lunedì 22 ottobre 2012

Contenimento prima, riduzione poi

Islam no gracias





  • Nuova Costituzione in Egitto, “i diritti delle donne saranno limitati dalla sharia”
  • Egitto, reporter francese molestata in diretta tv
    (Corriere.it)

La condizione della donna nei paesi islamici rimane precaria e soggetta ad attacchi continui (per oggi non parlerà di integralismi misogini cattocattolici o ebraici ma della corrispondente cacca islamica). Il risultato della sciagurata eliminazione fisica di dittatori laici come Hussein, Gheddafi, il tentativo di far fuori Assad da parte delle canaglia USA, francesi, etc. ha lasciato ampio posto ad una recrudescenza islamista e anche misogina. Anche in Tunisia i diritti delle donne sono sotto serio attacco. Ciò non fa certo bene alla mia razionale e motivata xenofobia antiislamica. Spero che a Parma neghino il permesso per la bolgia della festa del sacrificio. Non si capisce perché se io organizzo un rave mi danno un due di picche grosso come una casa, se qualsiasi stronzo religioso emette una richiesta per deve essergli concesso politicorrettamente ogni cosa.

L'islam sarà uno dei fattori di crisi più drammatici nella crisi (collasso) dei paesi consumisti europei, sia internamente per balcanizzazione etnica, sia dall'esterno per l'assalto alla scialuppa da parte dei paesi del Nord Africa. Siamo dei coglioni che ci stiamo accumulando polvere da sparo sotto il culo. Manca una qualsiasi politica per il contenimento prima e per la riduzione poi della consistenza numerica degli islamici in Italia. Un primo passo sarebbe la revoca del permesso di soggiorno e il rimpatrio immediato per le famiglie islamiche immigrate che facciano più di un figlio e una politica di rastrellamento sistematico nei non-luoghi come stazioni etc. dove vivacchiano di minicriminalità decine di migliaia di senzarteneparte clandestini e di successivo reimpatrio.

20 commenti:

  1. Il letamaio creato in nordafrica ad opera dei franco-inglesi e degli USA in nome della democrazia non fa che rafforzare la mia idea sulla perniciosità che ha raggiunto quest'ultima nel volersi espandere ad ogni costo. L'abissale ignoranza delle masse arabe fà sì che i talebani abbiano vita facile ad infilarsi dappertutto.

    La dittatura laica è l'unica forma di governo che possa fermare quesato fenomeno. Spero che almeno Assad riesca a tenere, anche se non ne vado matto. Certo è che l'errore più colossale di tutti è stato fatto con la Libia, in Egitto ho buone speranze che una giunta militare sistemi tutto ptrima o poi. Non riesco tuttavia ad equiparare al giorno d'oggi i vari cristianesimi con l'Islam, anche i più estremisti e ortodossi a confronto degli islamici sembrano dei boyscout.

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  2. La democrazia? Quale?
    Non siamo affatto in una democrazia per innumerevoli punti.
    In altre parole ne mancano i requisiti.

    In Siria? Quando i "democratici" dei paesi consumisti e le canaglie capo, gli statunitensi, urlano isterici sulla violazione dei diritti umani e della democrazia e di questo e di quello, allora, la prima cosa da fare è iniziare a pensare che essi hanno cospicui e rilevanti interessi in gioco.

    L'islam della masse è abominevole come lo era il cattocattolicesimo delle masse e come è l'ebraismo delle masse. Ma negli ultimi due casi le masse si sono in qualche modo secolarizzate con tutti i pro e contro mentre nei paesi islamici, anche per reazione alle violentissime ingerenze inculturali e di altro tipo dei paesi consumisti, sono regredite a forme più becere di islam.

    Il caso della Palestina con Israele che ha finanziato Hamas per anni contro Al-Fatah è paradigmatico: il paese arabo più laico è regredito in sue ampie parti al merdame islamico più oscuro.

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  3. sai il mio pensiero islam, pericolo n.ro 1 per l'umanità

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  4. vabe', con un colpo di coda populista mi unisco al coro.
    La mia compagna mi disse, dal primo momento a Sao Paulo: che relax si prova a non vedere moschee, donne incappucciate.
    E devo concordare, almeno in Sud America non vediamo tutta sta porcheria. A BCN, dove sto passando qualche giorno di vacanza, le scuole del centro ormai hanno una preponderanza di figli pachistani o nordafricani.
    Dato quello che ho visto in UK, che è una o due generazioni avanti, non credo che i figli saranno molto meglio dei padri: mangeranno anche loro la mortadella di nascosto la notte, per poi battere orgogliosamente le mogli e le figlie.
    Accanto a me in UK vidi e conversai con storie difficili da trattare.

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  5. Non lo so per me sono "estremisti" anche quelli che dicono che certe "razze" o "religioni" si fa prima a sterminarle che cercare di farle cambiare idea.. i diritti delle donne anche in occidente sono stati conquistati, io ho un'amica islamica, esce tutta coperta e io trovo di una sensualità incredibile quando dice che lei si scopre solo per suo marito.. i diritti anche lei dice che sono importanti nelle donne come dice anche la nostra costituzione all'inizio art. 2 i diritti inviolabili dell'uomo e non dell'italiano o islamico o ..che è stata fatta più di cinquant'anni fa...

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  6. x Francesco:
    Il pericolo n° 1 per l'umanità sono gli USA per vari motivi: hanno armi di distruzione di massa usate ripetutamente in passato, hanno elevata capacità offensiva nucleare - peraltro l'unico paese che le ha usate! -, hanno fanatismo religioso, hanno un'ideologia e consumista e predatoria
    La recrudescenza islamica è in parte dovuta proprio alla virulenza della politica statunitense.

    x max:
    In realtà noi vediamo, come leggevo, le forme di oscurantismo e questo ci inquieta, perché ci ricorda da dove siamo venuti e dove finiremo. Il nostro progressismo sviluppista liquido consumista è assai fragile (direi prossimo alla zero dal punto di vista filosofico ed esistenziale) e non sopportiamo, io non sopporto, di vedere forme di rozzo abbruttimento così evidenti.
    Poi la questione dei figli...

    x almaamla:
    La questione è sistemica: come ti rapporti con una entità assai virulenta ed in espansione drammatica all'interno della tua comunità?
    La questione demografica è una arma potentissima con la quale nel corso di alcuni decenni tu stravolgi i rapporti di forza.
    La prolificità degli zeloti religiosi (si pensi alle comunità ebraiche ortodosse che per incremento espoenziale stanno riducendo in USA gli ebrei secolarizzati a infima minoranza, si pensi alla conquista demografica del Kosovo da parte della comunità albanese) è un fenomeno estremamente pericoloso e violento che destabilizzerà le società.
    Dal punto di vista biologico, della dinamica, hai un tumore che ti cresce in corpo. Come lo gestisci?

    La condizione della donna nelle comunità religiose patriarcali (del grande libro) è uno dei fattori chiavi con i quali si può misurare e giudicare una cultura.
    E' ovvio che essa possa essere strumentalizzata per le masse :- guardate, lapidano le donne adultere, allora noi interveniamo con i droni e bombardiamo la nostra "civiltà" in Afghanistan e noi siamo buoni e migliori e portiamo i diritti umani e tutte queste stronzate falsipocrite che coprono solo interessi strategici e geopolitici.
    Qui si tratta invece di capire come gestire qui il fatto che una comunità, prolifica ed invadente come l'ailanto, possa essere governata ed arginata.
    Ma non c'è nulla da imparare: è necessario osservare come cercano di difendersi comunità che si considerano a rischio: in Arabia Saudita ed in Israele, ad esempio, gli immigrati perdono il permesso di soggiorno se fanno figli.
    Prevengono uno stravolgimento sociale con patti e vincoli chiari, drastici e draconiani, se vuoi, ma che impediscono che il sistema degeneri e porti poi alla guerra civile.

    I tedeschi negli anni 50 e 60 avevano un eccellente termine che indicava la condizione di temporaneità nel rapporto economico tra ospitanti e ospitati: sei un lavoratore o una lavoratrice ospite (Gastarbeiter o Gastarbeiterin). Nel senso che puoi avere benefici ma il tuo scenario di vita deve prevedere che la condizione di migrante è assolutamente provvisoria e che devi pensare a ritornare nella tua terra di origine.

    In questo insipienza buonista e masochista invece anche solo dire che la migrazione è un (grave) problema e ricordare che lo è SEMPRE stato nella storia solleva le ire degli politicamentecorrettisti scandalizzati.

    Non va bene né l'approccio "li sterminiamo" che è disumano (è quello che hanno fatto gli USA ad esempio in Vietnam, in Iraq, con i nativi americani, i turchi con gli armeni o i cinesi in tibet etc.) né l'approccio stupido "li accogliamo senza se e senza ma anche se fanno 3 o 4 figli per donna" o quello falsipocrita di bombardare i diritti delle donne in Siria, in LIbia, in Iraq, come se i diritti potessero essere regalati e non conquistati con un percorso di emancipazione ed evoluzione sociale.

    E' necessario un sano realismo che consideri che la storia e che prevenga la balcanizzazione delle società, specie in prospettive di radicale diminuzioni assai prossime delle risorse disponibili.

    Contenimento prima e riduzione poi.
    Evitare che il tumore uccida l'ospite.

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  7. almamla, magari quello stesso marito musulmano quando ti vede in minigonna ti apostrofa come "brutta troia infedele"....

    dai, per carità, con questa storia della sensualità intima delle musulmane... cazzate, solo cazzate

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  8. l'unica discussione accesa che ho con questa mia amica è la questione figli. Lei ha avuto tre figli in neanche 5 anni di matrimonio, ora io cerco di farle capire che ai figli bisogna garantire un futuro, però lei dice che il suo ruolo è quello di moglie e madre, che già l'ordine è sbagliato semmai prima madre e poi moglie, cerchiamo di confrontarci, capirci...
    Una volta per scherzare a suo marito gli ho detto che io faccio l'opposto di sua moglie e cioè mi vesto da musulmana in casa e al marito gli faccio vedere solo gli occhi e poi esco e mi diverto a far vedere le gambe, così non faccio un figlio all'anno e lui dopo non ha più voluto che io frequentassi la sua casa e sua moglie. Comunque se si cerca di capire con il dialogo e spiegare i diversi punti di vista, lo scambio lascia la possibilità di aprire la mente sia da una parte che dall'altra.

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  9. credo sia una battaglia strapersa la tua

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  10. x Francesco:
    oppure quando passi in una enclave maghrebina o pachistana come in molte città europee rischi il palpeggiamento, gli insulti, gli approcci pesanti.
    Non parliamo di futuro ma di degrado e criminalità già in atto.
    Tutto peraltro documentato e noto come ha fatto con un lavoro eccellente Sophie Peters per le vie di Brussel.

    x almamla:
    Il suo ruolo è di moglie e madre.
    Vedi, come la programmazione di quelle culture è potente.
    Prima sei moglie, ovvero reificata a proprietà del marito come moglie.
    Poi sei utile funzionalmente anche come madre, quindi ancora funzionale alla produzione di prole per il marito prima e per la società poi.
    Donna? Neppure una menzione.

    > dopo non ha più voluto che io frequentassi la sua casa e sua moglie

    Questo è uno dei molti pattern che rendono estremamente difficile se non impossibile l'integrazione degli islamici. Ecco perché è necessario diminuire la loro presenza, proprio perché si tratta di un organismo che non solo è estraneo e fondamentalmente ostile, ma che cresce anche ad una velocità elevata.

    Pensa che uno dei meccanismi di integrazione delle varie comunità di immigrati (portoghesi, italiani, spagnoli, tedeschi) in Argentina fu proprio il tango e la socialità della milonga.
    Gli immigrati volevano integrarsi, volevano farlo bene e velocemente e così cercarono di sviluppare l'arte coreutica in modo da essere apprezzati in quei luoghi sociali come le milonga.
    Qui invece siamo proprio alla volontà di non integrarsi.

    Ecco perché è necessario realizzare a sistemi normativi e operativi che portino ad una riduzione della presenza degli immigrati islamici nel paese.
    Con permessi di soggiorno temporanei, fortissime limitazioni al numero di figli (meglio sarebbe il divieto di avere figli pena perdita del permesso e rimpatrio immediato), attività sistematica di controllo, ricerca e rimpatrio dei clandestini nei loro paesi di origine.

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  11. no sbagliamo noi. Io in quell'occasione ho sbagliato l'approccio "provocatorio", errore! e l'errore si ingrandisce ancor di più quando si passa da un elemento(come nel mio caso)ad un insieme di persone.
    Bisogna trovare il giusto modo di interagire, senza annullare il background di una comunità con delle leggi discriminatorie.

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  12. 'spetta.
    Qui si tratta di una comunità che semplicemente non solo non accetta i tuoi valori e leggi ma che ideologicamente le considera come malefiche, immorali, espressione del male etc. (qui il gergo diventa in genere religioso) e politicamente e sociologicamente si prefigge di combatterle e di farlo anche con una politica demografica che porta velocemente al predominio numerico.

    I comportamenti sociali e i pattern sociali esistono come esistono le dinamiche collettive e di gruppo. Sarebbe antiscientifico pensare che essi non esistano o non abbiano rilevanza.

    Mi vien da sorridere: le tue argomentazioni sul becgraund delle comunità hanno come controparte il fatto che se tu vai in minigonna in un quartiere maghrebino o se se una coppia di lesbiche che si bacia sempre da quelle, rischi semplicemente l'incolumità fisica.
    Sarebbe come se un intellettuale che non sa distinguere il pesciolino rosso da un piraña e non sa da che parte sorge il sole si avventurasse con le tods in amazzonia.

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  13. A dimenticavo.
    Quella comunità non esprime la sua contrarietà ai tuoi usi e costumi in Giordania, in Arabia Saudita o in Algeria, ma lo fa qui, dentro casa tua, per le tue vie, nelle stazioni dove scendi dal treno etc.
    In altre parole hai degli ospiti a casa che da uno sono diventati tre e poi quattro e poi iniziano a criticare cosa mangi, come ti vesti, poi dicono ormai noi siamo tre e voi siete due, abbiamo deciso che il soggiorno che avevi scelto e pagato fa schifo e lo sostituiamo con mobilia che scegliamo noi. E via dicendo.

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  14. Almamla, ma dove vivi? qui a discriminare non sono certo le leggi occidentali, anzi!

    ti invito ad andare in minigonna a Peshawar o a Gedda, e vediamo come finisci....

    o come dice UnUomo, in Viale Jenner o a Bruzzano...

    e te lo dico da posizioni progressiste e democrtaiche, sia chiaro. è antidemocratica la tua posizione fintamente garantista, salvo poi fare marcia indietro quando qualche povera figlia di immigrata viene massacrata, sfregiata, struprata perchè decide di vivere come vive la maggior parte delle ragazze italiane.

    è proprio vero che sono le donne, dalla Minetti per passare a questo folle garantismo di genere, le prime che hanno massacrato le conquiste del femminismo.

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  15. quello che dici è giusto ma non io intendevo solo dire che non è con le leggi anti-figli che si risolve il problema.
    Andare in minigonna era una provocazione anche in Italia fino qualche decennio fa e gli uomini non rispettavano così tanto le mogli. Anche la chiesa cattolica ha sempre voluto dare un' immagine della donna a quella della madonna e fino a pochi decenni fa era così da noi sopratutto in meridione...
    io sono una seguace della "minetti ", bisognerebbe insegnare il diritto agli stranieri, i diritti e i doveri, cosa possono o non possono fare ma anche a tanti italiani anticostituzionali...

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  16. che vuol dire essere seguace della Minetti ???????

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  17. x almamla:
    > anche in Italia fino qualche decennio fa e gli uomini
    > non rispettavano così tanto le mogli
    Allora, se ricordo bene il codice penale ha abolito il "delitto d'onore" (che limitava ad un anno di detenzione i mariti assassini di mogli fedifrgahe - ATTENZIONE, non valeva il contrario!) nel 1965 o nel 1966.
    Abbiamo avuto la nostra evoluzione da questi nefandezze, da questi obbrobri, da queste giuridici, culturali e di costume.

    Ora, come tu hai scritto e come è possibile verificare quotidianamente (ci sono ragioni entropologiche e sociologiche note, l'integrazione è diluizione, è anche cambio di identità) queste comunità hanno ampie parti che NON vogliono assolutamente integrarsi.
    Allora, uno potrebe anche dire: vabbé, sono lavoratori ospiti, al termnine del loro percorso professionale tornano alla famiglia nei paesi d'origine.
    Non sarebbe un problema.
    Il problema è
    1 - la demografia violenta di queste comunità
    2 - il fatto che da lustri si è rimosso il concetto fondamentale della temporareneità dello stato migratorio che deve assolutamente prevedere il ritorno nei pasei d'origine

    In genere esiste un problema planetario di sovrapopolazione e quindi per alcune generazioni tutte le donne del mondo dovrebbero limitarsi ad un solo figlio, per tornare alla sostenibilità (gli studi variano, da 1G a 2G di homo ca.).ù
    Qui esiste un problema di ribaltamento delle proporzioni nella composizione della popolazione.
    Se sei scettica, puoi usare l'emotività: immaginato ora proprio di accogliere a casa tua un islamic* che nel corso del tempo poi diventano due, poi tre, poi cinque, poi sei.
    Come diventerebbe la qualità della convivenza nel tuo appartamento/ abitazione?
    Come ti sentiresti quando ti renderesti conto che i tuoi usi sarebbero deprecati dai neo arrivati?
    Potresti girare in mutande e magliettina leggera a casa? e se il marito della tua amica ti trovasse ancora a parlare con la moglie di sua proprietà, che reazioni ti aspetteresti? L'idea ti lascia serena o ti inquieta?
    E' bene che ciascuno di noi inizi a pensare a questi scenari e a porsi la questione di come arginare questo problema prima e di come diminuirlo poi.

    E' vitale attuare politiche dolci ma determinate, costanti, sistematiche (meglio far salire a forza sugli aerei per il rimpatrio forzoso oggi che dover gestire una guerra civile dopodomani)
    per la diminuzione del numero di islamici in Italia.

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  18. Hai ragione Francesco scrivendo veloce ho dimenticato un non..la frase era" non sono una seguace della M." in compenso ho messo un "non" all'inizio che non c'entrava niente , evidentemente oggi è una giornata "NO".. :D

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  19. Di nuovo è dei paesi cosiddetti "occidentali" e degli States la responsabilità di non aver favorito regimi laici e moderati nei paesi islamici !
    E' la politica che ha voluto questo... E' certo che gli islamici aumenteranno e diverranno più numerosi dei popoli di religioni diverse..da noi almeno una buona metà delle cristiane può decidere se riprodursi o no, ha il controllo della propria fertilità, del proprio corpo. risultandone un accrescimento della popolazione pari a zero, con conseguente invecchiamento totale...

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  20. I paesi consumisti e in primis gli USA hanno sistematicamente distrutto i regimi laici (e relativamente al mondo islamico avanti anni luce in termini di civismo, di laicità, di diritti della donna, come la Libia) per poter instaurare dei politicastri loro lacché e mettere le mani sulle risorse.
    Il caso dell'Iraq è paradigmatico.

    Hanno distrutto tutte le società islamiche evolute e favorito direttamente o indirettamente le frange più estremiste.
    Infatti sopra ho scritto che il pericolo n° 1 per il pianeta non sono gli islamici ma lo stato più fondamentalista, religioso ed aggressivo in assoluta, ovvero gli USA.

    La dinamica demografica è un pericolo terribile per la stabilità e della nostra società e della loro per assoluta impossibilità di sostenere la valnga umana derivante da questa riproduzione conigliesca.

    Invero è del tutto ovvio che per una decrescita demografica dolce è necessario passare per società via via più "vecchie" ma questo è un passo virtuoso in un processo più lungo.

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