mercoledì 24 ottobre 2012

Antipolitica delle decisioni assurde

Stavo facendo una presentazione sull'energia a un incontro pubblico e c'erano diverse persone politicamente schierate che assistevano. Durante il dibattito, qualcuno ha detto qualcosa tipo: “Vede, Professore, penso che se lei si candidasse alle prossime elezione prenderebbe zero voti”.
o Effetto Cassandra, Ugo Bardi


In questo luogo e altrove (con la mia identità reale) ho sottolineato spesso molteplici casi nei quali si tenta di risolvere dei problemi aumentandone in qualche modo le cause. Sia l'insieme di credenze sia decisioni apparentemente ragionevoli (ad esempio anche localmente molto ragionevoli ovvero in fasi molto specifiche di un processo complessivamente aberrante) sia il basarsi sull'intuizione portano a decisioni controproducenti e quindi, oggettivamente assurde e che peggiorano, non di rado sensibilmente o irrimediabilmente, il problema.

Vediamo un campionario molto ridotto di pessime decisioni:
  1. Uno dei pattern di antipolitica (e, di fatto, di strategia fallimentare nelle comunicazioni e nei trasporti) è la decisione di aumentare la banda o le infrastrutture stradali, ottenendo complessivamente un aumento del traffico e una diminuzione ulteriore della velocità media. In letteratura questo è ben documentato dall'osservazione di Lewis-Mogridge secondo la quale gli investimenti viabilistici consistenti nella realizzazione di nuove strade in aree a traffico veicolare congestionato comportano la riduzione della velocità media dei trasporti sia pubblici che privati.
  2. Intervenire sui fiumi per artificializzarli, sia cementificandoli e infrastrutturalizzandoli con opere e manufatti, con "pulizie" (?) che eliminano la flora ripariale, eseguendo pessimi interventi di dragaggio o deviazione. I risultati possono forse avere qualche effetto locale e temporaneo ma peggiorano sensibilmente il comportamento idrodinamico complessivo e aggravano il problema, come avvenuto nel caso dell'alluvione del Magra al quale sono seguiti i soliti interventi demenziali e assurdi che hanno peggiorato il rischio idrogeologico.
  3. Il TAV (in Val di Susa a linea esistente trequartivuota) un sistema che fagocita investimenti straordinariamente urgenti in altri punti del sistema ferroviario.
  4. La concentrazione del lavoro: i pochi che lavorano sono sottoposti a carichi sempre più rilevanti in contesto di grave e diffusa disoccupazione.
  5. In un mercato globale alluvionato di sovraproduzioni la ricerca dell'aumento della produttività.
  6. L'apologia psicopatica della crescita, l'ostilità alle politiche di pareggio (anche dei bilanci, Bersani) e di riduzione dei consumi e antipolitiche che apologizzano una loro ripresa (Berlusconi) in un pianeta già abbondanemte deficitario rispetto alle risorse riproducibili annualmente.
  7. Strategie che cercano di aumentare la disponibilità di risorse che ne aumentano il consumo, il prezzo e la velocità in cui esse termineranno (questo è noto in economia dei sistemi come paradosso di Jevon, ed è oggetto della lezione universitaria di Bardi citata in apertura).
  8. ...

Decine di migliaia di decisioni quotidiane di antipolitica a tutti i livelli (dal personale al globale) impregnata di assurdità.

Mi piacerebbe una vostra testimonianza di decisioni assurde e di come vi ponete rispetto a informazioni che sfatano le vostre credenze e che vi richiedono un cambio di abitudini.

Ugo Bardi ha ripreso la questione in un articolo molto ben fatto sulla "scienza delle decisioni assurde". L'esempio della piccola stradina intrinsecamente sicura e inibitrice del traffico degradata con investimenti ad un grande e grave problema è sicuramente uno dei milioni di casi di antipolitica assurda ed è paradigmatico.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10/22/crescita-economica-e-scienza-delle-decisioni-assurde/389869/


paradosso escher cascata

9 commenti:

  1. UnUomo, ma non vedi quante contraddizioni attraversano l'umanità? io ormai sono agnostico rispetto alle decisioni del genere umano

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  2. Le contraddizioni sono parte del vivere. Esistono, è necessario comprenderle.
    E questo è una buona strategia.

    Dalla parte opposta c'è vivere nella dissociazione, nel contrasto continuo o molto frequente tra pensiero ed azioni.
    Insomma, io penso che sia necessarissimo essere intelligentemente egoisti.
    Come posso fare affinché possa vivere megli, possa ben-vivere?

    Direi che iniziare a mettere insieme scienza e conoscenza, pensiero, azioni e prendere atto della dimensione temporale della vita è una ottima strategia di vita.

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  3. solo che molti alla domanda "cosa posso fare per vivere meglio" rispondono "rubare"

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  4. Forse non è stato neppure Giovanni Sartori a ridenominare la nostra specie di primati come Homo Stupidus Stupidus, forse lo ha fatto qualcuno prima.

    La strategia del rubare non scrivo a termine medio-lungo ma a termine che non sia immediato è fallimentare.

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  5. nel lungo periodo siamo tutti morti, non è una frase mia

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  6. The age of stupid.

    Siamo l'unica specie che ha cognizione di cosa sia y^x (con y > 1) ovvero che ha cognizione della curva esponenziale
    Siamo l'unica specie che in biologia riproduce l'esperimento della Piastra di Petri.

    L'unica specie che sa alcune cose e che continua a crederne altre e che sarà reponsabile della propria crisi.

    Entro il 2050-2070 vari studi concordano che si tornerà alla portanza antropica senza petrolio che varia tra 1G e 2G (a seconda degli studi).
    Quindi si passera da 9-12G homo (anche qui sono diverse le stime) a 1-2.
    Sarà veramente durissima.
    Paul Chefurka osserva che nel periodo più cruento della 2a guerra mondiale il tasso di extra mortalità complessiva era di ca. 10M Homo all'anno. Per alcuni decenni saremo a tassi dell'ordine di 100-200M Homo all'anno.

    Saremo tutti morti?
    Se i conflitti (il prossimo principale sarà tra USA e Cina, nelle previsioni di Chomsky, anche se forse la detonazione sarà l'aggressione all'Iran da parte di USA-Israele) saranno nucleari le probabilità di una estinzione di Homo sono alte.

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  7. Ad esempio, l'aereoporto di Malpensa che è stato voluto dai politicastri socialisti dai quali poi è gemmato Forza Italia e la feccia berlusconiana, hanno CREATO questa cosa assurda che NON ha alcun senso neppure dal punto di vista logistico né da quello economico (due hub in italia non hanno senso).

    Non solo con una decisione assurda si è creato un problema grave, ma si nasconde l'evidenza e ci sono progetti per aumentare il DISASTRO con una terza pista.

    Questa classe dirigente agisce in modo assurdo per creare danni e gravi problemi e, dal punto di vista intellettuale, ha la responsabilità dell'apologia del metodo accrescitivo (prima, tumorale poi, anche questa volta il tumorale non è affatto solo metaforico).


    http://www.beppegrillo.it/2012/10/vedi_malpensa_e.html

    Qui siamo ancora a livello di scelte collettive, poi si potrebbe passare al livello personale, ad esempio.
    Ad esempio la credenza della sicurezza (totale) come requisito dell'amore (qui ho commentato qualcosa a mo' di spunto di riflessione).

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  8. Interessante...ora non mi viene in mente nulla ma le persone intelligenti e cioè quelli che vogliono sopravvivere cioè tutti si adattano ai cambiamenti anche i più duri. Certo è sempre destabilizzante rimettere in discussione abitudini e privilegi. La credenza spesso è una speranza, si "spera" che sia così.

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  9. Una volta si diceva: cambiare per non morire.
    Mi pare però che i cambiamenti siano assenti, lentissimi o a volte veloci e nella direzione sbagliata.

    Credenza e speranza: 'nzomma, quando credi che mettere un braccio nel fuoco non faccia niente, ti dicono che ci sono questa e quella controindicazione e poi fai lo stesso, ecco, viene da pensare su quella attributo Sapiens affibbiato alla specie.

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