sabato 4 giugno 2022

La psicosi anti

Sorrido perché col passare del tempo divento sempre più relatitivista e distaccato.
Leggo la ennesima pagina di celebrazione culto del fascismo anti: in genere, come spesso ricordato, i fascisti anti sono più pericolosi dei fascisti in quanto dissimulati.
Così ricordavo al signor Sacchini un certo disappunto da parte dei post-fascisti per la fascistizzazione di tutto e del suo contrario :- "Se tutto è fascista nulla è fascista", scrissero - notai un certo disappunto - su un editoriale di un loro quotidiano. La ugualizzazione è un problema filosofico, concettuale che sta alla base del sinistro culto.

Nelle varie discipline del miglioramento personale, PNL e altro, è noto che l'antagonismo non può che essere strettamente limitato nel tempo e contestuale: essere "anti" è fallimentare a medio e lungo termine.
La questione è che i fantasmi fassisti servono ad alimentare queste psicosi dei fascisti anti. Il culto diventa una mano di opaco anacronismo che si aggiunge al resto.

I fascisti anti condividono molte cose con i fascisti anche una spiccata tendenza alla censura di ciò che è disadeguante rispetto a "la verità". Una semplice osservazione e questa natura dipolare, la fissazione psicotica contro ciò che si è, si manifesta.
Non solo l'antifascismo non serve più a niente ma diventa una perpetuazione delle proprie psicosi, diventa un dispositivo per perpetuare le proprie patologie psichiche e renderlo culto: la fissazione contro le religioni fa parte della stessa caratterizzazione di dissociazione dipolare.

Aggiornamento (lun 6 giu h 21;38)
I commenti sono riapparsi estratti dalla coda di spam. Sui motivi di questa evoluzione "sparisco e riappaio" non posso fare altro che limitarmi all'osservabile.


7 commenti:

  1. Comunque nella vita bisogna prendere una posizione. Vivere da ignavi non è il mio modello.

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    1. Maratoneta Gio, cosa direbbe se io vi chiedessi di prendere posizione tra Orazi e Curiazi!?
      Questa forzatura e' funzionale al relativo settarismo per cui "gli altri sono il Male, solo noi siamo il bene!".
      Un po' come la fregatura dei sistemi partitici bipolari: il 90% dello stesso menu' presentato come finta scelta.

      Infine ci sarebbe la solita domanda :- in quale dei due sistemi vorreste vivere, se costretta?
      Quando le persone si rendono conto che i totalitarismi rossi furono peggio per molti aspetti (e.g liberta' economica, liberta' di movimento, liberta' di culto) di quelli fascisti / nazisti, in privato (!), forniscono risposte che vanno proprio contro questa narrazione allucinata.
      Hanno rimosso perche' il fascismo ebbe successo ovvero l'incubo infernale del bienno rosso. Gia' a quel tempo decisero meglio fasci che rossi!

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  2. Prima di "prendere posizione", quindi esprimere un giudizio, bisogna avere una qualche conoscenza dell'argomento, altrimenti si tratta di "pre-giudizio", cioè giudicare prima di (senza) conoscere.

    Il Fascismo storicamente fu esattamente lo stesso che sta succedendo adesso in Russia.
    Ovvero, un paese povero dilaniato da forze centrifughe di tutti i generi, che nascono tanto dalla disperazione dei poveri che dalla spietatezza di chi ne approfitta, si raccoglie attorno al solito autocrate e alle sue milizie che promettono "ordine e disciplina".
    Nello "ordine e disciplina" i poveri trovano rassicurazione e una qualche rappresentazione del mondo dove le cose hanno un loro posto dentro lo schema e i ricchi o aspiranti tali trovano la rassicurazione che, entro certi parametri, possano appunto arricchirsi.
    Gente che non ha niente che la tenga insieme alla fine si ritrova alle parate e nel racconto di una "Grande Guerra Patriottica" come mito fondativo.

    Ai Russi, come agli Italiani del primo Novecento, non dispiace che l'autocrate, tramite le sue milizie e i vari "poteri" subordinati, conculchi ogni libertà.
    Che non si possa manifestare il pensiero, che addirittura le parole siano vietate, non gli dispiace essere continuamente bombardati di propaganda sul "Nemico Esterno", che in Asia dove tradizionalmente il Potere Umano è anche Divino, è il "Diavolo Straniero".
    Ai Russi non sembra affatto strano che gli venga detto delle infinite bellezze e ricchezze della Russia ma che nessuno ci voglia venire e che la Russia, come tutti i Paesi del Terzo Mondo, abbia una economia basata essenzialmente sulla esportazione di materie prime. Non gli sembra nemmeno strano, perché poi nemmeno ci pensa, che l'Italietta abbia un PIL che sia UN TERZO superiore a quello della Federazione.
    Ai Russi non sembra strano che lo Stato si sveni a fabbricare carri armati e che si lanci in "Operazioni Militari" che poi altro scopo non hanno che garantire il famoso "Spazio Vitale", sempre lottando contro il "Nemico Esterno" che vuole soffocare, per malvagità ed invidia, le energie belle e buone del "Popolo".

    Ecco, quindi sarebbe interessante vedere davanti ai nostri occhi un ulteriore esperimento di "Fascismo".
    Non lo vediamo come tale perché, con somma ironia, la "Sinistra" è geneticamente subordinata al suo retaggio comunista e quindi postula un antagonismo tra "Sinistra" e "Fascimo" che non è mai esistito, uno è storicamente figlio dell'altra, dato che come tutti dovrebbero sapere, Mussolini prima di essere il Duce fu figura di spicco dei Socialisti italiani e, a differenza di Lenin, figlio di ricca ebrea e accademico, ebbe origini proletarie e una gioventù ribelle nel senso del riscatto sociale per il babbo e tutti gli avi.
    Vediamo coi nostri occhi come il Comunismo abbia riprodotto povertà materiale e spirituale e come abbia poi prodotto anche una ennesima istanza di Fascismo, che paradossalmente cerca di ritornare nell'utero che lo ha partorito.
    Nello stesso tempo, ancora più ironicamente fino al tragico, la "Destra" vede nello Autocrate il garante di quello "ordine e disciplina" necessari a mettere al loro posto le masse per loro natura insubordinate e anche una specie di rivalsa per la subordinazione imposta dagli Americani e insieme causa ed effetto dell'appartenenza al cosiddetto "Occidente" e lo "Ordine Mondiale" che lo Autocrate come un titano vorrebbe contestare.
    Quando tutto questo è finzione e quello che la "Destra", priva di virtù e di morale, vuole, è qualcuno a cui leccare gli stivali. In certi momenti certi stivali sembrano più gustosi di altri, oppure sembra conveniente poterne leccare diverse paia.

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    1. Putin è un ex comunista. Come tutti i regimi esiste in esso un limite all'individuo a favore di ciò che è considerato un bene collettivo. Comunismo e fascismo hanno molto in comune, a partire da una severa (parvenza di) morale.
      Tra gli SUA e la Russia, come scritto, io sceglierei la Russia, se non altro per conoscerne i difetti.
      Gli oligarchi sono anche qui in castalie ben organizzate: basta che le condizioni degradibo un po' e subito le condizioni liberali evaporato e si trasformano in coercizione. Per lavorare dalla tessera nera a quella verde è solo un primo esempio.

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    2. Sei una roba triste, Coso.
      Con tutti questi tuoi manierismi.
      Ancora più triste sapere che gente devi avere attorno per essere cosi.
      Vai a cercare i cervi che bramiscono e le case da rivista di architettura in Russia, vai.
      Il Marchese del Grillosky.

      Ripeto, per essere concreti, la Russia con il triplo della popolazione e l'esportazione di materie prime ha un PIL che è solo 2/3 di quello italiano. Il PIL procapite della Germania è 4 volte quello della Russia. La Russia non produce nulla che possa esportare, che abbia un valore, nemmeno le armi che una volta regalava per esportare la rivoluzione, adesso più o meno esporta ad altri Paesi del Terzo Mondo con simili condizioni socioeconomiche. Nessuno sano di mente vuole vivere come i Russi e meno ancora essere soggetto dei Russi, i quali ovviamente, mentre mangiano la merda in villaggi senza strade e cacano in un secchio, come per Israele o il Califfato Islamico, pensano di essere destinati al dominio su tutte le Genti. Ergo, prima di scegliere la Russia, forse sarebbe meglio domandare a chi vive nei pressi, come mai, che ne so, i Polacchi o i Finlandesi non si precipitano in massa a chiedere di essere assimilati nella Federazione piuttosto che gli odiosi SUA.

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    3. Tra le tante tue storture c'è il fatto che non conosci il senso della parola "morale".
      La "morale" è la misura delle cose e ti viene trasmessa da chi ti coltiva, cioè dalla "cultura".

      Quello che tu intendi per "morale" in riferimento al Comunismo è la Legge imposta manu militari, che in quel caso è qualsiasi direttiva emani dai vertici del Partito. La Legge comunista però è draconiana per la "base" perché fini assoluti giustificano mezzi assoluti mentre ammette progressivamente sempre più eccezioni mano a mano che tu occupi una nicchia ecologica che sale nella piramide del Partito, la dove i fini non sono assoluti ma relativi.
      Nota che nelle "democrazie" la Legge non solo è definita dai delegati incaricati dal Popolo ma, entro certi limiti, è uguale per tutti. L'omicidio è omicidio che lo commetta un operaio o che lo commetta il Presidente. Mentre, come ben vedi, se a Mussolini viene imputato l'omicidio Matteotti, Putin ha fatto ammazzare non si sa quanti "nemici" tra giornalisti, concorrenti, eccetera e siccome questa era la prassi comunista, può andare in giro a vantarsene. Un Pubblico Ministero che accusasse Putin finirebbe ammazzato. Nei tuoi SUA i Presidenti si devono dimettere se vengono scoperti a mentire in pubblico, figurati se gli venissero addebitati degli omicidi.

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  3. Ah, certo, tutta l'epica della Resistenza è una menzogna colossale con cui il PCI si intestava la "Liberazione" e poi la fondazione della Repubblica, quando il progetto originario era di replicare il modello sovietico e la Repubblica fu viceversa imposta dagli Americani previ accordi di Yalta per la spartizione dell'Europa.

    Quello che successe veramente fu che l'Italia progettò una resa separata per mesi e i Tedeschi ovviamente ne furono informati, costretti a contestare l'Italia agli Alleati la occuparono con tutta calma e, come tutti gli occupanti, ebbero poi la necessità di un regime fantoccio per amministrare i territori che controllavano, da cui recupero di Mussolini dalla prigionia, suo ricondizionamento e fondazione della RSI.
    Una volta costituito il regime fantoccio con Mussolini in testa, si trattava di rastrellare gli Italiani per mandarli a lavorare e sostenere l'industria bellica oppure per arruolarli nelle milizie, che per altro i Tedeschi non volevano tra i piedi in prima linea e quindi operavano nelle retrovie, da cui poi la coincidenza tra l'esistenza di queste milizie e i compiti di polizia e rastrellamento.
    Gli Italiani che si sottraevano al reclutamento, oltre ovviamente i disertori dei reparti del Regio Esercito che si trovavano al diqua del fronte, diventavano ipso facto "banditi" e, una cosa tira l'altra, si scontravano armi in pugno ma il meno possibile, con i militi della RSI e occasionalmente coi Tedeschi. I quali, incidentalmente, applicavano le loro Leggi di Guerra che erano le stesse che applicavano nell'Est Europa, magari con soldati reduci dal Fronte Orientale e quindi usi a certe maniere.
    Nel mentre, non parve vero agli Alleati di avere questa "manodopera gratuita" dietro le linee da potere usare per distrarre i Tedeschi, previo invio di "consiglieri militari" e ai Comunisti di avere disperati da indottrinare come facevano prima nelle fabbriche.
    Fatto sta che della "Liberazione" che noi festeggiamo, dei proclami del CNL di Pertini, eccetera, nessuno seppe nulla e nessuno si interessò, tranne i poveracci che finirono macinati nella resa dei conti, la guerra in Italia finì con la resa delle Armate germaniche alla cui firma non furono presenti ne inviati della RSI, di cui però i Tedeschi ebbero lo stile di presentare la delega ne rappresentati della Resistenza, che nessuno mai considerò un interlocutore, perché gli Alleati poi parlavano direttamente con Stalin e Stalin emanava le direttive urbi et orbi.

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