mercoledì 18 luglio 2018

Vissuto e perso di nuovo

Era tempo vhe non facevo tango quattro serate su cinque giorni, c'è più tempo a disposizione, posso scegliere come mi aggrada. Il tango non ha più le intemperie, gli eccessi dei primi anni. Con esso sono riuscito a passare dall'innamoramento ad un amore più maturo, non so se dire più saggio, certamente meno eccessivo, più pacato, anche se ancora intenso, mi stupisco per le esplosioni di gioia, le montagne russe con picchi vertiginosi, che ancora arrivano.
E' ciò che non succede con le donne.
Sono tornato a uscire con _nni, il mio maestro “primi passi”, il maestro “dei colli”. Una persona fine e garbata, con una buona cultura e di spirito; ci raccontiamo le nostre cose, narra aneddoti buffi, è un buon osservatore, anche delle peripezie e vicissitudini relazionali. Mi racconta di sé, dei suoi amori, delle sue gioie, dei suoi dolori.
Così ieri, in auto, verso la milonga sotto le stelle, mi racconta, (a tratti sono quasi certo che parlasse di sé narrando di altri), dell'innamorarsi, delle ginnastiche da camera, della solitudine di alcuni scapoloni che conosce. Sai, Uuic, puoi immaginare anni e anni, la sera, da solo, davanti ad un piatto di minestra... poi bevono... non hanno più l'età per uscire, per i soliti giri di bar... sono soli.
In questi giorni ho meditato sulla fine della storia con _civa, della mia incapacità di accettare la mancanza di una passione, dell'incapacità delle doti di una persona di legarmi ad essa, dell'insofferenza per ciò che non mi garba di una persona.
Raccontavo a _nni, ieri, di _tra, ammasso armonico di contrasti, potevo stare ore a parlare con lei, usava le parole come una fine, velenosa e suadente arma di seduzione, aveva questa grazia, il talento, di avermi fatto l'amore con le sue parole. Mi mandava, nel mezzo del lavoro, un pensiero, ella poetessa, così sottilmente e potentemente erotico e io barcollavo dal desiderio.
Eppure, con _tra, avrei avuto mille mila problemi: con le femmine, si sta a letto, si mangia, si fa qualche altra cosa (poche) belle. Cosa avrei potuto mangiare, con una vegana? Come avrei potuto cucinare, spesso due pasti, con lei? Eppure la testa non è la pancia (il cuore, quello, viene dopo) e la bramavo, ancora la penso con desiderio sì sopito ma ancora presente, del tutto irrazionale, insensato. Un po' come con A-Woman, la vedo, di tanto in tanto, che sprizza la sua femminilità piena, carbona, allegra, barcollo anche con lei, una femminilità che nasconde, oltre una fitta nebbia profumata di cannella, rosmarino  e resina di abete, quelle discussioni furiose.
Vedo un sacco di coppie di solinghi in coppia, conio questo termine per distinguerli dai singoli, di monadi tristi incarcerate nella coppia. Io so, ricordo, porto memoria ed emozione di quanto si possa essere soli, nella coppia. Non riesco a trovare alcun fascino o consolazione o barlumi di affetto nel pensare di sedermi ad un desco, con due piatti di minestra, con un'altra monade, in silenzio, nella faticosa e, spesso, ipocrita sopportazione reciproca. Ecco, è la morfosi all'affetto, alla quotidianità che non c'è.
Questa solitudine in coppia è peggio della solitudine libera che terrorizza i più.
Ieri sera ero stanco, giornata intensa e lunga di lavoro per la nuova cucina, non ero riuscito a riposare a causa di un attacco di zanzare tigre fameliche, ne avevo accoppate sei o sette, uno dei piaceri della vita. In milonga anche si guarda e così, ieri, ho fatto più del solito. Osservavo, contemplavo, seduto ai lati, quel ritrovarsi di maschile e femminile, abbracciati in un vals, in una milonga, in un tango. Un abbraccio di un uomo, di una donna, due anime, si lasciano andare, per tre minuti, all'illusione di ritrovarsi, di essere uno, di innamorarsi, lasciando tutto il resto fuori.
Questo è il cuore del tango, che sento battere forte,nel petto di colei che abbraccio, quando l'abbraccio è stretto, avvolgente, un abbracciare un'illusione reale per tre minuti, una creazione estetica fantastica, vivere una fiaba e poi andarsene a casa stanchi, sereni e un po' malinconici per quell'uno armonioso e creativo vissuto e perso di nuovo.

24 commenti:

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  2. Hai ragione Uomo, sono tristi gli scapoloni imbruttiti che ti ha descritto il tuo amico ma ancora più tristi le coppie di monadi (ah,ricordi di filosofia del liceo!) che si ritrovano di fronte, seduti allo stesso tavolo senza avere nulla da dirsi.
    Tuttavia, in tanti desiderano la tranquilla routine di coppia senza alti e bassi mentre altri bramano la passione, il fuoco che brucia. La passione però ha dei prezzi alti...il desiderio si alimenta di incertezze, distacchi reoentini e ritorni inaspettati....e dopo un pò le coronarie non reggono più questi picchi....
    Così tu ti rifugi nel tango per vivere questi fuochi di tre minuti....queste meta-rappresentazioni dell'innamoramento passionale. Ognuno trova le sue vie di fughe alla monotonia del vivere....

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    1. Il fatto è che io non provo più alcun interesse nella prospettiva di convivere con una.

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    1. [...] sai che le tapine che vanno con UCoso vorrebbero disperatamente lavargli le mutande e stirargli le camicie [...]: :D :D :D

      Comunque, e nel fare questa battuta mi sento grezza, ma grezza, mi sa che alla vegana _tra la melanzana potrebbe piacere assai!!!

      Basta, la smetto.

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    2. x Sara:
      Beh, dopo tre giorni, dopo tre mesi di melanzana, capirai che barba, che solfa!

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    3. > UCoso vorrebbero disperatamente lavargli le mutande e stirargli le camicie, pulire casa eccetera e lui le caccia via

      Sì, perché se la relazione è quella di amanti o trombanmici, questi non si mettono a dare la cera, pulire il cesso o stirare le camicie.
      In realtà qualche volta successe, specie quando _civa aveva fretta. Io le rispondevo: lo farà dopo quando avrò finito di fare questo_e_quello, se friggi e ti provoca atroci sofferenze fai tu.
      Ed ella iniziava a lavorare.

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    4. x Io:
      Mah, la melanzana sarebbe metafora per l'attrezzo del sommo benessere? In genere si utilizzano altri tipi di vegetali, no!?

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    5. Comunque _tra si è (dice) felicemente accompagnata con un moroso. Lunga e felice amore a loro.

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    6. x Io: ma tu, dove scrivi? hai un luogo dove ti si può leggere?

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    7. Mah, la melanzana sarebbe metafora per l'attrezzo del sommo benessere? In genere si utilizzano altri tipi di vegetali, no!?

      Diciamo che era una forma becera di dire "Il membro maschile, le piace assai!"

      Non intendevo che si ficca la melanzana (il vegetale) in qualche orifizio, nè che si ficca qualche altro vegetale dalla forma più simile al membro maschile!!!!

      Se non fosse stata vegana ma le fosse piaciuta la carne, avrei detto "La salsiccia (o, se tedesca, "il wurst") le piace assai!" anziché "La melanzana" (ho usato melanzana perché nel commento di sara la melanzana era citata), mi fa schifo pensare che uno prende una salsiccia e la usa come "oggetto di piacere"...
      La salsiccia si cuoce e si mangia, ecco.

      È un modo di dire allusivo...

      Due cose:
      1) spesso non cogli i modi di dire allusivi... com'è la cosa? Me lo chiedo, perché tra tutti i miei conoscenti la battuta sarebbe stata capita subito nel modo che io ho inteso (ovvero: dico "melanzana", ma intendo "membro maschile", e non intendo la pratica di ficcarsi gli oggetti oblunghi più vari negli orifizi)

      2) Devo dirlo: a me la pratica di ficcare oggetti estranei negli orifizi "a scopo di piacere" mi fa schifo. Non l'ho mai messa in pratica e mai ho intenzione di farlo.
      Se sto con uno, semmai, desidero la sua "appendice di carne".
      Se l'ipotetico tipo in questione mi proponesse "cunei" o "melanzane", allora con me avrebbe chiuso. Sarò retrograda, ma tanto è. Tali pratiche non mi piacciono.

      hai un luogo dove ti si può leggere? No! Il mio profilo, probabilmente, risulta non accessibile, anche.

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  4. Uuic, ti trovo piacevolmente inquieto.
    Qs inquietudine, che anche io conosco bene, magari non e' piacevole per chi la vive... ma credo profondamente che porti a riflessioni, progressioni e metamorfosi... e dato che tu sei "in cammino" tanto quanto io sono "in progress" direi che non puo' che essere "croce e delizia" del nostro vivere.

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    1. Non c'è cosa che mi inquieti più della routine della coppia, del senso di definitiva , formata, ineluttabile, immutabile relazione "ormai siamo una coppia".

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    2. Concordo, e' una cosa che turba anche me.
      Ciononostante capisco che a volte si rimanga "incastrati" per comodita'. E' una cosa che osservo molto frequentemente.

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  5. ...e SI! Uuic, gli odori di femmina sono molteplici, si tratta di imparare a conoscerli, apprezzarli, usarli nei momenti adatti...insomma fanno parte della pratica tantrica. Anche questa è capacità intrinseca a conoscere l'essenza della femmina oltre la Donna.

    Va bè, tu comprendi a cosa mi riferisco...Buona giornata.

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    1. > Le donne non profumano di cannella e di resina di pino.

      Lorenzo, leggo la tua assoluta incapacità di parafrasare o di astrarre.

      Le donne profumano di varie essenze, alcune di origine vegetale e altre di origine animale. I profumi non sono altro che miscele di cose come limone, vaniglia, furetto, patchouli, lavanda, cannella, bergamotto, etc. .

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    2. > il "tantra" di cui non esiste una definizione sensata

      Esiste una definizione sensata di gioia, di innamoramento o di dolore per lutto o di mucchio?
      Il fatto che non esistano o che non siano univoche non significa che tali realtà non esistano.

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    3. Daoist, io ho un senso dell'olfatto assai sviluppato, che ho preso da mia madre.
      Ti posso assicurare che negli odori delle femmine ci sono quelli gradevoli e quelli sgradevoli.
      Io, nella mia ignoranza, non conosco di pratiche tantriche olfattive.

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    4. > Le donne non profumano, puzzano.

      A volte ti comporti come un cretino.
      Capisco che la frase che ho scritto "Le donne profumano di varie essenze" avrebbe dovuto essere meticolosamente scritta come "Le donne profumano per via dei profumi che utilizzano composti da varie essenze" ma mi aspetto un minimi di capacità di astrazione, alrimenti, nella frase dobbiamo iniziare ad utilizzare anche la spiegazione di "profumo" al posto di quel sostantivo etc. etc. .
      In molte città molte botteghe sono state chiuse perché rimpiazzate da nuovi negozi
      o - di intimo
      o - di cosmetici.

      I secondi contengono, per metà, profumi, dei quali il 90% per donne che, appunto, li utilizzano.
      Esiste quindi un commercio florido di profumi che vengono utilizzati. La maggioranza delle persone che conosco NON puzzano, alcune hanno, in occasioni particolari, un proprio profumo/odore dato dall'applicazione di tali miscele di essenze che esse hanno, appunto, acquistato.
      Ora nella quasi totalità dei casi, i profumi non servono più, come nel Settecento, a coprire puzze ma a fornire un'immagine olfattiva gradevole, seducente, attrattiva, etc. .

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    5. Il tantra ovvero induismo tantrico o della mano sinistra è SEMPRE stata la parte negletta dell'induismo se non combattuta da parte dell'induismo vedico o della mano destra.

      Ci sono intere lavori di archeologia sulle civiltà matriarcali indusiane. Secondo una corrente di pensiero rilevante, i sottocasta sono ciò che rimane di quelle civiltà conquistate e sottomesse dagli ariani provenienti da nord.

      Il tantra è sempre stato considerato sovversivo dall'induismo vedico per varie ragioni e su vari piani, non solo quello teologico, che conta il giusto, tra l'altro. I bramini, in vari templi, avevano guadagni ingenti dallo sfruttamento della prostituzione teologizzata, ritualizzata delle devadasi.
      Ovviamente, il tantra, che apologizzava la sacralità anche del femminile, era anche solo per questo, incompatibile e osteggiato e combattuto.
      Le altre osservazioni sono anche pertinenti, ma appartengono al punto di vista dell'induisismo vedico.

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    6. > Coi tuoi "lavori" non mi pulisco nemmeno le chiappe perché ho paura di prendere un fungo

      Invece di sfoggiare la tua crassa ignoranza, a mo' di introduzione, puoi leggere la pagina di Wikipedia sulle culture indusiane o di Harappa o come diavolo le vuoi chiamare.

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  6. La fica è importante, ma non c'è solo quella nel tango.
    Se fosse solo questione di fica, il tango sarebbe del tutto equivalente ai concerti con Eros Ramazzotti, a qualsiasi ballo, ad andare in un outlet, ad altre cose del genere che non mi dicono nulla o che aborro.

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  7. > a contatto della fica perdi il lume della ragione

    Purtroppo non succede quasi più.
    In ogni caso io sono stato per quasi cinque anni direi senza fica.

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  8. Tra A-Woman e _mlero ci sono state dei contatti con _tra, una sola orgetta, una slinguazzata con _polfi e con _ketti e cinque anni.
    Direi che non mi sono mai rovinato per la figa.

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