lunedì 2 dicembre 2013

Tagliatelle di backup

Ieri ce ne siamo andati su nel bianco e nell'incanto dell'inverno in sette. Scrivevo  che avevo bisogno di tornare a muovermi e non c'è stata occasione migliore. Fuori allenamento e con alcune debuttanti della ciaspola per tre ore di cammino tranquillo. Qualche difficoltà iniziale di _ina (la compagna di _zzz) ben presto superata. Natura, camminare, bellezza extraordinaria del gelo, hanno permesso di superare facilmente alcune piccole difficoltà iniziali (esitazioni, qualche temporanea sensazione di freddo, qualche accenno di fatica) e di passare in breve tempo ad uno stato di euforia, di benessere per tutto il gruppo.

Tappa in un piccolo caseificio di montagna sulla strada di ritorno, avevo segnalato un prodotto di eccellenza e poi via fino a casa. Sei in auto, un po' il caldo e la stanchezza e il cortisolo che calano, c'è sempre quel principio molto piacevole di abbiocco dopo una giornata sulla neve.
A fine sera siamo arrivati a casa mia, fuoco acceso, cibo come dio comanda che in parte avevo già preparato. Una cosa semplice come un piatto di tagliatelle al ragù alla bolognese fatto come dio comanda non lascia indifferente nessuno e così è stato anche ieri! :) Siamo arrivati tardi e così non le abbiamo preparate in casa, avrei voluto che _ara ci avesse fatto da maestra sfoglina. Abbiamo usato quelle... di backup (come è ridicolo il tecnocratese applicato al cibo) che avevo acquistato sabato.

Le parole e il vino e i sapori di vita scorrevano, cuori caldi e felici. Io provo sempre molto piacere ad accogliere amici e a farli sentire bene, a pigliarli per i sensi. Questo soddisfa molto il mio ego, la parte femminile del mio ego, l'accoglienza.
Anche quest'anno (il terzo) vivo senza riscaldamento (che accendo solo in alcune rare eccezioni, come ieri in bagno che altrimenti le portatrici di vagina si sarebbero lamentate e forse poi avrebbero avuto le ciocialle che starnutivano ahahah) e anche il passaggio in poco tempo da 12° quasi 20° con il fuoco vivace nel caminetto, con i "mille" candele e lumini accesi è stato cattura dei cuori e dei sensi.
Con _ara batticuore ho ballato un tango milonguero (*) prima che andassero tutti via.
Sembrava solo una ciaspolata di tre ore e invece è stata una festa di un giorno.

(*)
In spazi ristretti e in abbraccio stretto.




15 commenti:

  1. Non amo l'inverno, il mio umore ne risente molto. E sono anche una di quelle persone che mal sopportano la neve, sebbene la reputi romantica e bellissima.
    Una camminata del genere mi avrebbe distrutta :D ma un giro al caseificio lo avrei fatto volentieri.

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  2. Anche alcune delle partecipanti ieri, sotto sotto, temevano una distruzione. Poi è andata a finire un po'... diversamente. :)

    Abbraccia e vivi l'inverno per rendertelo amico.

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  3. vivi senza riscaldamento ? ecco perchè non trombi !

    e basta con queste portatrici di vagina, chiamale fighe che è persin meglio !

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  4. Questa dovrebbe essere la prima pagina iin cui parlavo di questa scelta di no o poco riscaldamento.
    Sono talmente poco abituato al riscaldamento che sabato quando sono andato al supermercato a fare un po' di spesa sono mezzo schiattato di caldo (ero vestito pesante come sto in casa).
    Per cortesia l'ho acceso un po' domenica mattina per il mio amico che si era fermato dalla sera per la ciaspolata e, ziocane, ho sentito subito seccarmisi la gola, nonostante gli umidificatori ben ri-riempiti. Non sono proprio abituato. :/

    Le fighe / fiche / portatrici di vagina in effetti non gradiscono quel genere di temperatura. Anche se è molto gradevole poi scaldarsi a letto insieme.
    Ma è un tot (direi da _ella la siciliana) che non ne arriva una da sola (_ira era venuta con il marito). Senza quel passo inutile pensare al chiavaggio.

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    1. senza riscaldamento non trombi, e non si può stare senza trombare

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    2. Beh, non sarei certo così pazzo da portarmi una donna a casa per una sera galante senza riscaldamento. Quello lo faccio perché sono da solo e a me_mi piace così.
      Stare senza trombare non fa bene no.
      Ma come tutte le cose ha alcuni lati positivi (in coppia io mi "siedo").

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  5. ...Sabato pensavo ci fossero 30-40 cm a 1000 metri, mentre a 300-400 metri erano appunto 30-40, 1 metro grasso oltre i 900 metri...Ho dovuto fare 1 km di marcia indietro con l'auto, infognato in un muro di neve a spalare con le mani per 1 ora, poi una mezz'ora di camminata facile e d altra mezzora per fare 500 metri su strada non battuta..Ergo, c'è qualcuno che vende delle ciaspole ?

    https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10201136308676970&set=a.10200966450710627.1073741839.1447123082&type=3&theater

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  6. x Francesco:
    Ho visto la foro... uh che meraviglia!!
    Da voi c'era quindi molta più neve.
    Quando ci sono situazioni di neve forte (forse con freddo come a febbraio del 2012) quando esco in auto sono sempre attrezzato: pala, guanti "termici", catene ovviamente, maglione ed abbigliamento di scorta, calzature adatte, una fune di traino. Perché dover spalare con le mani è terribile, puoi dare una mano ad automibilisti incasinatisi. Specie la pala è importante.

    Camminare in neve profonda senza ciaspole è una delle attività/sport più faticosi. Puoi arrivare ad 1/10 della velocità. In ogni caso anche con ciaspole sopra un 70/80 di fresca diventa impegnativo. (e divertente!! :)

    Ciaspole... con un centinaio di euro ti pigli già degli oggetti di eccellente livello.


    x Silvia:
    Sono andato a leggere ma... non so se avrei capito che si trattava di ciaspolate se non fossi venuto da qui.
    Il fascino della ciaspolata è il fascino di camminare in ambienti selvatici (meno antropizzati rispetto alle piste da sci alpino/nordico) in contesti che possono essere molto belli e con la "aggravante" di scenari bianchi che contribuiscono con la loro rarità ad aumentare la bellezza del contesto.
    :)

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  7. Il "bianco" è indubbiamente bello e non lo disdegno. Però continuo a preferire il "verde". E più verde è, meglio è. E più alto e fitto è, meglio è. Se poi c'è pure dell'acqua pulita che scorre non troppo veloce e l'umano più vicino è ad almeno cinque chilometri... non mi portate più via!

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  8. Il bianco nel verde... non è male.
    Però per quello ci vogliono i boschi di conifere, le faggete in Appennino non vanno bene.
    Qui l'acqua c'era e molta era .... decisamente ferma in forma solida e candida.
    Acqua pulita che scorre lenta vicino.
    Penso ai fiumi in pianura... pensa al Mincio o all'Oglio, al Panaro, al Bormida o al Tanaro in epoca bassomedievale o anche rinascimentale.
    Erano probabilmente cristallini con rive boscose e fitte, pieni di fauna, vivi.
    Non male, eh!?

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    1. La Bormida sì, era cristallina (me lo raccontava mio nonno e me lo racconta mio padre), ma non era pulita perché l'Acna di Cengio era già in funzione con i suoi effluvi mortiferi. Inoltre, periodicamente gli stabilimenti nei pressi di Alessandria rilasciavano sostanze dai colori inquietanti (frequente il rosso di non chiara provenienza, ricorrente il bianco [calce] degli zuccherifici).

      Il Tanaro, per testimonianza diretta sempre di mio nonno e di mio padre, nella memoria recente (fai conto dagli anni '20 del '900 in qua) è sempre stato limaccioso. "Limaccioso", però, non significa necessariamente inquinato. Ad esempio, mio padre che è del '35 mi racconta che da ragazzotti frequentavano il Tanaro e, per bere, scavavano una buca nella ghiaia attendendo l'affioramento. Ora, magari son stati semplicemente fortunati, però nessuno di quei bambini è mai finito all'ospedale. Occorrerebbe fare una prova col Tanaro odierno e con qualche bambino moderno della stessa età che avevano mio padre e i suoi amichetti sul finire della guerra.

      Mio nonno, che era del '12, mi raccontava invece di come pescasse i lucci con la fiocina aspettandoli dai saltafossi lungo le strade della Fraschetta. Mi raccontava altresì di una tecnica di pesca "creativa" che permetteva ai ragazzi dei "suoi tempi" di ricavare gamberi in quantità dagli stessi fossi. Oggi, pulita o sporca, non c'è neppure più l'acqua, altro che gamberi e lucci!

      Queste sono testimonianze dirette. Sarò anche troppo diffidente, ma tendo a credere di più a queste che a quel (poco) che leggo sui libri. Eh, sui libri si parla di cose importanti, tipo di quando Napoleone passò da queste parti e ci fece pure una battaglia importante. La mia opinione? E chi se ne frega!?!? Al diavolo Napoleone! Per me sono assai più importanti acqua pulita, lucci e gamberi.

      Che ci vuoi fare? Son fatto così.

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    2. Eh, la scuola... cosa si insegna a scuola?
      Ciò che viene creduto importante.
      Studiare warterloo e non sapere nulla sulla filiera del cibo
      Sapere la partita doppia e non sapere nulla sui vantaggi dello spostarsi in bici
      Studiare la storia della seconda guerra mondiale e non sapere cosa successe in quegli anni o avere mezze verità su di essa.
      Sapere sulla fissione nucleare e ignorare l'esponenziale e i limiti insupserabuili nella gestione delle scorie nucleari.
      Studiare le ossidoriduzioni e non sapere della fertilità dei suoli e dell'importanza dell'urina (devo testimoniare come ho iniziato a comportarmi su questo).
      Insegna la biologia e la biologia sessuale e nulla su aborto, contraccezione, sulle sessualità, sulle relazioni.

      La scuola insegna. Cosa? E' ecologico? sostenibile? quale il bilancio complessivo?
      Mah.

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    3. Come credo d'aver già detto sono insegnante. Nello specifico insegno musica. Per quel che mi è possibile cerco di insegnare un approccio non allineato, che parta da poche conoscenze certe e faccia lavorare, la fantasia e l'intuizione guidate da un metodo analitico, il desiderio di fare ipotesi e verificarle senza cercare soluzioni preconfezionate oltre il minimo indispensabile, di mettere in relazione le cose con la propria individualità e con le proprie esigenze personali. La curiosità, il metodo, gli strumenti di base. Punto.

      Ovviamente il materiale col quale si misurano i ragazzini è la musica, ma il processo si può applicare a 360°. Chissà, magari a distanza di anni comprenderanno pure cosa sto cercando di far loro cogliere. Per ora son troppo "piccoli" (ma non sono scemi, a parte le eccezioni fisiologiche, diciamo un mendelliano 20-25%). Magari ne saranno soddisfatti, magari mi odieranno - è fuori dalle mie possibilità di controllo. Credo che sia un po' come comporre un mandala...

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  9. Da qualche parte leggevo che i posti nel mondo in cui non c'è alcun insediamento umano nel raggio di 2 km sono se non già annullati in... via di estinzione.
    :(

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Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.