venerdì 22 febbraio 2013

Fiducia e marchi

Da Flora martedì è stato bello; quel piccolo covo di tangher* impenitent* mi piace nel cuore, nella pancia e nella testa. Qualche tanda anche con _ica la mora profumo. Per alcuni momenti siamo stati teneri, come se fossimo un'anima di due abbracciate; ho chiuso per qualche passo anche io gli occhi, la sua tempia appoggiata alla mia guancia, i suoi seni sul mio petto, anche il suo batticuore perfino appoggiato al mio. Per attimi è stato tenero e intimo. Così è il tango, puoi passare dall'indifferenza molto tecnica alla tenerezza, alla passione che si fa quasi scotimenti. Ci scambiamo qualche pensiero, ogni tanto qualche parola. Col tempo mi ha raccontato qualcosa di lei e ha iniziato ad accennare che ha due figli. Lei ha la bellezza scura del sud nel suoi tratti e il suo cognome parla chiaro (diffuso nel Palermitano e in Molise) anche se parla con forte cadenza bolognese. Quasi avesse voluto fidarsi, le avevo detto del mio bipedinone alcune volte e, tempo dopo, mi ha accennato ai suoi. Fidarsi ad occhi chiusi, aprirsi un po'.
A volte penso a quelle parole, una volta che tu sarai stato toccato da questo mondo esso non ti lascerà più. Erano Albo e Alba, se ricordo bene, che conoscemmo ad una ritrovo di LCP.
Ecco, io penso al suo disvelarsi - ho la sensazione che sia un disvelarsi forse prudente più che timido - al fatto che ella è una affermata professionista della città. Sì martedì le ho proposto di uscire a cena ma sarà via alle terme coi suoi due bipedini fino a domenica, non potrà a questo giro. Ecco il proprio atteggiamento fine, ecco, e il senso di maternità responsabile, quasi a sentire di burro e uova e vaniglia e anche un contegno  borghese per bene. Ecco, ma in tutto ciò poi un giorno? Un giorno le dovrei dire che sono, vorrei essere e vorrei fosse libertina, corsara nei mari dell'eros burrascoso?
Le terre dell'eros oltre ti toccano, ti lasciano un marchio. E' un piatto che ha colori e sapori forti, a volte troppo, pregnanti, il colore di un curry che tutto macchia l'odore che impregna. Non fu affatto facile con A-Woman e non ho granché voglia di ripeterlo.

Sabato tornando dai miei ho avuto un piccolo battibecco con _ara. Quando sparisco per un po' mi manda un segno tipo "tutto bene?", "ciao catarro" e messaggi così, brevi e buffi, impertinenti. Le ho risposto che è una stronzona che ogni volta che la accomodo a lato ella torna a farsi viva e che si merita solo pochi baci. Ha risposto con un breve messaggio leggermente piccato. Poi più niente. Ci limiteremo alla sola sublimazione verticale.
Stasera tornerò nelle braccia del tango. Forse col tempo è un po' la soavità dell'affetto che inizia a mancare. Come quei tango ballati teneramente con _ica e il suo batticuore ad occhi chiusi, anche solo per qualche passo.


(silvianironi via milongasì)

9 commenti:

  1. la soavità dell'affetto significa che vui fidanzarti?

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  2. Se attraversi le .."terre dell'eros oltre..".. è poi difficile tornare indietro. I percorsi non sono mai obbligati e neppure sono a senso unico, ovvio. Ma vanno compiuti fino in fondo, altrimenti resta una sensazione di ..insoddisfazione. Poi si può anche decidere di percorrerne altri...

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    1. @John visto il doppio messaggio scelgo il primo.
      I percorsi non sono mai obbligati e neppure a senso unico. Ma se è bella la meta non dimentichiamo il viaggio, e camminando il naso teniamolo in su che tanto se pestiamo qualche merda porta bene....
      FG

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  3. Se ti avventuri per le.."terre dell'eros oltre.."..poi è difficile tornare indietro. Ovviamente tutti i percorsi non sono a senso unico e si può sempre ..scartare. Ma se inizi un percorso, solo arrivando alla fine ne comprendi il vero significato.
    Altrimenti resta un senso.. di insoddisfazione..

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  4. x Francesco:
    Significa che di tanto in tanto sento ol costo della singolitudine.

    x FemminaGaudente:
    Chissà se troverò una piratessa. Maa nonzo mica sai!? La lista delle caratteristiche richieste a quel modello di femmina è lunghetta.

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    1. Non è che si navighi molto ultimamente.
      Non è che faccia grandi arrembaggi a queste donne dalle poppe curve e dalle vele spiegate, bandiera della loro bellezza e del loro insondabile mistero.

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  5. x John Barish:
    A volte nel tango che è difficile ancora devo pensare a certi movimenti, non dissocio bene, se penso alla musica mi perdo la compagna, se dissocio poi mi perdo i controtempi, se penso alla compagna perdo tecnica e stile nei passi, etc etc capitano gli Sprazzi di Tango, quando sei intimamente e armoniosamente, divinamente uno con lei, braccia nelle braccia e alcuni di quei momenti possono essere anche soavi, tiepidi, teneri, non solo passione.
    Allora in quei momenti senti che quella intimità tenera, delle piccole cose come percepire il batticuore della compagna che è una cosa che mi emoziona sempre infinitamente con esse percepisci pure che non ci sono nella tua vita di libertà solitudinaria.
    Ma... per tornare alla realtà, come diceva Wilde devo arrivare alla consapevolezza che passate tutte le cose complicate ed esotiche, libertine, rimane solo l'amore. Non è un passo che si può fare solo a livello oggettivo, mentale. Ora come succede che ho intuizioni, visioni di tango, ho l'intuizione che ti puoi amare solo se lasci respiro e aria nell'amore, se riesci a lavorare sull'ego per rendere migliore te e non per incatenare e reprimere l'amat*.

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