giovedì 12 gennaio 2023

Le ore oscure - 5

(Le ore oscure - 4)

Non solo è una battaglia persa (mi riferisco ad alcuni commenti letti da Gaia) ma, come scrissi qualche tempo fa, è pure una pecca culturale di noi latini: qualche giorno fa osservavo, per l'ennesima volta, i paesini sud-tirolesi al confine di quello trentino dove nacque mia madre: hanno un trentesimo, un cinquantesimo dei lampioni, essi, che meraviglia! Uno al municipio, uno alla chiesa, uno alle poste, uno alla caserma dei VdF volontari. Fine.

Col fatto che ora ci sono le luci LED che consumano meno di quelli a vapori di jodio, i paesi trentini ne hanno approfittato per illuminare intere strade di collegamento tra le frazioni, una orribile, abominevole sbrodolata luminosa che non serve ad un cazzo di nulla se a rendere schifosa, lattiginosa, la notte e ad aumentare ulteriormente i consumi energetici, inquinamento, deficit pubblico, della bilancia dei pagamenti. Ci sono più lampioni che abitanti!!

Non solo ci siamo fottuti l'inverno e le precipitazioni in generale, ci siamo fottuti i campi, i territori fotosintetici con colate di cemento e asfalto, da tempo ci siamo fottuti pure l'oscurità.

Siamo una (in)civiltà che si sta fottendo da sola.

7 commenti:

  1. Soldi che potrebbero essere spesi sicuramente molto meglio!

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    1. Pare che deficit pubblico (dai comuni via via su) e costi salati dell'energia non abbiano alcun effetto.
      :(

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  2. Mi sembra una testimonianza significativa perché nel suo piccolo riassume delle tendenze tipiche di questa epoca di decadenza.

    1. La fascinazione per la novità tecnologica. Il confondere il nuovo e moderno con il bene e il giusto.
    2. Un ecologismo superficiale che non considera il valore della notte, lo scompiglio ecologico provocato da questa illuminazione asfissiante.
    3. La scusa della sicurezza (in questo caso stradale) per giustificare tutto: in questo caso la quieta della notte (col suo valore ecologico) e la spesa effettuata.
    4. Il disinteresse per il reale bene e utile della popolazione, ma lo spendere per spendere (dà potere) magari approfittando (non so) di qualche sovvenzione.
    5. La generica mancanza di preparazione, di cultura, di comprensione.

    Tutti aspetti che vediamo, opportunamente amplificati, nella “grande” politica: nazionale e non solo.

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    1. È un problema diffuso: negli alberghi riscaldamento e raffrescamento sono quasi sempre eccessivi e, per me, assai sgradevoli.
      Il troppo che stroppia sempre più diffuso.
      È come se ci fosse la relazione implicita "guardate come sprechiamo per voi, come siamo bravi!".
      Illuminismo anche sotto il cassonetto degli oli alimentari esausti e pure dentro.

      Qualità che precipita e costi e sprechi che si impennano: privo di senso!

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  3. A forza di illuminare, le stelle non sono più visibili anche nelle notti con il cielo sereno. Il porto è illuminato a giorno con luci di tutti i colori . La notte perde il suo significato perché manca il buio e il silenzio.

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    1. Notte, silenzio, stasi, digiuno, tutte cose che sono la vita, l'equilibrio dinamico, la sanità della vita, tutto triturato riempito da luce, musica del cazzo, movimenti da esagerati/ criceti che corrono nella ruota, cibo scadente, ciarpame di tutti i tipi per tutti i sensi.

      Tutto livellato ad un pieno indistinto e grigio, senza significato.

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  4. Io trovo insensato questo diluvio costoso di luce, di illuminazione notturna. Il fatto di poter visitare quei paesini (sud)tirolesi nei quali la vita procede alla grande senza questo orribile, folle spreco mi conferma che, essendo essi non marziani ma esseri umani come noi, si puo' fare e si dovrebbe fare.

    Pensare di fermare i ladri con la luce e' come pensare di salvarsi in auto con una preghiera invece di indossare le cinture di sicurezza. I ladri si fermano in tre modi:
    1 - non facendo entrare quelli stranieri
    2 - rimpatriando quelli gia' penetrati (illegalmente e illecitamente)
    3 - assicurando pena certa quando li si acciuffa

    Sul punto 3 non si pu' non osservare che ora essi vivono un paradiso penale nel quale essi hanno la certezza dell'impunita' cosa che, in sociologia e in criminilogia, e' nota essere il piu' fantastico, potente, efficace propellente per una crescita in frequenza e gravita' dei crimini.

    In alcuni posti in Appennino accumuli fino a oltre 100cm di neve: per le nostre falde esangui, morte, striminzite e' una grazia fantastica!
    Buondi' Valeria

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