domenica 11 febbraio 2024

Contrasto

Dopo le vicissitudini della prima mattina, sono partito in auto con Rosa Canina verso sua madre, presso la si fermerà per un paio di giorni in visita. In questo febbraio tropicale, è arrivata la pioggia, finalmente. In febbraio, in montagna, una volta c'era la neve, ora invece piove. In crinale due giorni di pioggia. Così, attraversando l'Appennino nella stretta e ritorta strada lungo il torrente, ecco la meraviglia, per me, amante della pioggia. Da ogni valletta laterale, un ricco rio spumeggiante, scendere a precipizio, sul macigno e le sue fratture, verso il torrente.
Che meraviglia, quell'acqua fresca, spumeggiante, viva, zampillante, abbondante! Così raro, ormai.
Un po' strano il contrasto con le latifoglie, ancora nude e ancora senza gemme.
Più sotto, di qui e di là, l'impazzimento con le mimose in piena fioritura e già gemme obese, qualcuna lì sullo sbocciare. Le gelate di marzo e aprile si stanno sfregando le mani.

28 commenti:

  1. Le gelate ci saranno di sicuro,e dare un'ulteriore mazzata alla nostra agricoltura.

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    1. Febbraio e prima parte di marzo con caldi abnormi, fine marzo, aprile (il vortice polare si rompe) con freddo e gelate.
      Mah.

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  2. foto atta a ricordare ai bimbi la loro provenienza

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  3. le cascatelle che si rigenerano alla pioggia sono un respiro della natura e un regalo agli occhi.
    massimolegnani

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  4. E' piovuto anche qui in questi giorni.
    Che meraviglia che è la natura.
    Buon lunedì.

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  5. La natura non è più ‘naturale’, ma ormai inficiata dall’invadenza dell’uomo. Almeno così dicono gli scienziati.

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  6. Eppure, nei "notiziari" meteo televisivi si insiste nell'etichettare le persistenti giornate di cielo terso (o, meglio, artificialmente striato/opacizzato) come "bel tempo".

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    1. Ma certo, per quelli che e' scontato che il piatto sia pieno, che arrivi l'acqua nella doccia, anche dieci mesi di seguito di tempo senza precipitazioni sarebbe bello.
      Tanto, cosa cambia in citta'?

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  7. Ovvove, dove andvemo a finive.
    Dovreste tutti esercitarvi per la "r" moscia.

    Ho appena guardato un documentario sul "disastro di Molare", dove un bacino idroelettrico del primo Novecento fu riempito oltre ogni previsione da piogge abbondanti e incessanti fino al collasso di una diga e strage dei valligiani sottostanti. Cito: "Sul finire di un'estate particolarmente calda e avara di precipitazioni, nel corso della mattina del 13 agosto 1935 l'alta valle dell'Orba venne letteralmente inondata da un'enorme quantità d'acqua, addirittura il 30% della media annuale, facendo innalzare il lago di Ortiglieto in modo preoccupante. Alle 10 del mattino entrambe le dighe iniziarono a tracimare, con cascate violentissime sui paramenti. La massa liquida, cadendo irruente alla base dalla diga secondaria, iniziò ad erodere le rocce fragili su cui poggiava lo sbarramento, fino a provocarne il collasso".

    In passato uno su un milione andava in giro col taccuino ad annotare cose come:
    "il vento stormire tra le fronde di queste piante, paragono
    quell'infinito silenzio a questo frusciare:
    e mi viene in mente l'eterno,
    le ere già trascorse, e quella attuale e
    ancor viva, e il suo suono."

    Tutti gli altri avevano altro da fare, chi zappava e chi architettava.
    Migliaia venivano maciullati per un motivo o l'altro.
    Per fortuna, perché a parti inverse, se tutti avessero scritto (che poi basta copiare) poesie decadenti, ci saremmo estinti.

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    1. Commento storto: auguriamoci allora la fine perpetua delle precipitazioni in modo che non ci siano piu' alluvioni.
      Nessuno, chi zappa la terra sa quali disastri fa la siccita'. Mentre e' possibile vivere in luoghi ad estrema piovosita' (ci sono abitati nei quali la piovosita' supera i 4000 mm anno) non e' possibile vivere nel deserto: non per nulla i climi umidi sono anche molto abitati, quelli desertici no.
      Commento decadente di una persona che ignora i disastri che il clima sempre piu' siccitoso (interrotto da eventi alluvionali) causa.

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    2. Eggià perché tu continuando con la tiritera che non piove aiuti parecchio.

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    3. La maggior parte delle persone continua ad assumere che i piatti saranno sempre pieni, che l'acqua per lavare l'auto e farsi la doccia si crei nel rubinetto, che sia scontato fare il pieno per furgone, moto e auto.
      Questo a parte, noto che non sopportate le mie note su pioggia, cascatelle, rii. Affari vostri.

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    4. Coso, non è che non sopporto ma mi fai un po' tristezza e un po' rabbia perché dici "le persone" come se tu fossi al disopra mentre non lo sei, vado a dimostratelo.

      Primo, possiamo assumere che la Terra sia un sistema chiuso e l'acqua disponibile sia sempre la stessa. Alle elementari ti spiegano che il sole scalda gli oceani, l'acqua evapora, sale in alto, si raffredda e ricade. Questo meccanismo aumenta con l'aumentare della temperatura e diminuisce quando l'acqua è immobilizzata in forma di ghiaccio. Ergo, se fa caldo piove di più, non di meno. Alla luce di questo ragionamento da bambini il problema diventa che piove da qualche parte e non piove da qualche altra parte, per cui bisogna organizzarsi di conseguenza. Il problema non è che non piove, questo problema non esiste. Se l'appennino si desertifica bisognerà andare ad abitare in Svezia o che ne so, zone che adesso sono spopolate perché troppo fredde, oppure nel Sahara che magari tornerà verde.

      Secondo, la Terra è coperta di acqua. E' molto più probabile che finiscano le automobili e le docce e i rubinetti e i piatti da lavare prima che finisca l'acqua. Per una variante del discorso circa il monaco che abbisogna di tutta la filiera che è a monte della zappa con cui coltiva l'orto. La cosiddetta "civiltà" è relativamente fragile, in termini geologici e anche in termini storici. Basta che si rompa un pezzo della caldaia che tu hai finito di fare la doccia se non hai l'assistenza che viene e te lo sostituisce. E' molto ma molto più complicato portarti un pezzo di caldaia che portarti un secchio d'acqua. Anche nella fantastica ipotesi che tu provi a fabbricare il pezzo con incudine e martello, ti serve il martello l'incudine il carbone e il metallo, quindi prima di aggiustare la caldaia devi fabbricare tutto e prima ancora devi trovare una miniera. Se non ci vedi ti servono gli occhiali. Ci sono tanti posti al mondo dove tutte queste cose non ci sono.

      Non voglio aprire il capitolo consueto sul come ci vai tu a vedere la cascatella.

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    5. Che zibaldone!
      Il fatto che a Timbuctu o a Cazzsulfic piova di più non cambia di una virgola che qui le sorgenti sono asciutte. Andate a dire agli svedesi che poiché da loro piove di più si prendono la Catalogna.
      Uno zibaldone per evitare di notare l'ovvio ovvero che le risorse fisiche sono non solo finite ma in grave diminuzione. L'anno scorso, da queste parti, in due puntate da due giorni ciascuno, è arrivata l'acqua di mezzo anno.
      Supponiamo che sia pure piovuto di più ma è stato disastroso e per l'alluvione e per la siccità del resto dei mesi.
      Potete mettervi accanto a vostri amici compagni tecnoprogressisti, qui assai accoglioni, che smaniano per importare più risorse possibili nel minor tempo possibile.
      Quando queste dovranno farsi la doccia e saranno senza acqua li manderò in corriera a casa vostra perché "in Lombardia c'è più acqua perché c'è meno ghiaccio".
      Salutatemeli.
      UUiC

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    6. Eppure, se vai a vedere le pitture rupestri, in Italia c'era la stessa fauna dell'Africa e il Sahara era una foresta. In tempi più recenti, durante certe annate nel Medioevo a Parigi la Senna era sempre gelata e si attraversava a piedi e il vino lo vendevano in blocchi. Da sempre le civiltà nascono e muoiono anche a causa delle condizioni climatiche e quindi aumenti di popolazione contro pestilenze e carestie e la gente "migra" spinta dalla necessità o arma legioni contando sulla disponibilità di braccia e le disoccupazione.
      Non c'è problema per la doccia, casomai c'è il problema dell'acqua potabile.
      Il discorso dell'acqua potabile l'abbiamo già fatto e tocca ripetere che il problema non è la mancanza d'acqua ma il fatto che è inquinata e, in subordine, quella che viene "potabilizzata" va in gran parte persa per perdite nella rete di distribuzione, ironicamente perdite maggiori nei luoghi dove l'acqua è meno accessibile.

      Comunque, ciccio, il famoso "innalzamento del livello dei mari" è causato dallo scioglimento dei ghiacci ai poli. Se il mare si alza significa che c'è più acqua disponibile per il solito ciclo evaporazione - salita - raffreddamento - precipitazioni ergo piove di più.

      Sono anche abbastanza sicuro che gli enti come la NASA che hanno la copertura completa della Terra possono anche dirti dove sono aumentate le precipitazioni e dove eventualmente sono diminuite.

      E' chiaro che se piove in mezzo all'Atlantico nessuno ci fa caso mentre se non piove sopra la magione di Coso egli si lagna sul blog. Per altro senza ragione dato che non ha alcun disagio per via delle minori precipitazioni se non che gli viene meno un paesaggio piuttosto che un altro.

      Perché, per la centesima volta, Coso non campa coltivando la terra, fa solo finta.

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  8. "Le gelate di marzo e aprile si stanno sfregando le mani." questo finale mi ha fatto sorridere!

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    1. Molti contadini qui hanno deciso da tempo di espantiare i frutteti: ormai sono lustri che (fine) inverno caldo e gelate primaverili avevano annullato le produzioni frutticole.

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    2. Sono tra quelli. Solo più colture effimere: pianto, cresce in fretta, raccolgo, espianto, ripianto, cresce in fretta, raccolgo, espianto... e così via. Cercando di indovinare quel momento effimero compreso tra le (probabilmente) ultime gelate e il manifestarsi delle torride e infinite siccità. Tra l'altro, quando le temperature superano certi limiti non importa quanta acqua fornisci, la crescita si arresta comunque, le piante patiscono, i parassiti impazzano letteralmente furiosi. I frutti già presenti "bruciano" anziché maturare. Sul filo del rasoio.

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    3. Visto ciliegieti e pescheti distutti, soppiantati da seminativo e pascolo. Dal punto di vista agronomico una grave regressione.
      Peraltro, qui, sono lustri che le albicocche sono sparite, introvabili: sono tra i frutti che piu' soffrono le gelate.
      Io trovo una buona albicocca,matura, una delizia. Ho rinunciato da tempo ad esse.

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    4. Sicuramente l’avevate capito ma comunque non voglio rischiare di sembrare insensibile verso le vicissitudini degli agricoltori: quello che mi aveva fatto sorridere era la personificazione del mese di marzo che si sfrega le mani!

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    5. Peraltro "gli agricoltori" (non) esistono quanto, chessò, "gli artigiani".
      Non è possibile ugualizzare una tenuta di 60 ha nel Chiantishire gestita da una controllata dei Windsor col podere Mancusi di 6ha, 12 porcelli e 6 mucche, in Vanzano Valmurina.
      Sono i piccoli che hanno problemi, il corpo più sano che è anche quello massacrato dalla distribuzione e dalle importazioni.
      Mi vendi la lonza dei tuoi suini a 1,20€ al kg? No? La compro dal Canada, allevati con mangime con tritato di discarica.
      Il meteo, ovviamente, è un macrosistema fisico caotico. Direi senza mani. :)
      UUiC

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    6. Coso, l'acciaio italiano ha chiuso perché conviene portarlo dalla Cina per nave. E' la conseguenza voluta della "globalizzazione", cioè cose e persone si muovono da un punto che si trova ad un certo potenziale verso un punto che si trova ad un altro potenziale. Si guadagna da questi spostamenti, un po' come mettere la ruota che gira mossa dall'acqua che scorre. Fossi in te non mi lamenterei della lonza canadese perché potrebbe capitarti la farina di insetti o la carne da cultura cellulare.

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    7. "Carne da coltura cellulare" è piuttosto preciso, ma per qualche ragione mi sembra più espressivo ed efficace "tumore ad accrescimento chimicamente incentivato", o qualcosa di simile, purché sia presente la parola "tumore", che è la chiave.

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    8. Oggi guardavo un professore universitario americano che discuteva con gli studenti del carisma di Trump.
      Il meccanismo è abbastanza simile ad altri demagoghi della Storia, cioè Trump ha identificato una fascia di popolazione che ha bisogno di un messia perché si sente vittima, oppressa, perseguitata, spossessata, discriminata e prima di tutto cerca qualcosa in cui identificarsi, un riferimento.
      Questa popolazione si divide in due gruppi.
      Quelli più scemi che cercano vendetta e godrebbero nelle disgrazie degli altri, per cui tanto peggio tanto meglio.
      Quelli più sognatori che vogliono essere condotti dal Messia alla supremazia sulle altre genti.

      Facciamo l'esempio di Mussolini.
      Da giovane voleva essere socialista perché partiva dal riscatto dalla povertà familiare, quindi sposava la ricetta della Lotta di Classe.
      Però lungo quel percorso sarebbe stato uno dei tanti, nel caso migliore un funzionario di partito.
      Allora cercò un mercato diverso dai "compagni dai campi e dalle officine" e ne trovò due.
      Prima i reduci della Grande Guerra che faticavano rientrare nella società e che venivano anche rigettati dai Socialisti in quanto agenti della Borghesia.
      A questi promise che l'Italia fascista li avrebbe messi al comando, in tutte le posizioni che contavano.
      Poi tutta la Popolazione che vedeva nella "rivoluzione" una minaccia, quindi la Borghesia italiana e a salire industriali e banchieri, proprietari agricoli e di conseguenza buona parte dell'Italia rurale.
      A questi promise legge ed ordine.
      La cosa drammatica è che pochi come me sono refrattari alla figura del "caro leader", la maggior parte della gente non si sente affatto sminuita dall'appecorarsi, nel sottomettersi, anzi, si sente rinfrancata, motivata, ringalluzzita, soddisfatta.
      Quindi la "politica" necessariamente diventa una spartizione tra "bande", ognuna con una sua "base" che ha dei bisogni principalmente emotivi e un demagogo in testa.
      Fine della "democrazia" perché il cittadino non è un soggetto, non partecipa perché non gli viene chiesto di fare nulla, di avere alcuna responsabilità, deve solo appecorarsi, seguire il "caro leader".
      La "democrazia" non è una cosa che scende dal cielo come la pioggia, non è qualcosa che succede come la primavera, è qualcosa che dipende dalla volontà e dalla capacità di ognuno.
      Bisogna meritarsela, bisogna essere all'altezza.

      Torno a dire degli scemi e dei pazzi che ci sono qui e nel blogroll.
      Gente che non si fa il problema di ripetere cose che sente, legge, vede in giro, anzi, va a cercare queste cose e nel fare l'eco si sente migliore, di avere più ragione, di essere più forte.
      Quando dovrebbe essere evidente che funziona alla rovescia, quando le cose vengono ripetute dall'eco sono sempre delle scemenze o delle cose folli.

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  9. Con l'estinzione dei Cherokee, e altre tribù del Nord America iniziammo a comprendere il culto della pioggia.

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