venerdì 28 febbraio 2014

Non in milonga - 3

(Non in milonga - 2)

Continuo questa colonna sulle convenzioni della milonga.

Quando con _nni andiamo da Flora alla Milonga Sì, egli mi racconta vari aneddoti sui maestri del tango che furono anche ospiti suoi e di sua moglie, tra questi Puppy Castello.
Ho esperienza ancora limitata in tempo e spazio: la mia sensazione è che il rituale di mirada e cabeceo si stia ulteriormente estinguendo sostituito dal moderno invito diretto (al quale, le donne, hanno tutto il sacrosanto diritto di dire di no quando non va loro, una delle strane convenzioni è che ... le donne non potessero dire di no, mah!?).
Ho trovato uno dei rari filmati in cui mirada e cabeceo sono eseguiti anche al massimo livello e... in occasione "ufficiale". Qui sotto sono Puppy Castello e Graciela Gonzalez nel 1991.
'sto video ha un che di didattico. Si può notare:
  • 0:11 - 0:14 come le donne siano sedute verso la scena, attive, e con atteggiamento fiero del tipo ...
  • Io sono la piu figa e ganza del reame non puoi che invitare me!, proprio come fa Graciela
  • 0:15 - 0:18 il gioco piuttosto sornione di Puppy che si allontana un po' per guardare e scegliere;
  • 0:18 il vero e proprio cenno del capo (cabeceo) di Puppy alla ballerina (fuori campo);
  • 0:19 esistevano gli errori e che una tanghera si alza pensando che l'invito fosse rivolto a lei (a 0:21 ca, si intravede che passato Puppy ella si risiede);
  • 0:20 - 0:234 Graciela Gonzalez entra come la più strafica ballerina dell'universo "ora vediamo se tu Puppy riesci a farmi ballare un po' come di deve".
Tra le tanghere a cui ho inviato 'sto video ci sono state reazioni molto diverse. _zia la fiorentina, un po' anarchica, ha sottolineato che detesta il gioco di potere tra uomini e donne in milonga. Sebbene ragionevoli, le objezioni di _zia perdono il senso complessivo. Il tango è anche rivivere gli archetipi, anche esasperati, del maschile e del femminile. Volerlo modernizzare è un po' come voler introdurre le panchine di plastica al Giardino de Boboli oppure come voler andare in Sardegna in aereo. Io ci voglio andare in barca a vela, impiegandoci ventiquattro volte tanto, tre giorni. Come le versioni politicamente corrette di Monopoly, Sono una palla micidiale, anche se il capitalismo idiota è uno dei problemi più grandi del mondo.

Politicamente corretto, modernismo? Non in milonga!


16 commenti:

  1. Non conosco il tango (ovvero io ballo da sola quando sento musica.. tranne ultimamente qualche lento col Lui che poi finisce sempre torridamente..)
    Però
    da profana e stra ignorante, nonché forse manco abile a proferire parola nell'argomento: al bando il modernismo nel tango.

    E in qualsiasi gioco di ruolo.

    Ma parlo soggettivamente parlando, sia chiaro: non sono legge, sono colei che (le piacerebbe) trasgredire a volte.

    Insomma, io nel bdsm non mi capacito ancora della figura della mistress, tanto per farti capire come interpreto i ruoli maschio e femmina.

    buon venerdì diavolo d'UnUomo :-)

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  2. E in qualsiasi gioco di ruolo.
    Ritengo che esista timore diffuso di non riuscire a superare il disagio, iperbolizzando, "il dolore" che certi ruoli comportano.
    Da una parte sei affascinat* e intrigat* dal gioco di ruolo, dall'altra parte punti i piedi perché non ti piace questo o quello.

    Cosa c'è che ti perplide del ruolo di mistress nel BDSM? Suppongo il genere.
    Ma le caratteristiche e le attitudini hanno una componente personale (molot) più forte delle connotazioni di genere.

    Ci sono dirigenti e cape che iniziano a ballare tango proprio per riscoprire il proprio archetipo: accogliere, ascoltare, assecondare, abbandonarsi.

    Anche se profana hai già intuito quale sia lo spirito del tango.

    Buon fine settimana, EnJoya

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    1. nel senso: madre natura m'ha fatto nascere donna.. e mi sento femmina in tutto per tutto.
      non potrei mai, quindi, sposare (interpretare) il ruolo di mistress.. non asseconderei me stessa

      puntare i piedi? dipende l'interprete dell'altro partecipante al gioco.
      per quanto poco, un gioco ha delle regole, che vanno rispettate da ambo i soggetti: se a mio avviso l'altro non segue le sue.. posso anche puntare i piedi, ovvero abbandonare il gioco

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  3. Tu sei molto più EnJoy che femmina.
    Nonzo se mi sono spiegato.
    Per quanto ho studiato (CattivoMaestro mi chiamava vaniglione, eheheh, a parte il mio piacere per un certo feticismo io quello che in gergo si dice un vanilla), paradossalmente ci sono molte mistress che nella vita hanno un carattere estremamente remissivo (femminile, ipotizziamo che possa valere questo stereotipo semplificato) e che ritrovano il loro Mr. Hyde, l'ombra dell'essere dominante, nelle ritualizazioni del BDSM,
    Io parlavo di dimensione personale rispetto ai pro e contro dei giochi di ruolo.
    Come si dice in dialetto da queste parti :- Se non c'è sofferenza non c'è gaudenza!
    Non puoi voler andare al mulino a sentire il profumo dei cereali appena macinati, della pula, etc. e NON volere infarinarti. O tutto o nulla.

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    1. Ti sei spiegato bene ;-)
      O tutto o nulla, già: non si può avere se non si da.

      E' tutto un gioco di ruolo, nella vita: l'importante è calarsi in quello che naturalmente sì confà al nostro essere interiore. Ma in maniera placida, senza alcuna forzatura.. o ne escono situazioni grottesche.

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    2. Forzature...
      Conosco il problema.
      L'ho vissuto.
      Visto che A-Woman fu via via più restia a passare dalla fantasia alla dimensione reale del sesso di gruppo.
      Più resisteva e più cercavo di convincerla.
      Alla fine fu uno delle cause di rottura.

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  4. ma che minchia state dicendo voi due ?

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  5. Io ho ballato solo ai concerti e sono stata due volte in discoteca.
    Di certo che il tango è complicato e mi sa che crea un po' di dipendenza. :)
    Adesso ti faccio una domanda stupida: è più semplice cominciare a ballare il tango con chi non si conosce o con un/a compagno/a, amico/a?

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  6. x Francesco:
    Ce la puoi fare!
    Cos'è che non capisci, caro?

    x Clorinda:
    Oh che bello che sei arrivata! Mi era piaciuto il tuo commento "con le ovaje" da Francesco!
    Dipendenza?! Noooo, come puoi pensare 'na cosa così?!?!
    Ahah
    La mia intuizione è che sia meglio iniziare con uno sconosciuto, con cui non c'è intimità ovvero con cui c'è qualche freno inibitore. Facciamo come i fisici e andiamo al contorno: la maggior parte delle persone che fanno corsi in coppia (sono intimi/hanno pochi freni inibitori) discutono troppo incolpandosi a vicenda invece di considerare i PROPRI errori.
    Uno dei mio maestri: "mano a pistola" un dito (l'indice) in avanti ma tre sono verso di te!

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  7. Premetto che non conosco il tango e perciò nel video vedo solo due che ballano armoniosamente, e non so chi siano puppy e graciela. Mi pare che negli ultimi tempi del tango si scriva davvero tanto associandolo col "sesso". Ma non è un errore, Uomo? Il tango 'deve' essere per forza un sentire, un silenzio eloquente, due sconosciuti che si trovano a condividere abbracci, passi, un linguaggio codificato che crea una condizione intima e condivisa. A me spaventa. Forse per la mia introversione, non so, mi vergogno. Mi vergogno più che a fare sesso. Se si vuole, nel sesso ci si maschera (vedi BDSM con il suo armamentario macchiettistico), ma col tango si fa l'amore col sentimento, con la nostalgia, la gioia, il proprio essere maschio o femmina. Le differenze ci devono essere, altrimenti non è tango .E' vero che certe armoniose eleganze hanno la loro scaturigine nelle differenze.
    Quanto il tema 'mistress/master' penso che chiunque possa interpretare un ruolo reversibile, dipende dall'incontro profondo tra gli individui. Il gioco è coinvolgente, ma alla lunga stanca.

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  8. E' indubbio che tra i profani sia associ diffusamente il tango e il sesso.
    In realta' il tango e' estremamente piu' fine e rende improbabile o, diciamo, grossolana anche l'associazione tra se' e l'erotismo.
    Alcuni vecchi tangheri di Montevideo e di Buenos Aires, osservavano che negli ambienti originari, i bordelli, non c'era alcun motivo di associare tango ed erotismo o sesso: le chiavate o gli spompinamenti li facevi prima o dopo, a pagamento. Quando ballavi rimaneva l'aspetto ludico, artistico, persino quello sentimentale, potevi entrare in una comunicazione con la meretrice con la quale ti eri eggrovigliato prima molto piu' fine. Invece di sentirne la fica bagnata o le labbra, sentivi il suo batticuore sul tuo, il tepore della sua guancia destra sulla tua sinistra, le bocche lontane.

    Non ho molto da aggiungere alle tue considerazioni finali, hai capito molto del tango.
    Amori pazzeschi di tre minuti, diceva Celia Blanco.
    Pazzeschi anche perche' sublimati.
    Sul BDSM non ho conoscenza dirette, solo ascoltato racconti di un master e letto molto. Sono dimensioni che non sono solo rituali per coloro che le vivono genuinamente, come incontro di anime e non di straripamenti egoici. Sempre pochi, eh, come nel mondo straight, vanilla.

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  9. L'aspetto sentimentale direi opposto all'eros, perfetto quell'immagine di un intermezzo poetico tra un pompino e l'altro. Il BDSM... bisogna essere artisti credo, e come tali non ridere mentre si pratica. Ne ho un'esperienza molto limitata, perché ne sorridevo.

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  10. Bisognerebbe essere artisti in ogni espressione del vivere.
    Anche l'ingegneria, la matematica possono essere arte.
    Ahaha, un(a) sub che ride... sarebbe devastantemente dissacrante :)

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