giovedì 27 dicembre 2018

Riconoscimento di barbarie



Peccato che, in questo progresso al peggio, nessuno caghi neppure di striscio il fatto che un bambino, a meno di lutti e tragedie, deve avere un padre E una madre.
Già, le povere lesbichineprogressisteunacippafritta.
Fosse per me, questo genere di scellerate egoiche, appena entrassero in Italia o appena partorito, avrebbero il figlio requisito e dato ad una coppia eterosessuale in attesa di adozione e schiaffate in galera insieme con i funzionari complici del crimine.
Questa merda di barbarie disumanizzante spacciata per progresso cesserebbe in due giorni.

30 commenti:

  1. Ci sono dei bei giri di soldi in ballo. Una cosa abominevole!

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    1. Come nel caso di quell'altro abominio, l'antropofagia hi-tech chiamata "trapianto". Lì ne girano ancor di più, di soldini, tant'è che l'investimento in termini di propaganda è perfino più massiccio.

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    2. No, SAra, non sono solo soldi.
      C'è la hybris tecnoteista, ego smisurati fuori controllo per i quali vuoi essere tutto e il contrario di tutto allo stesso tempo, ci sono pulsioni maosadiche, il potere verso gli altri, piani antipolitici folli.
      Solo soldi sarebbe troppo semplice.

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    3. MKS, nel caso dei trapianti c'è la volontà di vivere più a lungo possibile.
      Entro limiti ragionevoli i trapianti avrebbero anche un senso: uno schiatta in un incidente, i suoi organi vengono dati a chi ha dei problemi. Il problema è quando gli organi li si preleva dai vivi, o persone che lo fanno spinte dalla miseria oppure veri e propri rapimenti con espianto.
      Pensa alle subumane schiave usate come macchine sfornapargoli dei riccastri cososessuali alla vendola.
      Siamo agli stessi livelli di abominio.

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    4. Sotto sotto anche il desiderio di genitorialità nasconde una forma occulta, inconscia di "desiderio di vivere più a lungo possibile", tanto da portare a imporre la vita (con tutti i patimenti connessi) anche a chi ancora non ce l'ha. Nel nome dell'ammore (dimenticando di specificare "verso se stessi).

      Per i trapianti occorrerebbe anche sedersi a tavolino e chiedersi in che misura siano "sostenibili" (costano un botto quando li fai, e non meno quando devi tenere in vita il trapiantato a suon di montagne di esami diagnostici, farmaci e controlli specialisti e, quando va peggio, di ulteriori interventi chirurgici "in cascata") e in che misura entrino in conflitto con la possibilità di garantire agli assicurati guaribili la gratuità di quelle cure che sono ormai a pagamento, e salate. Specifico "guaribili", perché un trapiantato non guarisce mai. Forse proprio per quello piace tanto a chi gestisce il giro d'affari e le corsie preferenziali per l'assistenza gratuita (leggi: a spese della collettività muta e pagante) che ne sono alla base?

      E ancora: come si fa a considerare moralmente meritevole la pratica del trapianto e moralmente condannabile quella dell'antropofagia? Il parallelo è evidente, "prendo parti del corpo altrui e le introduco nel mio", ma per qualche ragione, non lo si considera, si sorvola. Chi controlla la narrazione che genera il senso dell'etica e della morale? Che intenzioni hanno, costoro?

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    5. Niente di nuovo sotto il sole. Molto prima della legge sull'aborto, e per un periodo invero piuttosto lunghetto, anche dalle nostre parti era sentire comune attribuire ai neonati l'assenza dell'anima per tot mesi (in altre parole, li si considerava un po' meno umani), un po' per limitare il peso emotivo dovuto ai numerosissimi decessi infantili, un po' per permettere la forma di contraccezione disponibile con la tecnologia del tempo -- l'infanticidio.

      L'animale umano è solito inventare quel che gli serve per giustificare di fronte a se stesso il fare quel che gli pare (o quel di cui ha bisogno).

      Comunque sia, sempre lieto di instillarti del buon umore. Ridi ancora un po', che il riso fa buon sangue.

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    6. Se vedi l'origine negli anni '70 sei troppo modernista. Arretra, arretra fin dove credi, che non è mai abbastanza -- per vedere l'animale umano diventare altro da sè, devi arrivare là dove cambia la struttura dell'hardware, dove l'umano è preumano, e sono tante centinaia di migliaia d'anni. E comunque il cambiamento è così sfumato, "spalmato" su tempi così lunghi da rendere impossibile cogliere un momento preciso, un'origine definibile con un "prima" e un "dopo" su scala storica.

      Sull'eutanasia sfondi una porta aperta. Nell'800 l'offerta di "minori" era sovrabbondante, per cui i minori non valevano niente e si sfruttavano senza troppi patemi; nel contempo gli anziani erano pochi e si doveva loro rispetto e tutela in quanto depositari di una presunta "saggezza". Oggi la situazione si è invertita e, guarda caso, gli anziani sovrabbondanti non valgono nulla (si arriva a enunciare idiozie tipo quella per la quale la vecchiaia inizierebbe a 75 anni) e si implementano strumenti anche giuridici per sfruttarli senza troppi patemi; nel contempo, i "minori" sono pochi e si deve loro rispetto e tutela in quanto depositari del futuro.

      Siamo sempre lì: "L'animale umano è solito inventare quel che gli serve per giustificare di fronte a se stesso il fare quel che gli pare (o quel di cui ha bisogno)."

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    7. Poi parliamo di morale, etica, religione e quant'altro... la sbobba è sempre quella, cambia la glassa decorativa.

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    8. Dimenticavo che sei l'unico che ci capisce qualcosa. Gli altri? Tutti imbecilli, ovvio.

      "I am so eloquent. Perfection is my middle name And whatever rhymes with eloquent." (cit.)

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    9. Mattarella?
      Poiché è reato non incensare il Presidente della Repubblica mi astengo da scrivere ciò che ne penso e sento.

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  2. > ricorso fino all'ONU, le varie "corte dei diritti di stocazzo"

    Proprio per questo ritengo importante rivoltare gli equilibri in sede europea favore delle forze politiche sovraniste e identitarie: è necessario smantellare decenni di orribili leggi per il progresso verso la barbarie.
    Da cacciare via tutta questa robaccia e rifarla da capo.

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  3. "un bambino, a meno di lutti e tragedie, deve avere un padre E una madre"
    "Fosse per me, questo genere di scellerate egoiche, appena entrassero in Italia o appena partorito, avrebbero il figlio requisito e dato ad una coppia eterosessuale in attesa di adozione e schiaffate in galera"

    Quindi se una donna rimane incinta dopo un rapporto sessuale naturale con un uomo, lui non riconosce la sua responsabilità e sparisce, e lei decide di tenere cmq il figlio abbiamo un bambino senza padre ufficiale, non per lutti o tragedie, ma per semplice mancanza di assunzione di responsabilità. Quindi seguendo il tuo ragionamento mettiamo in galera almeno la madre o entrambi? Nel tuo ragionamento noto che non consideri il ruolo del donatore del seme. Lui non ha responsabilità? Se la donna decide di abortisce invece tutto ok, perché l'errore è stato risolto?
    Ah, come è bello e facile dire "fosse per me", comandassi io, avrei già risolto tutti i problemi del mondo. Basta schiaffare in galera tutti quelli che dico io!!!

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    1. > Quindi se una donna [...]

      Ho scritto lutti e tragedie.
      Prendi cento, mille donne sane di mente e chiedi loro come classificherebbero la possibilità di rimanere incinte, portare avanti la gravidanza, allevare uno o più figli con il loro padre sparito, volatilizzato.
      A tutto questo si aggiunge la tragedia e di dissesti psicologici di bambini obbligati da adulti diversamente cososessuali ad essere oggetti delle loro sperimentazioni frankenstanoidi di egoici smisurati, essere figli (?) di due donne (??) di un carburatore e di un cane vegan o assurde costellazioni di questo genere.

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    2. > Prendi cento, mille donne sane di mente e chiedi loro come classificherebbero la possibilità di rimanere incinte, portare avanti la gravidanza, allevare uno o più figli con il loro padre sparito, volatilizzato.

      Tu l'hai mai fatto? Hai mai posto a una donna questa domanda?

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    3. Ci sono donne che abortiscono pur di evitarlo.
      Infatti l'azione dei cattolici contro l'aborto compèorta anche un sostegno economico e sociale alle ragazze madri pur di non farle abortire.

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    4. _zzz, a volte mi chiedo se a furia di leggere La Repubblica tu abbia perso di vista il contatto con la realtà.
      Ora, non saprei come definire il fatto che tu confuti e dici che bisogna effettivamente chiedere a un campione di donne sane di mente come considerebbero come tirar su uno i più figli da sole senza il padre.
      Magari da sole, in una città piena di gente e di rapporti umani fatui.
      Oh, deve essere proprio una splendida passeggiata.

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    5. Ci sono mille mila storie di persone con problemi esistenziali gravi dovuti alla assenza del padre o della madre fisici.
      Tant'è che in alcuni paesi (se ricordo bene quelli scandinavi) è stata da tempo introdotto il diritto delle persone che furono figli adottati di conoscere i genitori naturali.
      Vogliamo fingere che tutto questo non si sappia!?

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  4. Hai ragione, esempio non chiaro. Quello che volevo evidenziare sono i tanti casi di donne che possono avere un figlio da un padre "sconosciuto": una donna sola che si rivolge ad una banca del seme, o che rimane incinta di uno sconosciuto, magari ubriaca ad una festa, o che decide di farsi mettere incinta da un uomo e di tenere il bambino per se senza dichiarare chi è il padre. Ma anche una donna che rimane in cinta dell'amante e per salvare il matrimonio lo dichiara figlio del coniuge.
    Secondo l'idea di AMan tutte queste donne andrebbero messe in galera perché hanno negato al figlio il diritto di "avere" il vero padre biologo.
    Anche nel caso in oggetto immagino che la madre biologica si sia rivolta ad una banca del seme, oppure si sia fatta mettere in cinta da qualche uomo compiacente. E quindi quale sarebbe il reato?
    Detto questo sono anche io molto perplesso sul riconoscimento di figli da parte di "genitori" non biologici, mi sembra una grande e pericolosa forzatura.
    Il problema però esiste, è complesso e quello che volevo evidenziare ad AMan è che le semplificazioni tipo "fosse per me tutti in galera" non risolvono alcun che!

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    1. La letteratura è stracolma di storie di dissesti e di disastri psicologici per la mancata conoscenza di uno dei due genitori veri.
      Conoscevo una tanghera basca un po' svalvolata (e di una volgarità straordinaria) il padre della quale ingravidò sua madre e poi sparì e che ella cercò per anni fino a trovarlo. Poi 'sta tanghera ricevette una seconda sbalestratura perché a suo padre, di lei, non fotteva una cippa e le disse tutto questo con serafica franchezza, dicendole di non farsi più vedere.

      Qui abbiamo delle egoiche scellerate che fabbricano dei bambini per i loro capricci e dei funzionari complici di questo abominio spacciato per progresso.
      Il problema è complesso? Il problema è grave e si affronta con radicalità, come si fa con tutti i disastri, le catastrofi, peggio se progettate a tavolino con hybris, egoismo sconfinati da parte di dementi che da una parte rivendicano la loro diversità e poi la negano per volersi ugualizzare a ciò da cui vogliono essere diverse.
      Se siete lesbiche non potete fare figli, come dall'acqua non si fa olio.
      Progresso verso l'adulterazione della realtà a parte.

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    2. Io non capisco neppure questa esterofilia assurda per la quale ogni merda che viene da SUa e RU sia progressisticamente sublime e noi arretrati.
      Non c'è alcun pregio di progredire verso la barbarie, l'inciviltà.
      Basta osservare La Repubblica o Rai Radio3, ormai una parte consistente dei palinsesti sono sul teatro SUA, su Hollywood, sulle lotte transgender a Londra, sui gremmi auard e su queste porcherie.
      Basta che parli inglese e pure la cacca diventa oro.

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  5. "Se siete lesbiche non potete fare figli, come dall'acqua non si fa olio."
    Caro AMan, non capisco bene se parli dal punto di vista fisiologico o etico.
    Dal punto di vista fisiologico una lesbica è una donna e una donna può fare/generare figli. Basta che ottenga il seme da un maschio compiacente.
    Dal punto di vista etico capisco il tuo ragionamento, il tuo tentativo di evitare per legge i probabili futuri problemi psicologici a figli di coppie non etero. Ma la letteratura e la vita di tutti i giorni è altrettanto stracolma di storie di dissesti e di disastri psicologici relativi ai figli di coppie separate, come i nostri. Il tuo stesso esempio è relativo ad una coppia etero. Quindi coerentemente anche i nostri figli andrebbero requisiti e affidati ad una coppia etero non separata? E noi genitori magari messi in galera per aver progettato a tavolino con hybris ed egoismo sconfinati lo scioglimento dei nostri matrimoni, delle nostre famiglie e quindi esponendo i nostri figli a probabili problemi psicologici?

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    1. Primo.
      Se una lesbica vuol farsi ingravidare deve convincere un maschio a chiavarla oppure a masturbarsi e a fornirle una provetta di sperma. Il primo passo quindi è l'obbligo pratico di riconoscere che deve esistere un maschio: niente laboratori asettici, procedure tecnomedicale, etc., niente credenza assurda che si possa fare a meno di un maschio/uomo.
      DEVE ESISTERE UN PADRE.
      Come sempre la filiera accorciata reumanizza, introduce legami umani, con i contro ma anche i PRO di tutto questo.

      Secondo: i nostri figli ce l'hanno eccome un padre, lo vedono regolarmente, ci fanno cose, mangiano insieme, etc. Il paragone è illogico: non siamo molto presenti nella figlia di _zzzino e di UnBipedinone. Lo siamo con i limiti della non convivenza continua.
      Non c'è alcuna hybris egoica di fare fuori le madri, ad esempio, di tirarli su senza femminile e altre demenziali depravazioni di queste psicopatiche.

      _zzz, direi che non ci siamo.
      Non vedo alcun motivo, etico, morale, ecologico nel sostenere questo abominio delle tecnofabbricazioni di esseri umai per costellazioni assurde di cososessuali a spese del natura (non esisto neppure il termine diritto) dei bambini di avere un padre e una madre a meno di lutti e tragedie.

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    2. I sinistranti che c'hanno dentro il fantasma dei nazi e che sono peggio di questi li supereranno in peggio anche in questo. Altro che signor Mengele!

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  6. > Non vedo alcun motivo, etico, morale, ecologico nel sostenere

    Certo, su questo sono d'accordo. La legge deve sostenere il diritto dei nascituri ad avere e conoscere i genitori naturali.
    Non sono assolutamente d'accordo che un figlio possa essere riconosciuto da un donna che non l'ha partorito.
    Ma metterle in galera come scrivi tu, mi sembra una sparata stupida, senza fondamenti giuridici. A volte quando scrivi non capisco se spari iperboli solo per evidenziare un concetto o se invece sono da prendere in senso letterale.

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    1. Pena certa e dura.
      Le barbarie si stroncano anche così. Mica coi fiori di Bach, no!?

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  7. Per infliggere una pena dovresti definire il reato. Che reato hanno fatto queste 2 donne?
    Una donna si è fatta ingravidare in qualche modo da un uomo, uomo che probabilmente è rimasto anonimo. Come definiresti il reato? Mettiamo in galera tutte le donne che hanno avuto figli con padri rimasti anonimi o sconosciuti? Comprendiamo quelle che hanno addirittura dichiarato un padre diverso, leggasi figlio illegittimo, che quindi hanno ingannato il figlio e il padre non naturale?
    L'altra donna invece ha chiesto il riconoscimento del figlio. E' un reato chiederlo? Se la legge non lo permette semplicemente si risponde no con fermezza e chiarezza.
    In questo caso non serve nessuna pena certa e dura. Bastano leggi chiare: non è permesso ad un donna prendere la paternità del un figlio di un altra donna. In nessun caso. Punto! Quindi se una donna di una coppia lesbica si fa ingravidare in qualche modo, il figlio rimarrà ufficialmente figlio solo della madre naturale, con tutte le conseguenze negative del caso. Se muore la madre naturale il figlio rimarrà orfano e affidato alle procedure del caso. Una semplice assunzione di responsabilità. Vuoi avere un figlio da un padre anonimo. Beh, allora il figlio avrà un genitore solo!
    Le "barbarie" di questo tipo si ostacolano con analisi, decisioni e coerenza. Le pene dure, le patrie galere da te evocate non risolvono un bel niente. Sono solo un soluzione "semplice", di pancia, che non risolve alcun che perché non ha un fondamento giuridico razionale.

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    1. Una legge deve poter essere applicata, i reati devono poter essere rilevati, osservati, certamente.
      Non sempre i reati sono banali e immediatamente identificabili: altrimenti non esisterebbero gli investigatori e le investigazioni.

      1
      Nessun riconoscimento di genitore che non sia di sesso maschile, rispetto alla madre.

      2
      Investigazioni potrebbero condurre a svelare uso tecniche di fecondazioni in vitro eterologhe, sfruttamento di subumane come macchini abbricatrici di bambini, etc. .

      Le patrei galere servono perche'
      o - sebbene la certrezza\ della pena conti piu' della sua gravita', anche questa conta
      o - elimina la sperequazione tra riccastri (o nullatenenti che dubito abbiano i denari per le costose procedure all'estero di produzione bambini)e non riccastri che si introdurrebbe con sanzioni amministrative.

      Al mal di pancia corrispondono incredibili complessit' che nion si puo' fare null'altro che progredire per cui si arriva a queste barbarie, quella al mammo Vendola e pure alla babba di una di queste due sopra.

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    2. E' lo stesso motivo per cui il CdS martella con titoli assurdi di milanesi che si chiamano Mohamed, con articoli su queste due criminali indicandole come "genitrici" etc. .
      Il mio sentire non e' quello di questo progresso alla barbarie.

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    3. Le discese ardite... già fatto, anche se si può fare "di meglio". Ha ancora senso aspettarsi delle risalite nell'arco ristretto delle nostre esistenze residue? Probabilmente no. Non ci restano che l'orgoglio e, volendo essere radicali, qualche goccia di disprezzo.

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    4. Assicurandosi di non esagerare, un po' di superbia può aiutare ad avere quel quid di convinzione d'essere nel giusto che aiuta a tollerare il disagio, finché non è soverchiante.

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