martedì 25 agosto 2015

Sentiero dei Fiori

Mi è piaciuta che in questa vacanza dai veci, col bocia, ci sia stato un digiuno di connessione. Anzi, mi è successo un paio di volte di lasciare pure a casa il cipollo Nokia da 29 euri, il trattore a cingoli che, come telefono GPRS funziona decisamente meglio del furbofono. Questo ha lasciato molto spazio alla vita vera, comprese alcune considerazioni che spero di poter riportare.
Mi sono accorto che non ho pubblicato un tot di gallerie su eventi vari degli ultimi mesi. Insomma, prima che succeda anche per l'uscita col mio bipedinone di giovedì 20 u.s., a tema Sentiero dei Fiori, ecco alcune immagini di quella giornata.
Il bipede era elettrizzato come un condensatore; io trovo le vie ferrate mediamente noiose e anche questa volta non è stato diversamente, per la parte percorsa, fino al Corno di Lago Scuro, m 3167: 40% sarebbe percorribile anche senza essere assicurati, 50% rimanente facile. Diciamo che esiste un 10% di passaggi paesisticamente interessanti e mozzafiato, tecnicamente comunque modesti. Così alla fine è rimasto... un po' deluso dalla facilità della proposta. Anche il meteo parzialmente nuvoloso nella seconda parte dell'escursione non ha aiutato. Alla fine non posso non notare che quanto scrivo è veramente soggettivo: durante il ritorno abbiamo visto due alpinisti appiccicati come patelle alle tonaliti, vertigini e paura del vuoto per alcune persone giocano i soliti scherzi. Devo dire che anche io ho avuto un momento di difficoltà quando UnBipedinone, a metà del più lungo delle due passerelle tibetane, mi ha chiesto di scattargli una foto. Si muoveva tutto, tirare fuori il suo furbofono e tentare di fotografare mentre tutto traballava e oscillava sopra 200m di pazzesco, emozionante vuoto mi ha fatto desistere: che succede se mi casca lo smartcoso da qui sopra?
Una nota sulla crisi ecologica: ghiacciai al lumicino, Pian di Neve e propaggini settentrionali (vedretta del Mandrone, etc.) ridotti malissimo rispetto a otto anni fa: in quella occasione arrivammo alla Sella di Freshfield che era ancora in ghiacciaio/vedretta: ora emerge in roccia per almeno una ventina di metri. Una guida alpina che spiegava ai suoi clienti alcune cose della storia e dell'ecologia del contesto in cui è inserito il Sentiero dei Fiori affermava che i ghiacciai hanno perso più di un centinaio di metri di spessore e ne rimangono ancora 120 circa.

Sabato il bipede ha fatto, da solo, il primo viaggio importante in treno, da solo, più di tre ore attraverso tre regioni, voleva tornare prima, io mi sono fermato fino a ieri pomeriggio.
Sono stato felice di vederlo un po' più uomo, decisamente in gamba come alpinista. La salita al passo del Paradiso l'ha fatta da indemoniato (e io dietro di lui) superando le comitive che ci precedevano. Poi molto bene tecnicamente, anche sui alcuni passaggi tecnicamente più interessanti meno noiosi, come la salita al Nido delle Aquile.
Sta camminando bene sulla via della sua vita e ciò è stato gioia e lenisce la mancanza. Questa cosa dell'intensità dell'affetto e nella straordinarietà della vita quotidiana per una settimana di vacanza e poi il vuoto, per noi papà separati è una doccia scozzese.

Visrta dal passo del Paradiso




La valle di Sole


La galleria del Castellaccio
percorsa in andata











Variante Nido dell'Aquila




Ponte di Legno dall'alto




11 commenti:

  1. Risposte
    1. Posso capire.
      Per quanto facile viene considerato un sentiero EEA.

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  2. Bello poter passare del tempo vero e di qualita' con i propri cari...a volte stare un po' lontani dl tran tran quotidiano e da tutte le varie connessioni e' una vera panacea. :)

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    1. Come ho scritto a mio figlio, per noi papà separarti la straordinarietà della vita quotidiana crea, insieme con altri fattori, quella intensità di affetto che poi diventa il buco a fine dei giorni insieme.
      E' il tran tran quotidiano che diventa... straordinario.
      Per quanto riguarda le varie connessioni... mah, là sono stato felicemente senza per il 95% del tempo.

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  3. Sei mai stato al castello di Prösels, a Fié allo Scillar?

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    1. No.
      Io non sono mai stato nel 99.99% dei posti d'Italia.
      C'è una ferrata anche là?

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    2. No. L'ho scritto qua perché era comunque in tema di alto adige. Bei luoghi.

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    3. Il Sentiero dei Fiori, correndo alcuni metri a valle della linea di cresta, è in provincia di Brescia per gran parte della sua lunghezza.
      Dall'altra parte c'è il Trentino: molti italiani credono che Trentino e Alto Adige siano la stessa cosa ma è un errore grossolano, visto che l'Alto Adige è un pezzo di Austria (Tirolo) annesso a forza all'Italia.
      Rimango perplesso anche perché è talmente evidente la differenza (non si parla un dialetto italiano o una lingua ladina, come il furlano) che si può udire anche a livello linguistico: in famiglia, ovunque, in Trentino (eccezioni tedescofone della Valle dei Mocheni e qualche maso isolato a sud del confine) si parla italiano, in Sud Tirolo si parla il tedesco.
      Ritengo importante questa precisazione.
      Ultimamente sono allergico alla ugualizzazione, ai tentativi di annientamento delle differenze e alla distruzione frullatura tritatura delle identità.

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    4. Sì, sono luoghi molto belli.
      Ho gugglato le immagini per "castello di Prösels" e ne ho viste (al volo) molto splendide.
      Grazie Lisa.

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