sabato 8 giugno 2019

Odore di legnabruciataecucina


  • Con la stufa accesa in sottofondo e un vago odore di legna bruciata che permane, leggero, in cucina.
    Lupo Libero
La pagina di Lupo Libero mi riporta ad alcuni momenti vissuti in questi ultimi mesi. Mi ricordo di quel profumo di legna bruciata, cucina economica e buon cibo (specialmente il passato di verdure della nonna oppure il profumo di polenta, quando la farina di formenton - e di grano saraceno, a volte, mischiate - si abbrustoliva, si sbruciacchiava sul paiolo di rame) che caratterizzava la cucina nella sua casa in quell'antica casa di quella frazioncina di un piccolo paese trentino.

Ora, che ho dall'estate scorsa, la cucina economica anche a casa mia, quando rientro a casa, talvolta, riannuso una parvenza lontana (*) quel sentore. Il cuore inizia a battere forte, è una piccola grande gioia che arriva subitanea, attraverso il naso, la mente e i ricordi.

8 commenti:

  1. Parvenza lontana perché non ho ancora avuto la fortuna di usare la cucina economica tutti i giorni, come faceva la nonna, (a parte tre o quattro settimane all'anno, da metà luglio fino a metà agosto) e quindi quella miscela unica è ancora appena accennata, non ha componenti robuste, non ancora.

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    1. Se una stufa a legna viene alimentata in buone condizioni:
      - legna secca
      - legna naturale, NON RIVESTITA o VERNICIATA
      - legna priva di resine (es.pino, abete)
      - camera di combustione non sovraccarica
      - eccesso di comburente (aria)

      e non si fa un uso smodato della stufa, allora le emissioni sono da considerarsi accettabili.

      Tra queste:

      1) le diossine tanto paventate si formano in presenza di donatori di Cl (cloro); infatti il loro sviluppo tocca l'apice nelle combustioni di rifiuti, non certo in quella di legna domestica;

      2) le polveri più pericolose sono le PM2,5: uno studio del 2005 di autore danese (Molnar) ha riportato che NON CI SONO DIFFERENZE nell'inquinamento in casa da PM2,5 tra un gruppo di wood burners e un gruppo che si riscaldava con stufe elettriche.

      Trovi i risultati nelle pagine: 14, 15 e 16 di questo pdf:
      http://www.inemar.eu/xwiki/bin/download/InemarWiki/ConvegnoLegna/Lanzani230511.pdf

      (le differenze più marcate riguarderebbero una serie limitata di metalli e non-metalli, che comunque sono presenti nell'inquinamento outdoor tradizionale)

      Per farla breve: a un mio zio è venuto il cancro all'intestino perchè è andato avanti 50 anni a mangiare filetto di vitello quotidianamente, e grigliate alla gran più bella.

      Quindi se non ti appiccichi davanti la stufa dalle 7 di mattina alle 23 ogni santo giorno, non entrerai mai nell'area dell'esposizione significativa ad alcunchè.

      Tutto nella vita dipende dall'uso moderato/smodato di ogni cosa: se corro a 100 all'ora con la macchina sempre e ovunque, poi non mi devo lamentare se mi sfracello contro qualche muro.

      Goditi la tua stufa, il buon cibo e le donne.
      Tutte cose che danno calore e vita.

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    2. Grazie LupoLibero per il doc. di Regione Lombardia sull'impatto inquinante della combustione di legna.

      Io ''ho utilizzata poco per vari motivi:
      o - purtroppo sono poco a casa
      o - per scelta, visto che sto bene con temperature che per altri sono basse e questo significa che in casa spesso non l'ho accessa

      Certo, dai camignoli non esce aria di bosco.
      Del resto, l'unica soluzione coerente, dal punto di vista ecologico, visto che siamo essere inquinanti, noi umani, sarebbe che dovrei suicidarmi. Beh, non ci penso manco per il caxxo!
      Ho fatto un figlio solo e, per quanto riguarda, l'impronta ecologica calera' di un 50%.
      Uso la cucina a legna quando necessario (gli amici e Rosa Canina fanno battute che in casa mia, a proposito di temperature, si sta... "come i pinguini nella Terra del fuoco" :)

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  2. A me non piace come odore. Mi ricorda case vecchie e povere.

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    1. Ah ...
      mio nonno materno ha vissuto in una casa con riscaldamento a legna fino a 94 anni, ed era sano e felice.
      E fumava sigari toscani.

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    2. > case vecchie e povere
      Ieri, nella camminata in montagna, abbiamo paralto alcune volte della cucina povera: paradossalmente, ora, a causa della sua "spaventosa" intensita' di lavoro, e' diventata cucina elitaria.
      Posso capire, Sara.
      Io non ho quiei ricordi, ho ricordi di tempi dolci, d'infanzia, di tavolate allegre, di una piccola abbondanza che si godeva negli anni Settananta, ancora con la memoria delle ristrettezze e durezze del vivere durante l'Ultima Guerra.
      Ricordo profui di passati di verdura, di pane al forno, di polente e spezzatini.
      Si', forse cibi poveri ma assai ricchi di piacere e salute.

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  3. Tra le attività promosse dal Comitato trentino dell’Unione italiana sport per tutti (Uisp), i pranzi comunitari sono diventati anche «un momento conviviale in cui ci si può ritrovare una volta al mese per preparare piatti di culture diverse e assistere a scene di signori di 95 anni che provano cibo marocchino» [ ... ].

    Toccante.
    Aspetta che prendo un fazzoletto per asciugarmi le lacrime di commozione, che non vedo più il display ...

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  4. Si', si', aspettate che gli islamici diventino
    o - prima seconda, terza e n-esima generazione (i piu' maledettamente bastardi ed ostili)
    o - e maggioranza mumerica.

    Il baloccarsi del Trentino (cioe' della Trento artificializzata e ricnoglionita dall'opulenza) crassa nell' ignorare la storia apparira' nella sua meraviglia di inferni multietnici come gia' successo in troppe numerose altre citta'.
    Ma per quale fanculesco motivo quegli sciocchi/invasati credono che divengteranno eccezione nella storia?
    Oscurantismo 'gnorante e fanatico che avanza!

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