La "benna" ha cioccato dal caldo ieri. Ha perso potenza e poi si è fermata.
Una volta parzialmente raffreddata è ripartita (è salita da sola sul carro soccorso) ma, per prudenza, la ciccetta è in officina per controlli; fine settimana prolungato di un'altra giornata.
Un semplice tamponamento e il tumore LU - PT - PO - FI è collassato viabilisticamente. Eravamo contornati avanti e indietro, sopra in autostrada, a sinistra, altro senso di marcia, nelle rotonde, da migliaia di veicoli praticamente fermi nella cappa merdocaldafricana. Fin dove si spingeva l'occhio sulle arterie esse erano bloccate, sbarluccicanti di parabrezza riflettenti il sole abbacinante, uno tsunami di olio motori vetri condizionatori particolato frizioni bruciate pneumatici pistoni giranti a vuoto idrocarburi polvere di catrame e freni a disco motori rumori.
Ci siamo ritrovati in mezzo nonostante il percorso per stradine minori.
Mio zio, meccanico, affermava che non c'è miglior amico delle officine che le code estive.
Tornare il lunedì sera non ci ha salvato dall'incubo del tumore della Toscana settentrionale.
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1 ora fa
> Ci siamo ritrovati in mezzo nonostante il percorso per stradine minori.
RispondiEliminaBeh, in realtà più che ritrovarvi in mezzo all'incubo, eravate parte dello stesso che ieri avete contribuito a creare insieme a tutti gli altri
Certo che eravamo parte del problema, nessuno lo nega.
EliminaLa scelta di orari e percorsi alternativi non si è rivelata "intelligente" ovvero risolutiva.
Prossima Solidaria a Livorno in treno, nel caso ci fermeremo. Ecco, questa potrebbe essere una buona alternativa, supposto che troveremo collegamenti ferroviari decenti, considerati i tagli brutali alle corse.
Questa volta avevamo scelto una camera in una pixcola azienda contadina nei bosxhi sopra Montenero e senza auto non avremmo avuto alternative.
Comunque stiamo tornando in treno, la ciccetta non è guarita.
EliminaAzzo. Mi spiace. Speriamo niente di grave cmq!
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