Due sabati fa ritirai un paio di quintali di prodotti (sono referente del GAS per quell'azienda) ad un mercato contadino giù "in città" per l'ordine estivo alla bancarella del produttore. Nell'occasione feci anche un po' di spesa di fresco a quel mercato contadino.
Una bancarella di un'azienda dei colli a oriente della provincia propone le albicocche (quest'anno ci sono!! niente gelate!) due chili cinque euri.
Cosa me ne faccio di due chili? penso.
Arriva uno di fretta " sono così buone che ne prendo ancora!".
Vabbè, sono mature (sono in offerta!), dicono, c'è siccità, saranno dolci... prendiamone due chili.
Mi ricordo il disprezzo degli ex suoceri tedeschi (nonostante fossero luterani e con un approccio a volte severo al cibo) per gli holländischen Wassertomaten.
Le albicocche all'acqua, non aspre, non dolci, non mature, non acerbe, non saporite, non succose, non farinose, non profumate: erano talmente scarse che non riuscivano ad essere neppure cattive. Peggio di quelle della GDO.
Col senno di poi penso che... fu un acquisto sbagliato rispetto alla stagione: ci sono varietà (cultivar) selezionate per essere precoci che, in genere, hanno vari limiti e producono... robaccia!
Col senno di poi penso che... fu un acquisto sbagliato rispetto alla stagione: ci sono varietà (cultivar) selezionate per essere precoci che, in genere, hanno vari limiti e producono... robaccia!
Non butto via il cibo, me le sono mangiate tutte. >:/
Ma!Non so in altre zone ma la mie che sono sull'albero sono ancora super acerbe,così come le pesche ecc....
RispondiEliminaIl problema è proprio la varietà precoce: quelle albicocche erano proprio mature (alcune sono marcite) e senza alcuna connotazione organolettica.
EliminaE' noto, ad esempio, che i pomidori "ramati" sono una varietà selezionata per essere robusta alla manipolazione (anche delle macchine, nel confezionamento per la GDO), durevole (può girare per TIR e magazzini per molti giorni) e che, fin dall'inizio, si accorsero che la varietà ottenuta ha grosse lacune in termini di sapore.
In generale io rifuggo dalle primizie: questa volta i miei osservazioni e ragionamenti si sono rivelati sbagliati.
le albicocche vanno coltivate perchè non hanno bisogno di veleni. Io ne avevo 4 alberi per ricoprire i mesi estivi ma con gli anni son rimasti i meno appetibili, quello di inizio giugno e l'altro di metà giugno inizio luglio
RispondiEliminaMeno appetibili nel senso che producevano albicocche di qualità inferiore?
EliminaSe fosse così il noto "L'erba cattiva non muore mai." varrebbe pure per gli alberi da frutto "cattivi".
Io ho avuto una pianta che le faceva favolose, grosse, buonissime, ma cadevano e se andavano bene se ne salvavano una dozzina.
RispondiEliminaperchè non gli davi un concime complesso che avesse il Boro come titolo.Boro che appunto serve per facilitare l alleggagione dei frutti
RispondiEliminaGrazie Alex!
EliminaSi impara qualcosa di utile pure da... una pagina sulle "idrococche".
EliminaGrazie messer Biagiolus.
La pianta può anche essere infestata da qualche fungo ma uno se ne accorge dall'aspetto, tipicamente le foglie macchiate, arrotolate/accartocciate.
EliminaDa cui la famosa espressione sariana "vai a dare il ramato", infatti il (solfato ?) di rame se non sbaglio si adopera(va) per l'azione anti-fungina.
Io sto a Gotham City, non faccio il contadino, eh.
Però esiste Internet e le piante nel vaso.
Il fungo prevalse, nel mio caso.
Medicamenti con ioni di vari metalli (zinco, rame - appunto!, etc.) si usano anche per le dermatiti fungine degli esseri umani.
Elimina