sabato 13 gennaio 2024

Meditazione fisica

Rosa Canina era rimasta su, a preparare l'impasto per la pizza. Prendere la farina, pesarla, impastarla con acqua e il lievito, con le mani. Poi un poco di sale. Le due bottigliette della nostra conserva sono già sul piano, per dopo.
Oggi c'è stata la seconda giornata di inverno (sigh!), una bella brinata, deve essere sceso di qualche grado sotto, stanotte e all'alba. C'era bianco al di la della quercia amata. Purtroppo freddo non sufficiente per alcuni nidi di processionaria che sono spuntati su un paio di pini neri.
Ci accompagna con il suo crepitare e il freddo diventa solo un amico che ti invita ad un ballo col fuoco.
Scendo a far legna, le ho detto, qualche cassetta! La beppa ha appetito, in questi giorni! Così si è dovuta occupare di alimentarela, la cucina economica. Ora l'impasto è in altro, sopra di essa, a lievitare, in un luogo tiepido (ho corretto l'immagine a corredo e qualche parola, refuso, e ora Rosa Canina sta preparando i biscotti all'arancia).

Prendere i pezzi piu grossi e spaccarli. Con la spaccona è abbastanza semplice, non ho ancora trovato un pezzo che le resista dopo qualche colpo. Alcuni di questi pezzi spaccati hanno sentori di rafano, di senape, un po' anche la catasta.  A questo giro essa contiene castagno, ciliegio, roverella, faggio, ciliegio, qualcosa di robinia, frassino. Spacchi, raduni nelle cassette di legna e porti su. Ti fermi, perché le fibre, i nodi, sono belli, potresti quasi leggere un po' di vita di quell'albero.
Nel silenzio. Senti solo gli scricchiolii dei ciocchi che tentano di resistere, ogni essenza a modo suo, al colpo di taglio. Ho fatto... passi da gigante con l'anca e ho portato su quattro cassette oggi, una alla volta.
Dopo molti mesi di scarsa (eufemismo) movimento, ecco di nuovo il cuore che batte, vene e arterie che pulsano. Gradino dopo gradino.

L'ultima cassetta era al suo posto. Di nuovo il silenzio. Ancora, un po' di crepitare, quando ho inserito due nuovi pezzi e ravvivato le braci. 
Avevamo sete, ho preso una bottiglietta di acqua tonica, mezzo limone e l'ho spremuto nei due bicchieri. Poi quasi il suono delle bollicine, sì, come quello delle pubblicità, certamente non così forte, pacchiano, artefatto,  quando ho versato l'acqua tonica. Noti le note azzurrine quasi del vetro che non è proprio neutro, trasparente. Quasi un Peccato metterla nel vetro da riciclare, da rifondere.

Adoriamo questi atti di meditazione fisica, mani che lavorano, corpo che si muove, spegni il cervello e ti immergi, piano, nel silenzio e nel corpo, nei suoni, odori, colori della vita, percependone.
Prendi i panni del bucato, senti l'umidità, le fibre diverse, cotone, canapa (Rosa Canina ha alcune lenzuola vecchie, antiche, di canapa, ancora) sulla pelle, le mollette di legno, le apri e pinzi sul filo dello stenditoio. Puoi percepire pure la tessitura, la fibra di ciascun capo lavato, che ti aggingi a stendere.
Percepisci, con ogni senso, tutto ciò che essa ci dà. Ora mi siedo, per un paio di quarti d'ora e lo scrivo sul diario, che siamo felici. Ella è di là, si sta facendo la doccia. Poi inizieremo a preparare la pizza e biscotti (due piccioni con un solo giro di forno).

(dettaglio, via myinteriordesign.it)

22 commenti:

  1. la spaccona mi sembra efficace ma pesante, ci vorrebbe un fisico bestiale che non possiedo. Io uso un'agile accetta finlandese che raramente fallisce, e se il ciocco resiste do due colpi risolutivi di mazzetta. Condivido la sensazione maschia a spaccare legna e la rinuncia a volte a sciupare certe belle venature.
    massimolegnani

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    1. La mia spaccone, se ricordo bene, è da 3,5kg. Non la trovo così impegnativa: forse c'è ne sono più pesanti.
      Quasi mai riesco ad arrivare a quella forza che dà maschie soddisfazioni. :)
      UUiC

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  2. La tua descrizione è talmente vivida che mentre leggevo il post sentivo i profumi, i rumori e le sensazioni tattili. Hai scritto una bellissima pagina.

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    1. Stessa osservazione che volevo fare io: mi associo...

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    2. Mi chiedo se questo sia attività che tutti possano fare o se sia solo per alcuni tipi psicologici, per riferirmi ad un tema caro a Vapore Sodo.

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  3. Sono la maratoneta, mi ha pubblicato come anonimo. Ciao.

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    1. MaratonetaGiò, è semplice: osservare con attenzione le buone, piccole cose e poi descriverle con qualche dovizia.

      Blogger è tornato a non riconoscermi più da Firefox su furbofono.
      UUiC

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    2. Semplice forse se si ha la sensibilità di sentire e la capacità di esprimere: a me raramente riescono pezzi di questo genere!

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  4. Cosa è successo a me, che ho in astio i lavori domestici? Sarà la viziataggine del figlio maschio cresciuto solo con la madre, o la preoccupazione per il lavoro di consegnatore che esaurisce le energie? Quando sono in casa la dimensione è orizzontale. Se mi emancipo dal materasso è per scrivere. Topo di appartamento, la vita rurale, anche se mio padre ha provato a trasmetterla, non mi entra nelle ossa, nemmeno quando vado a trovar mia sorella che mi fa far mille lavori in campagna.
    Ciononostante, non sono infelice.

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    1. Intuisco dipenda:
      o - dal tipo di lavoro fisico vs mentale
      o - da educazione
      o - da carattere personale.
      A me rilassa, proprio e per la semplicità degli atti fisici e per le cose fatte bene.
      Filippo non a tutti deve piacere.
      Tuttavia, ritengo morale / necessario / proficuo che ciascuno si occupi delle proprie faccende domestiche.
      Gandhi insegnò molto su questo.
      UUiC

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  5. Mi è piaciuto tanto il tuo racconto di vita.
    La pizza da impastare, la brinata, i primi sentori d'inverno.

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    1. Grazie, Katrina.
      Come risposto a MaratonetaGiò, osservare bene e poi descrivere bene; è semplice.

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  6. Avevo quasi dimenticato come sei in gamba nel descrivere paesaggi intimi, quotidiani di coppia. Adoro il fuoco d'inverno, gli attimi di ripresa fisica tra un impegno e l'altro...che di solito per me sono più fi due quarti di ora. Io non ho mai scritto però di essere felice, per quel segreto timore di non meritare.

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    1. Per molti anni, di eccessi e ricerca di andare oltre i limiti, desiderai la soavità del quotidiano, il piacere di una buona, positiva normalità. Ora con Rosa Canina la vivo ed apprezzo con pienezza. Poi tornerò a interromperla, col tango, coll'alpinismo, etc. .
      Ancora non è possibile.
      Buonasera, Mi@
      UUiC

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  7. Vedi che dalla meditazione fisica si risale a quella spirituale ?:)

    Adesso sarà una bella sfida tra te che ne puoi scrivere ancora e noi che ne vogliamo leggere ancora:)

    Altri tempi...oserei dire,l'odore del pane ,della pizza e dei biscotti al limone fatti in casa.

    La pandemia aveva messo alla prova i più imbranati per cimentarsi in quest'arte,ma evidentemente i prodotti informati e sfornati sono stati solo il risultato tra l'industriale e il tecnologico .A nulla è servito 😞

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    1. Ricordo le meditazioni di Luigi Lombardi Vallauri su RAI Radio3.
      La spiritualità è intimamente una qualche consapevolezza del tempo, della fugacità del nostro passaggio qui. Allora, la meditazione sugli istanti, sugli atti, sui dettagli è prendere atto del tempo che scorre, fugge. Sì, è anche spirituale.
      Non ho capito la conclusione, prodotti inforMati, sfornati, tecnologico, nulla servito.
      Buonasera
      UUiC

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    2. Non ho capito la conclusione, prodotti inforMati, sfornati, tecnologico, nulla servito.

      Non è ancora entrata in funzione la IA.:)

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  8. Cose belle che vi procurate entrambi con l'impegno.

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    1. Sì, Sara.
      Molto bello questo lavorare insieme, quasi sempre in silenzio, solo alcune parole a romperlo per coordinarci.

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  9. Sempre belli, questi post ... e non sapevo cosa fosse la maledetta [ processionaria ]:

    Il suo nome deriva dal modo di spostarsi delle larve, che, muovendosi in fila indiana, in una vera e propria processione che può arrivare ad alcuni metri di lunghezza.

    ===

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    1. Di recente ho visto pure un... cedro atlantico impestato di quegli orribili nidi.

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