mercoledì 17 ottobre 2012

Ad esempio TAV e IVA

BMW X6




  • Ecco come cambiano le tasse:
    più Iva e meno Irpef|Tutte le misure
    (Corriere.it)
L'antipolitica.
Ascolta attentamente una persona, un gruppo e il linguaggio con cui essi si esprimono. Il linguaggio è espressione dei contenuti. Questo vale anche nella gestione del potere. I partiti marci presenti in parlamento (forse con qualche accezione di IdV) modernistosaurici e sviluppisti protagonisti di antidemocrazia, hanno attaccato il Movimento 5 Stelle accusandolo di antipolitica. In questo vuoto fatto solo di pettegolame tra questi scadenti mestieranti del potere e le loro associazioni private a scopo parassitario (altrimenti note come partiti), di leggi ad personam, ad aziendam e porcate ad partitum in cui non c'è una proposta politica una, l'antipolitica dilaga. Ah, poi ci sono i nuovi, quelli del niente nuovista, e che piacciono tanto ma tanto a quella massa italica che prima ci piaceva l'altro vuoto plasticato del niente parassitario, il puttaniere di Arcore cofirmatario delle leggi antiprostituzione. Nulla di nuovo, i pattern ricorrono.

Alcuni giorni il governo Monti ha tagliato 1000M€ dalla sanità per destinare 790M€ alla più colossale, nefasta opera inutile paradigmatica della speculazione capital intensive, ovvero il TAV in val di Susa, ma potrei parlare di TEEM, oppure della terza pista inutile al Malpensa inutile, rigassificatori nel santuario dei cetacei e al delirio di mille mila opere tanto costose quanto nocive, ancora effetto e conseguenza di questo sistema tumorale della crescita, infrastrutturazione orgogliona e artificializzante, del modernismo progressista più ferocemente lemon capitalist, ideologico e anacronistico.
Non hanno tolto alla sanità per destinare alla rete ferroviaria che è malconcia e rachitica e potata e smontata e non mantenuta e depredata da 60 anni e che tra qualche anno verrà travolta dalla marea di persone che non riusciranno (finalmente!) più a muoversi con l'auto puzzolente-rincoglionente privata per il carburante razionato o a prezzi estremamente costoso. No, mettono nel TAV che distrugge ulteriormente la Val di Susa (o il Brennero, ma la sotto sono tutti sedati dall'opulenza sedativa e corruttrice delle province autonome di Bolzano e Trento, ma il pattern di antipolitica speculativa è lo stesso) e sottrae il sangue alla rete e pure alla sanità e salute di paesani e cittadini.
Quando le persone saranno incazzate per la visita ortopedica prenotata a quattro mesi o perché hanno chiuso il reparto di dialisi obbligandola ad andare in capoluogo a 60km, ecco, allora bisognerebbe essere lì per dir loro: signora, signore, quesi soldi sono stati destinati alla grande opera inutile e distruttiva. Ma lei dove era quando manganellavano i resistenti in Val Susa? Lei dove era? Dove cazzo era quando vi faceva comodo perché il vostro cognato aveva l'appalto per tutti i bagni degli operai e con quei soldi si è poi comprato il BMW X6?

L'altro giorno parlavo con un collega: l'IVA è la tassa sui poracci. Tu piccolo essere ignobilmente non milionario, paghi la stessa aliquota sul pane di Luciano Benetton o dei Ferrero, la stessa aliquota sull'energia elettrica o sul traffico voce e dati del tuo dispositivo mobile, le stesse accise sul gasolio. Anche se i primi due hanno un reddito di 10k volte o di 100k volte il tuo.
Ecco, la tassa dei poracci. Già il capo della banda bassotti (quello che ha  abolito l'unica tassa patrimoniale e locale ovvero quella sulle case oltre il dignitoso, altrimenti nota come ICI) avvocava il passaggio ad una tassazione basata sull'IVA. Ora il governo Monti continua su questa strada, la tassa sulla povertà, meno IRPEF e più IVA.
Antipolitica? Ah, sì, quella del Movimento 5 Stelle.
Continuate pure a votarli i vostri parassiti antipolitici. Ve li meritate, voi massa di piccoli ignobilmente non milionari e stupidi. Ci pensano loro al vostro bene.

No TAV!

15 commenti:

  1. l'antipolitica sono queste merde che stanno in parlamento che stanno devastando la polis....

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  2. che si può fare? non votare? non penso sia utile. votare chi ? per me ci vorrebbe un ricambio TOTALE, al vertice. ma come si fa ? con cinque stelle si può fare?

    5 milioni destinati alle spese di parcheggio dei parlamentari, che vivono nei pressi delle loro sedi di "lavoro", e c'hanno pure l'autista... mentre noi ci muoviamo in massa su treni fatiscenti e puzzolenti che si rompono in continuazione. e le multe ed i parcheggi siamo costretti a pagarceli tutti.

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  3. x Francesco:
    La prima antipolitica è la delega (certamente qui ed ora).
    Aggiungo le dimensione dei sistemi, la mancanza di sistemi di controllo, di democrazia diretta, la mancanza di meccanismi di bilanciamento tra i poteri, la mancanza di un'architettura del potere basata su conflitti virtuosi.
    L'articolo di Massimo Fini
    del 12 ottobre u.s. è assai chiaro sulle cause della crisi del (sistema del) potere.

    x nellabrezza:
    1)
    La politica si fa giorno per giorno. A partire da scelte di vita, dalla destinazione del tuo reddito, dai tuoi interessi
    2)
    Io non condivido alcuni punti dei 5 stelle, a partire dalla loro tecnofilia e da una buona dose di buonismo verso le masse (questi vertici sono marci perché la base, l'incultura lo è). Ma sono gli unici (è grottesco, assurdo) che hanno un programma politico su
    - riforma sistema bancario
    - sistema industriale
    - sostenibilità ecologica
    - gestione del ciclo della materia
    - politica energetica
    - struttura e gestione del potere
    - sovranità alimentare
    - agricoltura e paesaggio
    - logistica e sistema dei trasporti
    - ...

    5 milioni destinati ai parcheggi.
    Ecco, qui dove lavoro ci sono decine di persone che lavorano a pochi minuti dall'azienda e vengono in auto.
    Tu pensi che sia un problema di casta o diffuso? L'incultura dell'autodipendenza è culturale e assai democratica. Chi è più potente ha una dipendenza che si manifesta più potentemente e facendo disastri maggiori.

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  4. per mia pigrizia non li ho seguiti abbastanza, i grillini. la politica che faccio io è infatti nei gesti di ogni giorno, anche nel diffondere comunicazione, e nel dirigere i consumi. e come dici tu il problema principale, l'incultura e la convenienza "personale" che si rivolta contro loro stessi, è ancora molto diffusa, e ciò che rema contro il vero "cambiamento" che tutti reclamano a gran voce.
    quando capiremo ? che dobbiamo partire da noi stessi ?... mi sembra che se non raggiungiamo il fondo del barile non potremo risalire.

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  5. Sono tutti uguali i partiti, perchè uguali sono le persone, 5 stelle compresi, dal momento che Grillo pensa molto di più a spettacolarizzare che a stendere un programma. Come gli altri.
    Per cui, come l'altra volta, eserciterò il mio diritto di rinuncia al voto, andando regolarmente alle urne, facendomi timbrare la tessera elettorale e poi dichiarando che non voglio votare per nessuno. Il tutto verbalizzato, siglato, firmato. L'ultima volta c'era poco più dell'1% dei votanti che ha fatto la stessa cosa. Spero in un miglioramento della perentuale quest'anno.

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  6. x nellabrezza:
    > il vero "cambiamento" che tutti reclamano a gran voce
    Un problema culturale è un approccio personale molto diffuso per il quale il cambiamento (qualsiasi cambiamento) lo devono iniziare prima a fare gli altri

    Il probelma del fondo del barile è che in questa epoca la biosfera non ha più margini in termini di risorse. Ovvero il fondo del barile significa che parte delle persone non potranno avere a disposizione risorse vitali.

    x Alahambra:
    Ovviamente i 5stellini sono italiani e quindi impermeati di questa cultura. Improbabile, ad esempio, che possano essere tutti calvinisti come etica.
    Per il momento però sono una parte assai motivata e caratterizzata ideologicamente. Questo è almeno all'inizio un buon vaccino.
    Il movimento (o i suoi arbitri, Grillo e Casaleggio) hanno fatto proprio il divieto draconiano alla carriera nel potere: dopo due mandati passi la mano. Questo è un altro vaccino architetturale, sistemico efficace.
    > che a stendere un programma
    Alahambra, questo è sbagliato.
    Il programma dei 5 stelle per quanto ben definito non è omnicomprensivo: su altre importanti questioni l'idea è quella di far decidere paesani e cittadini, in una forma di democrazia diretta.
    Per il momento esistono differenze notevole tra i 5 stelle e i partiti: dire che sono uguali mi pare un po' qualunquista.

    Dal punto di vista simbolico la tua scelta ha un valore. Attenzione: va bene la protesta ma poi la proposta politica dove è?
    Dal punto di vista matematico e delle conseguenze pratiche l'astensione significa semplicemente trasferire il tuo voto alla parte che risulterà maggioranza.
    Non votare ha lo stesso risultato del votare per la maggioranza.

    Portiamo il ragionamento alle condizioni al contorno, se tutte le elettrici (generalizzo al femminile perché le elettrici sono più degli elettori) eccetto una non votassero, l'unica votatrice con il suo voto avrebbe la maggioranza assoluta, il 100% dei seggi in parlamento.

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  7. Eh no, dal momento che non è astensione, nè scheda bianca, nè scheda nulla. E' una forma di protesta civile, una di quelle che è nelle mie possiblità ed interesse di fare.
    La politica consiste per me nel non conformarmi al peggio, nel non scegliere tra il meno peggio (tra una merda e una merda con lo zucchero dice un mio amico), nel portare avanti con decisione quello in cui credo, spesso nel venir criticata per le mie scelte di coerenza che non nascondo affatto (e tu lo sai bene). La politica parte sempre dal personale, altrimenti si chiama partitismo ed è una cosa differente. E' la presa visione delle cose, e l'applicazione quotidiana di uno sforzo per difenderle dopo vanno difese (se lo si ritiene necessario, ovvio) o per cambiarle se vanno cambiate.
    In questo senso, il mio diritto di rinuncia al voto è politica, un gesto molto concreto e, credimi, molto ponderato.
    Quanto a Grillo, preferisco stendere un velo pietorissimo sulla questione. E' uno di quelli che critica tanto ma propone assai poco in concreto. Strilla e strepita che le cose non vanno ma non offre alternative con un tempo ed una scadenza, nè pratiche in alcun modo. Come gli altri, nè più nè meno.

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  8. Esiste il piano ideale (vari miei amici anarchici sono su quel piano) del valore simbolico del non voto motivato e pure "certificato": non delego nessuno.
    Ma dal punto di vista pratico, delle conseguenze è proprio come in un condominio: astenersi significa che decideranno coloro che votano.

    Convengo che la politica si fa quotidianamente e con l'impegno personale e l'esempio. Assolutamente!

    Sulle proposte politiche dei 5 stelle ci sono posizioni radicalmente diverse tra i detrattori: alcuni dicono che sono troppo pratiche, tu dici che non lo sono affatto.
    Tipo: ahaha, come se la politica fosse la raccolta porta a porta
    Oppure
    Ahahah, come se la politica fosse reti di piste ciclabili in città

    e altre critiche del genere
    (io chiedo poi di farmi d realtà importante della vita
    e di proposta politica per gestire quella dimensione del vivere, in genere non arrivano risposte o arrivano risposte che sono esattamente IL Problema al quale siamo arrivati).

    Tu invece affermi che quelle proposte non sono pratiche e non fattibili in tempi determinate.

    Mi fai un esempio di dimensione del vivere avente una rilevanza collettiva, per la polis e che può essere in qualche modo gestita dalla politica? Mi proponi una tua soluzione?

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  9. "Tu piccolo essere ignobilmente non milionario, paghi la stessa aliquota sul pane di Luciano Benetton o dei Ferrero, la stessa aliquota sull'energia elettrica o sul traffico voce e dati del tuo dispositivo mobile, le stesse accise sul gasolio. Anche se i primi due hanno un reddito di 10k volte o di 100k volte il tuo."

    E' ciò che penso sempre e che tanto mi manda in bestia.

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  10. sì anche la pista ciclabile e la raccolta porta a porta sono, devono essere la politica !!

    questa protesta del non-voto mi preoccupa molto. sento che non porterà a nulla, perchè del resto si deve pur amministrare... comunque non riesco a figurarmi cosa potrebbe succedere se la maggioranza dei cittadini non voterà, cosa che non è mai accaduta prima, credo.

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  11. x LaDama Bianca:
    Ci sono ancora un sacco di tonti che credono che l'abolizione dell'ICI (in realtà l'abolizione dell'ICI applicata su quelle residenze che andavano oltre il dignitoso, quindi l'abolizione dell'unica tassa patrimoniale)
    fu corretta e giusta.
    Fondamentalmente a livello filosofico questi sono tutte pecore tosate prima e macellate poi che altro non anelano ad essere come il proprio sfruttatore.

    x nellabrezza:
    C'è il vuoto pneumatico sulla politica o, peggio, pseudo soluzioni che sono nello spazio dei problemi, come nessuna legge sulle partecipazioni incrociate, nessun provvedimento sull'incompatibilità del iV potere con gli altri tre,
    inceneritori, TAV, autostradalizzazioni, provvedimenti salva edilizia, nessuna idea di tagliare questa cosa indecente e obbrobiosa del project financing all'italiota, etc.

    Il non voto?
    La politica si fa tutti i giorni e con l'impegno personale negli stili di vita, nel sostegno all'economia locale etc.ù
    Il non voto deriva dalla presa di coscienza (finalmente!?) che la politica NON è andare ogni tot anni a tirare 'na croce su una scheda. O è il corrispondente simbolico della non-politica/antipolitica personale?

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  12. A proposito, questa è fresca di stamattina.

    Risparmio, la beffa delle tasse.
    I milionari pagano come i piccoli


    E' sufficiente aprire gli occhi ed osservare la realtà.

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  13. Per esempio, farei pagare la benzina in rapporto ai consumi della vettura, indipendentemente dal reddito. Nel senso che se vuoi la Ferrari che consuma come una centrale elettrica, sei un operaio e te la puoi permettere buon per te, altrimenti ti prendi una citycar che ti consente di andare in giro e bon. A me non interessa quanto guadagni, ma quale e' il tuo consumo e relativo inquinamento.
    Ecco, questo è un esempio del vivere avente una rilevanza collettiva e gestibili dalla politica intesa come classe dirigente.
    Per quanto riguarda il voto, mi sono spiegata male io credo. Non si tratta di astensione, dal momento che al seggio ci vado fisicamente, e penso che l'astensione sia una dichiarazione implicita di disinteresse ed ignavia con la quale non posso essere concorde. Non si tratta di scheda nulla, perchè non ci vedo alcunchè di sensato nel segnare ogni casella, scrivere parolacce o quant'altro. Non è scheda bianca, che esprime secondo me una non scelta sintomatica di un'indecisione sul chi preferire.
    Nel mio caso non è nulla del genere, è una scelta precisa nel dire che non voglio nessuno di loro a rappresenrarmi. Non ci andrei nemmeno a prendere un caffè, figurati a decidere della mia esistenza!
    Ci sarebbe poi un luuuuuungo discorso da fare sulla democrazia, sistema che ritengo quanto mai fellimentare per differenti motivi. Io vorrei una tirannide secondo il modello greco, ma mi rendo conto che digraziatamente sia il sistema societario sia i numeri (inteso come superficie del paese e sua popolazione) non lo consentono.

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  14. Mi sembra una buona proposta politica.
    Non scrivo eccellente perché l'eccellenza sarà la bicicletta e il mezzo pubblico (combinati) e un urbanistica (non l'attuale antiurbanistica diarroico speculativa) che consentono di muoversi senza car, auto, green car o altri nomignoli verdo verdognoli del genere o meglio di doversi muovere molto di meno.

    Il non voto che tu applichi però né è efficace né propositivo: piuttosto avrebbe senso che tu ti proponessi con un movimento politico insieme con tuoi simili. Ecco che dalla protesta si passerebbe alla proposta.

    Tirannide: occhio che stai ricorrendo alla delega speranzosa: qualcuno là fuori santo bello illuminato giusto e buono che risolve i problemi. Questo è proprio il meccanismo psicologico della mancata partecipazione attiva e della delega e della speculazione che astuti parassiti marpioni utilizzano cercando di indurre il più ad esso.

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  15. Non è proprio così. Nel momento in cui applico un minimo di autocritica, mi rendo conto di non poter essere la persona giusta per fare quello che vorrei venisse fatto. Ma ce ne sono altre, sono sicura, che invece potrebbero.
    Non si tratta nè di giustezza nè tantomeno di santità, qunto di capacità. E nessuna delega speranzosa.
    Posto che ritengo l'anarchia una delle più grandi e deleterie stupidaggini che ci siano, ne deriva che delle regole debbano esserci e debbano essere rispettate, in ogni campo del vivere. Ecco, un sovrano questo dovrebbe fare secondo me. Tu ti ricordi che fine facevano i tiranni nell'antica Grecia quando erano trovati in fallo in cosucce tipo la corruzione, vero?

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