domenica 25 agosto 2013

Manciate di saette

Stanotte la nostra tenda è stata semi allagata da un rivoletto originatosi dalle precipitazioni violente e prolungate. Dormito 4.5h sabato mattina e male, poco e a tratti stanotte. Ma il tempo dopo la tempesta è quasi sempre splendido ed oggi è stato così. Che meraviglia!
È sufficiente anche uno scarsissimo impegno fisico (camminare qualche minuto o con piccole differenze di quota) semplicemente per annientare le masse turistiche, anche quelle un po' più motivate che visitano i parchi nazionali. Passi in qualche minuto dalla presenza umana all'assenza umana assoluta e all'apoteosi della Natura. Ma il giardino di olivi, viti, pescheti, di kiweti, medicai e cipressseti della romagna faentina verso Brisighella e Marradi è uno degli spettacoli estetici del Belpaese che dimostra nella sua fantasmagoria che homo e Natura si sono abbracciati felicemente per secoli prima che il primo iniziasse a violentare e distruggere la seconda modernisticamente.

Dal finestrino del treno vedo manciate di saette fendere il plumbeo a nord verso il ferrarese e il Veneto. Anche se dovrei scrivere che ne ho avuta veramente abbastanza stanotte non riesco a distogliere lo sguardo. Sono molto stanco e gli occhi si chiudono, cullato dai leggeri movimenti del treno.

5 commenti:

  1. sei andato in tenda? ti meriti la tempesta ! :-)
    io non vado in tenda dal 1991, peraltro unica volta in vita mia

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  2. In tenda dici. Muah.
    Con gli insettini, le tigri del bengala, quelle robe lí?

    Accidenti, non andrò mai in tenda.
    Ti saluto

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  3. x Francesco:
    Sebbene anche io non sia un campeggiatore - in genere in uscite così mi appoggio a rifugi e bivacchi - devo ammettere che anche la tenda ha un suo fascino.

    x Astrolabia:
    No, nessun mostriciattolo, insettoide, bestiuzza. Perfino no merdose zanzare che quasi sempre rompono,pure a casa mia al tramonto.

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  4. la val lamone da brisighella su su fino a marradi e' bellissima e infestata dai kiwi, ma c'e' modo di evitarne la puzza salendo poco di quota. Hai preso il trenino faenza-firenze? un piccolo spettacolo di viaggio nel tempo. Mi trovi a Brisighella, la prossima volta che ripassi :)

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  5. Io la feci tempo addietro in treno, da Faenza a Firenze e ritorno, in una ferrovia tra le più belle d'Europa e rimasi semplicemente stupefatto dalla bellezza di pievi, di campi, di giardini, di colli e boschi, di casine in pietra, di cipressi e filari di vino di sangue divino.
    Questa volta avvicinamento in auto, a Marradi è arrivata _zia la fiorentina e poi ci siamo trasferiti a San Benedetto in Alpe.
    I kiwi puzzano? Non l'ho mica percepito ieri.
    Il ritorno altri scorci di bellezza quasi indicibile, su e giù per piccole valli, da Tredozio a Lutirano e poi a Marradi ancora che dovevamo riportare la fiorentina a ripigliare il treno, _zzz poi mi ha portato prima a Faenza in stazione.
    Esiste ancora a tratti il Belpaese, che mostra una bellezza straordinaria, una sensualità di terra, arte, cibo, musica e opera umana che non ha eguali, unica al mondo.
    Così lontana dallo squallore artificale, cementificato e modernista delle costipazioni-conurbazioni.
    Brisighella aveva, per dirti, dei fiori gialli - quasi girasoli - nelle piccole aioule della via atraversata, archi in pietra, il cielo blu, il sorriso di molti romagnoli che hanno un'anima bizantina e mediterranea e si sente, la torre dell'oroologio rossa di mattoni su in altro tra il blu dipindo del cielo e il verde dei cipressi e dei lecci.
    Zio petardo, quella zona di Romagna è da percerci la testa e il cuore! Sei fortunato a viverla.

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