giovedì 18 dicembre 2014

Flussi di fiotti

17/12 13:29
_tra scrisse:
Ora desidero contatto. Con te.

17/12 13:37
_tra scrisse:
Ora!!!!!

17/12 13:37
_tra scrisse:
Ho le membra elettrificate


Sto osservando i flussi di fiotti biochimici che mi traversano. Sono alcuni anni che erano assenti e quindi la mia sensibilità è accentuata, porta ad un'osservazione assai precisa, vivida.
Ci sono scambi di pensieri e poi reazioni biochimiche a seguire. "E tutto una questione di chimica!" mi diceva, seduta, con le gote un po' arrossate dalla tensione, martedì sera.
Mi ha proposto stamattina di vederci stasera, si è liberata. 
Ma io mi sforzo di resistere.
No stasera non posso, ho distribuzione risi al GAS e poi studio. A meno che... tu non venga a mangiare un boccone e poi vai a strafigheggiare in milonga.
Mantenere la propria alterità è uno dei principi e della seduzione e del tantra. Dire di no può essere e lo è particolarmente stimolante di risposte positive. Uno dei molti paradossi dell'eros, dell'amore, della vita. Non ti posso avere, non ti posso regolare, comandare, il mio desiderio aumenta.
Stasera verrà a mangiare un boccone _rio, tesoriere e coreferente del GAS prima del nostro lavoro di trasporto, pesatura, distribuzione. Sì, mi ha detto che ci sarà anche lei, _tra, e poi verrà pure al GAS, prenderà un po' di rimanenze di risi sfusi e arance bio. "Poi ti lascerò alle tue attività mondine". Basta una folata del suo abile giocare creativo con le parole ad allentare la resistenza delle pareti del mio vulcano già malconce, ad esercitare la mia volontà di estremizzare e prolungare, fomentare la tensione.
Ho una sovversione biochimica interna in corso che si aggrava. Mi trovo sovente atterrito dopo raffiche sempre più violente.


("downtoaearth", sabrinadacos)

45 commenti:

  1. A brand new start (cit.)

    :)

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  2. se giocando ti fotti (nel senso che la perdi, non che te la scopi) questa _tra, io vengo su in montagna e ti piglia a mazzate

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    1. andiamo in due va la, che uuic ultimamente è manesco assai ;-) Però per i "principi della seduzione e del tantra" prima ceniamo e poi lo meniamo un po', quel tanto che basta

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    2. Cari birboni impertinenti, non potrei che ringraziarvi!

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    3. .. leggendo il post pensavo "questa Francesco se la farebbe tra una pesatura di riso e una spremitura d'arancia bio"..

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  3. Uo', io ho una curiosità.
    Ma _tra non aveva il compagno tatuatore e due figli piccoli?

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    1. S', aveva il compagno tatuatore è ha due figli piccoli. E' separata / in sepazione, non vedova.

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    2. a questa dei due figli piccoli però non la sapevo....

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    3. Tra l'altro con dei nomi bellissimi.
      I nomi dei tuoi figli parlano di te.
      E pure essi mi parlavano di _tra.
      Dimmi che nomi dai e ti dirò chi sei.

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    4. Ma cos'è che determina la bellezza di un nome, come si fa a stabilire che un nome è bello ed un altro no?
      Tu come fai?

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    5. Qui si tratta di gusti e i gusti sono relativi a vissuto e, in parte, anche alla cultura.
      Qui ci sarebbe da aprire un trattato sulla mia estetica onomastica.
      Il tuo nome (virtuale?) presempio a me_mi piace molto.
      E' un po' guerriero, barbaro e snobbo.
      Quindi bello! :)
      Sono riuscito a spiegarmi un po'?

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    6. Uo', però non mi far preoccupare... :) ultimamente mi perdi colpi. ;) Io sono sicura di avertelo già detto (e un po' si intuisce che ho buona memoria): non è un nickname, è il mio vero nome.

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    7. Se di memoria e non di ricerche, allora sei prodigiosia, Clorinda.
      Pensa che io mi sono ricordato che i figli erano del tatuatore solo ieri rileggendo una pagina su di lei. tu invece te lo eri ricordata.
      Sei quasi disumana.
      Clorinda della Mirandola! :)
      Perdonami, ma non mi ricordavo tu mi avessi detto che è il tuo vero (e bello!) nome "reale".

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    8. No, nulla di prodigioso, più che altro sono solo un' attenta osservatrice. E ti svelo anche il segreto. Ricordo che la prima volta che scrivesti di _tra la paragonasti in un certo senso a me. Ovviamente, questo mi portò in modo del tutto normale e naturale a leggere la pagina con maggiore attenzione e ad immagazzinare maggiori informazioni su questa tipa.

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    9. Se parliamo di nomi i miei preferiti da donzella sono Flaminia e Lucrezia :-)

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    10. ti lovvo WF

      io lo sapevo che Clorinda si chiama Clorinda

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    11. Why Fra? Ho centrato qualche nome che ti é caro?

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    12. Allora voto per la figlia :-)

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  4. Sicuramente...trattenere un po' il desiderio lo rende poi piu' "esplosivo". Tuttavia, ragionare troppo sulle "tempistiche" alla lunga potrebbe produrre effetti controproducenti....
    Come sai, ho sperimentato di recente che un'attesa puo' davvero infiammare incredibilmente la passione. Con H. e' stato cosi'. Ma poi, troppa attesa senza sfogo vero ci ha "consumati". Letteralmente.
    Vivi il momento, Man.

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    1. 'spetta.
      Per il momento la dimensione dell'attesa è di qualche giorno.
      Diciamo ancora ragiovevole, no!?
      E poi è un attesa in cui ci siamo ci siamo visti negli occhi, abbiamo unito le mani, piccoli baci sulle guance abbracciati nel tango, abbracciati fuori etc.
      L'ammasso armonico di contrasti mi ha precettato: mi verrà a prendere in una delle prime stazioni e poi andremo a casa mia insieme in auto.
      Avrei voluto preparare la casetta un po' ma... lo faremo insieme.
      Assolutamente da accendere un bel fuocone caldo, e pure un giro di riscaldamento, potrebbe essere un filino fresca per una portatrice di vagina.

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    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    3. Si si...un pò sana attesa non guasta mai, anzi. :) Volevo solo dirti di vivere il bello che viene senza troppe elucubrazioni...alla fine le emozioni, il sesso...sono belli se presi come vengono, non troppo programmati.
      La mia purtroppo è stata una situazione portata al "limite" causa la distanza reale e chilometrica.
      Ricordo che un M. attendemmo un pò prima di "aprire le danze" e per il periodo in cui potemmo farlo fu davvero molto bello. Andavo a trovarlo nella casa in montagna, cucinavamo insieme, ecc... (Poi va bè, vennero fuori i problemi legati alla sua famiglia, ma quella è un'altra storia.)

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  5. Non programmare tutto però, eh. Perdersi nei sentimenti vischiosi non è sempre brutto.

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    1. Ad esempio, stasera potremmo anche lasciarci andare a baci mille come dio comanda.
      A invischiarci in questo acquitrino non dico mica di no. Ma deve essere un immergersi col tempo giusto.
      Poi penso a cucinare per lei.
      Poi io penso ad un massaggio, ad esempio. Io sono bravino (lo ero, ora sono un po' a secco di allenamento). Molto erotico e sensuale ma non genitale.
      Intendo una cottura edonistica di sensi, lenta, esasperante.
      Che ci invischi.
      Mica sono casto. Apologizzo i sensi, il loro fiorire. Solo con la catalisi della calma.
      Io non sono uno stinco di santo nell'eros, alcuni di voi lo sanno. Ecco, 'sto cammino vorrei fosse almeno un mezzo fondo, non un 60m a scatto bruciante.

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    2. Allora, così, ci trovo (un bel) senso. Un po' di danza del corteggiamento, anzi, è cosa buona ed essenziale. La mia paura si riferiva a una programmazione quasi matematica delle mosse da fare. Quello no, quello svilisce. Lasciamo la poesia almeno da qualche parte.
      Bravo!

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    3. No, nessunissima programmazione matematica.
      Sarebbe veramente terribile, penso 'na roba automica antierotizzante.
      L'unica strategia è quella dell'ascolto dell'altro, di sapere calibrare i tempi, sapere che non è la fretta che fa succedere le cose.
      Spesso non fa succedere le cose buone.
      Oh, alla fine io dentro sono sempre un edonista, un tantrico, eh!?

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  6. Sarò vintage, ma a me UUIC fa pensare questo :)))

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    1. :))

      Vedo, gentile Vorressere Nabirba, che ha appresa la tecnica dell'inserire collegamenti nel testo dei commenti.
      A tale uopo fu o è stata utile la mail che le scrissi alcuni mesi fa?

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    2. In realtà ho googlato.... Quale maill? Non mi pare di averne ricevute...

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    3. Uff, col cambio di cellulare scriverò di merda per i prox sei mesi....

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    4. Ostrega, sai che hai ragione!?
      Ero convinto di avertela mandata e invece... no. So che avevi fatto richiesta e...
      Bah.
      Troppe info per la testa, poi mi perdo.
      Comunque ... ce l'hai fatta e questo è ciò che conta! Applausi. :)

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    5. Ahah e poi ti pare che non ti avrei risposto?

      Comunque grazie ;-)

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    6. A volte le persone hanno caselle di mail accedute di rado.
      Io sono molto discreto, a volte troppo: se un* non mi risponde tendo a non insistere: periodo di lavoraccio, oppure sono via oppure... Poi passa, mi dimentico pure io.

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    7. io e UUIC ci scambiamo delle mail molto delicate

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    8. Non oso immaginare. Ci sarà più figa nelle vostre mail, che sulla riviera della mia città :-)

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    9. Cuoricini per Mare <3 <3 <3

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    10. "caselle di mail accedute di rado" è meraviglioso... se gliel'accenni a _tra durante il massaggio quella ti violenta mentre s'abbrucia pure la zuppa sul fuoco...

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    11. x Francesco:
      Mi fa sorridere il "delicate" perché è una nominalizzazione che ha mille mila interpretazioni. Come si vede, del resto, dalle reazioni al tuo commento. :)

      x franco battaglia:
      :)
      Lo trovi così erotizzante?

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  7. Chissà se stavolta me lo prende il commento o.o
    Dicevo che devi mollare le stregie che fino ad ora ti hanno portato ad un grande niente ed essere spontaneo, che è l'unica cosa che paga sia sul breve che sul lungo termine. Gli artifici sono dannosi e mascherano quello che uno è davvero, inutile poi stare a lamentarsi dei risultati (in stile "non mi ha mai capito")

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  8. Hai problemi con blogspot? Mi dispiace.
    Guarda, una volontà di spontaneità è una buona cosa anche se... non è così facile da realizzare.
    Esiste una spontaneità? Ad esempio il nucleo della nostra personalità, lo strato emotivo e poi quello dell'ego che lo difendono, ciascuno di essi avrebbe una propria "spontaneità" che spesso non è affatto quella degli altri livelli.
    Mi riconduco alla danza che ritengo molto importante, usa la dimensione fondamentale che è quella fisica.
    In biodanza, ad esempio, c'è un lavoro notevole sul cercare una propria spontaneità. Anche in danza contact si cerca di far emergere una presunta spontaneità. E in entrambi i casi il lavoro richiesto è notevole.
    Aggiungo inoltre che, in due, si tratta di sincronizzare le proprie certe o incerte sponaneità.

    Come scrivevo in parte a Mareva sopra, trovare una mediazione tra te e l*i, con un buon ascolto reciproco, cercando ... lo ripeto, mi sembra che dia l'idea, di accordarsi, di entrare in sintonia, in sincronia.
    Ricordi le parole di Fernando Sanchez, a quel laboratorio? "Molti movimenti del tango sono innaturali. Solo il lavoro li rende movimenti naturali".
    Il modello "tango" della vita è così: cose più o meno semplici, in due diventano molto meno semplici, figuriamoci quando sono motivi complessi.
    Comunque, sì, mantenere una po' di tensione verso un po' di spontaneità è importante.

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    1. Vedi, è proprio il tuo presupposto che trovo molto artificiale. Tu ti arrovelli sempre attorno a qualcosa, immagino faccia parte del tuo essere, ma così facendo ti incarti e questo mi dispiace, perchè immagino invece tua abbia delle potenzialità.
      Quando io parlo di spontaneità intendo evitare l'applicazione pedissequa di strategie, intendo il valutare ogni parola, ogni moovimento, ogni atteggiamento. Si ritorna qui al "ama e fa quello che vuoi" che viene tanto mistificato. E' chiaro che nel momento in cui vuoi far star bene qualcuno fai attenzione ai dettagli e forse su qualcosa ti freni, ma rimane tutto il resto ed è quello che intendo per spontaneità.
      Invece mi dai sempre l'impressione di costruire tutto a tavolino e la situazione rimane un po' di plastica ai miei occhi. Che poi è nè più nè meno di quello che dice Francesco sopra (guarda caso siamo d'accordo ancora).
      Che poi è buffo, perchè sono più che certa che invece tu ritenga di essere cristallino.

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    2. Alahambra, io ho solo cercato di evidenziare che la spontaneità... non è proprio così spontanea. Non devo spiegarti certo che gli esseri umani sono... complessi, a volte complicati. L'agostiniano "Ama e fa ciò che vuoi" è l'arrivo, non la partenza.
      Scriverò di una serata che più improvvisata e originale, quasi casuale non avrebbe potuto essere. Nulla di premeditato. A partire dal fatto che non ci saremmo neppure dovuti vedere., è stata una sua sorpresa.

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