Avevamo accumulato una lista lunga così di cose da fare e ieri è stata una giornata di commissioni.
Prima in città, poi nella "robba fuori". in giro. Almeno una quindicina di cose da fare. Dai libri scolastici usati ad un kilim per la sua nuova stanzetta, dal telecomando guasto del lucernario al connettore stereo - iPod, cercare alcuni DVD, poi 'na tappa in profumeria che UnBipedinone sta cercando di capire che profumo acquistare etc. . Prima in città, a godercela dalla stazione centrale fno in in centro e ritorno, per piccole botteghe e librerie, strade, torri, portici, piazze piazzette poi nella "robba in grande". Così siamo finiti anche in un'area commerciale a nord di Bologna abominevolmente estesa.
Francamente erano anni che non andavo in robaccia del genere e ancora per un po' non ci andremo a parte stasera una puntata ad uno spaccio (outlet) sulla strada, che andremo a festeggiare il compleanno di _zzz. UnBipedinone vuol tentare di trovare là un paio di Adidas per la pedata he sono fuori catalogo; si è incraniato di voler trovare. Farò 'sto sacrificio peril ciccetto mio scaraffone bello. Nulla di paragonabile al bel bighellonare acquistatorio della mattina in centro città.
Squallore commercial-consumista a base di prodotti alieni, industriali, massificati, in decine di ettari di orribili infrastrutturazione e cementificazione centrati su consumismo e auto. Come esteta ed edonista li trovo tra i peggiori posti possibili, squallidi e brutti. Anche posti stancanti, con una iperstimolazione continua in ambienti artificiali. Pure il bipede è crollato, in auto, si è addormentato velocemente una volta usciti.
Poi siamo tornati al paeselle ameno. Qui è semplicemente bellissimo anche oggi, nuvoloso e piovigginoso, fresco, prati e boschi lussureggianti e meravigliosi; la differenza è francamente sconcertante. Sulla strada ci siamo fermati al chiosco dal contadino che conosco bene e abbiamo portato via due chil di frutta squisita. Il cibo è il primo ad essere degradato in questo progresso regressiva che spinge verso la massima quantità e la mediocre qualità.
Ecco, percepire le screziature aromatiche di un albicocca matura, quasi liquido-cremosa, 'na crema arancione di infiniti sapori del giardino d'eden, la fragranza di una pesca matura, il profumo dei frutti appena colti, i colori, sono una piccola grande festa, come lo sono i vecchi mattoni e i capitelli scolpiti, sotto un portico a volta. Per risparmiare ora non si fanno le raccolte in passate multiple, ogni frutto si coglieva solo quando era maturo: ora si passa una pianta e quel che c'è (ancora acerbo o poco più) come è si raccoglie, si sbatte in frigo, poi giorni e giorni prima di arrivare alla GDO.
Ma in cosa vogliono spendere i soldi le masse?
Piacere e... "la robba".
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io adoro le albicocche, quando ero bambina avevamo una pianta che ne faceva pochissime, ottime però. Adesso le compro, pagandole si trova la qualità.
RispondiEliminauomo, ma un paio di scarpe più che un centro commerciale dove le vuoi comprare ? sul monte olimpino ?
RispondiEliminaHai ragione sono tra i peggiori posti possibili, squallidi e brutti. Sono entrata raramente in un centro commerciale e mi è sempre venuto il mal di testa.
RispondiEliminax Sara:
RispondiEliminaPrima di arrivare a destinazione avevamo fatto un salto al mare per un bagno, sabato a Marinella di Sarzana. Usciti da quella bolgia balneare per... entrare in quella automobilistica, sulla strada verso Sarzana ho visto un paio di bancarelle contadine che vendevano frutta e verdura di propria produzione (una tenuta da giovani se ho visto bene). Per me è sempre una piccola gioia vedere che c'è qualcun* che si prende cura della Terra e poi riesce a portarci i suoi frutti migliori. Pesche e albicocche dal "mio" contadino a km_8 le pago 2.50€/kg. Alla GDO le ho viste intorno a 1.50. Siamo al 67% in più. Ma non c'è alcun paragone.
Come riportava Baffus, non chiedetevi perchè abbiano quel prezzo ma come sia possibile che le altre costino così poco!
x Francesco:
I miei acquisti (devo dire piuttosto rari) li faccio in città in alcune botteghe che so hanno oggetti di qualità e che incontrano i miei gusti.
Lì trovo anche consulenze che non trovo nella GDO.
x Clorinda:
Una mente sana (cioè ancora non alienata ovvero una mente come abbiamo ereditato dalla biopsicologia di migliaia di generazioni) non è avezza alla iperstimolazioni di decine di migliaia di segnali orribili e artificiali. Anche solo l'orribile musica ciarpame commerciale di sottofondo... Poi gli annunci poi il non-luogo parcheggio, poi la brutta illuminazione artificiale in pieno giorno, l'aria viziata o cattiva condizionata, i luoghi finti, di plastica, come ieri, orribile cittadella finto finta.
Mah.
Ecco, se non sei abituata a quell'inquinamento ti vien mal di testa. Sei ancora integra e sana, Clorindaccia snobba :). Buon segno.
La parte peggiore è che le famiglie ora frequentano i centri commerciali per trascorrervi la domenica o le festività. Io sono furibonda quando vedo bambini alti un soldo di cacio trascinati per quei corridoi sotto le luci artificiali vittime di genitori che devono guardare vetrine e mi chiedo perché quei genitori non si rendono conto quanto sarebbe più sano e divertente andare in campagna, al mare o se non si hanno soldi ai Giardini Margherita e passeggiare all'aperto. La mia repulsione verso questi centri è salita talmente tanto che oramai non vado quasi neppure più al supermercato e gli preferisco i pochi negozietti sopravvissuti, pur sapendo che pago qualcosa di più. Ma almeno ho un contatto umano e mi risparmio la vista di quegli zombi che girovagano intere giornate nei centri commerciali (a far che ??? e lo fanno ogni maledetta domenica). Appoggio la tua avversione. Ciao. Marilena
RispondiEliminaMa come fa la gente a portare i propri figli la domenica ad un centro commerciale per passare il tempo e non all'aria aperta?? Roba da lobotomizzati, cerebrolesi oppure è gente diciamo .."normale"? Che potere ha la pubblicità e e mass media, eh?
RispondiEliminaDa fanatica dello shopping concordo anch'io sul fatto che i centri possano diventare alienanti.
RispondiEliminaPerò a volte la comodità di parcheggio e aria condizionata/riscaldamento vince su tutto...
x IlMioBlogInUnoZaino:
RispondiEliminaIo penso che si tratti di una di quelle pessime regressioni di massa, quella che Wendel Berry chiama lo "sradicamento dalla Terra". Figli di genitori sradicati che saranno ulteriormente artificializzati. Del resto questo e' la zootecnia umana intensiva in batteria. Polli che temono il sole, cresciuti in gabbie fisiche e mentali, sempre piu' alienati. Mah.
Goditi il tuo interesse e amore per cio' che e' ancora vivo, vita e vitale, Marilena. Grazie per il tuo contributo.
x Arturo Tauro:
Anch'io ci sono andato col mio bipede. Conoscere per confrontare. Egli e' gia'un piccolo esteta e si e' reso conto, da alcune frasi, della bruttezza di quegli ambienti. Penso che sia una catena nel ciclo social-consumistico. Persone che vivono male che soo invogliate a compensare il loro mal-essere acquistando e consumando di piu'.
x Wannabe Figa:
Le cose belle,importanti, di qualita' richiedono SEMPRE impegno. Anche il fare acquisti non e' eccezione.
Vuoi mettere girare nella bellezza straordinaria, unica al mondo, dei centri citta' italiane che NON hanno confronti al mondo? Quale e' l'impegno? Quello di usare mezzi pubblici o di camminare. Camminare per strade alle quali vengono turisti da ogni parte del mondo. Non mi sembra un tale terribile impegno, no!?
Io ho trovato quello centro commerciale (col ridicolo nome di outlet che non e'affatto un "lascaiti fuori", il falso inizia gia' e nell'inglesismo e nel falso ideologico in inglese) estreamemnte artefatto, artificiale, persino ridicolo nel scimmiottare le vie del centro, con accenni ridicoli di portici o di piazzette finte.
Il lato positivo dei mille mila negativi e' che piu' gente va in quei luoghi meno gente va altrove, dove vado io.