martedì 20 giugno 2023

Storti e felici

Sono riuscito a "portar" a casa, sabato_aceri, il mio amico ex tanghero che ebbe un ictus dal quale si è salvò, per un pelo sebbene uscendone malconcio.
Dopo i lunghi mesi di sfinenti lavori in casa sono riuscito a mantenere la promessa che gli avevo fatto. E' arrivato colla sua auto modificata ed è stato con noi per un'intera giornata. La sera abbiamo avuto una bella cena 

  • insalata mista fresca bbona guarnita con vinagretta salsina di aglio, balsamico e timo, un timo spettacolare che abbiamo che non ha mai profumato così
  • risotto al pomodoro, basilico e datterini dolci
    che questo è difficile che è semplice ma li ha mandati in visibilio
  • peperoni quadrati (qui ho peccato per il fuori stagione) con ripieno di sgombri e alici in salsa piccante
  • zucchine semplici con maggiorana, sempre al forno, due verdure con un piccione forno
  • panna cotta che Rosa Canina abbia lunga vita come l'ha fatta squisita, proprio colla panna fresca cotta e una composta fresca di duroni e marchigiani comprati dal contadino la mattina

Devo dire che siamo arrivati un po' stracchini a sederci, poi ci siamo ripresi.
Com-pagni anche con _rezza e _zia, la morosa/moglie, il mio caro istruttore della palestra del miglioramento personale. La cena si è affogata nella notte fonda: quando si sta bene, le ore volano.
Rosa Canina ha invitato una sua amica, così siamo stati bene in sei. La mia amata Rosa Canina, senza la quale tutto questo non sarebbe potuto succedere o sarebbe successo in misura minore (in effetti 'sti banchetti li preparavo pure da solo), la mia piccola quercia rigogliosa e forte che abbraccio e che mi dà gioia, mi prende, mi accoglie.

Per me ogni promessa è debito, sono felice di averla onorata. Il giorno dopo ce ne siamo andati, in tre, con _aceri, a fare un giro per minuscoli borghetti di montagna, colle casine storte e di pietra. Egli con il corpo in semiparesi a sinistra, io  con l'anca sempre più sbilenca. Questa lentezza obbligata ci ha permesso di goderci appieno quegli angoli di incanto e il loro straripare di ginestre, salvia, gelsomini, gerani, rosmarini, capperi rose, floridi.
Non posso aiutarti molto, caro. Però questo è stato un bel regalo che ci siamo fatti, storti e felici.

Qui eravamo seduti all'ombra, su una panchina di pietra, nel silenzio; la brezza muoveva il cipresso plurisecolare dall'altra parte. Felicità.

(unuomoincammino)

8 commenti:

  1. Mi dispiace per il tuo amico _aceri: mio padre esattamente stesso ictus (braccio sinistro paralizzato e gamba sinistra appena usabile, poi macchina speciale con cambio automatico etc...). Di positivo c'è che la vita va avanti: mio padre ha iniziato a girare (arrancando) un po' per il mondo proprio dopo l'ictus! Messico, Cina, India, Cambogia etc... !!

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    1. _aceri e vostro padre sembrano... la stessa persona. Stessi problemi, stessa buona, volitiva reazione.
      UUiC

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  2. belle quelle casine, alcune addirittura hanno 3 piani e senza una palata di cemento a sostenerle

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    1. In egfett8, considerando malte povere sociale si chiede come possano rimanere su.

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  3. Cose belle che danno senso alla nostra vita!

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  4. L'importante è trascorrere qualche ora serena in buona compagnia.

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  5. Grazie.
    Ho cercato di fare del bene ad _aceri traendone, al contempo, piacere per la sua piacevole compagnia: il corpo ha avuto una batosta ma la sua mente e' ancora brillante.
    Fare del bene con piacere e riceverne.

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