(A proposito di - 1)
A proposito di tango e trance dance. Per anni ho fatto scorpacciate di danze transe: goa, tekno e altre forme elettroniche, popolari (tarantismo, santeria); avevo aperto anche un forum che fu tra i più partecipati per un paio di anni. Così fisico, a volte brutale, liberatorio; comunque sempre eccessivamente fisico nel senso migliore del termine. L'autodivinazione è(ra) dovuta ad iperstimolazione psicofisica. Dopo ore e ore (a volte giorni interrotti da poche ore di riposo (*)) di danza e di entusiasmo arrivi a stati naturalmente modificati di coscienza (non mi sono mai drogato in quei contesti), poi alla spossatezza e con essa a un calo biochimico, una caduta repentina degli stati d'animo. Può usare il termine down se più evocativo.
Ora con la vita di milonga non c'è questo approccio fisico, ovvero è molto limitato. I picchi biochimici di ossitocina, dopamina, adrenalina, serotonina non ci sono, il paesaggio ha le curve morbide di colline sfasciate, basse e larghe, delle sinusoidi nel senese o del volterrese. I paesagi coreutici e biochimici sono come il piacere che ne consegue: molto più fini, c'è arte c'è la relazione (non è un'esperienza solipsistica) e l'abbraccio, la magia stupefacente di (sprazzi di) armonia due in uno, l'emozionante scoperta del suo batticuore e della sua risonanza, del respiro che si allinea (_ith,, tanghera avanzata, al Gardel giovedì scorso, mi disse "Aspetta! Ascolta anche il respiro della ballerina, prima di partire!", nonzo se capite a che livello si può arrivare!)
Domenica sono uscito qualche minuto prima della fine dalla milonga del TPO in bici verso la stazione per l'ultimo treno. Era scuro e tiepido. Sprizzavo godimento e soddisfazione da ogni poro, percepivo accarezzarmi ogni particella d'aria tiepida sulla mia pelle,la città e il traffico intorno alla mia gioia, c'erano i profumi delle mie amate per tre minuti sul palmo della mano o sulla maglia.
Sul treno mi sono accorto che avevo il mignolino del piede sinistro un po' usurato con una piccola sbucciatura che mi bruciava.
(*)
Nell'immagine uno dei luoghi nei quali vissi l'esperienza più bella, altre immagini qui.
—–
2 ore fa
Ma che bella sensazione mi ha evocato questo post. Punctum esatto delle porte percettive. Altro che LSD
RispondiEliminaFG
A volte penso che anche la danza segua e determini l'uomo e le sue età.
RispondiEliminaLe schitarrate rocchettare ti danno energia a 20
A 40 vuoi il jazz o il tango
Perché i suoni e i movimenti hanno le stagioni, come la vita.
Le volte che mi sono drogato ho usato cannabinoidi e alcol (nulla di altro, anche perché non mi serve, basta una cocacola...), mai il lisergico. Però l'autoadditivazione :) è ancora meglio della chimica allogena.
Sì, meglio sì dell'LSD
Ogni volta che leggo di te e il tango, mi entusiasmo tanto da desiderare una passione simile. Tutte le droghe del mondo non trasmetteranno un millesimo di questa adrenalina.
RispondiElimina(Vorrei imparare a suonare la chitarra, da autodidatta. So già che sarebbe la realizzazione di un sogno.)
Qualsiasi passione (intendo quelle ecologiche non certo quella per la cocaina o per la lotta tra cani o per il denaro...) ti portano all'entusiasmo che significa "dio/il divino in te". Cara birba, le arti sono divinificatrici e la musica è la più fine ed eterea tra esse.
RispondiEliminaChitarra... è nelle radici musicali della terra tua. Bello bello! :) A quando il primo concerto che preparo un po' di ortaggi? >:)