martedì 27 agosto 2013

Gli homo che motosegavano gli alberi

  • Segati 60 alberi nel parco della Garbatella
    «Distrutti 5 anni di lavoro comune»
    L'atto vandalico avvenuto nella notte tra sabato e domenica. Legambiente: tronchi mozzati di ciliegi, lecci, sugheri e querce
    (Corriere.it)

  • Piromane inchiodato da telecamere Forestale. E’ un ausiliario dei pompieri
    (IlfattoQuotidiano.it)

Una tradizione ebraica, se ricordo bene, prevede che alla nascita di un piccolo di homo venga piantato un albero; dovrebbe essere anche una delle mille mila leggi italiane inapplicate. Ci fu anche l'uomo che piantava gli alberi.
Qui invece il lavoro quinquennale di alcune persone degne viene segato da "vandali" (è un atto di vandalismo quelle premeditato e organizzato portandosi una motosega?), altrove, abbiamo ausiliari vigili del fuoco incendiari che fanno anche peggio.
Molte persone volgono lo sguardo alla crisi economica ma non hanno capito che questa modernista e liquida post modernista è una società di morte, una società necrofila, mortifera, tumorale nella dinamica e distruttiva nel suo manifestarsi, nella quale le masse, sradicate ed ostili alla Terra, sono messe assai peggio di quelle che le hanno precedute.
Una società che contiene frange sempre più ampie di merde marce putride così non merita altro che soccombere, di collassare e di farlo prima possibile.
Io vorrei qui Assad e che questi venissero gasati. Provo solo odio per questa feccia, non ho alcuna pietas né comprensione, sento che potrei ucciderli personalmente e non solo non provare alcun senso di colpa ma esserne fiero e farlo con grande soddisfazione.

6 commenti:

  1. Distruggere la vita è molto più semplice che coltivarla. Questa cultura, questa "civiltà", come pretendiamo di definirla, si appoggia su un disagio mentale diffuso, condiviso e negato, su un'autodistruttività individuale spesso e volentieri proiettata all'esterno.

    I "picchisti" usano spesso la definizione di "segare il ramo sul quale si è seduti" riferendosi alla maniera con cui approcciamo lo sfruttamento delle risorse non rinnovabili. Qui avviene direttamente.

    (credo comunque che con un impegno del servizio giardini comunale ci vorranno molto meno di cinque anni per risistemare la situazione... diverso il discorso per gli incendi, in quel caso occorrono decenni perché il bosco si riprenda)

    RispondiElimina
  2. Grazie per l'intervento, Marco e benvenuto. Leggo sempre le tue pagine interessanti e questa volta non ho potuto di andare alla tua ultima.

    Diciamo che io pagherei anche molto per poter capire cosa scatta in quelle menti, per capire se c'è una qualche logica e se sì, quale.
    Un'azione contro Legambiente? una vendetta personale contro qualcuno che ha seguito il progetto? nel caso dell'incendiario forse l'interesse per essere assunto?
    Nella ricerca che ho fatto stamani, a proposito di incendiari ho letto alcuni articoli nei quali gli incendiari presi in flagranza non sapevano dare una risposta interrogati sul perché (ciò non esclude che abbiano avuto delle motivazioni ma le abbiano tenute nascoste).

    Il problema non è solo come dire? botanico, giardinicolo, il problema è che questi homo, le loro azioni, il loro esempio, sono un attacco estremamente efficace all'ecologia in genere, sociale, culturale, anche ambientale.
    Nelle condizioni del pianeta e pure italiche e pure urbane (che quella zona di Roma si vede che abbisogna di verde e di natura come acqua nel deserto).

    Io non condivido affatto la posizione del disagio, in quanto significherebbe criminalizzare il disagio. Ci sono persone disagiate oneste, brillanti, altre nella media e ci sono queste merde putride. Il disagio non può essere una scusante.

    RispondiElimina
  3. http://www.eticamente.net/11924/il-flash-mob-della-bottiglia-abbandonata-per-terra-e-che-nessuno-raccoglie.html

    Mi ricorda qualcosa che facciamo spesso ;-)

    _zzzz

    RispondiElimina
  4. su questo sono d'accordo con te. io francamente non capisco fenomeni quali quello dei piromani, o del vandalismo contro la natura. atti autenticamente gratuiti, che non danno alcun giovamento pure a chi li compie. non so, non capisco proprio.

    RispondiElimina
  5. paghiamo l'ignoranza, ma non possiamo arrenderci.
    L'ignoranza è la peggior malattia.
    Io dopo che ci fu l'attentato alla scuola di Melissa, mi sono proposta che ai bambini, ai ragazzini figli di amici, regalo solo libri. Non li leggono? Amen. Se li leggono, meglio.

    RispondiElimina
  6. x anonimodel72:
    Bello bello il video. :)
    Con la quantità di rifiuti che raccogliamo sempre nei ns giri saremmo a vari giorni consecutivi di applausi. Ma noi ce li facciamo da soli, _zzzaccio. :)

    x Francesco:
    Io proprio non capisco il vandalismo in genere.
    Incendiari, Francesco, non piromani, come ladri (e cleptocrati, parassiti) e non cleptomani. Non c'è alcuna psicopatologia come causa.

    x Sara:
    Ignoranza?
    Scusa, quale cosa non conosciuta sarebbe alla base di questi comportamenti?
    Non sanno che un incendio fa danni? Forse bisogna appendere dei cartelli "Non motosegare questa panchina/albero"?
    Ricordiamoci (anzi, voi dell'informare, voi dello spiegare come quel politicastro legaiolo di Cota che ieri blaterava che il TAV non è stato spiegato bene a la_gente... non siamo tutti dei mediocri citrulli come lui) ricordatevi Sartre: sanno bene, benissimo, ma sono in malafede.
    Il fatto che quegli atti sono compiuti nascondendosi spiega che essi non ignorano affatto che stanno compiendo un crimine, essi sanno benissimo.

    RispondiElimina

Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.