuoto ti porti dal paesello alla città e non prendi in considerazione che qualcuno, da qualche parte, paga quei lussi o anche solo il fatto che insieme al salvatico dei cervi ti becchi il selvatico dei "campagnoli" autoctoni o dei stramboidi che come te scelgono di stare li perché gli va.

      Torno a dire, giriamo attorno allo stesso ombrellone dal famoso "teratoma umano". Siamo tutti "teratoma" tranne te. Dobbiamo sparire tutti, tranne te. Per qualche motivo l'idea che tu sia il "teratoma" degli altri non ti sovviene.

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    20. Ecco di nuovo le sparate connoriane

      > è come quella di quelli che hanno la casa a Capalbio e mandano i finti "rifugiati" a vivere attorno casa mia

      Dove avrei scritto qualcosa del genere?
      Tu e Alahambra, in modo antagonistico e polemico, avete sollevato una cagnara.
      I due vicini nel loro robo di proprieta' hanno un principio di discarica. Bene: visto che trombonate che UUiC e' rissoso, teratoma degli altri, e altre stupidaggini, io farei esattamente come farei coi kompagni al caviale: applicherei i due problemi a voi e poi studierei.
      Acquistano un robo accanto a casa vostra e poi iniziano a discaricare nel robo sotto il vostro naso e i vostri occhi.
      Poi ne riparliamo. :)

      Io non parlo qui degli altri vicini che sono persone dignitose, corrette e ben educate.
      Ecco che devo leggere le sparate ugualiste di 'sto John Connor che tutti sarebbero uguali, ugual teratoma.
      No, no.
      Non sono affatto tutti uguali, John: ci sono persone in gamba, persone nella media e persone che sono problemi.

      Il fatto del treno e' ovviamente un'altra sparata.
      Tu pensa all'ipertrofia stradale che percorri in moto che io pago come servodelfiscoglebainps.

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    21. Coso, il problema qui è uno solo. In questo blog non si racconta una persona reale ma un personaggio di fantasia, tipo il Conte di Montecristo.

      Io parlo per me e ti lascerei tranquillo nella tua finzione letteraria se non fosse, lo dico e lo ripeto, che è STEREOTIPO.

      Ogni singola parola che scrivi ha una sua origine e una sua destinazione. Che ci sia qualcuno nell'universo che ti trovi "originale" e/o credibile, è veramente fantastico. E' come se domani uscissi di casa e mi trovassi davanti uno col mantello nero, il cappello nero, la maschera nera e il cavallo nero. Sono Don Diego De La Vega, senor.

      Che ancora, sarebbe innocuo se non fosse come le pubblicità dei SUV, che corrono sempre lungo strade deserte su scogliere a picco con niente attorno a perdita d'occhio, non sono mai posteggiati sui marciapiedi delle città.

      Il fatto del treno non è affatto una sparata. E' lo stesso discorso di qualsiasi infrastruttura, che sia l'acqua, la corrente elettrica, la connessione Internet. Se tu tiri un cavo in fibra ottica spendi X, per rientrare della spesa ci devi allacciare Y utenze. Se sono meno di Y, l'investimento è in perdita e questa perdita significa che o non metti il cavo, oppure la accolli a tutti gli utenti. La strada che porta al tuo paesello costa molto di più al metro della strada davanti casa mia, visto che qui passano migliaia o milioni di veicoli.

      Sono scemo, lo so, sempre tempo perso.

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    22. I giochini retorici...
      Ora, e' noto che le strade sono molto costose e che il traffico privato e' molto costoso e che entrambi sono molto piu' costosi del traporto privato (su gomma).
      Qui vuoi fare il giochino sciocco dell'attribuire al treno/mezzi pubblici un costo fiscale/economico per la collettivita'/contribuenti maggiore di quello delle strade/trasporti privati.
      Ora, io mi chiedo perche' dovrei stare a ribattere a queste stupidaggini. Sono talmente roboanti che alla fine e' difficile stare zitti.

      Le strutture hanno economie e diseconomie che seguono la legge dei rendimenti decrescenti, come tutto.
      La strada che porta al mio paesello e' li' da decenni e decenni e assai poco trafficata, si consuma poco: in ventanni ne hanno asfaltato solo un paio di tratti di un alcune decine di metri.
      Il consumo del manto stradale esiste ed e' il costo di gran lunga maggiore per le strade esistenti.

      Ora bisogna ricordare che l'acqua e' bagnata e il trasporto privato su gomma e' costoso.
      A proposito di perdere tempo.

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