lunedì 13 maggio 2013

Via Francigena

In sette ore sul sentiero ho incontrato... una persona. Chi conosce alpinismo ed escursionismo delle Alpi che rimangono e sono fortemente antropizzate, non ha idea di cosa successe in Appennino nel primo dopoguerra. Interi borghi svuotatisi. Ora il selvatico si riprende tutto in quella parte di Toscana. E in mezzo alla selva rimangono incastonati piccoli borghi abitati alcuni ormai fantasma altri forse qualche giorno in agosto, dagli oriundi di ritorno.
Ieri ho incontrato anche tratti di selva quasi integrale. Impossibile da raggiungere con mezzi a motore, il bosco rimane così, senza intervento umano, interi alberi morti in piedi, con funghi xilofagi saprofiti, inghiottitoi, radure con piscine naturali ad uso... cinghialesco, castagni secolari, abeti colossali, aceri vecchi di secoli.
L'anello della via francigena (*) ha combinato così ambienti disparati, da quelli umani residuali a boschi e crinali intatti, mulattiere con fondo lapideo che resistono da secoli, tracce di castelli e pievi. Quei pellegrini di Francesco, di Jacopo e Ilario di Poitiers forse sono stati edonisti ante-litteram.
Ore 7:15 - 14:18 e mi sono sentito in cima a tutto il mondo, un mare di monti e selve ai miei piedi.

(*)
La prima parte sulla via Francigena della Sambuca






8 commenti:

  1. molto bellissimo!
    Mi piace camminare da solo in posti così selvatici, da noi oramai difficili da trovare

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  2. Ho un programma bisettimanale di uscite di vario tipo (a piedi, in bici, in rampichino) fino all'autunno che porto in giro un po' di amici. Alcuni di questi giri li solo studiati ma non ancora fatti, l'anello di ieri era uno di questo. ma faccio sempre un sopralluogo, il giro prima (infatti ieri nell'ultimo decimo di giro una frana si è portato via 80m del 173 e ora sto pensando come fare... dipenderà dalla preparazione tecnica dei partecipanti, tanto questo è un giro fisicamente tosto, ca. 1600 m di dislivello + 200, -200, + 700, -700 ca. saremo in pochi e preparati).
    'nzomma, ieri saremmo dovuti essere in due ma il mio amico poi ha avuto la visita della morosa e ha preferito le curve sue a quelle dei monti. L'orario di partenza poi da casa (ca. 6.15) poi non era compatibile con gli orari di altri amici. Così ho preso e sono andato su al volo. Camminare da solo ha una dimensine speciale, una sorta di meditazione estetica, sensoriale in cammino. Suoni del bosco, odori, panorami, silenzio, nulla al di fuori delle sole tue "interferenze". E' magico. L'uscita di domenica scorsa invece è stata assai allegra e caciarona e amicale... ma è una cosa diversa.
    Camminare da solo in posti così selvatici è magico, Baffus. Hai ragione.

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  3. la via francigena, anche nella storia, ha un suo perchè....

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  4. Nella prima parte dell'anello ovvero il tratto della via francigena era ben attrezzato con paline (grazie all'Ecomuseo della montagna pistoiese) che riportava dati interessanti su studi e ricerche condotti anche da Francesco Guccini: agricoltura, aspetti linguistici, storia, letteratura. E i nomi di Giacomo (Jacopo), Francesco e ... poi fino a Sant'Ilario di Poitiers perché c'erano rapporti (di pellegrinaggio?) fino alla Provenza.

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  5. Lo sai che questi percorsi mi suscitano splendide emozioni: è la nostra Storia! questo è il momento in cui tocca a noi camminare, una bella responsabilità!

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  6. Quando arrivavo dallo scuro del bosco erto al chiaro e a piccole radure ed orti residuali e superstiti, a quelle casine in pietra con le piccole finestrelle e gli scuri in legno colorato sul grigio della pietra serena vivevo anche un cammino nella storia umana, nelle accelerazioni vertiginose degli ultimi 50 o 60 anni, con popolazioni decimatesi per emigrazione.
    Mi chiedo se quei luoghi di vita aspra verranno ripopolati nei prossimi decenni per i quali le previsioni economiche, sociale ed ecologiche son pessime. Non si faceva certo una gran vita ma.... in qualche modo di campava. Mah.

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  7. Andresti d'accordo
    con il signor Leo .
    Vi immagino parlare di queste cose nella sala del suo B&B, con un calice di vino in mano.
    E' una persona che ha una cultura storica e ambientale e un amore per la terra poco comuni.
    Se hai in programma una gita in Toscana ti consiglio caldamente quel posto.

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  8. Sono venuto a leggere a casa tua. Mi piacciono quelle persone. Alcune costituiscono ancora una base culturale, di sapienza agricola e pure ecologica (se vivi e trai da vivere da un ambiente, se non sei impazzito, lo conservi e lo curi affinché rimanga produttivo e sano) di un Italia di eccellenza ma residuale. Grazie per la segnalazione.

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